18 gennaio 2023 – Notiziario Mondo

Scritto da in data Gennaio 18, 2023

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  • Afghanistan: tre ONG internazionali hanno ripreso parzialmente le proprie attività
  • Europa: soddisfazione per la cattura del boss Matteo Messina Denaro, ma manca una legge antimafia europea
  • Ucraina: primo incontro di persona tra i generali di Stati Uniti e Ucraina
  • Svizzera: World Economic Forum, il 2023 sarà recessione. Intanto Von der Leyen ribadisce il sostengo finanziario dell’UE all’Ucraina
  • Iran: un cittadino americano-iraniano in carcere in Iran chiede a Biden solo “un minuto al giorno”

Questo e non solo nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Raffaella Quadri.

Afghanistan

Tre importanti agenzie umanitarie internazionali hanno parzialmente ripreso le loro attività in Afghanistan dopo l’assicurazione dell’amministrazione talebana di consentire alle operatrici di svolgere il proprio lavoro. Le ONG internazionali che hanno annunciato di riprendere il loro lavoro sono CARE, Save the Children e International Rescue Committee (IRC). Queste agenzie avevano sospeso le loro operazioni a dicembre dopo che i talebani avevano annunciato il divieto alle donne di lavorare nelle organizzazioni umanitarie locali e internazionali.
Nel frattempo, l’Afghanistan ha sempre meno corrente elettrica. A Kabul nelle case non più di due ore al giorno. Il Paese importa ancora l’80% della sua elettricità dai suoi vicini dell’Asia centrale e dall’Iran, il che lo lascia suscettibile a carenze di energia su larga scala, specialmente nei freddi mesi invernali. La mancanza di una costante fornitura di elettricità  costringe milioni di persone a scegliere tra cibo e calore. Per gli ospedali e le cliniche, l’elettricità può fare la differenza tra la vita e la morte. Gli operatori sanitari cercano mantenere un flusso di energia costante a qualsiasi cosa, dai frigoriferi per i medicinali salvavita, alle incubatrici che cullano i bambini prematuri, in cui un abbassamento della temperatura può avere effetti drastici sulla salute di un neonato. E a proposito di freddo, almeno ventiquattro persone sono morte a causa del gelo che ha attanagliato il Paese negli ultimi giorni, in particolare nelle regioni settentrionali, secondo quanto riferito dalle notizie locali di Tolo. È probabile che il bilancio sia più alto visto che la temperatura non ha mai neanche raggiunto lo zero.
E infine alcuni uomini sono stati frustati in pubblico nel sud dell’Afghanistan, ha detto un funzionario nominato dai talebani. Le frustate sono state l’ultimo esempio delle dure politiche imposte dai talebani da quando hanno preso il potere nell’agosto 2021, politiche che riflettono la loro interpretazione della legge islamica, o Sharia.
Haji Zaid, portavoce dell’ufficio del governatore nella provincia meridionale di Kandahar, ha dichiarato in un tweet che le frustate sono avvenute nello stadio della città di Kandahar, la capitale della provincia.
Ciascuno è stato frustato tra le trentacinque e le trentanove volte davanti a funzionari talebani, religiosi, anziani e gente del posto, ha detto. Il tweet di Zaid non ha approfondito i crimini di cui i nove sono stati accusati né ha fornito altri dettagli.

Europa

Anche l’Europa esulta per la cattura in Italia dell’ultimo capo di “Cosa nostra”, Matteo Messina Denaro, arrestato lunedì scorso dai ROS dei Carabinieri. Una notizia che ha fatto presto il giro del mondo e che sta occupando ancora le cronache dei principali giornali in diversi Paesi.
Soddisfazione è stata espressa anche al Parlamento europeo, dove il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ringraziando l’arma dei Carabinieri per il lavoro svolto, ha dichiarato in un tweet che con questa operazione «l’Italia assesta un duro colpo alla mafia». Un messaggio rilanciato anche dalla presidente del parlamento di Strasburgo, Roberta Metsola, che ha commentato «The world is a little safer today» – «Oggi il mondo è un po’ più sicuro».
Proprio il nostro Paese propone da tempo una legge europea antimafia che prenda a modello quella italiana e che sia armonizzata per tutta l’Unione, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Messina Denaro era latitante dal 1993. I ROS italiani erano sulle sue tracce da tempo e hanno atteso il momento propizio per intervenire, quando il boss si è recato per motivi di salute in una clinica privata di Palermo dove era in cura da tempo.
La sua cattura, avvenuta lunedì scorso – il 16 gennaio –, cade in un anniversario significativo per la lotta alla mafia italiana: trent’anni e un giorno prima, il 15 gennaio 1993, finiva in manette Salvatore Riina, allora capo indiscusso di “Cosa nostra”.
Iniziava proprio nell’estate di quello stesso anno la lunga latitanza di Messina Denaro, considerato l’erede legittimo del “capo dei capi” che, dopo la cattura anche di Bernardo Provenzano nel 2006, diventava il latitante numero uno. Una ricerca che si è conclusa il 16 gennaio 2023.

Ucraina

I vertici militari statunitensi e quelli ucraini si sono incontrati di persona ieri per la prima volta. Un faccia a faccia avvenuto in territorio polacco, presso una base militare vicino al confine con i territori di Kyiv. Il generale statunitense Mark Milley e il generale ucraino Valerii Zaluzhnyi, hanno parlato per circa due ore. Un incontro importante e che sottolinea ancora di più la vicinanza all’Ucraina non solo degli Stati Uniti ma della comunità internazionale, che si è impegnata a rafforzare il sostegno militare al Paese invaso, attraverso l’invio di armi ma anche con l’addestramento delle truppe.
Sarà proprio Milley a riportare le informazioni ricevute da Zaluzhnyi, agli altri capi militari della Nato, dopo che, lunedì scorso, l’ipotesi di una presenza diretta a Bruxelles del generale ucraino per questa settimana era saltata.
L’incontro tra i due militari è avvenuto in un momento cruciale per il conflitto: gli analisti occidentali sostengono che Putin si stia preparando a una guerra prolungata e ad una ancora più ampia mobilitazione.

Svizzera

Si parla di Ucraina anche al World Economic Forum. Il meeting annuale dedicato all’economia e in corso a Davos-Klosters, in Svizzera, dal 16 al 20 gennaio. A parlare in merito è stata la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ribadendo che l’Europea continuerà a sostenere l’Ucraina, un Paese candidato all’adesione all’Unione. In particolare la Commissione europea sta erogando 3 miliardi di euro di sostegno finanziario al Paese. E questa, ha precisato, è la prima tranche di un pacchetto di sostegno da 18 miliardi di euro pensato per il 2023, che la presidente ha definito «la più grande assistenza micro-finanziaria mai realizzata per un Paese terzo». 
Al discorso ha assistito anche Olena Zelenska, la first lady ucraina, a cui Von der Leyen si è rivolta direttamente dicendo: «l’Europa sarà sempre con voi». La presidente ha assicurato anche l’appoggio dell’UE per la ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina.

Sempre al forum sull’economia in Svizzera sono stati presentati i risultati del “Chief Economists Outlook” ovvero le prospettive dei principali economisti del mondo, la maggioranza dei quali si è detta d’accordo sulle previsioni 2023: sarà recessione globale.
Le tensioni geopolitiche continuano a influenzare l’economia mondiale e gli analisti prevedono un’ulteriore stretta monetaria sia negli Stati Uniti sia in Europa, con deboli prospettive di crescita. Diversa invece la previsione sulla Cina, dove la ripresa economica potrebbe essere spinta dall’allentamento delle restrittive misure anti Covid-19 che hanno paralizzato per mesi il Paese.
Gli economisti prevedo anche un elevato tasso di inflazione ovunque per il 2023, sebbene ipotizzino che la crisi del costo della vita sia ormai vicina al proprio apice, così come la crisi energetica, che si prevede possa migliorare entro la fine dell’anno. 

Australia

Maratona da record in Australia per una 32enne. Erchana Murray-Bartlett ha attraversato il continente correndo, in cinque mesi. 6.300 chilometri percorsi in 150 giorni, ovvero una maratona al giorno, fino a tagliare il traguardo lunedì scorso e assicurarsi il nuovo record mondiale femminile per il maggior numero di maratone giornaliere consecutive.
Dietro all’insolita impresa, oltre al gusto di mettersi alla prova – la maratoneta australiana ha alle spalle una carriera da professionista – anche uno scopo benefico. Con la sua impresa ha raccolto 100 mila dollari australiani – pari a quasi 65 mila euro – che ha devoluto a un ente che si occupa della conservazione della biodiversità in Australia.
Il precedente record era detenuto dalla britannica Kate Jayden, che l’anno scorso ha completato 106 maratone consecutive in altrettanti giorni.

Iran

Un solo minuto al giorno. È quanto chiede un cittadino americano-iraniano in carcere in Iran da sette anni e che, lunedì scorso, ha iniziato lo sciopero della fame di sette giorni per protestare contro il fallimento degli Stati Uniti nel liberare lui e altri cittadini con doppia nazionalità. Lo riferisce la BBC che racconta come Siamak Namazi, 51enne dirigente petrolifero, in carcere dal 2015, abbia fatto appello al presidente Joe Biden.
Accusato di essere una spia e condannato a 10 anni di carcere insieme all’anziano padre – poi messo agli arresti domiciliari per motivi di salute –, Namazi aveva ricevuto la promessa dal governo statunitense che entro poche settimane dal suo arresto sarebbe tornato libero. Ma sono passati sette anni e ancora le porte del carcere di Teheran, per lui, non si sono aperte.
Ora ha scritto una lettera al presidente degli Stati Uniti. Non chiede più di essere aiutato, dopo che i suoi continui appelli – accusa – sono caduti nel vuoto, ma semplicemente che Biden dedichi «un solo minuto al giorno» per l’intera settimana «a pensare alle tribolazioni degli ostaggi statunitensi in Iran».

Norvegia

Scoperta in Norvegia quella che potrebbe essere la pietra runica più antica del mondo. Lo hanno annunciato gli archeologi che l’hanno trovata nell’autunno del 2021 durante uno scavo vicino a Oslo. Le iscrizioni riportate sul blocco di arenaria risalirebbero a circa 2 mila anni fa e potrebbero essere la testimonianza più antica della scrittura runica, tipica delle antiche popolazioni di origine germanica e basata sull’uso di caratteri grafici, le rune. Probabilmente uno dei primi tentativi di usare questo tipo di alfabeto in Norvegia e Scandinavia.
La pietra, a partire dal 21 gennaio, sarà esposta per un mese presso il Museo di storia culturale di Olso, che ospita la più grande collezione norvegese di manufatti storici.

In copertina: Barbara Schiavulli.

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