20 gennaio 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Gennaio 20, 2021
Ascolta il podcast
- 43 anni di carcere per aver insultato la monarchia thailandese (copertina).
- Egitto: a Zaki altri 15 giorni di detenzione / accusata di fare torte indecenti, pasticciera finisce in manette.
- Regno Unito: distrutti per errore 400 mila documenti della polizia, tra cui il dna dei criminali.
- L’Afghanistan apre una fabbrica di pinoli da 6 milioni di dollari.
- Stati Uniti: Biden sceglie l’assistente alla Sanità, la prima transgender confermata dal Senato / Trump invece perdona Bannon, l’ex stratega della Casa Bianca.
- È autentico il nastro che rivela il coinvolgimento dell’ex capo del KGB negli omicidi dei critici di Lukashenko.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Emirati Arabi
Gli Emirati Arabi Uniti chiuderanno tutte le agenzie non governative per l’assunzione di cameriere nel paese entro marzo per proteggere i diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro, ha detto martedì Nasser Al Hamli, ministro delle Risorse umane e dell’Emiratizzazione. Il ministro ha detto ai membri del Consiglio nazionale federale che cittadini e residenti dovrebbero assumere lavoratori domestici dai centri di Tadbeer. 250 agenzie di reclutamento private sono state chiuse e «i restanti 10 uffici saranno chiusi a marzo». Gli uffici di reclutamento di Tadbeer per i lavoratori domestici sono stati istituiti dal ministero nel 2018. Attualmente ci sono 54 centri Tadbeer in tutto il paese. È ora responsabilità degli uffici di Tadbeer assumere lavoratori dall’estero. Il ministero non ha rinnovato le licenze delle società private dal 2017 e ha multato 99 agenzie che hanno continuato a operare dopo la sospensione delle loro licenze. Secondo il ministro le agenzie private non proteggono i diritti delle cameriere e alimentano il mercato nero.
Iraq
Il governo ha votato all’unanimità per rinviare le elezioni generali del paese al 10 ottobre 2021. Le elezioni, programmate per il 6 giugno, si terranno ancora un anno prima della scadenza ufficiale dell’attuale legislatura nel 2022. La decisione di rinvio di martedì è arrivata dopo una proposta della Commissione elettorale indipendente dell’Iraq (IHEC), che ha richiesto più tempo per attuare le misure legali e logistiche necessarie per tenere elezioni libere ed eque.
I residenti di Mosul hanno dichiarato di non riuscire a trovare medici o medicine in città, a quasi quattro anni dalla liberazione dallo Stato islamico (Isis). La gente dice anche che gli ospedali stanno finendo le medicine, con i medici che chiedono ai pazienti di portarle loro o andare altrove. Di 13 ospedali pubblici a Mosul, 9 di loro sono stati danneggiati durante la battaglia per liberare la città, riducendo i servizi sanitari del 70%, ha dichiarato a Rudaw Shaalan Aziz, il direttore dell’Ibn al-Athir Teaching Hospital for Children.
Turchia
La Turchia ha ordinato l’arresto di 238 persone in un’operazione mirata contro militari dell’esercito, presumibilmente collegati a un predicatore musulmano che, secondo Ankara, era dietro a un colpo di stato fallito del 2016. L’operazione, che ha interessato 60 province, faceva parte di un giro di vite contro la rete del religioso statunitense Fethullah Gulen, acerrimo nemico del presidente Erdogan. Gulen nega il coinvolgimento nel tentativo di colpo di stato del luglio 2016, in cui sono state uccise più di 250 persone.
Israele e Palestina
In quello che rappresenta un duro colpo al Primo Ministro Benjamin Netanyahu per il sostegno della destra, il capo del Consiglio Yesha David Elhayani ha lasciato il Likud per il Partito Nuova Speranza, di Gideon Sa’ar. «Mi unisco a New Hope. Credo in Gideon Sa’ar e lo sostengo a capo del governo», ha detto Elhayani che è anche a capo del Consiglio regionale della Valle del Giordano. Elhayani è un membro di lunga data del Likud. Netanyahu lo ha reso uno dei fulcri della sua campagna elettorale la scorsa estate, quando si è presentato alla seconda delle quattro elezioni israeliane dal dicembre 2018.
La decisione di Elhayani di lasciare il Likud arriva dopo che Netanyahu non è riuscito a mantenere la sua prima promessa di annettere la Valle del Giordano e quindi quella di annettere tutti gli insediamenti della Cisgiordania. Ha rotto con Netanyahu nel gennaio 2020, quando il primo ministro ha espresso il suo sostegno al piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che prevedeva la creazione di uno stato palestinese smilitarizzato. Fino a ieri Elhayani aveva esitato a lasciare il Likud. Nelle ultime elezioni, il Likud era il partito più popolare tra i coloni, ma a malapena rappresentava la maggioranza.
Egitto
Accusata di aver cucinato torte “indecenti” e di aver incitato all’immoralità, una pasticciera è stata arrestata e poi rilasciata su cauzione in Egitto. La donna aveva decorato i dolci − destinati a una festa di compleanno in un esclusivo club del Cairo − modellando la glassa a forma di organi genitali e biancheria intima. Dopo che le foto delle torte sono diventate virali sul web, la donna è stata arrestata e poi rilasciata dietro il pagamento di una cauzione pari a 319 dollari. Non è escluso, si legge sulla Bbc, che ora anche i partecipanti alla festa possano subire conseguenze legali.
OH No! PEniS aNd VaGIna CuPcaKEs!! WHaT aN AtRoCiTy! WHerE ArE thE AuThoriTies!!
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People in #Egypt (and in the media) really be upset about old ladies enjoying genital cupcakes for a birthday more than rampant sexual violence and harassment in the country.نادي الجزيره pic.twitter.com/NTP4gXvqfv
— Mohamed Khairat (@khairatmk) January 18, 2021
Il ministero della Gioventù e dello sport ha rilasciato una dichiarazione alla stampa dicendo che avrebbe formato una commissione legale per prendere una decisione appropriata in merito all’incidente, mentre il manager del club ha detto che stava studiando le telecamere a circuito chiuso per identificare chi fossero gli autori.
Altri 15 giorni di reclusione per Patrick Zaki, lo studente dell’università d Bologna in carcere da quasi un anno in Egitto con l’accusa di propaganda sovversiva su Internet: lo ha comunicato all’ANSA una sua legale, Hoda Nasrallah. «Quindici giorni», ha risposto al telefono l’avvocatessa alla domanda su cosa fosse stato deciso all’udienza dell’altro ieri.
Sudan
Una relativa calma, ricca di tensione, si respira in Sudan nella regione del Darfur dopo giorni di scontri etnici che hanno provocato almeno 155 vittime, numerosi feriti e decine di migliaia di sfollati, come hanno confermato all’Afp Mohamed Saleh, leader della tribù Fallata nel Darfur meridionale, e Mohamed Abdalla al-Douma, governatore dello Stato. La tribù Fallata è stata attaccata ieri da quella Rizeigat nel villaggio di Sadoun, con un bilancio di almeno 55 morti e 37 feriti.
Coronavirus
Germania: lockdown fino al 15 febbraio. Seychelles riaprono ai turisti vaccinati. Regno Unito: in isolamento il ministro della Sanità. La Serbia è il primo paese europeo a usare il vaccino cinese. Stati Uniti: oggi New York finisce i vaccini a disposizione. Cinque camion carichi di ossigeno sono arrivati a Manaus, la capitale dell’Amazzonia in Brasile che ne era sprovvista: su uno dei camion sventolava la bandiera venezuelana. I palestinesi riceveranno il primo lotto di vaccino russo entro il fine settimana.
Spagna
Più di 80 migranti sono riusciti a scalare la doppia recinzione di frontiera per entrare in Spagna, nella enclave nordafricana di Melilla, dal Marocco. Circa 150 persone provenienti dai paesi subsahariani hanno tentato l’attraversamento martedì alle 7.30, ma la polizia ha impedito a molti di entrare nel territorio.
Regno Unito
Il ministro della Criminalità e della Polizia del Regno Unito ha parlato di «errore umano», riferendosi alla cancellazione di centinaia di migliaia di registrazioni del DNA e altri dati su sospetti criminali dal computer della polizia nazionale. Kit Malthouse ha riferito alla Camera dei Comuni che l’incidente si è verificato durante un «regolare processo di pulizia» del computer, contenente 13 milioni di profili. Ha detto che sono stati cancellati circa 400.000 registri, inclusi 213.000 di reati e 170.000 di arresti. «Chiaramente questa situazione è molto grave», ha detto Malthouse, aggiungendo che «conosceremo la piena portata dell’impatto di questo problema nei prossimi giorni».
Gli ingegneri del Ministero degli Interni hanno lavorato durante il fine settimana per ripristinare i dati persi dal computer della polizia nazionale (PNC). Ma Malthouse ha affermato di non poter garantire che nessuna indagine penale possa essere stata danneggiata dall’errore, aggiungendo che il governo stava lavorando «per assicurarsi che qualsiasi impatto operativo fosse ovviato o mitigato». Il PNC, che archivia e condivide i casellari giudiziari, viene utilizzato nelle indagini di polizia attive che forniscono controlli in tempo reale su persone, veicoli e mandati di arresto in sospeso.
Bielorussia
Esperti audio forensi hanno concluso che una registrazione audio del 2012, che rivela un presunto complotto per uccidere i critici del presidente bielorusso Alyaksandr Lukashenko, è autentica. Il Crime Lab for Audio and Video Documents (KLAD), con sede nella seconda città più grande della Russia, San Pietroburgo, ha studiato il nastro su richiesta di Current Time e ha concluso che le voci sul nastro appartengono a tre uomini, uno dei quali è l’ex capo del KGB bielorusso, Vadzim Zaytsau. Gli uomini discutono sui modi per avvelenare e uccidere con esplosivi i dissidenti che vivono all’estero e criticano Lukashenko e il suo governo.
«La liquidazione… deve apparire molto naturale in modo che nessuno possa f… metterla in discussione. Deve essere un colpo preciso», dice Zaytsau sul nastro, che dura più di un’ora. L’audio trapelato è stato pubblicato dal quotidiano EUObserver di Bruxelles il 4 gennaio, affermando che le conversazioni sono state registrate nel 2012 quando Zaytsau era il capo del KGB. Il giornale ha ricevuto l’audio da un ex funzionario del ministero dell’Interno bielorusso, Ihar Makar, che attualmente risiede in un paese dell’UE non specificato. Gli esperti di KLAD hanno confrontato la voce sul nastro con altre cinque registrazioni di Zaytsau disponibili gratuitamente su Internet. Dalle analisi forensi audio, linguistiche e strumentali della voce, hanno affermato di poter concludere che la voce sul nastro in questione era la sua.
Il 19 gennaio, il ministero dell’Interno bielorusso ha rilasciato una dichiarazione definendo Makar «un truffatore», aggiungendo che il ministero ha prove che dimostrano gli «obiettivi fraudolenti» di Makar. Gli uomini presenti sul nastro parlano anche dell’omicidio del giornalista russo di origine bielorussa Pavel Sheremet, ucciso in un attentato con un’autobomba nella capitale dell’Ucraina, Kiev, nel 2016. «Come provocare un’esplosione naturale… è necessario lavorare su Sheremet, che [è diventato un rompicoglioni] …. Metteremo un qualche tipo di input o qualcosa del genere in modo che questo topo vada a… ng… non è stato possibile raccogliere mani e gambe», le parole di Zaytsau sul nastro.
Andriy Antonenko è attualmente trattenuto dalle autorità ucraine come sospettato dell’omicidio, insieme ad altre due persone agli arresti domiciliari. Tutti e tre hanno preso parte a operazioni militari con diversi ruoli nell’est dell’Ucraina, dove le forze governative stanno combattendo i separatisti sostenuti dalla Russia. Oltre all’omicidio di Sheremet, gli uomini sul nastro discutono anche degli omicidi di altri tre oppositori di Lukashenko che risiedevano in Germania. Quegli attacchi non sono stati effettuati. Nella registrazione, Zaytsau afferma anche che Lukashenko ha stanziato 1,5 milioni di dollari per l’operazione che, ha sottolineato, non deve lasciare traccia di alcun possibile coinvolgimento del KGB.
Russia
Il dissidente Alexey Navalny ha attaccato Vladimir Putin pubblicando dalla cella, un’indagine sul “palazzo segreto” dello ‘zar’, una residenza principesca con 7500 ettari di parco sulle rive del Mar Nero, nei pressi della cittadina di Gelendzhik. «Scoprirete come, in questo momento e negli ultimi 15 anni, si sta dando la più grande tangente della storia e si sta costruendo il palazzo più costoso del mondo», si legge nella presentazione dell’inchiesta, pubblicata con un sito dedicato (palace.navalny.com). Navalny ha invitato la gente a scendere in piazza
Afghanistan
Un’impresa sta investendo più di 6 milioni di dollari in una fabbrica per la lavorazione dei pinoli, nella provincia sud-orientale di Paktia, che darà lavoro a oltre 1.000 persone. L’investitore, Haji Mohammad Gardizi, ha affermato che sono iniziati i lavori alla fabbrica e verranno installate sei macchine di lavorazione. L’output target della fabbrica è «500 tonnellate (metriche) di pinoli in 24 ore». I pinoli sono chiamati “diamante nero” e il loro prezzo è in aumento. Il capo della Camera di Commercio e Investimenti di Paktia, Abdul Nasir Alamyar, ha affermato che la fabbrica avrà la capacità di trattare e confezionare 60.000 tonnellate di pinoli all’anno. I dati del ministero dell’Agricoltura mostrano che l’Afghanistan produce 23.000 tonnellate di pinoli all’anno, soprattutto nelle province di Paktia, Khost e Paktika. Le cifre mostrano anche che quasi 1.700 tonnellate di pinoli hanno soddisfatto gli standard internazionali e sono state esportate in Cina, Golfo ed Europa negli ultimi anni e la quantità dovrebbe aumentare quest’anno. Il prezzo di un singolo chilogrammo di pinoli nei mercati locali arriva a Afs 2,800 ($ 35).
Mentre il numero delle truppe statunitensi in Afghanistan è sceso a 2.500, resta una consistente presenza statunitense sotto forma di contractor che lavorano per il Pentagono. Secondo un rapporto diffuso questa settimana dall’esercito statunitense, ci sono oltre 18.000 contractor in Afghanistan. I numeri indicano che il Pentagono impiega circa sette appaltatori per ogni membro del servizio statunitense in Afghanistan. Al culmine dell’impennata avvenuta con il presidente Obama, in Afghanistan c’era circa un appaltatore per ogni soldato americano. Con la diminuzione del numero delle truppe, il Pentagono ha aumentato la dipendenza dagli appaltatori. Circa 4.700 degli attuali appaltatori sono afghani assunti localmente. I restanti provengono da fuori del paese, di cui circa un terzo sono cittadini statunitensi. Gli appaltatori militari statunitensi in Afghanistan sono al centro di un grande scandalo, dopo essere stati accusati di pagare “denaro di protezione” ai talebani da famiglie di soldati americani feriti o uccisi nel Paese.
Venerdì scorso il Pentagono ha annunciato di aver completato il ritiro delle truppe in Afghanistan lasciando 2.500 soldati nel paese, il numero più basso dal 2001. L’accordo di pace tra Stati Uniti e talebani firmato a febbraio prevede un ritiro completo degli Stati Uniti dal paese entro la primavera del 2021. Non è chiaro se l’amministrazione Biden proseguirà con il ritiro. Il profondo radicamento degli appaltatori nel paese mostra che ci sono molti interessi per mantenere un conflitto che dura da quasi 20 anni.
Stati Uniti
Al contrario di quello che viene fatto di solito, ovvero un’apparizione in diretta, Donald Trump ha affidato il suo addio a un video invitando l’America a pregare per il successo dell’amministrazione Biden. Afferma di essere stato il primo presidente da decenni a chiudere il suo mandato senza guerre e rivendica la sua durezza contro la Cina che è servita, spiega, a unire mai come prima il mondo nel contrastare Pechino. «La nostra lotta continua», promette Trump, sempre più perso nei meandri di quelle teorie cospirazioniste secondo cui le elezioni sono state truccate e rubate da un fantomatico “deep state”. A una a una elenca le promesse mantenute, dal muro col Messico al taglio delle tasse, dalla promozione della pace in Medio Oriente al pugno duro con Cina e Iran. Ma oramai ad abbandonarlo sono anche i suoi alleati di sempre e i vertici del partito che nel 2016 lo ha fatto eleggere. L’ultimo è stato il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell: «È lui che ha provocato la folla che ha assaltato il Congresso, riempendola di bugie». Parole forti in vista del voto del Senato sull’impeachment, con un processo che potrebbe porre la parola fine su ogni ambizione politica futura di Trump e dei componenti della sua famiglia.
Il presidente Trump martedì sera ha graziato l’ex aiutante della campagna e stratega della Casa Bianca Steve Bannon, arrestato per una presunta truffa che coinvolgeva donazioni private per costruire un muro di confine con il Messico. Reuters ha citato alti funzionari dell’amministrazione dicendo che Trump aveva graziato Bannon. Mercoledì mattina presto era attesa una dichiarazione ufficiale della Casa Bianca.
La Guardia Nazionale dell’Esercito ha rimosso 12 membri dispiegati all’inaugurazione di Biden. Due individui sono stati segnalati per «commenti o testi inappropriati» − uno identificato tramite la loro catena di comando e un altro tramite segnalazioni anonime − mentre altri 10 sono stati identificati dall’FBI attraverso controlli “standard” effettuati sui partecipanti prima di tutte le inaugurazioni: tutti avrebbero legami con l’estrema destra. L’inaugurazione comincerà oggi alle 17:00 ora italiana.
Il presidente eletto Joe Biden ha annunciato martedì la sua intenzione di nominare la dottoressa Rachel Levine, medico e attuale segretario alla Salute della Pennsylvania, come assistente segretario sanitario nella sua amministrazione. Levine sarebbe la prima persona transgender a prestare servizio nel governo e la prima a essere confermata dal Senato degli Stati Uniti.
L’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden continuerà a riconoscere il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó come presidente del paese sudamericano: lo ha detto martedì Anthony Blinken, nominato Segretario di Stato da Biden.
Thailandia
Un’ex funzionaria statale, Anchan Preelert, è stata condannata a 43 anni e 6 mesi di carcere per aver insultato la monarchia thailandese, si legge sulla BBC. Si tratta della condanna più dura mai emessa in base alla rigorosa legge sulla lesa maestà del Regno. La donna, 60 anni, è stata accusata di aver pubblicato delle clip audio su Facebook e YouTube con commenti ritenuti critici nei confronti della monarchia, secondo il gruppo Thai Lawyers for Human Rights. Inizialmente era stata annunciata una condanna a 87 anni, ma è stata dimezzata perché la donna si è dichiarata colpevole.
Cina: Jack Ma, il proprietario di Alibaba è riapparso per la prima volta dopo oltre due mesi di assenza da eventi pubblici dopo la stretta della Cina sul suo impero online.
Giappone
Una persona è stata uccisa e almeno 17 ferite ieri in un massiccio tamponamento che ha coinvolto almeno 134 veicoli durante una bufera di neve su un’autostrada nel nord del Giappone. Circa 200 persone sono rimaste bloccate nel tamponamento che ha costretto alla chiusura dell’autostrada Tohoku, nella prefettura di Miyagi, ha detto l’agenzia di gestione dei vigili del fuoco e dei disastri. L’emittente pubblica NHK ha detto che le autorità autostradali hanno finito di ripulire i detriti dopo circa otto ore. Il segretario capo del gabinetto Katsunobu Kato ha riferito che un camion si è schiantato contro un’autovettura, innescando il tamponamento su un tratto di autostrada di circa un chilometro.
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