11 agosto 2021 – Notiziario

Scritto da in data Agosto 11, 2021

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  • Messico: Azucena Uresti, giornalista minacciata di morte da un cartello.
  • Afghanistan: i talebani conquistano nove capoluoghi in una settimana, Biden afferma che gli afghani devono combattere per la loro terra.
  • Cina: canadese condannato a 11 anni per spionaggio.
  • Almeno 42 morti per gli incendi in Algeria.
  • Kathy Hochul diventerà la prima governatrice di NY.
  • Amnesty: Lo stupro come arma di guerra nel Tigray

Ascolta il podcast notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.  Musiche di Walter Sguazzin

Iraq

Il sindaco di Karbala, Aber Salim Al Khafaki è stato ucciso mentre supervisionava una campagna municipale accompagnata dalle forze di sicurezza per fermare la violenza nell’area di Al Mamlji. Colpito da tre proiettili al petto, due impiegati del comune sono stati feriti.

Israele e Palestina

La scorsa notte i militari israeliani hanno aperto il fuoco contro una donna palestinese vicino al villaggio di Huwwara, a sud della città di Nablus, nel nord della Cisgiordania, ferendola a una gamba e arrestandola, secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA. Fonti della sicurezza hanno riferito a WAFA che i soldati israeliani hanno sparato alla donna, che non è stata immediatamente identificata, poiché si trovava vicino alla piazza principale che porta alla strada Nablus-Qalqilya e all’insediamento illegale di Yitzhar.

Israele ha affermato che la donna è stata ferita dopo aver tentato un attacco di accoltellamento. Però per dimostrarlo, hanno pubblicato un immagine su twitter che ha più di tre anni.

Shahar Glick, corrispondente della radio dell’esercito israeliano, ha identificato la donna come la 23enne Fairuz Albu. Lei è ferita, in cura presso il Rabin Medical Center di Petah Tikva, vicino a Tel Aviv. Le sue condizioni sono sconosciute. Ma l’immagine a bassa risoluzione pubblicata dall’esercito israeliano è una versione ritagliata di un’immagine pubblicata dall’account Twitter filo-israeliano Behind the News il 13 febbraio 2018.

Il tweet del 2018 afferma che il coltello è stato confiscato dall’esercito israeliano a un “terrorista musulmano” nella città occupata di Hebron, in Cisgiordania. Riferendosi alla sparatoria di martedì, Glick ha twittato: “Questo è il coltello che è stato usato per eseguire l’attacco”. Ha ripetuto le affermazioni dell’esercito e ha incluso l’immagine del coltello. L’immagine allegata al tweet di Glick è una versione leggermente ingrandita di quella pubblicata dall’esercito israeliano, ma è evidente che entrambe sono versioni ritagliate dell’immagine pubblicata nel 2018. La fabbricazione è stata rapidamente individuata e diffusa dai palestinesi.

Libia

 Rida Faraj Fraitis, capo di gabinetto di uno dei due vicepremier della Libia, è stato rapito la scorsa settimana nella capitale Tripoli da uomini armati, secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite ieri sera, esprimendo “profonda preoccupazione”.
La Unsmil teme che il questo sequestro possa avere “gravi conseguenze” sul “processo di pace e riconciliazione” in corso. Il governo di transizione insediato a Tripoli non ha ancora reagito al rapimento, che finora non era stato riportato dalla stampa locale. All’inizio dell’anno in Libia è stato formato sotto l’egida dell’Onu un governo di unità nazionale e di transizione, per guidare il Paese alle elezioni legislative e presidenziali previste per dicembre.

Algeria

Almeno 42 persone, tra 25 soldati, hanno perso la vita negli incendi divampati due sere fa che hanno devastato il nord dell’Algeria, in particolare la Kabyle, hanno reso noto in serata le autorità, citando roghi “di origine criminale” alimentati dall’ondata di caldo. I soldati sono morti cercando di salvare 100 residenti dalle loro case in due quartieri. Gli incendi stanno investendo la regione montuosa di Kabyle appunto, uccidendo bovini e polli e distruggendo gli ulivi. I villaggi non sono facili da raggiungere e c’è una fornitura d’acqua limitata, riporta l’Associated Press , e alcuni residenti sono rimasti indietro per cercare di spegnere gli incendi usando secchi d’acqua e rami.

Etiopia

Le truppe etiopi ed eritree hanno violentato centinaia di donne e ragazze durante la guerra del Tigray, sottoponendo alcune a schiavitù sessuale e mutilazioni, ha affermato Amnesty International in un rapporto pubblicato oggi.
Attingendo alle interviste con 63 sopravvissute, il rapporto getta nuova luce su un flagello già oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine etiopi , con almeno tre soldati condannati e altri 25 accusati. Alcune sopravvissute hanno affermato di essere stati stuprate da gruppi mentre sono state tenute prigioniere per settimane. Altre hanno descritto di essere state violentate davanti ai loro familiari.
E alcune hanno riferito di avere oggetti tra cui chiodi e ghiaia inseriti nelle loro vagine, “che causano danni duraturi e forse irreparabili”, ha detto Amnesty. “E’ chiaro che lo stupro e la violenza sessuale sono stati usati come arma di guerra per infliggere danni fisici e psicologici durevoli a donne e ragazze nel Tigray”, ha detto il segretario generale di Amnesty Agnes Callamard. “Centinaia di donne sono stati sottoposte a trattamenti brutali volte a degradarle e disumanizzarle.

L’Etiopia settentrionale è stata devastata dalla violenza da novembre dopo che il primo ministro Abiy Ahmed , vincitore del premio Nobel per la pace 2019, ha inviato truppe in Tigray per rovesciare il suo partito di governo regionale, il Fronte di liberazione del popolo del Tigray (TPLF).

Sudafrica

Il Sudafrica ribattezzerà la piccola città agricola di Brandfort, “Winnie Mandela” per onorare la memoria della consorte del leader della lotta all’apartheid Nelson, visto che la donna fu tenuta per otto anni agli arresti domiciliari proprio in quella località.
Lo si legge sul sito sudafricano Eyewitness News che ha sottolineato l’assicurazione, giunta dall’African National Congress (Anc), che ormai sono state espletate tutte le procedure per giungere al cambio di nome della cittadina della provincia centrale del Free State situata a circa 60 km dal capoluogo Bloemfontein.

Polonia

 Il premier Mateusz Morawiecki ha espulso il suo vice e ministro dello sviluppo Jaroslaw Gowin che a sua volta ha annunciato che il suo partito Alleanza uscirà dall’esecutivo. La scossa arriva dopo che il partito di Gowin si era opposto alla riforma fiscale del Pis di Kaczynski e alla stretta sui media privati che prevede solo una presenza di minoranza per gli investitori stranieri. La legge oggi sarà sottoposta al voto del parlamento. In difesa dei media liberi sono in corso manifestazioni in 90 città della Polonia.

Svezia

Si è aperto ieri a Stoccolma il processo ad un iraniano accusato di avere avuto un ruolo nel massacro di migliaia di detenuti politici nella Repubblica islamica nel 1988, una vicenda per la quale gli oppositori e le organizzazioni per i diritti umani accusano anche il nuovo presidente Ebrahim Raisi.
Accompagnato da due avvocati l’imputato, Hamid Nouri, 60 anni, è comparso davanti alla Corte distrettuale di Stoccolma, mentre fuori dall’edificio centinaia di manifestanti che mostravano fotografie delle vittime chiedevano giustizia. Nouri è accusato di avere “tolto intenzionalmente la vita a un gran numero di detenuti” simpatizzanti o membri dei Mojaheddin del Popolo (Mko), organizzazione armata di opposizione al regime di Teheran. Il processo si svolge in Svezia, dove Nouri è stato arrestato nel 2019 durante una visita ad alcuni familiari, perché la legge del Paese riconosce la giurisdizione universale nel perseguire crimini particolarmente gravi, indipendentemente da dove siano stati commessi e dalla nazionalità degli imputati.

Russia

Un procedimento penale è stato aperto contro Leonid Volkov e Ivan Zhdanov, alleati di Alexei Navalny (acerrimo oppositore di Putin), per aver raccolto donazioni per la Fondazione Anti-Corruzione (FBK) e il Navalny Staff (entrambi designati come organizzazioni estremiste e agenti stranieri in Russia).

Afghanistan

Mentre a Doha, l’inviato americano prova a far parlare talebani e autorità afgane, senza molto successo, i Talebani sono entrati a Pol-e Khomri, capoluogo della provincia di Baghlan, nel nordest. Che con Faizabad, capitale del Badakhshan portano a 9 su 34 i capoluoghi di provincia conquistati in una settimana con quattro solo ieri. Hanno anche conquistato Farah, una città turbolenta che per anni è stata sotto il controllo della sicurezza dei militari italiani.

Le forze afghane hanno, invece, respinto l’attacco dei Talebani a Mazar-i-Sharif e riconquistato il settore di Nahr-i-Shahi: lo annuncia il governatore della provincia di Balkh, di cui Mazar-i-Sharif è capoluogo, citato dai media di Kabul. Intanto la Croce Rossa ha dichiarato di aver trattato 4000 feriti negli ultimi dieci giorni. L’India ha chiuso l’ultimo consolato che rimaneva ancora aperto e ha evacuato i suoi cittadini.

Intanto migliaia di afgani stanno fuggendo dalle città del nord catturate dai talebani, e alcuni raccontano di trattamenti brutali da parte degli insorti: corpi lasciati nelle strade, ragazze rapite per diventare spose talebane e giovani uomini costretti a combattere. “Abbiamo visto corpi che giacevano vicino alla prigione… in balia dei cani”, ha detto Friba, 36 anni, una vedova che è fuggita da Kunduz domenica con i suoi sei figli mentre i talebani prendevano la città.

ll presidente degli Stati Uniti Joe Biden martedì ha escluso qualsiasi cambiamento nel ritiro delle sue truppe dall’Afghanistan nonostante i talebani stiano guadagnando sempre più il controllo su gran parte del paese. Il presidente Biden ha ordinato il ritiro di tutte le truppe statunitensi dall’Afghanistan entro l’11 settembre. Il Pentagono afferma di aver già ritirato oltre il 90% delle sue truppe dal paese devastato dalla guerra. “Abbiamo speso più di un trilione di dollari in 20 anni. Abbiamo addestrato ed equipaggiato oltre 300.000 militari. I leader afghani devono unirsi. Abbiamo perso migliaia, morti e feriti, migliaia di personale americano. Devono combattere per se stessi, combattere per la loro nazione”, ha affermato il presidente americano.

Stati Uniti

Andrew Cuomo, il governatore di NY ha annunciato le sue dimissioni in diretta tv dopo le accuse di molestie da parte di 11 donne, affermando di non avere “mai superato il limite” e che “dietro alle accuse ci sono motivazioni politiche”.
E Kathy Hochul diventerà la prima governatrice donna di New York. Descritta dal suo predecessore come “intelligente e competente”, la 62enne è una democratica di centro della zona di Buffalo, nello stato di New York. È entrata a far parte della squadra del governatore nel 2014 e ha ricoperto il ruolo in gran parte cerimoniale di vicegovernatore. La Hochul proviene da una famiglia di metalmeccanici e i suoi nonni sono fuggiti dalla povertà in Irlanda prima di fare di New York la propria casa. Una di sei figli, ha conseguito una laurea presso la Syracuse University e una laurea in giurisprudenza presso la Catholic University of America. Da lì, ha iniziato a lavorare come assistente a Capitol Hill e ha lavorato in posizioni locali prima di essere eletta al Congresso. Hochul è stata una sostenitrice delle donne che subiscono violenza domestica e sessuale nel corso della sua carriera. Ha guidato la campagna “Enough is Enough” di Cuomo per combattere le aggressioni sessuali nei campus universitari. Nel 2006 ha anche fondato la Kathleen Mary House, una casa di transizione per vittime di violenza domestica, con sua madre e sua zia.

Martinica

La Martinica, colpita da un’ondata di contagi da Covid ha deciso di avviare una seconda fase di chiusure per arginare il virus ed ha invitato i turisti a lasciare l’isola. Ad annunciare le nuove misure di contenimento è stato il prefetto, I negozi saranno chiusi, tranne i negozi di alimentari e le farmacie”, ha detto il prefetto Stanislas Cazelles, invitando “tutte le persone legate al turismo a lasciare il territorio”.

Messico

Le autorità messicane devono agire immediatamente per proteggere la conduttrice televisiva Azucena Uresti e indagare sulle minacce di morte contro di lei, ha affermato il Comitato per la protezione dei giornalisti . Uresti, una conduttrice di notizie tra le più note in Messico che conduce programmi sull’emittente televisiva Milenio Televisión e sull’emittente radiofonica Radio Fórmula, è stata minacciata due giorni fa da un uomo non identificato che afferma di parlare a nome del leader di uno dei più potenti cartelli del traffico di droga del Messico in un video ampiamente diffuso sui social media.
Nel video, che il CPJ ha recensito, l’uomo afferma di rappresentare Nemesio Rubén Oseguera Cervantes, alias “El Mencho”, il leader del cartello Jalisco Nueva Generación (CJNG), che minaccia di uccidere Uresti per il suo reportage sulle violenze in corso che avrebbero coinvolto il CJNG nella regione Tierra Caliente dello stato messicano centrale di Michoacán.
“Ti assicuro che ovunque tu sia ti troverò e ti farò mangiare le tue parole anche se mi accusano di femminicidio”, dice l’uomo. Il presidente Obrador ha promesso di proteggere la giornalista. Dal 2010 in Messico sono stati uccisi 140 giornalisti.

Brasile

Martedì la camera bassa del Congresso del Brasile ha respinto una proposta di emendamento costituzionale, sostenuto dal presidente Jair Bolsonaro, che cambierebbe il sistema di voto del paese. La proposta prevedeva l’adozione di ricevute cartacee, mettendo in dubbio l’attuale sistema di voto completamente elettronico utilizzato dal Paese nelle elezioni, nei plebisciti e nei referendum. L’emendamento aveva bisogno di 308 voti per essere approvato, ma ne ha ricevuti solo 229. Con l’astensione di un legislatore, 218 hanno votato contro la modifica. La scorsa settimana, la proposta è stata respinta da una commissione del Congresso che ha votato 23 a 11 per respingere gli emendamenti che hanno l’esplicito sostegno del presidente brasiliano.

Cina

Un canadese in carcere in Cina da oltre due anni e mezzo è stato condannato per spionaggio da un tribunale cinese e condannato a 11 anni di detenzione. Un verdetto di colpevolezza nel caso di Michael Spavor , arrestato dalle autorità cinesi nel 2018, è stato annunciato da un tribunale locale nella città di Dandong, nel nord-est della Cina.
La corte intermedia di Dandong ha dichiarato che Spavor sarà espulso, ma non è chiaro quando, in base a una dichiarazione sul sito web della corte. La corte ha anche affermato che saranno confiscati 50.000 yuan ($ 96.600) dei beni personali di Spavor. Spavor insieme a Michael Kovrig è stato arrestato in Cina nel dicembre 2018 – in apparente rappresaglia – pochi giorni dopo che il CFO di Huawei Meng Wanzhou è stata arrestata a Vancouver dall’RCMP per volere delle autorità americane.
Gli Stati Uniti hanno accusato Meng di aver violato le sanzioni per aver fatto affari con l’Iran e altri capi di spionaggio aziendale, e chiedono  la sua estradizione. Meng e Huawei, insieme a Pechino, hanno negato ogni accusa di illecito.
I due Michael sono stati accusati di spionaggio nel giugno 2019. Hanno affrontato entrambi processi a porte chiuse per accuse di spionaggio a marzo che si sono conclusi senza verdetti. Ai funzionari canadesi è stato impedito di partecipare a entrambi i processi . A partire da ieri, non si ha alcuna informazione per quanto riguarda Kovrig.

Secondo il Ministero della Cultura e del Turismo, la Cina istituirà una lista nera di canzoni per il  karaoke da vietare in tutto il paese a partire dal 1 ottobre, si legge sul Guardian. Il ministero ha affermato che i contenuti vietati includeranno canzoni che mettono in pericolo l’unità nazionale, la sovranità o l’integrità territoriale, che violano le politiche religiose statali propagando culti o superstizioni o incoraggia attività illegali come il gioco d’azzardo e la droga. I fornitori di contenuti per i locali di karaoke saranno responsabili dell’audit delle canzoni, ha affermato il ministero sul suo sito Web martedì, aggiungendo che la Cina ha quasi 50.000 punti di intrattenimento con una libreria musicale di base di oltre 100.000 brani, rendendo difficile per gli operatori dei locali identificare illegali brani. Il ministero ha affermato di aver incoraggiato i fornitori di contenuti a fornire musica “sana ed edificante” a questi luoghi.
La Cina regolamenta e ripulisce pesantemente i contenuti che includono violenza, pornografia o commenti politicamente sensibili da social media e siti Web e negli ultimi mesi ha punito il live streaming su piattaforme video per l’hosting di contenuti che ritiene “di scarso gusto”.

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