19 ottobre 2021 – Notiziario in genere
Scritto da Radio Bullets in data Ottobre 19, 2021
L’uguaglianza di genere nella libertà di espressione rimane un obiettivo lontano, dicono le Nazioni Unite. Botswana: appello del governo contro la legalizzazione dell’omosessualità. Mozambico, la denuncia: tangenti per partorire. Olanda, nozze gay anche per la famiglia reale. Francia, sgominata una rete di sfruttamento della prostituzione di origine cinese. Usa: il ministro gay Buttigieg va in aspettativa per paternità.
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Nazioni Unite
La violenza di genere, i discorsi di odio e la disinformazione sono ampiamente usati online e offline per disincentivare o annullare l’espressione delle donne: lo ha detto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Irene Khan, relatrice speciale sulla promozione e la protezione della libertà di opinione ed espressione. Presentando il suo rapporto sulla giustizia di genere e la libertà d’espressione, Khan ha dichiarato che gli Stati non sono riusciti a rispettare, proteggere e realizzare l’uguale diritto delle donne alla libertà d’opinione e d’espressione. La censura di genere è così pervasiva che l’uguaglianza di genere nella libertà di espressione rimane un obiettivo lontano, ha aggiunto l’esperta delle Nazioni Unite. «Le voci delle donne sono soppresse, controllate o punite esplicitamente da leggi, politiche e pratiche discriminatorie, e implicitamente da atteggiamenti sociali, norme culturali e valori patriarcali», spiega Khan. «Il sessismo e la misoginia, che sono fattori dominanti nella censura di genere, sono stati intensificati dall’ascesa di forze populiste, autoritarie e fondamentaliste in tutto il mondo». Le giornaliste, le politiche, le difensore dei diritti umani e le attiviste femministe sono state particolarmente prese di mira con attacchi online viziosi e coordinati al fine di intimidirle, ridurle al silenzio e allontanarle dalle piattaforme dei social media e dalla vita pubblica, minando i diritti umani, la diversità dei media e la democrazia inclusiva. Khan ha invitato gli Stati e le società di social media ad agire con urgenza e decisione per rendere gli spazi digitali sicuri per tutte le donne e le persone non binarie, e a farlo nel quadro del diritto internazionale dei diritti umani.
Botswana
Cominciato in Corte di Appello in Botswana l’esame di un ricorso del governo che mira a ribaltare una sentenza storica sull’omosessualità. Due anni fa, nel 2019, l’alta corte si era infatti espressa a favore degli attivisti che chiedevano l’abolizione del carcere per chi ha relazioni con persone dello stesso sesso, dichiarandolo incostituzionale. La sentenza era stata accolta a livello internazionale come una vittoria per i diritti dei lgbtq nel Paese. Ora il governo vuole rovesciarla, convinto com’è che i tribunali non abbiano la giurisdizione per rendere legale l’omosessualità, sostenendo che la materia è politica e che può quindi essere normata solo in Parlamento. L’omosessualità in Botswana, ai sensi del Codice penale del 1965, è punibile con il carcere fino a 7 anni. L’11 giugno 2019 il giudice dell’alta corte Michael Elburu aveva dichiarato invece che non rappresentava più un crimine. Il Botswana − insieme a Lesotho, Mozambico, Angola e all’arcipelago delle Seychelles − fa parte di un gruppo di paesi africani dai codici di comportamento conservatori e contrari alle relazioni tra persone dello stesso sesso. Nel continente la sola nazione a consentire matrimoni gay è il Sudafrica, che li ha legalizzati nel 2006.
Mozambico
Un gruppo di 40 organizzazioni della società civile riunite nell’Osservatorio sulle donne denuncia: donne costrette a pagare per partorire in Mozambico. L’organizzazione spiega di avere ricevuto dall’inizio dell’anno 16 rapporti di abusi ed estorsioni in tre ospedali pubblici nella capitale Maputo e nei dintorni. E le donne che non affrontavano la spesa richiesta venivano abbandonate e maltrattate. Alle vittime, dice l’osservatorio, è stata chiesta una somma pari a 43 euro − cifra altissima e impossibile da pagare nella povera nazione africana − in cambio di cure. Chi non si poteva permettere di pagare veniva maltrattata prima, durante e dopo il parto. Alcune donne hanno anche perso i propri figli come conseguenza degli abusi. Una donna lasciata senza assistenza ha detto che la sua neonata è caduta a terra ed è morta. Gli infermieri le hanno allora ordinato di pulire la stanza, curandola per una forte emorragia soltanto due giorni dopo. Le conclusioni di questi report sono state date al ministero della Salute. Ministero che non ha risposto alle domande sul caso, né lo ha fatto uno degli ospedali contattati dall’agenzia Afp.
Olanda
E ora in Olanda si potranno sposare tutte e tutti. Ma proprio tutte e tutti. Già, perché nel paese che primo al mondo aveva introdotto i matrimoni tra persone dello stesso sesso − era il lontano 2001 − la possibilità era preclusa alla famiglia reale. Ora le cose stanno per cambiare. «Nulla impedisce alla principessa ereditaria Amalia di sposare una donna, se lo desidera−, scrive il quotidiano olandese De Telegraaf riferendo le dichiarazioni del primo ministro olandese Mark Rutte cui sono state poste una serie di domande da un parlamentare attivista lgbtq sui possibili problemi legati alla successione al trono. L’erede olandese, la principessa Amalia, sta infatti per compiere 18 anni: è la prima erede al trono a raggiungere la maggiore età. Se un giorno volesse sposare una donna dovrebbe, secondo la legge, rinunciare al trono. Ma le cose cambieranno. «Non è un problema per il governo», spiega Rutte, riferendo che la questione non riguarda Amalia in particolare (della sua vita privata nulla è noto, se non che sta per andare all’università) e che la posizione del governo vale per ogni erede al trono, uomo o donna che sia.
Francia
In Francia è stata smantellata una rete di sfruttamento della prostituzione di origine cinese. La Gendarmerie Nationale spiega che l’operazione risale a inizio ottobre e che 17 persone sono indagate nel quadro dell’inchiesta aperta due anni fa. Una trentina le donne «sfruttate e costrette a prostituirsi in appartamenti affittati in tutta la Francia o in case private». Tra le 22 persone fermate, ci sono tre donne di una quarantina d’anni, identificate come «le dirigenti della rete» e messe in detenzione provvisoria.
Stati Uniti
Pete Buttigieg e il marito, ne abbiamo parlato, sono diventati papà di due gemelli adottati dalla coppia. Ora il ministro dei Trasporti americano è entrato in aspettativa per paternità. «Siamo fortunati ad avere politiche per la famiglia che l’amministrazione Biden sta cercando di estendere a tutto il Paese», spiega a Msnbc Buttigieg: «Avere la flessibilità per occuparci dei nostri neonati è bellissimo, ma posso assicurarvi che è certamente un lavoro». Gli Stati Uniti al momento restano l’unico paese occidentale a non avere politiche statali ad hoc per i congedi ai neo-genitori. Sono le aziende, in caso, a decidere di darne la possibilità − in Silicon Valley accade nella stragrande maggioranza dei casi. Chi lavora in aziende con più di 50 dipendenti può assentarsi dal lavoro senza essere pagato per 12 settimane, ma lo stesso non vale per chi lavora per piccole imprese e questo mette a rischio soprattutto minoranze e donne a basso reddito. Buttigieg è apertamente gay e l’annuncio dell’aspettativa è stato commentato con ironia da Tucker Carlson, anchorman ultraconservatore di FoxNews: «Chissà se userà questo tempo per capire come allattare», ironizza.
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