19 settembre 2023 – Notiziario in genere
Scritto da Angela Gennaro in data Settembre 19, 2023
Regno Unito: le accuse a Russell Brand e nuove rivelazioni. Stati Uniti, guai per la trumpiana Lauren Boebert. Un tribunale di Hong Kong a favore di una coppia lesbica: riconosce entrambe le donne mamme del loro bambino.
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Regno Unito
La polizia di Londra ha dichiarato lunedì di aver ricevuto un’accusa di violenza sessuale risalente a 20 anni fa. La novità arriva in seguito alle notizie dei media sul comico e attore Russell Brand. Brand, 48 anni, secondo quanto ricostruisce Reuters ha dichiarato sabato di non aver mai avuto rapporti sessuali non consensuali. Il quotidiano Sunday Times e il documentario televisivo di Channel 4 “Dispatches” hanno riferito che quattro donne lo avevano accusato di aggressioni sessuali. Tra i casi raccontati c’è anche uno stupro, tra il 2006 e il 2013.
La polizia ha affermato che da quando le accuse sono state rese pubbliche ha ricevuto un rapporto di una presunta aggressione avvenuta a Soho, nel centro di Londra, nel 2003.
“Gli agenti sono in contatto con la donna e le forniranno supporto”, si legge nel comunicato della polizia metropolitana. “Abbiamo parlato per la prima volta con il Sunday Times sabato 16 settembre e da allora abbiamo intrapreso ulteriori contatti con il Sunday Times e Channel 4. Per garantire che chiunque ritenga di essere stata vittima di un reato sessuale sia a conoscenza di come denunciarlo all’autorità giudiziaria”.
La versione di Brand
Brand, ex marito della cantante statunitense Katy Perry, ha pubblicato un videomessaggio sui social media. Negando le “accuse penali molto gravi” poche ore prima della loro pubblicazione sabato.
This is happening pic.twitter.com/N8zIKLbJN2
— Russell Brand (@rustyrockets) September 15, 2023
“Queste accuse si riferiscono al periodo in cui lavoravo nel mainstream, quando ero sempre sui giornali, quando ero nei film. E come ho ampiamente scritto nei miei libri, ero molto, molto promiscuo”, sostiene Brand. “Ora, durante quel periodo di promiscuità, le relazioni che ho avuto sono state assolutamente sempre consensuali”, ha aggiunto. Il comico è noto per il suo stile e il suo aspetto appariscente e che ha recitato in numerosi film come “Portatelo dal greco”.
Il Times e il Dispatches hanno detto che una donna aveva denunciato uno stupro, mentre un’altra ha detto che Brand l’ha aggredita quando aveva 16 anni ed era ancora a scuola. Due delle accusatrici avevano denunciato gli incidenti avvenuti a Los Angeles. Le notizie sulle accuse contro Brand, un tempo uno dei comici e conduttori televisivi di più alto profilo del paese, hanno dominato i media britannici sin dalla loro comparsa.
Il comico era nel bel mezzo di un tour stand-up e avrebbe dovuto esibirsi martedì al Theatre Royal Windsor, ma l’evento è stato cancellato. La BBC, ai cui programmi radiofonici ha lavorato tra il 2006 e il 2008, ha detto che sta esaminando urgentemente le questioni sollevate dalle accuse e Banijay UK, la società di produzione dietro uno show televisivo una volta condotto da Brand, ha detto di aver avviato anch’essa un’indagine interna urgente.
“Queste sono accuse molto serie e preoccupanti, e saprete che la polizia metropolitana ha chiesto a chiunque creda di essere stata vittima di una violenza sessuale di farsi avanti e parlare con gli agenti”, ha detto ai giornalisti un portavoce del primo ministro britannico Rishi Sunak.
Stati Uniti
La deputata Lauren Boebert, una repubblicana di estrema destra del Colorado, si è scusata venerdì sera per il suo comportamento durante una rappresentazione del musical per famiglie “Beetlejuice” a Denver, dopo che un video di sorveglianza ha rivelato che svapava e si comportava in modo quanto meno opinabile in teatro.
Boebert, 36 anni, scrive il New York Times, in precedenza aveva negato le notizie secondo cui aveva svapato. Una donna incinta seduta dietro di lei le ha chiesto di fermarsi. La repubblicana secondo il Denver Post è poi stata scortata fuori si è lamentata con gli addetti alla sicurezza al grido di “non sa chi sono io”, minacciando di “chiamare il sindaco”, mostrando il dito medio ai dipendenti del teatro.
“Gli ultimi giorni sono stati difficili e umilianti, e sono davvero dispiaciuta per l’attenzione indesiderata che la mia domenica sera a Denver ha portato alla comunità”, ha detto Boebert in una dichiarazione venerdì sera. “Anche se nessuna delle mie azioni o parole come privata cittadina quella notte aveva lo scopo di essere dannosa o di causare danni, la realtà è che l’ho fatto e me ne pento”. Boebert nel video si vede anche palpeggiare il suo accompagnatore nel mezzo di un teatro affollato. Madre di quattro ragazzi, ha detto che “sinceramente non ricordava di aver svapato quella sera”.
Il mea culpa
Ha detto che le sue azioni “non sono state all’altezza” dei valori in cui si rispecchia, che il recente divorzio dal marito Jayson ha influito sul suo comportamento e che avrebbe dovuto lavorare duro per riconquistare la fiducia degli elettori nel suo distretto. Boebert ha vinto la rielezione nel 2022 con soli 546 voti.
Da gennaio, ha spesso agito in modi che molti repubblicani considerano dannosi per mantenere il controllo della Camera nel 2024 e per farle mantenere il suo posto.
A giugno, Boebert ha cercato di forzare un voto sugli articoli di impeachment contro il presidente Joe Biden, sostenendo che le sue politiche sull’immigrazione costituivano gravi crimini e misfatti. Alcuni dei suoi colleghi hanno definito la mossa “folle” e alla fine è stata rinviata a commissione per ulteriori studi. Boebert è nota per provocare i suoi colleghi e colleghe democratici nelle sale del Campidoglio e per ignorare in gran parte le domande dei giornalisti, salvo proclamare a volte ad alta voce: “Amo il presidente Trump!”. Lei dal canto suo ha una base di fan che apprezzano le sue “buffonate” dirompenti e la sua retorica estrema.
Hong Kong
Un tribunale di Hong Kong si è pronunciato a favore di una coppia lesbica che ha chiesto il riconoscimento dello status genitoriale per entrambe le donne riguardo al loro bambino nato attraverso la fecondazione in vitro reciproca (FIV), una decisione del tribunale vista come una vittoria dalla comunità LGBTQ. La fecondazione in vitro reciproca consente a due donne in una relazione, grazie a diverse tecniche di procreazione medicalmente assistita, di condividere il concepimento di un bambino o una bambina.
Le due donne che hanno utilizzato la fecondazione in vitro reciproca sono andate in tribunale nel 2022 dopo che il governo di Hong Kong ha riconosciuto solo una di loro come madre del figlio, citando le leggi esistenti sulla famiglia della fecondazione in vitro. Venerdì la giudice Queeny Au-Yeung ha stabilito che il mancato riconoscimento da parte del governo della seconda madre costituisce una forma di discriminazione nei confronti del ragazzo.
La discriminazione
Il loro bambino “è stato discriminato per quanto riguarda la sua nascita in quanto, a differenza degli altri bambini, non ha un cogenitore geneticamente imparentato con lui”, ha sottolineato la giudice. Secondo il tribunale, la donna a cui è stato negato lo status genitoriale dovrebbe essere riconosciuta come genitore. “La Corte deve essere saggia di fronte a un mondo che cambia in cui le persone creano famiglie in modo diverso rispetto alle coppie eterosessuali o sposate”, ha aggiunto la giudice.
La fecondazione in vitro reciproca consente a una coppia lesbica di partecipare insieme al processo di concepimento di un bambino. L’ovulo di una delle due donne, fecondato grazie a una donazione di sperma, viene trasferito nell’utero della compagna che porta a termine la gravidanza. Secondo uno studio universitario questa procedura viene utilizzata senza restrizioni in più di dieci paesi europei.
Poiché Hong Kong non riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso, le due donne, a cui è stato garantito l’anonimato dal tribunale, si sono sposate e hanno avviato il processo di fecondazione in vitro reciproca in Sud Africa.
La sentenza rappresenta “un gigantesco passo avanti per le famiglie arcobaleno nella nostra comunità LGBTQ”, ha affermato l’avvocata Evelyn Tsao, che rappresentava le due donne. “Per la prima volta, la corte afferma formalmente che i figli di coppie dello stesso sesso sono discriminati dalla legislazione attuale”, ha detto all’AFP. Il Dipartimento di Giustizia ha detto all’AFP che “sta studiando la sentenza in dettaglio e considerando il passo successivo”. All’inizio di settembre, la Corte Suprema di Hong Kong si è pronunciata contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso ordinando al governo di offrire una soluzione “alternativa” come le unioni civili per proteggere i diritti delle coppie omosessuali.
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