Bangladesh, fuga o morte per i dissidenti

Scritto da in data Gennaio 3, 2017

All’inizio erano solo minacce su Facebook. Poi sono arrivate le chiamate anonime e i pedinamenti. Niloy Neel aveva denunciato tutto alla polizia, ma le autorità non l’hanno ascoltato. Nell’agosto del 2015 Niloy, blogger ateo e attivista che si batteva contro il fondamentalismo religioso, è stato assassinato da un gruppo di estremisti a Dacca. Negli ultimi 3 anni, almeno 14 attivisti sono stati uccisi in Bangladesh. Molti per salvarsi sono stati costretti a fuggire all’estero, altri hanno deciso di restare ma hanno smesso di scrivere. Solo in pochi resistono. A cura di Lorena Cotza su Radio Bullets


Opinioni dei Lettori

I commenti sono chiusi.


[There are no radio stations in the database]