17 ottobre 2022 – Notiziario

Scritto da in data Ottobre 17, 2022

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  • Iran: incendio alla famigerata prigione di Evin, per il governo solo una rissa tra teppisti.
  • Afghanistan: una donna si toglie la vita prima che i talebani la possano lapidare per essere scappata di casa.
  • Malta: non c’è ancora giustizia per Daphne Caruana Galizia al quinto anniversario del suo omicidio.
  • Uganda: lockdown in due distretti per ebola.
  • El Salvador: un tribunale ordina l’arresto di ex militari per gli omicidi di quattro giornalisti olandesi.
  • Nigeria: oltre seicento morti nelle terribili inondazioni.
  • Stati Uniti: vigilessa del fuoco incinta coinvolta in un incidente, salva l’altro guidatore e partorisce.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Iran

Quattro detenuti sono morti e sessantuno sono rimasti feriti, sabato notte, in seguito all’incendio scoppiato nel carcere di Evin. Lo ha comunicato l’autorità giudiziaria iraniana, come riportano i media internazionali. Alessia Piperno, la ragazza italiana detenuta a Evin, sta bene. Lo rende noto la Farnesina, in contatto con l’ambasciata italiana a Teheran.
Intanto, l’enorme incendio nella prigione per oppositori politici più famosa dell’Iran è stato definito, ieri, dal regime come una rissa tra detenuti. La prigione ospita centinaia di prigionieri politici ed è un simbolo dell’intolleranza del regime al dissenso. Mentre il fumo fuoriusciva dalla prigione e le fiamme illuminavano il cielo notturno, il governo ha insistito sul fatto che l’incendio fosse stato causato da “teppisti” della prigione e non fosse collegato alle recenti proteste. La versione ufficiale degli eventi è stata contestata dalle organizzazioni per i diritti umani. Nelle riprese video dell’incendio si sentivano spari ed esplosioni, insieme a grida di “morte al dittatore”, uno degli slogan scanditi dalle proteste antigovernative. Il presidente Ebrahim Raisi, la scorsa notte, ha incolpato Joe Biden per aver incitato «il caos, il terrore e la distruzione» in Iran. Il carcere di Evin, noto per l’uso della tortura, ospita intellettuali, attivisti, cittadini di doppia nazionalità e chiunque sia considerato un oppositore del regime. Centinaia di manifestanti per Amini sono stati arrestati e portati a Evin.

Ieri in Iran ci sono state proteste in quattordici città di dodici province. Le forze di sicurezza iraniane stanno prendendo sempre più di mira le scuole superiori, nel tentativo di sedare i disordini, che potrebbero invece rinvigorire le proteste in corso.

Manifestanti iraniani hanno decapitato una statua dell’ex leader supremo, l’Ayatollah Khomeini, nel nord-est dell’Iran venerdì notte. Uomini incappucciati sono saliti sulla statua del primo leader della Repubblica Islamica, a Neyshabur, e gli hanno strappato la testa, come si vede in un video condiviso dal sito di notizie dell’opposizione iraniana Iran Wire. I manifestanti, non identificati, sono stati poi filmati mentre scappavano tra applausi e grida che si sentivano tra la folla.

Afghanistan

Una donna, nella provincia di Ghor, è morta suicida prima che i talebani potessero ucciderla per essere scappata di casa. Secondo Khaama Press, i talebani avevano deciso di lapidare la donna, fuggita con un uomo sposato venerdì, ma questa si è tolta la vita per evitare l’umiliazione pubblica. L’uomo con cui era fuggita, è stato giustiziato il 13 ottobre. Abdul Rahman, portavoce ad interim del capo della polizia provinciale dei talebani a Ghor, ha detto che la donna era stata condannata alla lapidazione pubblica perché non esiste un carcere femminile. La donna si sarebbe soffocata con il velo. Le denunce di donne che scappano di casa, molte delle quali per sfuggire a mariti violenti, sono aumentate e il governo talebano ha deciso di frustarle o lapidarle pubblicamente.

Emomali Rahmon, presidente del Tagikistan, ha detto che migliaia di terroristi e attentatori suicidi vengono addestrati in Afghanistan. Intervenendo al vertice della Sesta Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia, detto anche Cica, Rahmon ha espresso preoccupazione per la presenza e le attività di gruppi terroristici e attentatori suicidi in Afghanistan, facendo eco ai crescenti timori di molti paesi nella comunità internazionale.

Israele e Palestina

Un palestinese è morto per una ferita d’arma da fuoco riportata ieri durante gli scontri con l’esercito israeliano in un villaggio della Cisgiordania. Due palestinesi sono rimasti gravemente feriti, ieri, da colpi di arma da fuoco durante gli scontri a Qarawat Bani Hassan, vicino alla città di Nablus, nel nord della Cisgiordania, secondo il ministero. Mujahed Dawood, 30 anni, è morto in ospedale per le ferite riportate.

Uganda

Tre settimane di lockdown sono state annunciate in due distretti dell’Uganda, mentre il paese si trova a fronteggiare un’epidemia di ebola. Bar, locali notturni, luoghi di preghiera e di intrattenimento resteranno chiusi a Mubende e la vicina Kassanda, nel sud del paese, dove è in vigore il coprifuoco. Almeno diciannove persone sono morte a causa dell’epidemia, mentre i casi segnalati sono cinquantotto. Tuttavia, il numero reale di vittime e di positivi potrebbe essere più alto.

Somalia

Il segretario generale del Sindacato dei giornalisti somali (SJS) è stato rilasciato su cauzione, domenica, dopo essere stato arrestato sei giorni prima. Abdalle Ahmed Mumin è apparso davanti a un tribunale della capitale, Mogadiscio, domenica scorsa, dopo che l’ufficio del procuratore generale del paese lo ha accusato di aver disobbedito alla legge e agli “ordini delle autorità”. I giornalisti presenti all’udienza hanno dichiarato all’agenzia Anadolu che Mumin è stato rilasciato dopo che i pubblici ministeri non sono stati in grado di stabilire che avesse commesso un crimine. È stato arrestato il giorno dopo che il governo somalo aveva annunciato di aver vietato ai giornalisti di coprire qualsiasi notizia relativa al gruppo terroristico affiliato ad al-Qaida, al-Shabab.

Nigeria

Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha ordinato dodicimila tonnellate di prodotti alimentari dalla riserva strategica della Nigeria per le comunità colpite dalle inondazioni catastrofiche della scorsa settimana. Circa seicentotré persone sono morte a causa di una delle peggiori inondazioni che abbiano colpito il paese nella sua storia recente, ha dichiarato in un aggiornamento Sadiya Umar Farouq, il ministro per gli Affari umanitari, la gestione dei disastri e lo sviluppo sociale.
Circa ottantaduemila case e centodiecimila ettari (duecentosettantaduemila acri) di terreni agricoli sono stati sommersi e distrutti, ha aggiunto Farouq.
La devastazione dei terreni agricoli arriva in un momento in cui la Nigeria deve far fronte a una maggiore insicurezza alimentare a causa dei prezzi elevati dei prodotti alimentari, che è un parziale il risultato della guerra in Ucraina.

Grecia

Almeno due persone sono morte nella regione di Heraklion a causa delle forti inondazioni che hanno colpito l’isola greca di Creta. I vigili del fuoco e i servizi di soccorso sono stati mobilitati anche ieri per aiutare gli abitanti colpiti dall’eccezionale alluvione. La protezione civile ha chiesto alla popolazione di rimanere vigile a Creta e nelle isole circostanti.

La Turchia ha negato qualsiasi coinvolgimento nel maltrattamento dei rifugiati, dopo che la polizia greca ha salvato un gruppo di quasi cento migranti nudi vicino al suo confine. Venerdì, la polizia greca ha dichiarato di aver salvato un gruppo di novantadue migranti illegali, tutti uomini, scoperti nudi e alcuni feriti, vicino al fiume Evros che segna il confine tra la Grecia e la Turchia.
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati si è dichiarata «profondamente addolorata per le notizie scioccanti», condannando il “trattamento degradante” e chiedendo un’indagine. Entrambi i paesi si sono incolpati a vicenda per i maltrattamenti.

Malta

Malta ha celebrato il quinto anniversario dell’uccisione della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia, appena due giorni dopo che due sospetti chiave, cambiando versione, si sono dichiarati colpevoli di omicidio nel primo giorno del processo. I parenti di Caruana Galizia, gli attivisti maltesi e il presidente maltese del Parlamento europeo si sono riuniti sul luogo dell’attentato nella piccola nazione insulare del Mediterraneo per deporre fiori. A loro si è unita la sorella dell’investigatore antimafia italiano, Giovanni Falcone, lui stesso assassinato dalla mafia in un attentato in Sicilia nel 1992. Un rapporto di indagine pubblica del 2021 ha rilevato che lo stato maltese «deve assumersi la responsabilità dell’omicidio» per la cultura dell’impunità emanata dai più alti livelli di governo. Fino al mese scorso, il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa aveva denunciato la «mancanza di risultati efficaci nell’accertamento delle responsabilità». Quando venerdì si è aperto il processo per i fratelli George Degiorgio (59 anni) e Alfred Degiorgio (57 anni), i presunti sicari hanno ribaltato le proprie dichiarazioni e si sono detti colpevoli di aver compiuto l’omicidio. Sono stati condannati a quaranta anni di carcere ciascuno. La sentenza ha portato a tre il numero di persone che scontano una pena per l’omicidio, dopo che Vincent Muscat si è dichiarato colpevole lo scorso anno ed è stato condannato a quindici anni di carcere.

Ucraina – Russia

Sono quattrocentoventitré i bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina, mentre i feriti sono milleduecentotrentatré. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina. In molte regioni in cui le ostilità continuano, e nei territori occupati, il conteggio è ancora impossibile.

L’edificio dell’amministrazione comunale di Donetsk è stato danneggiato a seguito dei bombardamenti delle truppe ucraine.

I bombardamenti ucraini hanno preso di mira la regione russa di Belgorod, domenica, ferendo tre persone, come dichiarato dalle autorità locali. Belgorod confina con la regione ucraina di Kharkiv, dove le forze ucraine hanno ottenuto significativi guadagni territoriali nella controffensiva del mese scorso. Sono stati segnalati attacchi all’interno di Belgorod, durante la guerra, ma si sono intensificati nelle ultime settimane.

Il ministro della Difesa dell’Arabia Saudita ha detto domenica che lui e altri alti funzionari sono “sbalorditi” dalle accuse secondo cui l’Arabia Saudita si sia allineata con la Russia a causa della decisione dell’OPEC di tagliare la produzione di petrolio di due milioni di barili al giorno. «Sebbene la decisione dell’OPEC, presa all’unanimità, fosse dovuta a ragioni puramente economiche, alcuni hanno accusato il Regno di stare con la Russia», ha twittato domenica Khalid bin Salman, il ministro della Difesa. «Anche l’Iran è membro dell’OPEC, questo significa che il Regno sta con l’Iran?». Dopo che l’OPEC ha annunciato la decisione, i funzionari della Casa Bianca hanno affermato che gli Stati Uniti avrebbero rivalutato le loro relazioni con l’Arabia Saudita.

L’Iran è in grado di inviare nuovi missili in Russia, secondo The Washington Post. Il Post riporta che l’Iran ha accettato di inviare missili terra-superficie e droni aerei offensivi da schierare contro le forze e le città ucraine.

Stati Uniti

Un ragazzino di quindici anni, che si trova in un ospedale del North Caroline in condizioni critiche, potrebbe essere l’attentatore di Raleigh, dove sono morte cinque persone. Non è ancora chiaro il motivo della sparatoria che ha trasformato giovedì scorso un tranquillo quartiere in una scena del crimine. Dopo una caccia all’uomo e un’altra sparatoria, il ragazzo è stato preso in una residenza vicino a un sentiero.

Una vigile del fuoco, incinta di nove mesi e coinvolta in un incidente d’auto, è stata salutata come una “vera funzionaria pubblica” per non aver pensato a sé stessa ed essere intervenuta per aiutare gli altri coinvolti nell’incidente.

Megan Warfield, una vigile del fuoco dello stato americano del Maryland, era a solo una settimana dalla data del parto quando è rimasta coinvolta in un incidente d’auto. La futura mamma è riuscita a scendere dalla propria auto danneggiata ed è andata dritta verso un altro guidatore rimasto intrappolato in un secondo veicolo che si era ribaltato. Ha iniziato a prestare i primi soccorsi alla persona ferita ed è rimasta con fino all’arrivo delle squadre di emergenza per liberare la vittima. Warfield è stata controllata per lesioni  e meno di ventiquattro ore dopo ha dato alla luce una bambina.

Messico

Almeno dodici persone sono rimaste uccise in un attacco armato all’interno di un bar a Irapuato, nello stato di Guanajuato, nel Messico centrale. In un comunicato, le autorità locali hanno «confermato la morte di sei uomini e sei donne» e tre persone rimaste ferite, senza specificare l’identità degli aggressori o il movente.

El Salvador

Un giudice salvadoregno ha ordinato l’arresto provvisorio di diversi alti funzionari in pensione delle forze armate, accusati di aver partecipato all’uccisione di quattro giornalisti olandesi nel 1982 mentre questi stavano coprendo la guerra civile. Tra quelli di cui è stato ordinato l’arresto ci sono l’ex ministro della Difesa, generale José Guillermo García, e il colonnello Francisco Antonio Morán, ex direttore dell’ormai defunta polizia del tesoro, come recita la sentenza del giudice, una copia della quale è stata visionata domenica da Associated Press. Nella sentenza sono inclusi anche il generale Rafael Flores Lima, ex capo di stato maggiore delle forze armate, morto il 29 giugno 2020, e il sergente Mario Canizales, anche lui morto. Canizales avrebbe guidato la pattuglia che ha compiuto il massacro dei giornalisti. Morán e Reyes Mena, così come Canizales, sono identificati come gli autori del massacro, mentre i generali García e Flores Lima sono stati accusati di reati di omissione. A marzo, i parenti delle vittime, i rappresentanti del governo olandese e dell’Unione Europea hanno chiesto a El Salvador di assicurare alla giustizia i responsabili degli omicidi dei giornalisti televisivi olandesi Jan Kuiper, Koos Koster, Hans ter Laag e Joop Willemsen. Le uccisioni sono avvenute durante il culmine della guerra civile in El Salvador, tra il governo e i guerriglieri del Farabundo Martí Fronte Nazionale di Liberazione, o FMLN. I giornalisti della tv olandese si erano collegati con i ribelli di sinistra e avevano programmato di trascorrere diversi giorni dietro le linee ribelli per riferire. Ma i soldati salvadoregni, armati di fucili d’assalto e mitragliatrici, hanno teso un’imboscata a loro e ai guerriglieri. Si stima che circa settantacinquemila civili siano stati uccisi durante la guerra civile in El Salvador, principalmente dalle forze di sicurezza del governo, sostenute dagli Stati Uniti.

Vietnam

Un morto e ingenti danni al territorio. È il bilancio, al momento, della tempesta tropicale Sonca, la quinta di quest’anno, che ieri mattina si è abbattuta nel Vietnam centrale, sulla provincia di Da Nang e sulle zone limitrofe. Il Comitato direttivo per la Protezione Civile e per la Prevenzione e controllo dei disastri naturali ha comunicato, scrive Vietnam News, che le inondazioni hanno distrutto circa sette ettari e mezzo di colture, con più di duecentomila utenze rimaste senza corrente elettrica e molte aree rimaste del paese isolate.

Indonesia

L’Indonesia, sabato, ha vietato gli ingredienti legati alla morte di settanta bambini in Gambia a causa di sciroppi per la tosse prodotti nel paese del sud-est asiatico, mentre si indaga su un danno renale acuto che quest’anno ha ucciso più di venti bambini nella capitale, Giacarta. Il regolatore alimentare e farmaceutico, BPOM, ha anche affermato che è allo studio la possibilità che gli ingredienti − glicole dietilenico e glicole etilenico − avessero contaminato altri materiali utilizzati come solventi. Gambia e India stanno indagando sui decessi per danno renale acuto nel paese dell’Africa occidentale, che si pensa sia collegato a sciroppi per la tosse prodotti dalla Maiden Pharmaceuticals Ltd, con sede a Nuova Delhi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato di aver trovato livelli “inaccettabili” di tali  ingredienti, che possono rivelarsi tossici, in quattro prodotti Maiden.

Taiwan

Taiwan ha replicato al discorso di apertura del XX Congresso del Partito comunista cinese, tenuto ieri dal presidente Xi Jinping, assicurando che nessuna ipotesi di compromesso sarà possibile su sovranità e democrazia, mentre il confronto militare non può essere un’opzione percorribile. Una risposta ai duri avvertimenti di Xi Jinping, secondo cui Pechino «non prometterà mai di rinunciare all’uso della forza per la riunificazione».

Cina

Ieri  è iniziato il XX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese (PCC), che durerà sette giorni. Il Congresso si svolge ogni cinque anni ed è l’evento politico più importante della Repubblica popolare cinese. Al Congresso, il Segretario Generale del PCC − attualmente Xi Jinping − presenta un rapporto di lavoro, delineando i progressi dei cinque anni precedenti e gli obiettivi per i prossimi cinque. La funzione più importante del Congresso è quella di sovrintendere alla transizione pacifica della leadership ai vertici del partito. Ciò include i duecentocinque membri a pieno titolo e i centosettantuno membri supplenti del Comitato Centrale, i venticinque membri del Politburo e, soprattutto, gli attuali sette membri del Comitato Permanente del Politburo. Sono queste le persone che guidano la Cina: la burocrazia, le principali istituzioni economiche, l’esercito e l’apparato di sicurezza interna. Ufficialmente, il Congresso del Partito di 2.296 delegati elegge il Comitato Centrale, che a sua volta elegge il Politburo e il Comitato Permanente del Politburo.

Giappone

Aumentano di quasi il 30% i suicidi commessi dalle donne in Giappone nel 2021, rispetto alla media dei quattro anni precedenti la pandemia di Coronavirus. Lo riporta il rapporto governativo “White Paper” sulla prevenzione del fenomeno, che vede il paese del Sol Levante ai primi posti al mondo, malgrado un trend in fase discendente. Secondo le statistiche più recenti, il numero totale delle persone che si sono tolte la vita in Giappone nel 2021 si è assestato a 21.007, in calo dello 0,4% in confronto all’anno precedente, con 13.939 casi che riguardano gli uomini − in diminuzione per il dodicesimo anno di fila, e 7.068 tra le donne, in accelerazione per il secondo anno.

Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha ordinato oggi un’indagine del governo sulla Chiesa dell’Unificazione, dopo che l’assassinio dell’ex premier Shinzo Abe ha rinnovato un più stretto controllo sulla setta. Il gruppo è stato sotto i riflettori perché l’uomo accusato di aver ucciso Abe sarebbe stato motivato dal risentimento nei confronti della chiesa, accusata di aver fatto pressioni sui membri affinché facessero ingenti donazioni. Ufficialmente conosciuta come la Federazione delle famiglie per la pace e l’unificazione nel mondo, la setta è stata fondata in Corea da Sun Myung Moon, e i suoi membri sono talvolta chiamati “Moonies”. La chiesa ha negato di aver commesso illeciti, ma una parata di ex membri ha pubblicamente criticato le pratiche e le rivelazioni sui legami dell’organizzazione con i principali politici che hanno aiutato a intaccare gli indici di approvazione di Kishida.

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