17 agosto 2021 – Notiziario in genere

Scritto da in data Agosto 17, 2021

Ascolta il podcast

Afghanistan, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres: “Violazioni crescenti contro donne e ragazze”. L’Agenzia Onu per i Rifugiati esprime profonda preoccupazione per i casi sistematici di violenza sessuale nella Repubblica Democratica del Congo. Sempre più donne al lavoro e all’università in Cina. Spagna, donne cineaste criticano premio a Johnny Depp. Germania, uccisa dai fratelli perché voleva risposarsi.

Afghanistan

“Stiamo ricevendo notizie agghiaccianti di gravi restrizioni ai diritti umani in tutto il paese”, dice il
segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza convocata in merito a quanto sta accadendo in Afghanistan in queste ore con il ritorno dei talebani. “Sono particolarmente preoccupato per le notizie delle crescenti violazioni contro le donne e le ragazze afghane, che
temono un ritorno ai giorni più bui. È essenziale che i loro diritti conquistati a fatica siano protetti”.

Repubblica Democratica del Congo

UNHCR/Olivia Acland | Repubblica Democratica del Congo. 

L’Unhcr, Agenzia Onu per i Rifugiati, nei giorni scorsi ha espresso “profonda preoccupazione” per i casi di violenza sessuale “perpetrata in maniera diffusa e sistematica nei confronti di donne e bambine congolesi” a opera di gruppi armati nella provincia di Tanganyika, nella Repubblica Democratica del Congo. Una zona in cui quest’anno si registrano migliaia di sfollati interni. Secondo le autorità locali, dice ancora l’Unhcr, sono state oltre 23mila le persone forzate alla fuga da maggio nel solo territorio di Kongolo, nel nord della provincia di Tanganyika.

“Nelle sole ultime due settimane, i partner umanitari dell’Agenzia” nelle zone di Kongolo e di Mbulula “hanno registrato 243 casi di stupro, 48 dei quali hanno visto coinvolti minori, in 12 villaggi differenti”, si spiega. Si tratta in media di 17 aggressioni segnalate al giorno, e i numeri reali sono presumibilmente più alti, “considerato che le denunce di casi di violenza di genere (GBV) continuano a costituire tabù nella maggior parte delle comunità”. Già, perché, ribadisce Unhcr, “oltre agli enormi traumi, sul piano fisico e psicologico, derivanti dall’essere state stuprate, le persone sopravvissute a violenza sessuale possono dover far fronte a sentimenti di stigma ed esclusione da parte delle proprie famiglie”.

Le aggressioni

Le aggressioni sarebbero perpetrate da gruppi armati rivali, in lotta per il controllo dei bacini minerari – specialmente miniere d’oro – e per rappresaglia contro le operazioni militari governative. “I civili si trovano intrappolati tra gli intensi combattimenti in corso tra gruppi differenti. Al personale dell’Agenzia sono giunte raccapriccianti testimonianze di episodi di estrema violenza. Le persone in fuga hanno accusato i gruppi armati di perpetrare stupri di massa, mentre le donne tentano di fuggire dalle proprie case. Donne e bambine sono state rapite e usate come schiave sessuali da membri dei gruppi armati. Alle famiglie è stato chiesto di pagare riscatti per ottenerne la liberazione”. A luglio 2021, secondo stime delle Nazioni Unite, sono quasi 310mila le persone fuggite dall’assenza di sicurezza e dalle violenze e che, attualmente, sono sfollate nella provincia di Tanganyika. L’Unhcr chiede ulteriore sostegno finanziario perché, spiega, ha raccolto solo il 36% dei 205 milioni di dollari necessari per le operazioni nella Repubblica Democratica del Congo.

Cina

Sempre più donne al lavoro e all’università in Cina. Secondo un libro bianco pubblicato nei giorni scorsi dall’Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato, più del 40% delle persone occupate in Cina sono donne. Lo scrive l’agenzia di Stato Xinhua. E la percentuale di studentesse nei junior college e nelle università cinesi è passata dal 24,1% del 1978 al 51,7% del 2019.

Spagna

Johnny Depp

L’attore americano Johnny Depp ha ricevuto nei giorni scorsi un premio alla carriera da parte degli organizzatori del festival del cinema di San Sebastian, in Spagna. Ma il riconoscimento ha fatto insorgere l’associazione spagnola delle donne cineaste. L’attore, spiegano, è ancora coinvolto in contenziosi giudiziari che coinvolgono lui e Amber Heard. La sua ex moglie, attrice ed ex modella, infatti, lo ha accusato di abusi e violenze. “È ancora in pieno contenzioso”, ha affermato all’agenzia di stampa Efe Cristina Andreu, la presidente dell’Associazione delle Donne Cineaste e dei Media Audiovisivi. Posta la presunzione di innocenza, dice Andreu, “Non ci sembra il momento di dargli un premio, almeno fino a quando non verrà appurato cos’è successo davvero”.

Johnny Depp aveva querelato il tabloid The Sun accusandolo di aver mentito sui presunti abusi denunciati dall’ex moglie: ma la giustizia britannica ha decretato che si trattava di accuse fondate. Contenziosi nella causa di divorzio tra Depp e Heard negli Usa restano poi ancora aperte. Secondo il direttore del Festival di San Sebastian, José Luis Rebordinos, il premio riconosciuto a Depp è giustificato, dice all’agenzia Efe, dalla “filmografia” di questo “grande attore” e che “la funzione di un festival del cinema non è giudicare i comportamenti dei membri dell’industria cinematografica”.

Germania

Screenshot da video Bild | Maryam Hosseini

Maryam Hosseini, 34 anni, una donna di origine afghana, si era separata dal marito e si era innamorata di un altro. Lo avrebbe voluto sposare. Per questo sarebbe stata brutalmente uccisa dai suoi fratelli, Sayed e Seyed, 25 e 22 anni, e il suo corpo sarebbe poi stato trasportato in un trolley. Le immagini della grossa valigia trasportata dai due con all’interno il corpo della donna, uccisa dai suoi fratelli, per motivi di “onore”,  arrivano dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Berlino.

La donna sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti e violenze che l’hanno portata alla morte. Accadeva a inizio luglio. I fratelli hanno poi provato a occultare il delitto, mettendo il cadavere in una valigia con le rotelle e trasportandolo a Monaco, dove Maryam è stata seppellita. La Bild Zeitung nei giorni scorsi ha pubblicato le immagini del tragitto e la dimostrazione – realizzata dagli inquirenti – che in una valigia come quella il corpo di una donna potesse effettivamente riuscire ad entrare. Maryam lascia due bambini di 9 e 13 anni ora affidati alle autorità minorili. “Non si dovrebbe parlare di delitto d’onore, ma di femminicidio”, dice la senatrice degli Affari sociali di Berlino, Elke Breitenbach. “Dietro questi omicidi non c’è alcuna religione, alcuna cultura, ma strutture patriarcali”. Ricordando anche che la società tedesca non è certo immune dalla piaga della violenza sulle donne. L’avvocata turca Seyran Ates, fondatrice della famosa moschea liberale di Berlino, denuncia dal canto suo la poca attenzione delle condizioni della vita delle donne nella cosiddetta “società parallela”: l’insieme di quelle comunità islamiche che in barba alle leggi tedesche seguono la sharia.

Ti potrebbe interessare anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta recandosi sul posto, potete darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]