16 marzo 2023 – Notiziario Mondo
Scritto da Barbara Schiavulli in data Marzo 16, 2023
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- Iran: scarcerata dopo 4 anni l’attivista Sepideh Gholian.
- EAU: HRW, 2000 gli sfollati afghani detenuti.
- Libia: tonnellate di uranio sparito.
- Nuova Zelanda: terremoto 7.1
- Pakistan: Continua il rapimento e la conversione forzata delle ragazze indù.
- El Salvador: altri 2000 sospetti membri di gang trasferiti nella mega prigione.
- Hong Kong: guasto ai computer dell’aeroporto, centinaia di viaggiatori bloccati.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli
Iran
L’attivista iraniana Sepideh Gholian è stata scarcerata dopo circa quattro anni e sette mesi di detenzione. Lo ha annunciato lei stessa su Twitter pubblicando un video in cui la si vede gridare di gioia per la strada senza il velo, obbligatorio in pubblico per le donne nella Repubblica islamica. “Questa volta sono uscita con la speranza di vedere la libertà in Iran”, ha scritto. La 28enne era stata arrestata nel 2018 durante una protesta sindacale e, dopo essere stata rilasciata su cauzione, aveva denunciato torture e abusi subiti in prigione. Nel 2019 era stata nuovamente incarcerata.
Emirati Arabi Uniti
Human Rights Watch (HRW) ha affermato che le autorità degli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno arrestato indiscriminatamente tra 2.400 e 2.700 afghani, evacuati dopo che i talebani hanno catturato Kabul nel 2021. L’organizzazione, mercoledì, ha affermato che gli sfollati afghani sono stati trattenuti per oltre 15 mesi in un hub logistico ad Abu Dhabi, scrive Reuters. Nelle settimane e nei mesi successivi alla conquista di Kabul da parte dei talebani il 15 agosto 2021, gli Stati Uniti, la NATO, gli Emirati Arabi Uniti e altri governi hanno evacuato decine di migliaia di afghani in luoghi di tutto il mondo.
Secondo Reuters, il governo degli Emirati Arabi Uniti ha trasportato migliaia di afghani ad Abu Dhabi con voli charter privati e successivamente li ha trasportati a Emirates Humanitarian City e Tasameem Workers City (TWC), un’altra struttura abitativa, in attesa del loro prossimo trasferimento. Sebbene molti siano stati successivamente trasferiti negli Stati Uniti, in Canada e in altri luoghi, tra i 2.400 e i 2.700 afghani sono ancora “detenuti arbitrariamente” negli Emirati Arabi Uniti a gennaio 2023, secondo HRW. Il rapporto ha mostrato che i 16 afghani intervistati da HRW hanno riferito di restrizioni alla loro libertà di movimento, mancanza di accesso a una risoluzione equa ed efficace in merito al loro status di rifugiato insieme a canali sicuri e legali per continuare il loro viaggio e mancanza di accesso adeguato a un’assistenza legale e servizi educativi inadeguati per i bambini. “Il campo è esattamente come una prigione”, ha detto un afghano alla ONG, mentre un altro ha espresso estrema frustrazione per la natura indefinita della detenzione dicendo: “il grosso problema è che non conosciamo il nostro futuro e non conosciamo la nostra destinazione”.
Turchia
Una forte pioggia ha inondato la regione dove è avvenuto il terremoto, spazzando via macchine e distruggendo le tende.
"YA RABBİ SEN MERHAMET ET"#Şanlıurfa'da etkili olan sağanak yağış nedeniyle araçlar gölge dönen caddelerde sürüklendi. pic.twitter.com/YPc2xlxoj8
— Sabah (@sabah) March 15, 2023
Siria
Nel giorno in cui si ricorda il 12/mo anniversario dell’inizio delle violenze armate in Siria, il presidente siriano, Bashar al Assad, ha incontrato a Mosca il collega russo, Vladimir Putin. La Russia è uno stretto alleato strategico della Siria. L’alleanza tra i due Paesi risale ai tempi dell’Unione Sovietica. Nel contesto del conflitto siriano, degenerato nel corso degli ultimi 12 anni in seguito lo scoppio, nel marzo del 2011, delle repressioni governative delle proteste popolari anti-regime, la Russia è intervenuta militarmente in Siria nell’ottobre del 2015. La visita di Assad a Mosca si concentrerà, secondo analisti, sul tema del disgelo, mediato dalla Russia, tra il governo centrale siriano e quello turco dopo un decennio di aperta ostilità.
Israele e Palestina
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto una proposta di compromesso sulle riforme giudiziarie suggerita dal presidente israeliano Isaac Herzog. Herzog ha ripetutamente avvertito che le proposte del governo di spazzare via un comitato indipendente che seleziona i giudici più potenti del paese creeranno “una polveriera” in Israele. All’inizio di questo mese, ha affermato di essere fiducioso che si possa raggiungere un accordo su nuove riforme. Mercoledì ha affermato che il compromesso era necessario “per evitare la guerra civile”.<
Il piano di Netanyahu di rivedere la magistratura ha scatenato quelle che alcuni definiscono le più grandi proteste nella storia di Israele, così come lettere di protesta da parte di membri dell’esercito in servizio. Netanyahu ha spinto per un controllo più forte su come vengono selezionati i giudici, portando i critici ad accusarlo di tentare di inscenare una presa di potere.
Libia
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha segnalato che circa 2,5 tonnellate di uranio naturale sono sparite da un sito in Libia, secondo una dichiarazione trasmessa all’Afp. Nel corso di una visita martedì scorso, gli ispettori dell’Aiea “hanno scoperto che 10 container con circa 2,5 tonnellate di uranio naturale sotto forma di concentrato di uranio (yellowcake) non erano più dove le autorità avevano dichiarato che fossero”, ha scritto il direttore generale Rafael Grossi in un rapporto agli Stati membri. La Libia ha abbandonato il suo programma di sviluppo delle armi nucleari nel 2003, durante il regime di Muammar Gheddafi. Dalla caduta dell’ex colonnello nel 2011, il Paese è precipitato in una crisi politica e militare. Due governi si contendono attualmente il potere, uno a Tripoli riconosciuto dall’Onu, l’altro basato in Cirenaica e sostenuto dal generale Khalifa Haftar.
Malawi
Il presidente del Malawi ha fatto appello mercoledì per il sostegno globale per affrontare “una tragedia nazionale” dopo che il ciclone Freddy ha colpito la nazione del sud-est africano, provocando inondazioni e smottamenti che hanno ucciso centinaia di persone. La tempesta è tornata sulla costa africana nel fine settimana per la seconda volta in meno di tre settimane, lasciando una scia di morte e distruzione, che aveva risparmiato il Malawi la prima volta. “Il livello di devastazione con cui abbiamo a che fare qui è maggiore delle risorse che abbiamo a nostra disposizione”, ha detto il presidente Lazarus Chakwera dichiarando due settimane di lutto nazionale.
Francia
Tensione e momenti di paura nel corteo di protesta a Parigi per l’ottava giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni, che sta procedendo velocemente in queste ore in Parlamento. Dopo aver percorso Monparnasse, all’arrivo davanti a Port Royal, da elementi “black bloc” è partito un nutrito lancio di oggetti contro la polizia, che ha risposto con cariche.
Regno Unito
Ancora una protesta di massa nel Regno Unito, dove sono ieri erano in sciopero centinaia di migliaia di dipendenti di servizi pubblici vari, dai medici di base, agli insegnanti scolastici, ai funzionari di alcune amministrazioni, ai macchinisti della metropolitana di Londra. Le proteste, indette parallelamente dai diversi sindacati delle categorie coinvolte, rientrano tra le numerose vertenze avviate in questi mesi dinanzi alle controparti aziendali e al governo Tory per invocare adeguamenti salariali – dopo anni d’austerity e l’impennata recente del carovita – oltre il tetto attuale dell’inflazione (al momento attorno al 10%).
El Salvador
Il presidente di El Salvador ha annunciato mercoledì che altri 2.000 sospetti membri di bande sono stati trasferiti in una nuova mega-prigione nel paese. La più grande prigione delle Americhe è stata costruita per ospitare più di 40.000 sospetti membri di bande prese di mira nella guerra al crimine di Bukele. I video pubblicati dal presidente mostrano gli uomini pesantemente tatuati e scalzi vestiti con pantaloncini bianchi caricati sugli autobus e poi trasferiti nella prigione con le mani ammanettate e la testa china. Il ministro della Difesa Rene Francis Marino ha dichiarato che 1.200 soldati hanno preso parte all’operazione di sicurezza. Gustavo Villatoro, ministro della giustizia del governo, ha promesso che i sospetti membri della banda “non torneranno mai più” in strada. Il primo gruppo di 2.000 sospetti membri di una banda è stato trasferito nella prigione a febbraio. La “guerra contro le bande” di Bukele è stata fortemente criticata dalle organizzazioni per i diritti che affermano che gli arresti costituiscono una grave violazione dei diritti umani. Gli arresti di massa dei cosiddetti maras sono iniziati nel marzo 2022, quando il governo ha dichiarato lo stato di emergenza dopo che tre giorni di violenze hanno provocato 87 morti, di cui il presidente ha attribuito la colpa alla banda nota come MS-13.
Colombia
È salito a undici in Colombia il numero dei minatori uccisi dalle esplosioni a catena avvenute la notte scorsa in cinque miniere nel villaggio di Peñas de Cajón, nel comune di Sutatausa (dipartimento di Cundinamarca). Non è stato ancora comunicata ufficialmente la ragione dell’improvvisa esplosione in una miniera che si è ripetuta nelle altre quattro vicine, per cui si continua a ipotizzare un eccessivo accumulo di gas. Si cercano i sopravvissuti, “ogni minuto che passa – ha precisato – diminuisce la quantità di ossigeno a disposizione dei minatori, e questo riduce al minimo le speranze di un loro salvataggio”, ha detto governatore García assicurando che le cinque miniere coinvolte (Chocos, Golondrinas, Granada, Eléctrica e El Hoyo) avevano tutte una regolare autorizzazione per l’estrazione di carbone.
Argentina ed Ecuador
Le già tese relazioni diplomatiche fra Argentina ed Ecuador hanno avuto un improvviso aggravamento nelle ultime ore per la decisione, prima del governo di Quito e poco dopo di quello di Buenos Aires, di dichiarare persona non grata i rispettivi ambasciatori nei due Paesi. L’accaduto è legato alla vicenda della ex ministra dei Trasporti ecuadoriana nel governo dell’ex presidente Rafael Correa, Maria Duarte, condannata a otto anni per corruzione, che, dopo essere rimasta esiliata per 30 mesi nella rappresentanza diplomatica argentina nella capitale ecuadoriana in attesa di un lasciapassare del suo governo mai concesso, durante lo scorso fine settimana è fuggita, riapparendo ieri davanti al cancello dell’ambasciata argentina a Caracas.
Pakistan
Continua in Pakistan il rapimento e la conversione forzata delle ragazze indù. Un residente del villaggio di Tarparkar, nel Sindh, Ishwar Bheel ha raccontato che sua figlia Guddi Bheel, 20 anni è stata rapita l’8 marzo mentre tornava dall’ospedale dove era andata a prendere delle medicine per il fratello malato. Il padre ha detto che è stata costretta a firmare una dichiarazione giurata indirizzata alla polizia sostenendo che si era convertita all’Islam di sua spontanea volontà. Sono molti gli episodi di questo tipo, denunciati dai genitori. Lunedì un centinaio di attivisti sociali provenienti da diversi distretti del Sindh pakistano hanno protestato contro questi rapimenti di ragazze spesso minorenni appartenenti a comunità minoritaria, soprattutto indù.
Malesia
La polizia malese ha convocato gli organizzatori della marcia delle donne tenutasi il 12 marzo per presunta violazione delle leggi nazionali. Sebbene le autorità fossero state informate in anticipo dell’evento in programma, la polizia ha insistito sul fatto che l’inclusione di temi LGBTQ+ durante la protesta violava le leggi locali.
La Malesia ha una popolazione prevalentemente musulmana. I leader religiosi intransigenti si sono opposti fermamente alle proposte che depenalizzerebbero l’omosessualità e fornirebbero protezione alle persone LGBTQ+. Circa 300 persone hanno aderito all’assemblea in occasione della Giornata internazionale della donna nella capitale Kuala Lumpur il 12 marzo. I partecipanti hanno chiesto riforme come la parità salariale, il divieto di matrimoni precoci e la fine della discriminazione di genere.
Thailandia
Le autorità thailandesi hanno ampliato la loro ricerca mercoledì per un cilindro di metallo con contenuto radioattivo scomparso da una centrale elettrica, avvertendo il pubblico che rappresenta un pericolo per la salute. Il cilindro lungo 30 centimetri (12 pollici) contenente il materiale radioattivo Caesium-137 è stato scoperto venerdì scorso mancante da un macchinario in una centrale elettrica a vapore nella provincia di Prachinburi, 100 chilometri (60 miglia) a est di Bangkok. Thongchai Keeratihuttayakorn, direttore generale del Dipartimento dei servizi medici, ha affermato che il cesio-137 ha caratteristiche fisiche simili al sale e può disperdersi facilmente se il suo contenitore viene aperto. Ha detto che è utilizzato in dispositivi come quelli che misurano l’umidità o la velocità dei liquidi.
Hong Kong
Centinaia di viaggiatori all’aeroporto internazionale di Hong Kong hanno subito ritardi oggi dopo che i servizi informatici si sono interrotti, ha riferito l’emittente televisiva TVB, con filmati che mostrano decine di persone bloccate in coda con i loro bagagli. La registrazione per il check-in in diverse file nell’aeroporto normalmente efficiente della città è stata chiusa a causa dell’interruzione, ha detto TVB. Cathay Pacific Airways, la compagnia di bandiera della città, è stata una delle più colpite, secondo quanto riportato dal South China Morning Post. L’aeroporto di Hong Kong era uno degli hub internazionali più trafficati prima della pandemia di Covid-19, con oltre 71 milioni di passeggeri nel 2019.
https://twitter.com/Lee_Cobaj/status/1636167876653772800
Nuova Zelanda
Dopo che oggi un potente terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito la regione delle isole Kermadec in Nuova Zelanda, il sistema di allarme tsunami degli Stati Uniti ha emesso un allarme tsunami.
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