11 febbraio 2022- Notiziario

Scritto da in data Febbraio 11, 2022

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  • Burkina Faso: Sandaogo Damiba presidente.
  • Bolivia: processo all’ex presidente e accusa di violazione dei diritti umani contro gli indigeni.
  • Messico: quinto giornalista ucciso dall’inizio dell’anno.
  • Uganda: proposta di legge per la carcerazione a chi rifiuta vaccino Covid-19.

Questo e molto altro su radio Bullets a cura di Silvia Muletti

Burkina Faso

Il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba è stato riconosciuto presidente del Burkina Faso, ha dichiarato giovedì il Consiglio Costituzionale del paese dell’Africa occidentale: «Dovrà prestare giuramento davanti al Consiglio Costituzionale».
La Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) che sta monitorando la situazione in Burkina, ha chiesto recentemente alle autorità militari di ripristinare l’ordine costituzionale destituito in seguito alle dimissioni del presidente in carica Roch Marc Christian Kabore, avvenute sotto costrizione. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite mercoledì ha espresso «seria preoccupazione per il cambio di governo incostituzionale» del Burkina Faso il mese scorso, e ha chiesto il «rilascio e la protezione del presidente Kabore e di altri funzionari del governo».

Bolivia

La Procura boliviana ha chiesto la condanna massima di 10 anni contro Jeanine Anez per aver preso il potere in modo irregolare in Bolivia.
È iniziata oggi a La Paz la prima udienza contro l’ex presidente de facto, con l’accusa di violazione della Costituzione con cui Jeanine Anez ha assunto la presidenza il 12 novembre 2019 senza possedere i necessari requisiti istituzionali. Secondo la Procura, l’ex senatrice ha commesso diverse violazioni della Magna Carta e dei regolamenti dell’Assemblea Legislativa Plurinazionale.
Alla fine del 2019, la conservatrice aveva rimpiazzato ad interim il presidente in carica Evo Morales, della sinistra indigena, forzato alle dimissioni dopo una rielezione contestata. L’accusa per Anez è di colpo di Stato mentre lei si dichiara “prigioniera politica”.
Anez è stata arrestata nel marzo 2021 dopo il ritorno della Bolivia alla democrazia sotto il presidente Luis Arce. Tra le accuse c’è anche la morte di venti manifestanti delle comunità indigene e la violazione dei diritti umani avvenuti in particolare durante le manifestazioni del novembre 2019 a Sacaba e Senkata. Il Gruppo Interdisciplinare di Esperti Indipendenti (GIEI), certifica che durante il colpo di Stato del 2019, in Bolivia ci sono state gravi violazioni dei diritti umani, massacri ed esecuzioni extragiudiziali compiute nei confronti dei manifestanti.
Insieme all’ex presidente sarà processato anche l’ex capo di stato maggiore Flavio Gustavo Arce, e gli ex comandanti Pastor Mendieta (Esercito), Gonzalo Terceros (Air Force) e Palmiro Jarjury (Armed Forces).
A loro vanno aggiunti l’ex comandante della polizia Yuri Calderón e l’ex comandante delle forze armate Williams Kaliman, entrambi alla macchia. Oltre che per la sua partecipazione al rovesciamento di Morales e la sua anomala assunzione della presidenza, Jeanine Anez, sarà indagata anche per crimini contro l’umanità legati ai massacri di Sacaba e Senkata, nei quali sono state uccise trentotto persone e centinaia ferite e incarcerate.

Messico

Un giornalista è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nello stato meridionale di Oaxaca giovedì, il quinto ucciso quest’anno in Messico, hanno detto le autorità statali. Heber Lopez, direttore del sito di notizie online Noticias Web, è stato ucciso mentre lasciava uno studio di registrazione nella città portuale di Salina Cruz, ha riferito un funzionario dell’agenzia di sicurezza statale di Oaxaca che ha chiesto l’anonimato. L’omicidio di Lopez segue quello di quattro giornalisti a gennaio secondo un conteggio basato sui dati di Reporter Senza Frontiere (RSF). Il Messico è considerato uno dei paesi più pericolosi del mondo per i giornalisti. Almeno sette sono stati uccisi l’anno scorso, secondo RSF, anche se non è noto con certezza che in tutti quei casi l’omicidio fosse legato al loro lavoro.

Uganda

Werikhe Kafabusa, ministro del Commercio dell’Uganda, ha proposto una nuova legge che mira all’imposizione di pene detentive e multe alle persone che infrangono i protocolli volti a ridurre la diffusione di malattie infettive come il Covid-19 e le sue varianti.
Le persone giudicate colpevoli di aver nascosto malattie infettive pagherebbero $ 850 o passerebbero un anno in prigione, secondo la proposta del governo. Le autorità ugandesi hanno avviato piani per incarcerare i cittadini che rifiutano la vaccinazione Covid-19.
Il ministero della Salute dell’Uganda, che ha accolto favorevolmente lo sviluppo, ha notato che le misure rigide sono necessarie per aumentare il livello di vaccinazione del paese, il che è per il benessere generale dei cittadini. Le critiche mosse a questa proposta sono la possibilità di frodi sulle vaccinazioni oltre che la violazione di diritti umani personali.

Brasile

Il presidente Jair Bolsonaro ha pubblicato una serie di post sui social media mercoledì sera per ripudiare l’ideologia nazista e la sua diffusione nel paese. «L’ideologia nazista deve essere ripudiata in modo illimitato e permanente, senza riserve che ne consentano il fiorire, così come ogni e qualsiasi ideologia totalitaria che metta a repentaglio i diritti fondamentali dei popoli e degli individui, come il diritto alla vita e alla libertà», ha scritto.
Il suo messaggio è conseguenza della ripercussione di un discorso dello youtuber Bruno Aiub, noto come Monark, in difesa dell’esistenza di un partito nazista in Brasile.

Canada

È stato ritrovato dopo settimane l’attivista ambientale scomparso. Il manifestante ambientalista indigeno è stato ritrovato mercoledì, dopo che era scomparso  in una remota area boscosa dell’isola di Vancouver in Canada. Si stava dirigendo verso la manifestazione volta a bloccare il disboscamento di Fairy Creek, la foresta secolare, diventata occasione per la più grande disobbedienza civile nella storia del Canada, nella quale sono state arrestate più di ottocentottanta persone.

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