14 marzo 2022 – Notiziario

Scritto da in data Marzo 14, 2022

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  • Ucraina: ucciso giornalista americano.
  • Afghanistan: quasi 16.000 bambini hanno contratto il morbillo nel 2022.
  • Colombia: vittoria decisiva alle primarie presidenziali per l’ex guerrigliero Petro.
  • Arabia Saudita: ottantuno persone giustiziate in un giorno.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Ucraina – Russia

Il presidente Volodymyr Zelensky si è impegnato a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, ha affermato che la delegazione dell’Ucraina per i negoziati ha il “chiaro compito” di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino. Zelensky ha chiesto al suo omologo americano, Joe Biden, di aumentare la pressione sulla Russia e imporre ulteriori sanzioni a Mosca prendendo di mira non solo le élite del Cremlino e della Duma, ma anche i componenti dei governi regionali. Lo scrive The Washington Post, citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti della conversazione telefonica di venerdì scorso fra Biden e Zelensky. Il presidente ucraino torna anche a mettere in guardia la Nato: senza una fly-zone è «solo questione di tempo» prima che un missile russo cada sul territorio dell’Alleanza atlantica.

I negoziati sul conflitto tra Russia e Ucraina riprenderanno oggi, hanno affermato i negoziatori e il Cremlino dopo che entrambe le parti hanno salutato i progressi nei round precedenti volti a porre fine a più di due settimane di combattimenti. I colloqui dovrebbero riprendere in videoconferenza, ha affermato ieri Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e parte della squadra negoziale.

È salito a 35 il numero delle vittime dopo l’attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli, ha detto il governatore.

Una moschea di Mariupol, che ospitava 80 civili, è stata bombardata, ha riferito il ministero degli Esteri ucraino.

Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo rivela Kyiv Independent.

Brent Renaud, acclamato regista che ha viaggiato in alcuni degli angoli più bui e pericolosi del mondo per documentari che hanno trasportato il pubblico in luoghi di sofferenza poco conosciuti, è morto ieri dopo che le forze russe hanno aperto il fuoco sul suo veicolo in Ucraina. Il 50enne di Little Rock, in Arkansas, stava raccogliendo materiale per un servizio sui rifugiati, quando il suo veicolo è stato colpito a un posto di blocco a Irpin, appena fuori della capitale ucraina di Kiev. Il ministero dell’Interno ucraino ha affermato che l’area ha subito intensi bombardamenti da parte delle forze russe negli ultimi giorni. I dettagli della morte di Renaud non sono stati ancora chiariti dalle autorità ucraine, ma il giornalista americano colombiano Juan Arredondo ha detto che i due stavano viaggiando a bordo di un veicolo verso il checkpoint di Irpin quando sono stati entrambi colpiti da colpi di arma da fuoco. Arredondo, parlando da un ospedale di Kiev, ha detto alla giornalista Annalisa Camilli che Renaud è stato colpito al collo e lui stesso è stato colpito nella parte bassa della schiena.

Circa un milione di persone sono senza gas e riscaldamento in Ucraina, a causa degli attacchi russi. Lo ha reso noto il fornitore di gas del paese, secondo quanto riporta The Guardian.

Gli Stati Uniti hanno detto che la Cina dovrà affrontare “dure conseguenze” se aiuterà la Russia nella sua invasione dell’Ucraina, secondo i media statunitensi. Funzionari avrebbero dichiarato a più organi di stampa statunitensi che la Russia avrebbe chiesto alla Cina di fornire assistenza militare dopo l’inizio dell’invasione.

Decine di migliaia di persone hanno manifestato ieri contro la guerra e in sostegno all’Ucraina a Berlino, scrive The Guardian.

Il collettivo hacker Anonymous ha mandato un messaggio ai cittadini russi sollecitandoli a insorgere contro Putin e a rimuoverlo dal potere.

Afghanistan

Il Wfp ha espresso preoccupazione per la situazione dei bambini e ha affermato che 3,5 milioni di minori hanno bisogno di cure nutritive nel paese.

E a causa della peggiore crisi umanitaria degli ultimi decenni, il morbillo si è diffuso in diverse province dell’Afghanistan e ha infettato 15.900 bambini dall’inizio del 2022. Il ministero della Salute Pubblica dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan ha affermato che la malattia ha causato la morte di 124 minori. Il ministero ha affermato che la maggior parte dei bambini ha perso la vita nella capitale afghana Kabul, nelle province di Helmand e Kunduz, mentre la maggior parte dei casi di morbillo è stata registrata nelle province di Jawzjan, Ghor e Kunduz. Si ritiene che il cibo malsano e insufficiente per i bambini sia la ragione principale per un bambino per prendersi il morbillo. Cosa non rara in un paese dove il 97% delle persone vive sotto la soglia di povertà.

L’Afghan film, l’ufficio che si occupava delle produzione dei film in Afghanistan e che era gestito da una donna, dopo sei mesi ha riaperto sotto l’egida dell’Emirato Islamico. Se prima i film riguardavano diversi temi, ora i talebani hanno detto che i futuri film parleranno dei 20 anni di guerra trascorsi in Afghanistan.

Arabia Saudita

L’Arabia Saudita ha giustiziato almeno 81 persone in un giorno, tra cui 7 yemeniti e un siriano, condannate per vari crimini tra cui terrorismo, rapimento e stupro. Tra loro c’erano 37 cittadini sauditi che sono stati giudicati colpevoli di aver tentato di assassinare agenti di sicurezza e di aver preso di mira stazioni di polizia e convogli, ha affermato l’agenzia di stampa saudita. Il gruppo per i diritti umani Reprieve ha condannato le esecuzioni e ha affermato di temere per i prigionieri di coscienza, compresi gli individui arrestati quando erano minori e che ancora si trovano nel braccio della morte saudita.

Iran

Dopo le esecuzioni saudite, l’Iran ha sospeso unilateralmente il negoziato in corso con l’Arabia Saudita per tentare di trovare una riconciliazione dei rapporti. Pare che tre quarti dei giustiziati fossero sciiti. Le relazioni tra Iran e Arabia Saudita sono complicate a partire dal 2016, a causa del conflitto in Yemen e in seguito all’uccisione, a Riad, del predicatore sciita Sheikh Nimr al-Nimr, critico del regime saudita. Da allora le ambasciate e le missioni diplomatiche di Riad e Teheran in Iran e Arabia Saudita sono state chiuse.

Iraq

L’Iran ha rivendicato domenica scorsa la responsabilità di uno sbarramento missilistico che ha colpito vicino al vasto complesso consolare statunitense nel nord dell’Iraq, affermando che si trattava di una rappresaglia per un attacco israeliano in Siria che ha ucciso due membri della sua Guardia Rivoluzionaria all’inizio di questa settimana. Il ministero degli Esteri iracheno domenica ha convocato l’ambasciatore iraniano per protestare contro l’attacco, definendolo una flagrante violazione della sovranità del paese. Nessun ferito è stato riportato nell’attacco di domenica alla città di Erbil, che ha segnato una significativa escalation tra Stati Uniti e Iran. L’ostilità tra nemici di lunga data si è spesso manifestata in Iraq, il cui governo è alleato di entrambi i paesi.

Israele e Palestina

Un colono ebreo armato ha aperto il fuoco domenica contro una scuola femminile nel villaggio di Tuqu, nella provincia di Betlemme in Cisgiordania, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA. Il colono, armato di fucile, è sceso da un autobus carico di coloni e ha aperto il fuoco verso la scuola, seminando paura tra le scolare. All’indomani dell’attacco centinaia di studenti sono stati evacuati in un rifugio sicuro e quindi le lezioni sono state annullate. La violenza e il vandalismo dei coloni israeliani sono all’ordine del giorno in Cisgiordania e non sono mai perseguiti dalle autorità di israeliane.

https://twitter.com/V_Palestine20/status/1502946192929533952

Tunisia

Circa duemila sostenitori del Partito Destouriano Libero (Pdl), guidato dalla “pasionaria” Abir Moussi, hanno manifestato a Tunisi per denunciare la «presa di potere» da parte del presidente Kais Saied e la crisi economica in cui è precipitato il paese.

Etiopia

Il governo etiope ha dichiarato sabato che avrebbe agito contro i colpevoli, dopo che sui social media è apparso un video che mostra uomini armati, alcuni in uniforme militare, che danno fuoco a morte a civili nell’ovest del paese. Il servizio di comunicazione del governo etiope ha dichiarato sulla sua pagina Facebook che l’incidente è avvenuto nell’Ayisid Kebele della zona di Metekel, nella regione di Benishangul-Gumuz, luogo di frequenti violenze etniche dove da più di un anno sono morti centinaia di civili. Non hanno detto quando si siano verificati gli eventi o chi ne fosse responsabile.

Grecia

Una barca con cento migranti provenienti dall’Afghanistan, e apparentemente diretta in Italia, è affondata al largo dell’isola di Paros, nel Mar Egeo, ma le persone a bordo sono state tratte in salvo dalla Guardia costiera greca. I profughi sono stati trasferiti al porto di Paros e da lì sono stati portati nel pomeriggio nel centro di accoglienza di Leros.

Italia

L’aereo su cui viaggia Marco Zennaro, l’imprenditore veneziano rimasto quasi un anno in detenzione in Sudan, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino.

Messico

Un uomo d’affari britannico che viveva in Messico è stato ucciso, davanti alla figlia adolescente, da uomini armati che hanno aperto il fuoco sulla sua auto vicino alla popolare destinazione turistica di Playa del Carmen. La vittima dell’attacco mortale di sabato è Chris Cleave, 54 anni. Cleave risiedeva in Messico dal 2013. Due sospetti sono stati arrestati poco dopo con l’accusa di partecipazione all’omicidio, ha detto l’ufficio del procuratore di Quintana Roo. Una pistola, che potrebbe essere stata usata, è stata trovata in loro possesso al momento dell’arresto, ha riferito l’ufficio.

Nicaragua

Il Vaticano sabato ha protestato con il Nicaragua per l’espulsione del suo ambasciatore a Managua, affermando che l’azione unilaterale è ingiustificata e incomprensibile. L’arcivescovo Waldemar Sommertag, ambasciatore dal 2018, ha dovuto lasciare subito il paese la scorsa settimana, dopo che il governo del presidente Daniel Ortega ha ritirato la propria approvazione diplomatica all’inviato. Sommertag era critico nei confronti dell’allontanamento dalla democrazia del paese centroamericano.

Colombia

Quasi 39 milioni di colombiani hanno votato ieri per le elezioni legislative destinate a rinnovare i due rami del Parlamento per il periodo 2022-2026, e soprattutto misurarando la tenuta del governo di destra del presidente Iván Duque, dopo molti mesi di tensioni sociali e violenza e in un contesto latinoamericano dove tirano venti di cambiamento. Gustavo Petro, favorito per le elezioni presidenziali di maggio in Colombia, si è assicurato la nomina della coalizione di sinistra del Patto storico domenica, durante il voto alle primarie. Anche il centrista Sergio Fajardo e l’ala destra Federico Gutierrez, entrambi ex sindaci della seconda città della Colombia, Medellin, si sono assicurati le nomination dalle rispettive coalizioni.
Petro, un ex guerrigliero del gruppo ribelle M-19, e Gutierrez, un ingegnere civile, hanno entrambi superato nei sondaggi i loro rivali della coalizione. Nelle primarie del Patto Storico, Petro ha vinto con più dell’80% − circa 3,5 milioni di voti − quando circa l’80% dei distretti hanno riferito dello scrutinio. Gutierrez ha vinto con più del 54% − circa 1,7 milioni di schede − alle primarie per una coalizione che rappresenta la  destra colombiana, con circa l’80% dei voti scrutinato.

Indonesia

Un terremoto sottomarino, forte e poco profondo, ha scosso l’Indonesia occidentale, ma non sono stati segnalati danni gravi né è stato emesso alcun allarme tsunami. L’US Geological Survey ha affermato che il terremoto, di magnitudo 6,7 di lunedì, è stato centrato a una profondità di 16 chilometri, a circa 170 km a ovest di Pariaman, una città nella provincia di Sumatra occidentale.

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