20 dicembre 2022 – Notiziario in genere
Scritto da Alice Corte in data Dicembre 20, 2022
Corea del Sud: proteste per l’abolizione del ministero per l’Uguaglianza di genere. Libano: alle donne in carcere mancano i mezzi di sostentamento, anche quando hanno figli. Texas: sono altissimi i numeri delle donne che muoiono per la gravidanza o il parto. Cuba: per la prima volta le donne salgono sul ring.
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Corea del Sud
Nonostante nel paese, che vive una forte ripresa economica, le disuguaglianze di genere siano fortissime sotto molteplici aspetti, il presidente Yoon Suk-yeol ha abolito le quote di genere, dicendo che il criterio di ingresso nel governo sarebbe stato il merito, ha nominato solo tre donne su diciannove ministri e sta ora tentando di abolire il ministero per l’Uguaglianza di genere. Questo ha provocato le proteste delle attiviste per i diritti delle donne, che si sono mobilitate già nel 2018 con un grande movimento che prendeva le mosse dallo slogan #MeToo.
Attualmente il ministero per l’Uguaglianza di genere ha appena lo 0.2% delle risorse nazionali, ma molte donne sono convinte che abbia fatto comunque la differenza nei venti anni in cui è stato operativo, dalla protezione per donne spiate nella propria intimità alla lotta ai licenziamenti in seguito a gravidanza. Tuttavia, la strada per l’uguaglianza di genere in Sud Corea è lontana da venire: secondo gli ultimi dati governativi, il 46% delle lavoratrici ha un contratto a tempo determinato, rispetto al 30% degli uomini. Sono pagate in media un terzo in meno rispetto agli uomini, dando alla Corea del Sud il peggior divario retributivo di genere di qualsiasi paese ricco del mondo.
Gli uomini dominano la politica e le sale riunioni. Attualmente, le donne detengono solo il 5,8% delle posizioni dirigenziali nelle società quotate in borsa della Corea del Sud. Ci si aspetta ancora che si facciano carico della maggior parte delle faccende domestiche e della cura dei bambini. Le donne che non vogliono sacrificare la propria carriera scelgono spesso di non avere figli e il tasso di fertilità della Corea del Sud (il numero medio di figli che una donna avrà nella sua vita) è sceso a 0,81, il più basso del mondo, tanto che si prevede che la sua popolazione si dimezzerà entro la fine del secolo. Le aggressioni e le molestie sessuali online sono sempre più diffuse. L’anno scorso sono stati segnalati 11.568 casi di crimini sessuali digitali, l’82% in più rispetto all’anno precedente. Molti prevedevano l’uso di telecamere spia nascoste e molte donne dichiarano di aver paura di andare in bagno, temendo di essere filmate segretamente e poi ricattate, o peggio, che il filmato venga rilasciato e le loro vite distrutte.
Libano
La crisi economica profondissima che ha colpito il paese si sta abbattendo rovinosamente sulla popolazione carceraria (ottomila persone). Né il governo né i parenti e gli amici delle persone detenute riescono, infatti, a sopperire alla domanda di beni di prima necessità di chi è recluso, comprese le madri che vivono in carcere con i propri figli e figlie. Mancano i farmaci, ma anche i normali beni essenziali per neonati e bambini. Le persone detenute ricevono anche meno visite dai propri amici e parenti, che spesso hanno problemi nel raggiungere le strutture carcerarie per l’inflazione rampante e il prezzo della benzina alle stelle. Anche il governo ha ammesso le crescenti difficoltà per la popolazione carceraria, che tuttavia sta aumentando in alcune prigioni, come quella femminile di Baabda (passata da ottanta detenute pre-pandemia alle centocinque attuali) e in cui il supporto alle detenute, anche solo per ottenere assorbenti igienici, avviene grazie al sostegno delle organizzazioni non governative e di volontariato. Secondo quanto riportato da alcune intervistate ad AFP, inoltre, le condizioni igieniche sono particolarmente precarie e molte donne sono costrette a dormire per terra su materassi sporchi.
Texas
Dieci anni fa morivano per cause legate alla gravidanza circa due volte più donne nere delle bianche (e quattro volte più delle ispaniche) e a oggi non è cambiato molto. Nel 2020, le donne nere incinte avevano il doppio delle probabilità di sperimentare problemi di salute critici come emorragia, preeclampsia (presenza, singola o in associazione, di segni clinici quali edema, proteinuria o ipertensione in una donna gravida) e sepsi (disfunzioni di organi legate a infezioni). Mentre le complicanze da emorragia ostetrica sono complessivamente diminuite in Texas negli ultimi anni, le donne nere hanno visto un aumento di quasi il 10%. A cosa è dovuto questo aumento? Secondo le attiviste che si occupano del tema, non sarebbe facile rispondere, ma probabilmente si tratta di una combinazione di scarso accesso all’assistenza sanitaria, razzismo e impatto delle condizioni in cui si nasce, vive, lavora e cresce. Il lavoro da fare per evitare queste morti, secondo avvocate e avvocati che si occupano del tema, è lungo e complesso, si tratta di costruire un nuovo approccio. Intanto, parlando con le pazienti e spiegando loro il perché delle raccomandazioni sanitarie, in quanto si è notato che dove questo non accade è più probabile che non vengano seguite. L’aiuto di persone nere durante il periodo di gestazione potrebbe essere un altro elemento utile (sia per quanto riguarda il personale medico, sia per quanto riguarda quello non medico). Inoltre, molte donne nere non hanno accesso alle assicurazioni mediche, anche quando sono incinte.
Per quanto riguarda il futuro, c’è preoccupazione anche per quello che accadrà dopo il ribaltamento della sentenza che garantiva l’aborto negli Stati Uniti. I dati dell’ultimo rapporto sulla mortalità materna risalgono al 2019, quasi tre anni prima che il Texas diventasse il più grande stato della nazione a vietare quasi tutti gli aborti. Si prevede che questi divieti avranno un impatto sproporzionato sulle donne nere, che a livello nazionale rappresentano circa il 40% di tutti gli aborti. Uno studio dell’Università del Colorado Boulder stima che un divieto nazionale di aborto porterebbe a un aumento del 24% della mortalità materna, con le donne nere che sperimenterebbero l’aumento più netto, al 39%. Una preoccupazione particolare è il trattamento delle gravidanze ectopiche, che si verificano quando un ovulo fecondato si impianta al di fuori dell’utero e sono pericolose per la vita, se non trattate. Le gravidanze ectopiche sono state la principale causa di decessi per emorragia ostetrica in Texas nel 2019, ha rilevato il rapporto. Spesso queste gravidanze non vengono curate subito dai medici per paura di incorrere in sanzioni riguardanti il divieto di aborto, anche se non rientrano nella casistica dei casi vietati.
Cuba
La prima volta di una donna sul ring. Sabato scorso, il 17 dicembre, Elianni Garcia Polledo, de L’Avana, ha vinto contro Reynabell Grant, di Guantanamo, in un match che ha dato inizio alla boxe femminile cubana, finora non contemplata come sport per donne, nonostante i numerosi successi maschili (quarantuno medaglie d’oro alle Olimpiadi). L’autorizzazione a praticare lo sport a livello agonistico è arrivata il 5 dicembre di quest’anno e ci saranno dodici donne – due per ogni divisione, che sarà la preselezione della squadra per i giochi centroamericani di agosto 2023 a San Salvador e altri eventi internazionali. Cuba ha avuto una rappresentanza femminile in tutti gli sport, compreso il sollevamento pesi e la lotta dal 2006. La boxe rimaneva un ultimo baluardo maschile, nonostante quella femminile sia praticata in 187 dei 202 paesi membri della International Boxing Association e le donne abbiano fatto il loro debutto sul ring ai Giochi Olimpici di Londra 2012, con tre divisioni. Al momento, si attende la decisione sulla rappresentazione femminile cubana nella prossima Coppa del Mondo di pugilato in Uzbekistan, che si terrà il prossimo maggio.
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