13 gennaio 2021 – Notiziario

Scritto da in data Gennaio 13, 2021

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  • Scuse del governo irlandese per i bambini morti nelle case, gestite dalla Chiesa e dallo Stato, dove venivano recluse ragazze incinte.
  • Egitto: Corte di Appello assolve influencer condannate.
  • L’Interpol emette tre mandati di cattura per l’esplosione di Beirut.
  • Secondo gli USA l’Iran è la nuova base di al-Qaida.
  • Organizzazioni sanitarie annunciano l’istituzione di scorte di vaccino contro Ebola.
  • Schiavitù: liberate 41 persone in un cantiere ferroviario.
  • Una corte israeliana vieta la messa in onda di un docufilm sul massacro di Jenin.
  • Malesia: sospeso il parlamento, leader accusato di colpo di Stato con la scusa del coronavirus.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Kuwait

Il governo kuwaitiano ha presentato le dimissioni al primo ministro Sheikh Sabah al-Khalid al-Sabah, appena un mese dopo la sua formazione e pochi giorni dopo che i legislatori hanno presentato una mozione chiedendo di interrogare il premier su questioni tra cui la formazione del governo. Le dimissioni del gabinetto di martedì − formato il 14 dicembre − erano previste, dopo che il Parlamento all’inizio di questo mese rappresenta la prima sfida politica per il nuovo emiro mentre il paese deve affrontare la peggiore crisi economica degli ultimi decenni.

Iran

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha pubblicamente accusato il governo iraniano di aver consentito ad al-Qaida di stabilire una “nuova base” nel paese. Pompeo non ha fornito prove concrete a sostegno delle sue accuse. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha definito le parole di Pompeo «bugie guerrafondaie».

Lo scorso novembre l’Iran ha negato che il secondo in comando di al-Qaida, Abdullah Ahmed Abdullah, noto anche come Abu Muhammad al-Masri, fosse stato ucciso a colpi d’arma da fuoco a Teheran l’estate scorsa da agenti israeliani, a seguito di una richiesta degli Stati Uniti. Alla conferenza stampa di martedì a Washington, Pompeo ha detto di poter confermare per la prima volta che al-Masri era morto il 7 agosto, anche se non ha fornito ulteriori dettagli. Ha affermato che si ha torto a credere che una potenza musulmana sciita (Iran) e un gruppo sunnita estremista, che considera eretici sciiti, fossero acerrimi nemici. Il Segretario di Stato ha detto che gli Stati Uniti intendono attribuire lo status di terroristi globali appositamente designati a due leader di al-Qaida che credono abbiano sede in Iran: Mohammed Abbatay, noto anche come Abdul Rahman al-Maghrebi, e Sultan Youssef Hassan al-Arif.

Libano

L’Interpol ha emesso tre mandati di cattura internazionale per il proprietario e il capitano di una nave che aveva portato 2.750 tonnellate di materiale esplosivo nel porto di Beirut sette anni prima che esplodesse nella micidiale esplosione dell’agosto 2020. Una fonte giudiziaria ha detto ieri ad Al Jazeera che il pubblico ministero Ghassan Khoury ha ricevuto una lettera informandolo che i cosiddetti “avvisi rossi” erano stati emessi sulla base della richiesta della magistratura libanese. I mandati sono per Igor Grechushkin, uomo d’affari russo e apparente proprietario della MV Rhosus che portò il nitrato di ammonio a Beirut alla fine del 2013, e per il capitano della nave all’epoca, Borys Prokoshew, anch’egli russo. È stato anche emesso un mandato per il cittadino portoghese Jorge Moreira che avrebbe acquistato il materiale esplosivo dalla fabbrica georgiana Rustavi Azot. Moreira nel 2014 ha visitato il magazzino del porto in cui era immagazzinato il materiale, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa nazionale libanese. Fonti vicine alle indagini hanno detto ai giornalisti di Al Jazeera di ritenere che Grechushkin e Prokoshew siano in Russia, mentre non si sa dove si trovi Moreira. Intanto l’indagine sul peggior disastro del Libano, guidata dal giudice Fadi Sawan, è stata sospesa per quasi quattro settimane dopo che due influenti sospetti hanno presentato una mozione per la sua ricusazione. Sawan a dicembre aveva accusato i due ex ministri e attuali membri del parlamento, Ali Hasan Khalil e Ghazi Zaeiter, di negligenza criminale per l’esplosione. Ha mosso le stesse accuse contro il primo ministro uscente libanese Hassan Diab e l’ex ministro dei Lavori pubblici Youssef Fenians. Altri 30 erano stati precedentemente arrestati in relazione all’esplosione.

Beirut, una città ferita

Giordania

Un tribunale ha condannato a morte per impiccagione un giordano, colpevole di aver accoltellato otto persone nel 2019, tra cui tre turisti messicani e uno svizzero. L’attacco era avvenuto a novembre di due anni fa a Jerash, famoso sito archeologico nel nord della Giordania. Moustafa Abourouis, 24 anni, giordano di origine palestinese, viveva nel campo profughi Souf di Jerash (50 chilometri a nord di Amman), dove vivono circa 20.000 persone. Oltre ai quattro turisti, nell’attacco ferì quattro giordani inclusa una guida turistica.

Israele e Palestina

Israele è uno stato di «apartheid» che opera per promuovere «la supremazia degli ebrei sui palestinesi», ha affermato martedì un importante gruppo israeliano per i diritti umani rompendo il consenso, anche tra la sinistra israeliana, sul fatto che il paese sia una democrazia. In un rapporto di otto pagine intitolato “Un regime di supremazia ebraica dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo: questa è l’apartheid”, B’Tselem ha descritto come Israele e i Territori palestinesi occupati siano organizzati «sotto un unico principio: avanzare e cementare la supremazia di un gruppo − gli ebrei − su un altro − i palestinesi. Progettando geograficamente, demograficamente e fisicamente lo spazio, il regime consente agli ebrei di vivere in un’area contigua con pieni diritti, inclusa l’autodeterminazione, mentre i palestinesi vivono in unità separate e godono di meno diritti». B’Tselem ha identificato i metodi chiave che Israele ha adottato per «dividere, separare e governare» sui palestinesi, che hanno diritti “inferiori” a quelli concessi ai suoi cittadini ebrei. «I cittadini ebrei vivono come se l’intera area [sotto il controllo israeliano] fosse un unico spazio (esclusa la Striscia di Gaza). La Linea Verde non significa quasi nulla per loro: che vivano a ovest di essa, all’interno del territorio sovrano di Israele o a est di esso, negli insediamenti non formalmente annessi a Israele, è irrilevante per i loro diritti o status», si legge nel rapporto, riferendosi alla linea intesa a separare Israele dai Territori occupati. «Il luogo in cui vivono i palestinesi, d’altra parte, è cruciale. Il regime israeliano ha diviso l’area in diverse unità che definisce e governa in modo diverso, secondo i diritti dei palestinesi in ciascuna. Questa divisione è rilevante solo per i palestinesi. Lo spazio geografico, che è contiguo per gli ebrei, per i palestinesi è un mosaico frammentato».

Il ministero della Cultura palestinese ha condannato il divieto, da parte di un tribunale israeliano, di riprodurre il film “Jenin Jenin” dell’artista Mohammad Bakri e la pesante multa inflittagli. Il tribunale distrettuale israeliano di Lydda, nel centro di Israele, ieri ha vietato la riproduzione del film in Israele e ha ordinato a Bakri, il regista, di pagare 175.000 shekel israeliani ($ 55.000) a titolo di risarcimento a un soldato israeliano, apparso nel film che documenta il massacro dell’esercito israeliano a Jenin durante l’incursione militare dell’aprile 2002 che provocò la morte di decine di palestinesi, e dove la maggior parte del campo profughi della città fu raso al suolo.

https://twitter.com/AManInTheSun/status/1348936133560950784

La Corte ha anche ordinato a Bakri − ha detto che farà appello contro la sentenza presso l’Alta Corte israeliana − di pagare ulteriori 50.000 shekel ($ 15.000) in spese legali. Il ministro della Cultura palestinese Atef Abu Seif ha affermato in una dichiarazione che la sentenza del tribunale è un tentativo di impedire che venga detta la verità su ciò che è accaduto a Jenin in quel momento.

Egitto

Martedì, la Corte d’appello economica de Il Cairo ha annullato le pene detentive delle creatrici di contenuti di TikTok Haneen Hossam e Mowada al-Adham, così come di altri tre imputati. Le cinque influencer sono state condannate al carcere e multate di 300.000 sterline egiziane (quindi $ 18.750) l’anno scorso per i video pubblicati sulla piattaforma di social media TikTok riguardanti canti e balli. Secondo i media locali, l’avvocato Hussein al-Baqqar ha riferito che la Corte d’appello ha assolto Hossam da tutte le accuse e ha confermato le multe per Adham e gli altri tre imputati. Prima del suo arresto, Adham aveva oltre un milione di follower su TikTok, usato per condividere video di lei stessa che ballava e cantava. Gli influencer di TikTok sono stati perseguiti ai sensi della legge egiziana sul crimine informatico del 2018, legislazione che è stata ampiamente criticata da attiviste e attivisti per i diritti umani in quanto vaga e utilizzata per prendere di mira ingiustamente le persone. «Invece di sorvegliare le donne online, il governo deve dare la priorità alle indagini sui casi diffusi di violenza sessuale e di genere contro donne e ragazze in Egitto», ha detto Lynn Maalouf, di Amnesty International.

Uganda

A ormai un giorno dalle elezioni sono stati bloccati i social media e le app di messaggistica. Decisione presa dalla Commissione delle comunicazioni in Uganda, in una lettera vista da Afp. Intanto il candidato alla presidenza dell’Uganda Robert Kyagulanyi, ex cantante noto come Bobi Wine, ha interrotto bruscamente un’intervista radiofonica con un’emittente keniota dicendo che i militari avevano fatto irruzione nella sua casa.

Africa e Ebola

Quattro importanti organizzazioni sanitarie e umanitarie internazionali hanno annunciato martedì la creazione di una scorta globale di vaccini contro l’Ebola per garantire un’efficace risposta futura alle epidemie. Lo sforzo per stabilire le scorte è stato guidato dal Gruppo di coordinamento internazionale (ICG) sulla fornitura di vaccini, che comprende l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’UNICEF, la Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC) e Médecins Sans Frontières (MSF), con il sostegno finanziario di Gavi, la Vaccine Alliance. Le scorte consentiranno ai paesi, con il supporto delle organizzazioni umanitarie, di contenere le future epidemie di Ebola garantendo un accesso tempestivo ai vaccini per le popolazioni a rischio durante i focolai.
«Questa è una pietra miliare importante. Solo negli ultimi dieci anni abbiamo visto l’Ebola devastare le comunità dell’Africa occidentale e centrale, colpendo sempre i più poveri e vulnerabili», ha detto il Segretario generale dell’IFRC, Jagan Chapagain.

Coronavirus

Da venerdì obbligo di tampone per viaggiare verso il Regno Unito. Stati Uniti: Disneyland diventa un maxi centro per le vaccinazioni. Cina: 22 milioni di persone in lockdown nell’Hebei. Malesia: stato di emergenza fino al primo agosto e parlamento sospeso. Giappone: verso l’allargamento dello stato di emergenza da Tokyo e tre regioni vicine ad altre 7 prefetture.

Francia

Sette ragazzi tra i 17 e i 21 anni sono stati fermati ieri in diverse regioni della Francia nell’ambito dell’inchiesta sull’assassinio di Samuel Paty, l’insegnante decapitato lo scorso ottobre per aver mostrato delle vignette ritenute offensive ai suoi studenti.

Irlanda

Il governo irlandese si scuserà formalmente dopo che un rapporto ha descritto in dettaglio il dolore provato alle madri non sposate e ai loro figli nelle case gestite dalla Chiesa e dalle autorità locali: lo ha confermato un ministro martedì. Una «cultura soffocante, oppressiva e brutalmente misogina» esisteva da decenni in tali istituzioni, ha affermato il ministro irlandese per l’Infanzia, Roderic O’Gorman, in una dichiarazione rilasciata alla pubblicazione del rapporto dopo un’inchiesta ufficiale. La Commissione investigativa ha affermato di aver riscontrato un «livello spaventoso di mortalità infantile» nelle case, con almeno 9.000 bambini morti. O’Gorman ha aggiunto che il governo fornirà sostegno finanziario a specifiche persone, evidenziate dall’ampio rapporto sui tassi di sofferenza e mortalità nelle case di “accoglienza”. Verrà inoltre anticipata, ha aggiunto, l’approvazione di una legge che consenta l’esumazione dei resti dei bambini sepolti nelle case, che, ove possibile, verranno identificati.
Le case per madri e bambini dell’Irlanda furono istituite nel XIX e XX secolo per donne e ragazze rimaste incinte al di fuori del matrimonio, comprese le vittime di violenza sessuale. L’ultima delle istituzioni fu chiusa negli anni Novanta. Le terribili condizioni di queste case hanno attirato l’attenzione globale dopo che una fossa comune di 796 corpi di bambini venne scoperta in una delle residenze nella città dell’Irlanda occidentale di Tuam nel 2017, a seguito di una ricerca di una storica locale, Catherine Corless. Martedì, il governo irlandese ha pubblicato un rapporto di 2.865 pagine della Commission of Investigation in mother-and-baby homes, che ha esaminato le condizioni di 18 istituzioni tra il 1922 e il 1998.

Pakistan: un poliziotto a guardia della squadra di vaccinazione contro la poliomielite è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel nord-ovest di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan. L’attentato è avvenuto nel distretto di Karak, durante la campagna anti-polio in corso in tutto il Paese.

Canada

Il primo ministro Justin Trudeau, spinto dal ritiro di Navdeep Bains, ha introdotto martedì quattro importanti cambiamenti al suo gabinetto. Bains si è dimesso da ministro dell’Innovazione, della Scienza e dell’Industria per trascorrere più tempo con la sua famiglia e non si candiderà alle prossime elezioni federali. Le modifiche sono avvenute a causa della pandemia di coronavirus. Un cambiamento importante è avvenuto con l’ex ministro dei Trasporti Marc Garneau che ha sostituito Francois-Philippe Champagne, passato a dirigere il posto lasciato libero da Bains. Trudeau ha nominato il membro del Parlamento Omar Alghabra nuovo ministro dei trasporti. È la prima nomina di Gabinetto di Alghabra. Jim Carr, che era il ministro del Commercio internazionale ma che aveva lasciato nel 2019 per curarsi un cancro, è tornato, come rappresentante speciale federale per le province della prateria occidentale − Alberta, Saskatchewan e Manitoba. I cambiamenti arrivano mentre Trudeau e i suoi ministri si preparano in vista di un ritiro virtuale per discutere della pandemia e fare piani che saranno dettagliati quando il parlamento riprenderà il 25 gennaio dopo le vacanze.

Stati Uniti

Con la Camera che ha approvato una risoluzione nella quale si chiede al vicepresidente Mike Pence di invocare il 25° emendamento per rimuovere il presidente in carica, Donald Trump ha incolpato i democratici per la «tremenda rabbia» che attanaglia il paese e per l’attacco mortale della scorsa settimana al Campidoglio da parte dei suoi sostenitori, dopo che lui stesso li aveva esortato ad andare. Trump nelle sue prime osservazioni rese ai giornalisti dall’attacco della scorsa settimana, non si è assunto alcuna responsabilità per l’invasione dell’edificio. Intanto YouTube ha bloccato il canale del presidente: per una settimana non potrà caricare contenuti.

Ci sarà una “mobilitazione” di sicurezza senza precedenti nella storia moderna per proteggere la cerimonia di insediamento di Joe Biden. I servizi segreti hanno in mano i preparativi per blindare il Campidoglio e altri edifici federali a Washington, e si stanno coordinando con l’Fbi, la Guardia Nazionale e la polizia. I timori di manifestazioni violente hanno fatto salire l’allerta ai massimi e le forze dell’ordine si stanno preparando a tutti gli scenari, anche alla possibilità di uomini armati che potrebbero effettuare un attacco.

Twitter ha sospeso più di 70.000 account, da venerdì, principalmente dedicati alla condivisione di contenuti della teoria QAnon in seguito alla violenza della scorsa settimana a Washington, quando i sostenitori del presidente Donald Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti. I sostenitori di QAnon hanno alimentato cospirazioni sui social media che includono l’affermazione infondata secondo cui Trump stia segretamente combattendo una cabala di predatori pedofili, tra cui eminenti democratici, figure di Hollywood e alleati del “deep state”.

È stata giustiziata l’esecuzione con iniezione letale di Lisa Montgomery, l’unica donna nel braccio della morte e la prima condannata a morte dal tribunale federale in oltre 70 anni. Montgomery, 52 anni, era stata condannata a morte per un crimine commesso nel 2004, quando dal Kansas andò a casa di Bobbie Jo Stinnett, in Missouri, fingendo di voler acquistare uno dei cuccioli di cane allevati dalla donna, incinta di otto mesi. Una volta entrata la strangolò e le tagliò la pancia con un coltello per estrarre la bambina, ancora viva.

Perù

Il processo intentato nei confronti dell’ex presidente Alberto Fujimori per il fenomeno delle sterilizzazioni forzate di donne in Perù negli anni Novanta, per lo più indigene di umili origini, è stato sospeso ieri in apertura della prima udienza per la mancanza di una interprete della lingua quechua nella versione parlata a Cusco. Lo scrive il quotidiano El Comercio di Lima. Questo avrebbe impedito di poter ascoltare la testimonianza delle vittime provenienti da Cusco, per cui il magistrato non ha avuto altra scelta che sospendere l’udienza aggiornandola ad altra data. Da parte sua Fujimori, che ha 81 anni e sconta una lunga pena detentiva per crimini contro l’umanità e corruzione, non si è presentato, ma i suoi legali hanno chiarito che non fosse obbligato a farlo. Nell’udienza sospesa il pm Pablo Espinoza avrebbe dovuto formulare le accuse contro Fujimori, gli ex ministri della Salute dell’epoca e altre importanti personalità coinvolte nella realizzazione del piano governativo di sterilizzazione di circa 300.000 donne con figli sviluppato nell’ultimo decennio del secolo scorso. La tesi della Procura è che molte migliaia di queste sterilizzazioni furono realizzate senza il consenso delle donne coinvolte, costituendo un «crimine contro l’umanità» che dovrà essere punito severamente.

India

Nella prima operazione di salvataggio dell’anno un team del IJM, organizzazione che combatte la schiavitù in India, ha aiutato le autorità locali a liberare dalla schiavitù 41 persone in un cantiere ferroviario nello stato di Odisha. Tra loro 13 bambini piccoli che vivevano nel sito con i genitori. Le famiglie erano state portate dal vicino stato di Telangana e appartenevano a una comunità etnica svantaggiata. I trafficanti li hanno attirati con generosi anticipi di pagamento (fino a 120.000 rupie o $ 1.600 per famiglia) e promesse di una buona paga e di un lavoro equo. Gli anticipi, invece, sono stati usati come trappole per costringere le famiglie a lavorare senza sosta. L’appaltatore ha detto che non potevano andarsene senza pagare l’anticipo con il loro lavoro, ma ha continuato ad aggiungere ulteriori oneri ogni giorno per mantenere il debito in crescita. Dopo due anni senza cibo o riparo a sufficienza, le famiglie stavano perdendo la speranza di poter essere liberate. Una bambina è nata addirittura in cantiere, senza cure mediche adeguate.

Malesia

Nello spiegare perché la Malaysia ha avuto bisogno di sospendere la democrazia per la prima volta in mezzo secolo per combattere la pandemia, il primo ministro Muhyiddin Yassin ha assicurato alla nazione che non sta organizzando un colpo di Stato militare. I suoi avversari, però, trovano difficile vedere nella prima emergenza nazionale dal 1969 qualcosa di diverso da una presa di potere. Mentre la nazione del sud-est asiatico ha assistito nelle ultime settimane a un’ondata di casi di coronavirus, le misure per combattere la pandemia hanno generalmente goduto di ampio sostegno in tutto lo spettro politico. L’unico problema facilmente risolvibile dallo stato di emergenza sono stati i guai politici di Muhyiddin: alcuni leader chiave nel più grande partner della coalizione di governo, l’Organizzazione nazionale malese unita (UMNO), avevano recentemente chiesto nuove elezioni il prima possibile. Ora, con il parlamento sospeso potenzialmente fino ad agosto, il primo ministro non deve preoccuparsi di elezioni a breve.

Indonesia

Una delle due scatole nere dell’aereo precipitato in Indonesia qualche giorno fa con 62 persone a bordo è stata recuperata. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti indonesiano. La scatola nera potrà fornire agli inquirenti indicazioni utili sulle ragioni dell’incidente.

Cina: un’esplosione ha danneggiato la scala di uscita di una miniera nello Shandong: 22 minatori sono intrappolati da tre giorni.

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