10 aprile 2020 – Notiziario

Scritto da in data Aprile 10, 2020

  • Iraq: Si dimette anche il secondo premier in poche settimane, nominato il capo dell’intelligence interna.
  • Yemen, gli Houthi rispondono al cessate il fuoco saudita: continueremo se non fermate l’assedio.
  • Gaza: Hamas pronta a negoziare con Israele per scambio detenuti.
  • Non si fermano i lavori israeliani per costruire il muro con il Libano.
  • Arabia Saudita e Russia, accordo per fine guerra del prezzo del petrolio.
  • Coronavirus: Pronti 500 posti letto in ospedale vip per la famiglia reale saudita. Tutto il parlamento del Botwsana in quarantena. Corea del Sud: elezioni parlamentari, seggi speciali per i positivi al virus. Regno Unito: lo staff medico degli ospedali balla su Tik Tok per tenere alto il morale

Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Foto di copertina: Photo by Yohann LIBOT on Unsplash

Sono oltre 1.5 milioni i contagi da Covid-19 e oltre 90 mila i morti nel mondo

Yemen

Ieri vi avevamo detto che l’Arabia Saudita avevano deciso per un cessate il fuoco unilaterale per due settimane, ed è arrivata la risposta dei ribelli Houthi contro i quali combattono da quasi cinque anni. I ribelli hanno detto ad Al Jazeera che non smetteranno di combattere mentre il paese è sotto assedio. “Abbiamo tutti il diritto di usare missili, drones, e di colpire le basi militari. La coalizione sta solo manipolando le parole, o pongono fine all’assedio o la guerra continuerà”, ha detto il portavoce del movimento sciita Houthi.

Baherein: obbligatorie le mascherine, ma i negozi possono riaprire.

Arabia Saudita, Russia e petrolio

L’Arabia Saudita e la Russia si sono accordati per porre fine alla guerra dei prezzi del petrolio e ridurre la produzione di petrolio in un mercato inondato di greggio e assente di domanda. I prezzi del petrolio sono aumentati non appena è stato concluso l’accordo, ma poi sono diminuiti più tardi nel corso della giornata. I due paesi hanno inondato il mercato di petrolio a partire dal mese scorso, nonostante un calo senza precedenti della domanda globale. In quella che sembra una lotta per avere il sopravvento sul mercato globale, il conflitto tra i due giganti della produzione ha causato il caos sui prezzi. L’industria petrolifera ne ha sofferto. Ma i due paesi dicono che per far funzionare il nuovo accordo, hanno bisogno della cooperazione di altri paesi produttori di petrolio, compresi gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, invece, affermano che la produzione diminuirà naturalmente a causa del calo della domanda. Altri produttori di petrolio non hanno ancora detto se taglieranno la produzione. Gli esperti di energia sostengono che nemmeno un taglio di 10 milioni di barili al giorno non sarà sufficiente per porre fine all’eccesso di petrolio. I ministri dell’Energia dei paesi del G20 hanno in programma di incontrarsi (videoincontrarsi), oggi per discutere ulteriormente della crisi petrolifera.

Restiamo in Arabia Saudita perché un principe anziano, il governatore di Riyadh è stato ricoverato in terapia intensiva dopo essere risultato positivo al coronavirus. Nel frattempo si stanno preparando 500 posti letto destinati alla famiglia reale e chi è vicino a loro. Secondo il NY Times, la famiglia reale era in allerta perché 150 di loro sono positivi. I medici dell’ospedale elitario, il King Faisal Specialist Hospital, che cura il clan dei Al Saud, si sta preparando per l’arrivo dei reali e dei vip del paese.

Iran

Le forze di sicurezza hanno ucciso 36 prigionieri che si ribellavano alle misure di sicurezza del coronavirus. Lo dice Amnesty International che ha twittato giovedì: “Abbiamo appreso che circa 36 prigionieri si teme siano stati uccisi dalle forze di sicurezza nel tentativo di controllare le proteste sui timori per la sicurezza di COVID19. È disgustoso che le autorità iraniane abbiano fatto nuovamente ricorso all’uccisione di persone per mettere a tacere le loro preoccupazioni”.

Iraq

Anche il secondo premier incaricato Adnan Zurfi ha rinunciato all’incarico che gli era stato affidato un mese fa. Il presidente Saleh ha chiesto a Mustafa Kadhimi, capo dell’intelligence interna, di provare a formare un nuovo governo. E’ da novembre quando si è dimesso il premier Adel Abdel Mahdi travolto dall’onda di proteste dei giovani iracheni che chiedevano una nuova leadership, che la politica irachena è paralizzata. Kadhimi ha 30 giorni per provare a formare un governo che abbia il sostegno dei partiti di maggioranza del parlamento.

Israele e Palestina

Musa Dudin, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha detto al sito al quotidiano Haaretz che la sua organizzazione è pronta “anche domani” ad avviare negoziati con Israele sul ritorno dei civili palestinesi detenuti e sui corpi dei soldati morti. Musa Dudin ha affermato che Israele ha aperto una “finestra di opportunità”. Dudin ha sottolineato che Israele conosce i requisiti di Hamas e la sua organizzazione non ritiene necessario discuterne attraverso i media. Allo stesso tempo, il mediatore attraverso il quale verranno condotte le negoziazioni dovrà essere imparziale. Il 2 aprile, il capo dell’amministrazione nella Striscia di Gaza, Yahya Sanouar, aveva dichiarato che il governo di Hamas era pronto a mitigare le sue richieste di rilascio dei detenuti dalle carceri israeliane in cambio di corpi di militari. Ha detto che Hamas sarebbe pronto per i negoziati se Israele liberasse le persone anziane e i prigionieri malati dalle carceri.

Restiamo nella Striscia di Gaza perché Hamas ha arrestato diversi attivisti per la pace con l’accusa di tradimento perché avevano preso parte ad un videoconferenza con attivisti israeliani. Sono stati accusati di svolgere “un’attività di normalizzazione dell’occupazione israeliana”. Gli attivisti hanno tenuto un incontro di quasi due ore lunedì su Zoom, un servizio di conferenza online, che ha discusso questioni di interesse comune, tra cui la pandemia di coronavirus. L’incontro è stato pubblicizzato su una pagina evento di Facebook e una registrazione è stata pubblicata online dai partecipanti israeliani, provocando un flusso di critiche palestinesi contro gli attivisti di Gaza sui social media. La famiglia di Rami Aman, l’organizzatore principale in parte palestinese, ha detto che il ragazzo, ha risposto a una convocazione del servizio di sicurezza ieri giovedì e che da allora non hanno più avuto sue notizie.

La rete israeliana Channel 12, ha raccontato che nonostante la pandemia, in questi giorni si stanno continuando i lavori per completare la barriera di cemento sul confine Israele libanese, per prevenire eventuali infiltrazione o attacchi da parte degli Hezbollah.  Israele ha completato la costruzione di una sezione del muro – lunga 15 km – lungo il confine tra Israele e Libano. Un progetto che costerebbe alla fine 470 milioni di dollari.

Gibuti: prima morte per coronavirus, 135 casi positivi

La Liberia dichiara lo stato di emergenza per il virus

Botwana, in quarantena tutto il parlamento, incluso il presidente Masisi per 14 giorni dopo che un operatore sanitario che li aveva visitati in prospettiva del virus, è risultato lui stesso positivo.

Il Sudafrica ha esteso il lockdown di altre due settimane oltre i 21 giorni previsti. Le misure di blocco rimarranno in vigore fino a fine aprile, ha detto il presidente Ramaphosa.

“Non possiamo essere trascurati in questo sforzo”, ha detto ai giornalisti il ​​capo dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, John Nkengasong. “Il mondo sarà terribilmente pericoloso, e sarà considerato ingenuo, se i paesi pensano di poter controllare COVID-19 nei loro paesi, ma non in Africa.” L’attrezzatura sanitaria in Africa è relativamente scarsa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che sono disponibili meno di 5.000 letti di unità di terapia intensiva in 43 dei 54 paesi del continente: “Si tratta di circa 5 letti per 1 milione di persone nei paesi segnalati rispetto a 4.000 letti per 1 milione di persone in Europa”. I ventilatori funzionali nei servizi di sanità pubblica in 41 paesi sono meno di 2.000, una grave carenza di pazienti con difficoltà respiratorie. 1,3 miliardi di persone in Africa hanno avuto il vantaggio iniziale di prepararsi alla pandemia mentre il virus si diffondeva in Cina, Europa e Stati Uniti, Nkengasong ha avvertito che “il futuro stesso del continente dipenderà da come verrà gestita questa faccenda”, già ora ci sono oltre 11.000 e aumentano rapidamente. “Il peggio deve ancora venire”.

Europa

I ministri delle finanze dell’Unione Europea si sono accordati per un sostegno di mezzo trillione di euro per le economie martoriate dal coronavirus, hanno lasciato in sospeso come finanziare la ripresa del blocco che rischia una brutta recessione.

Regno Unito

Il personale che cura i pazienti Covid-19 in un ospedale di Leeds ha ottenuto oltre 50 mila visualizzazioni ballando su Tik Tok. Il personale medico di molti ospedali per aumentare il morale dei team e invitare la gente a stare a casa, fanno video in cui ballano. Qualcosa che ormai è diventata una tendenza. Il personale deò Shrewbury e Telford Hospital è andato anche oltre ha coinvolto polizia e vigili del fuoco per un ballo nel parcheggio.

Al Carderdela Royal hospital del reparto di chiurgia ambulatoriale chiedono la gente di stare a casa mentre ballano.

Il mese scorso invece lo staff mesico in prima linea all’ospedale di Basildon, nell’Essex, ballava Dance With me tonight di Olly Murs, ottenendo 600 mila visualizzazioni. Poi hanno anche ricevuto biglieti gratuiti per lo spettacolo di Murs che li ha videochiamati.

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Bangladesh

Blindati un milione di musulmani rohingya nei campi profughi, nessuno esce o entra

Restiamo in Bangladesh perché l’assassino del fondatore della patria Muhibur Rahman, latitante per 45 anni e catturato qualche giorno fa, dopo pare essere rientrato dall’india, sarà impiccato. L’ex capitano Abdul Majed è stato arrestato martedì dalla polizia di Dhaka. Si chiuderà parte di un importante capitolo storico per il paese, e soprattutto per la figlia del defunto Rahman, oggi prima ministra, sopravvissuta insieme a una sorella al massacro di tutta la sua famiglia durante il colpo di Stato il 15 agosto 1975. Nel 2009 altre 11 persone erano state condannate a morte, 5 di loro sono state impiccate nel 2010, uno è morto in Zimbabwe nel 2001 e cinque sono ancora in fuga.

Cile: approvato un decreto per la liberazione 1300 detenuti per fare spazio nelle le prigioni e contenere l’epidemia. Questi detenuti sono per lo più anziani, donne incinte o con figli minorenni.

Cambogia

Un giornalista cambogiano e direttore del sito di notizie TVFB, Saovan Rithy è stato arrestato per incitamento a provocare caos e danni alla sicurezza sociale, dopo aver riportato parola per parola una dichiarazione del primo ministro Hun Sen, che invece dopo ha detto che era solo una battuta. RSF ha chiesto l’immediata liberazione del collega, il ripristino della licenza mediatica di TVFB, definendo il caso, kafkiano. Il premier invitata i tassisti motociclisti che fallivano a causa del coronavirus di vendere le moto per avere soldi, visto che il governo non li poteva aiutare, “La crisi da coronavirus non deve essere utilizzata come pretesto per sbarazzarsi dei giornalisti che non seguono ciecamente la linea del governo”, ha detto RSf. La Cambogia si classifica al 143° posto su 180 paese nel World Press Freedom Index 2019.

Corea del Sud

Voto anticipato delle elezioni parlamentari per i pazienti affetti da coronavirus che hanno votato in appositi seggi. Le elezioni si terranno il 15, ma le autorità sperano che le persone trarranno vantaggio dall’opzione anticipata di voto per ridurre il numero di elettori che affolleranno i seggi quel giorno. 3500 seggi per gli elettori che votano a partire da oggi, seggi disinfettati, si deve indossare mascherina e guanti, la temperature viene presa all’entrata e chiunque abbia più di 37,5 viene indirizzato verso le cabile speciali. Il presidente sud coreano Moon Jae ha già votato stamattina ora locale e il governo sta ancora cercando di capire come far votare 46 mila persone che non risultano positive ma sono in quartana, tra le proposte farli andare a votare dopo la chiusura dei seggi alle 18, del 15 aprile.

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