10 giugno 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Giugno 10, 2020
- Liberato attivista per i diritti umani in Bahrain (in copertina).
- Infarto, muore il presidente del Burundi, ce ne parla Giusy Baioni
- Onu: azione immediata per evitare l’emergenza alimentare globale.
- I palestinesi pronti a tutto per impedire l’annessione della Cisgiordania ad Israele.
- Sudafrica: #JusticeForThshego, una giovane donna incinta uccisa e appesa ad un albero.
- Egitto: le hanno detto che non poteva vedere il figlio detenuto, muore la mamma di un attivista
- Verrà giustiziato l’uomo che ha portato gli americani ad uccidere il generale iraniano in Iraq.
- 31 maggio, a Chicago 24 ore di sangue.
- Per il presidente turco dietro a #blacklivesmatter ci sono i curdi del PKK.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Emergenza alimentare
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un’azione immediata per evitare un’”emergenza alimentare globale”, affermando che oltre 820 milioni di persone hanno fame, tra le quali 144 milioni di bambini sotto i 5 anni e la pandemia di coronavirus non sta che peggiorando le cose. Ha detto che c’è cibo più che sufficiente per sfamare i 7,8 miliardi di persone nel mondo, ma “i nostri sistemi alimentari stanno fallendo”. Il capo delle Nazioni Unite ha lanciato un briefing politico sull’impatto di COVID-19 sulla sicurezza alimentare e la nutrizione ieri e che ha dichiarato che prima della pandemia oltre 820 milioni di persone erano “cronicamente insicure dal punto di vista alimentare”, con 135 milioni a livelli di critici o peggio. “Quel numero potrebbe quasi raddoppiare prima della fine dell’anno a causa degli impatti di COVID-19”, ha detto durante il briefing. 49 milioni di persone in più potrebbero cadere in estrema povertà a causa della pandemia e del suo impatto.
Bahrain
Nabeel Rajab, 55 anni, noto attivista per i diritti umani in prigione dal 2016 e condannato a cinque anni di carcere per aver criticato il governo sui social media, è stato rilasciato. L’avvocato ieri ha detto che finirà di scontare la sentenza in un contesto non detentivo. Nel 2018 il paese ha introdotto una legislazione che consente ai tribunali di convertire le pene detentive in condanne non detentive. Rajab è la prima nota figura di opposizione ad essere liberata in base a questa legge. Rajab è il direttore del Bahrain Centre for Human Rights e ha svolto un ruolo di primo piano nelle rivolte prodemocrazia del 2011. Nel 2018 è stato condannato a cinque anni di carcere per dei post che criticavano le torture nelle carceri e le azioni della coalizione saudita che combatte in Yemen.
Nabeel Rajab, prominent #Bahrain human rights defender, has been released!!!!! He has been in prison since 2016 for his peaceful critcism of the govt’s rights abuses. He will serve the rest of his sentence non-custodially.
Hands down best news of 2020!! Probably 2019 too! pic.twitter.com/BvUQeHK4eB
— Aya Majzoub (@Aya_Majzoub) June 9, 2020
Arabia Saudita
Il responsabile delle malattie infettive all’ospedale della Guardia Nazionale del Regno, Adel al Othman, è morto di coronavirus.
https://twitter.com/samialothman_/status/1270025564838035456
Qualche giorno prima della sua morte, al Othman durante un’intervista aveva messo in guardia contro la compiacenza nel trattare il virus, e ha sottolineato l’importanza di attenersi alle precauzioni necessarie.
Riad ha tentato di riaprirsi dopo settimane di rigide restrizioni, ma il virus continua a diffondersi, i casi positivi hanno superato i 100 mila, dopo un picco di nuove infezioni. Il Middle East Eye riferisce che metà del dipartimento del King Faisal Hospital dove vengono curati i membri della famiglia reale, ha contratto il virus. Ad aprile il NY Times aveva affermato che almeno 150 reali avevano contratto il virus.
Iran
La corte di Appello ha confermato la condanna a morte per Mahmoud Mousavi Majd, condannato per spionaggio per conto della Cia e sarà impiccato. Ha dichiarato il portavoce della magistratura iraniana. “Mousavi Majd – ha aggiunto . ha tra le altre cose passato informazioni su dove si trovasse il generale Ghazzem Soleimani”, capo delle forze di élite Quds, ucciso il gennaio scorso dagli americani all’aeroporto di Baghdad con un drone. La decisione della corte ha subito posto la domanda su come Majd fosse a conoscenza degli spostamenti di Soleimani.
Turchia
Nuovo giro di vite contro la presunta rete golpista dell’imam Gulen, acerrimo nemico del presidente Erdogan. Dopo 4 anni dal fallito colpo di Stato, la procura di Smirne, ha emesso 191 mandati di cattura contro le forze armate, 181 sono soldati dell’Aviazione militare di Ankara in servizio attivo. Almeno 145 dei ricercati sono già in manette.
Il presidente turco Erdogan ha detto che il movimento Black Lives Matter lavora con il PKK curdo. Di fatto molti si chiedono chi siano dietro di loro, i democratici americani parlano della Russia, i repubblicani guardano con sospetto la Cina, il presidente Trump ha cercato di incolpare Antifa. Ora tocca alla Turchia, con il presidente che ha chiamato Trump e gli dice che è “preoccupato” perché convinto che l’intera faccenda dei Black Lives Matter sia orchestrata dai curdi, e in particolare dal PKK bandito in Turchia. Mancano tuttavia le prove che il Pkk sia coinvolto o anche una qualsiasi ragione plausibile che faccia pensare che il gruppo separatista curdo si preoccuperebbe della polizia negli Stati Uniti. Eppure la posizione di Erdogan non è affatto sorprendente, dal momento che ha cercato di guidare un cuneo tra gli Stati Uniti e i curdi per anni, e incolpa il PKK ogni volta che ci sono notizie in remoto legate al terrore.
Israele e Palestina
“L’annessione di parti della Cisgiordania ad Israele è una violazione seria degli accordi, la rottura totale del diritto internazionale, una sfida alla stabilità”, ha detto il premier palestinese Mohammed Shtayyeh che non esclude la possibilità di dichiarare unilateralmente lo Stato di Palestina se la terra verrà annessa. “Il nostro obiettivo da qui al primo luglio è di non consentire ad Israele di realizzare l’annessione. E’ il momento della verità”.
Egitto
La mamma di un attivista in carcere Hassan Mustafa è morta di stanchezza mentre tornava a casa dalla prigione dove le era stato negato di vedere il figlio. Amira Mustafa ha perso conoscenza nella metro del Cairo tornando dalla famigerata prigione di Tora. Non era riuscita a vedere il figlio perché le visite sono state cancellate a causa del coronavirus. Mustafa era stato arrestato l’anno scorso con l’accusa di promuovere un’organizzazione terroristica, per aver pubblicato notizie false, e aver usato male i social, accuse negate dagli attivisti. Mustafa protestava contro la brutalità della polizia. Non è stato condannato per alcun reato e la sua detenzione viene rinnovata ogni 15 giorni, pratica piuttosto comune nei tribunali egiziani.
Burundi
Il presidente Pierre Nkurunziza, 56 anni, è morto per un attacco di cuore, era stato ricoverato sabato dopo essersi sentito male. Dopo 15 anni al potere, Nkurunziza avrebbe dovuto dimettersi ad agosto. Nel 2015, l’annuncio che avrebbe corso per un terzo mandato ha fatto precipitare il paese nel caos.
Dopo un cambiamento nella costituzione, era stato in grado di candidarsi per un ulteriore mandato alle elezioni del mese scorso, ma ha deciso di ritirarsi.
Avrebbe dovuto ricevere una pensione di $ 540.000 e una villa di lusso.
Nigeria: dove 59 persone, civili, sono morti durante un attacco jidahista nel nord est, nel villaggio di Felo
Sudafrica
Indignazione e dolore per la morte di una donna di 28 anni, incinta di otto mesi, Tshegofatso Pule, accoltellata e appesa ad un albero, vicino a Johannesburg. Era scomparsa la scorsa settimana e il corpo è stato trovato due giorni fa. Aperta un’inchiesta per omicidio.
Spagna
Obbligatorie le mascherine fino a quando il coronavirus sarà definitivamente sconfitto. Lo ha annunciato il ministro della Salute, chi non indosserà la mascherina al chiuso o all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro e mezzo rischia una multa fino a 100 euro.
Stati Uniti
Per la prima volta in 75 anni, i leader mondiali non saranno a NY per l’assemblea annuale delle Nazioni Unite a causa della pandemia. L’assemblea ci sarà, si sta studiando come.
Senza nessuna prova il presidente Trump ha insinuato che Martin Gugino, il signore di 75 anni che è stato spinto a terra da due poliziotti durante le proteste a Buffalo, faceva parte del movimento antifascista di estrema sinistra, conosciuto come Antifa. “Il manifestante di Buffalo spinto dalla polizia potrebbe essere un provocatore di Antifa”, ha twittato il presidente. Tuttavia Gugino che ha riportato una ferita alla testa dopo lo spintone di Aaron Torgalski e Robert McCabe, stava protestando pacificamente, ed è ancora ricoverato. All’inizio la polizia aveva detto che era inciampato, ma poi un video ha messo in luce il tentativo di insabbiamento della polizia.
Il corpo dell’uomo la cui morte ha ispirato proteste in tutto il mondo contro la brutalità della polizia, George Floyd è arrivato in carrozza in una bara dorata a Houston per il funerale privato e poi la sepoltura accanto alla madre. Intanto ancora manifestazioni contro il razzismo nelle principali città del paese.
Il 31 maggio è stato a Chicago il giorno più letale in almeno 30 anni nel giro di 24 ore. La violenza è esplosa mentre le proteste divampavano per la morte di Floyd. Nell’ultimo fine settimana di maggio, vacanza di tre giorni, 85 persone sono state ferite da un colpo di arma da fuoco e 24 sono morte, secondo il Crime Lab dell’università di Chicago. La maggior parte erano di colore. Tra i morti ci sono studenti, genitori, operai di mezza età, si legge sul Chicago Sun Times. Secondo il direttore della ricerca del Crime Lab, che assicura non si vedeva nulla del genere dal 1961, la proteste potrebbero aver distratto la polizia dal normale pattugliamento aprendo un varco nella criminalità. Il 31 maggio il 911 ha ricevuto 65 mila chiamate di emergenza, circa 50 mila in più di un giorno qualunque.
Venezuela
Il leader dell’opposizione Guaidò ha invitato i venezuelani a riscendere in piazza tenendo conto delle misure di prevenzione del virus. “Dobbiamo scendere di nuovo in piazza. Difficile? Complesso? Anche. Ma abbiamo la responsabilità di generare pressione interna ed esterna”.
Brasile
Solo la settimana scorsa il presidente Bolsonaro ha minacciato di voler far uscire il paese dall’Oms sulla scia degli Stati Uniti, ora un giudice della Corte Suprema, Alexandres de Moraels, ha deciso che il ministero della Salute dovrà riprendere ogni giorno a dichiarare il bilancio delle vittime complessivo. Da venerdì Bolsonaro aveva deciso di cambiare il conteggio mettendo le cifre solo delle ultimi 24 ore.
Bolivia
Il parlamento della Bolivia ha approvato in fretta e furia una legge perché il 6 settembre prossimo si svolgano elezioni generali. In pratica, il parlamento ha fissato 127 giorni, a partire dalle elezioni annullate del 3 maggio a causa del coronavirus per organizzare le consultazioni generali.
India
In un bacino idrico artificiale della città di Katirail nello stato di Assam sono stati rinvenute 13 scimmie morte. Gli animali sarebbero morti avvelenati. Tra la popolazione si è diffusa la paura che l’acqua distribuita nella zona provenga dal bacino contaminato, ma secondo i responsabili dell’impianto il bacino, hanno detto, è inutilizzato da diverso tempo.
Corea del Nord
Un esperto di diritti umani delle Nazioni Unite ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 15 membri, di riconsiderare le sanzioni economiche alla Corea del Nord dopo aver espresso preoccupazione per la fame e la malnutrizione nel paese. Il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nella Corea del Nord, Tomas Ojea Quintana , ha avvertito che “le carenze alimentari e la malnutrizione diffuse” sono state esacerbate dalle sanzioni economiche. “Un numero crescente di famiglie mangia solo una voltea al giorno, o mangia solo mais, e alcuni sono affamati”, ha affermato Quintana in una nota, ottenuta da Reuters.
Cina
Il ministro dell’Istruzione cinese ha invitato gli studenti a non trasferirsi in Australia o a non tornare per finire il percorso di studi a causa di una serie di violenti episodi di discriminazione contro gli asiatici durante la pandemia, si legge sul Guardian. Qualche giorno fa, Pechino aveva minacciato di boicottare beni e prodotti australiani e il ministero del Turismo ha emesso un’allerta viaggio in Australia per il rischio di attacchi razzisti. L’Australia è stato il primo paese a chiedere un’indagine indipendente sulla diffusione del virus e ha criticato spesso Pechino per la gestione delle proteste ad Hong Kong.
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