20 luglio 2020 – Notiziario

Scritto da in data Luglio 20, 2020

  • Iran: sospese le condanne a morte dei tre giovani manifestanti. Giustiziato invece l’uomo che fornì le posizioni del generale Soleimani, poi ucciso dagli americani (in copertina).
  • Iraq: muore in prigione ex ministro della difesa di Saddam Hussein.
  • Stati Uniti: in collegamento dalla polveriera Portland, Cristiano Valli.
  • Riaprono in Cina i cinema dopo sei mesi.
  • Campagna social in Afghanistan, #nonriscattateitalebani.
  • Honduras: giornalista muore di coronavirus in prigione.
  • Brasile: un pastore evangelico nominato ministro dell’Istruzione.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

 

Arabia Saudita: Il re Salman bin Abdulaziz, 84 anni è stato ricoverato al King Faisal Specialist Hospital di Riyadh per controlli medici a causa di un’infiammazione alla cistifellea, riporta l’agenzia di stampa statale SPA.

Emirati Arabi Uniti

Domenica gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato con successo verso Marte la sonda Al Amal, “speranza” in italiano, segnando la prima missione interplanetaria del mondo arabo e la prima delle tre missioni internazionali sul pianeta rosso quest’estate. La sonda Al Amal è decollata dal centro spaziale Tanegashima in Giappone, dopo un ritardo della scorsa settimana a causa del maltempo. La sonda dovrebbe raggiungere Marte nel febbraio 2021 dove rimarrà in orbita per un anno marziano, 687 giorni, per raccogliere dati sull’atmosfera del pianeta rosso.

Iran

L’Iran ha fermato le esecuzioni dei tre ragazzi legate alle proteste del novembre dell’anno scorso scatenate per il caro benzina. “Abbiamo inviato una richiesta (per un nuovo processo) alla corte suprema e loro l’hanno accettata. Speriamo che il verdetto venga annullato”, ha detto Babak Paknia, l’avvocato di uno dei ragazzi. La magistratura iraniana aveva dichiarato la scorsa settimana che un tribunale aveva confermato la condanna a morte per i tre.

Erano state trovate prove sui loro telefoni della vandalizzazione di tre banche, autobus ed edifici pubblici durante le proteste nelle quali, secondo le Nazioni Unite, furono uccise almeno 400 persone, tra cui 12 minori. I tre sono Amirhossein Moradi, 26 anni, che lavora presso un rivenditore di telefoni cellulari, Said Tamjidi, uno studente di 28 anni, e Mohammad Rajabi, anch’egli di 26 anni. La conferma del verdetto ha scatenato l’indignazione interna e internazionale, e l’hashtag #DontExecute è rimbalzato in milioni di account. Gli attivisti per i diritti umani hanno detto che la condanna dei tre aveva lo scopo di intimidire futuri manifestanti.

Intanto però un iraniano, condannato per spionaggio per la Cia e il Mossad, è stato giustiziato questa mattina, ha riferito l’agenzia di stampa semiufficiale statale FARS. Mahmoud Mousavi Majd, era stato arrestato nell’ottobre del 2018 e condannato a morte. Una delle accuse era di aver fornito indicazioni sugli spostamenti del generale Soleimani, ucciso durante un bombardamento americano a gennaio all’aeroporto di Baghdad. Mousavi Majd, che aveva lasciato l’Iran da bambino per crescere in Siria, non era mai stato una guardia rivoluzionaria, si legge sulla FARS, ed era stato in grado di infiltrarsi in molte aeree sensibili lavorando come traduttore. Era stato consegnato all’Iran dagli Hezbollah libanesi in Siria. Secondo i giudici riceveva 5.000 dollari al mese dalla Cia e dal Mosssad per fornire informazioni.

Il Canada ha confermato l’arrivo a Parigi delle scatole nere del volo ucraino abbattuto in Iran a gennaio.

Iraq

Sultan Hashim, ex ministro della difesa che ha prestato servizio sotto il deposto Saddam Hussein, è morto di un attacco di cuore in una prigione domenica. “L’ex ministro della Difesa, Sultan Hashim, è morto  dopo che la sua salute è peggiorata a seguito di un infarto che ha subito nella prigione di al-Hoot”, ha detto Qasim as-Saadi, un assistente sanitario presso il dipartimento sanitario del Governatorato di Dhi Kar. Hashim soffriva di molte malattie croniche da diversi anni, ha aggiunto il funzionario. Nato nel 1944, Hashim fu una delle figure di spicco dell’era di Saddam e partecipò a tutte le guerre in cui l’Iraq prese parte dagli anni ’80, tra cui la guerra Iraq-Iran e la prima e la seconda guerra del Golfo. Ha anche presieduto la delegazione irachena durante i negoziati sul cessate il fuoco con le forze della coalizione internazionale nel 1991, dopo l’invasione del Kuwait da parte di Saddam nel 1990. Ha servito come ultimo ministro della Difesa di Saddam tra il 1995 e il 2003. Hashim, che era nella lista dei ricercati degli Stati Uniti, si arrese alle forze armate statunitensi nel 2003 e fu condannato a morte nel 2007, ma la condanna non fu mai eseguita a causa della disapprovazione delle autorità irachene.

Turchia

Il presidente Erdogan ha visitato Hagia Sofia, o Santa Sofia, dopo la riconversione a moschea. L’autorità religiosa del paese ha affermato che le icone cristiane saranno oscurate con mezzi adeguati durante la preghiera.

I media turchi hanno riferito domenica che squadre di ricerca e salvataggio hanno recuperato altri due corpi da una barca, affondata il mese scorso, che trasportava decine di migranti attraverso un lago nella Turchia orientale. L’agenzia di stampa Demiroren ha riferito che un totale di 56 corpi sono stati recuperati dal relitto, che giace a 107 metri sotto la superficie del lago Van. La barca è stata segnalata dispersa, dopo una tempesta, il 27 giugno. Le autorità hanno stimato che trasportava tra 55 e 60 migranti quando è affondata. Secondo le autorità i trafficanti trasportano migranti attraverso il lago per evitare diversi punti di controllo di polizia e militari, posizionati sulle tradizionali rotte di transito utilizzate per il traffico di migranti che attraversano la Turchia dall’Iran. La Turchia, che ospita circa 3,7 milioni di rifugiati siriani, è uno dei punti di passaggio principali per i migranti che cercano di raggiungere l’Europa.

Israele e Palestina

Ripreso ieri il processo contro il premier israeliano Netanyahu, incriminato per corruzione, frode e abuso di potere. A differenza della apertura del 24 maggio, il premier è stato esonerato dal comparire in tribunale perché si è trattato di una seduta tecnica. I tre giudici dovevano concordare con la pubblica accusa e con gli avvocati della difesa l’ordine delle priorità in base al quale saranno esaminati i tre diversi dossier in questione. Il processo comincerà a gennaio, saranno chiamati tre testimoni a settimana.

La Palestina avrà la possibilità di firmare un accordo con il Tribunale Penale Internazionale per facilitare le indagini della corte sui “crimini di guerra israeliani” nei territori palestinesi. Riyad al-Maliki, ministro degli Esteri palestinese, ha dichiarato a Voice of Palestine che la Palestina è pronta a collaborare pienamente con la CPI per aprire un’indagine ufficiale e globale sui “crimini di guerra israeliani”. “Lavoreremo per firmare trattati con la corte, inclusa l’apertura di uffici nei territori palestinesi per la Corte e assicurare lo spostamento dei comitati di indagine e il suo staff per facilitare la sua missione”, ha detto. “La CPI ha trovato prove complete che le consentono di indagare sui crimini di guerra israeliani commessi nei territori palestinesi, principalmente per quanto riguarda gli insediamenti e l’aggressione israeliana su larga scala condotta sulla Striscia di Gaza nel 2014”.

Libia

Francia, Germania e Italia minacciano sanzioni contro gli Stati che violano l’embargo delle armi in Libia. La cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro italiano Giuseppe Conte hanno espresso “gravi preoccupazioni”. Mentre le forze fedeli al forte comandate dissidente Khalifa Haftar sono sostenute da Russia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti.

Afghanistan

L’hashtag #nonriscattateitalebani, sta spopolando sui social man mano che cresce l’ansia per il ritiro delle truppe americane e il tentativo di inaugurare colloqui di pace intrafgani con il gruppo militante. Le violenze e le violazioni dei diritti umani con l’hashtag in dari che chiede che non si redimano i talebani, sono state condivise più di 100 mila volte su twitter.

Stati Uniti

Un uomo armato travestito da corriere, ha ucciso il figlio ventenne della giudice Esther Salas, che presiede la causa di Jeffrey Epstein, e ha ferito suo marito.

Il presidente Trump si è rifiutato di impegnarsi pubblicamente ad affrontare i risultati delle imminenti elezioni qualora andassero male, minaccia che fece nel 2016 – i sondaggi lo mostrano dietro al democratico Joe Biden – ma ha annunciato la svolta dei videocomizi, almeno fino a quando ci sarà il coronavirus: non organizzerà più mega raduni, ma tutti gli eventi elettorali si terranno in video conferenza e ha detto che li chiamerà Trump Rallies.

Sul fronte delle proteste, situazione molto tesa a Portland in Oregon, ormai da diversi giorni: ce ne parla Cristiano Valli che si trova sul posto.

“Suzanne Bonamici, rappresentante al Congresso per l’Oregon, esprime tutta la sua preoccupazione per la presenza non desiderata di truppe federali a Portland. Il presidente – ha dichiarato – sta agendo come un dittatore. Da almeno dieci giorni l’intera area metropolitana è presidiata da militari senza identificazione, che hanno effettuato centinaia di fermi tra i numerosi manifestanti che da settimane occupano il centro della città.
L’operazione resta di difficile lettura per analisti e legali. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale gode già di amplissima giurisdizione e discrezionalità. Ma sono anche forti del mandato delineato dall’ordine esecutivo di Donald Trump per la protezione dei monumenti federali.
Ai fermati – incappucciati – sono stati letti i diritti, prima di alcune ore di detenzione in strutture sconosciute.
L’irritualità dell’operazione non sta tanto nella presenza federale, ma nel fatto che non sia stata invocata dallo Stato. Chad Wolf, il segretario ad interim per la sicurezza nazionale, ha dichiarato le autorità locali incapaci di liberare Portland da un vero e proprio assedio da parte di anarchici e terroristi.
Il sindaco di Portland, Ted Wheeler, ha chiesto ieri che questa presenza non desiderata lasci immediatamente la città, e racconta come la situazione si stesse normalizzando quando manifestanti pacifici sono stati attaccati con gas lacrimogeni e altri dispositivi che sono illegali in tutto lo stato dell’Oregon.
Non è chiaro a nessuno se questo sia solo uno stunt di Donald Trump a beneficio della propria base elettorale, un puro esercizio di potere per testare i limiti dell’esecutivo, o le premesse di qualcosa di più sinistro, viste le ripetute provocazioni verso le autorità locali”.

Honduras

Un giornalista honduregno, noto come un forte critico del presidente Juan Orlando Hernández, è morto sabato in ospedale di COVID-19, che aveva contratto mentre si trovava in prigione per una condanna di diffamazione. L’Istituto Cardio-Polmonare Nazionale ha confermato la morte del direttore di Radio Globo, David Romero, a causa di insufficienza respiratoria associata al coronavirus. Era stato imprigionato dal marzo 2019, quando la polizia dell’Honduras aveva abbattuto la porta della stazione radio e lo aveva arrestato. Da allora la diffamazione è stata depenalizzata ai sensi di una nuova legge in Honduras, entrata in vigore a giugno, e Romero avrebbe potuto essere rilasciato. Nel 2015, Romero aveva denunciato una frode nel sistema di sicurezza sociale del governo per cui il denaro statale veniva incanalato nella campagna elettorale di Hernandez.
La prigionia di Romero derivava dall’inchiesta su Sonia Inez Galvez Ferrari, moglie dell’ex procuratore generale Rigoberto Cuellar. È stato condannato nel 2016 per aver diffamato Galvez, che come procuratore nel 2005 aveva fatto condannare Romero per aver violentato sua figlia, ma poi era stato rilasciato. Romero aveva ripetutamente denunciato Hernández e la sua famiglia, accusandoli di essere coinvolti nella corruzione e nel traffico di droga.

Brasile

Un pastore evangelico nominato ministro dell’Istruzione. Il pastore Milton Ribeiro, della chiesa presbiteriana di Santos, nello stato di San Paolo, è entrato in carica venerdì come Ministro della Pubblica Istruzione del Brasile, durante una cerimonia presieduta dal presidente Jair Bolsonaro, nella sua residenza ufficiale. Bolsonaro ha affermato che Ribero sarà “un ministro propenso al dialogo”.
“Ciò che libera un uomo non sono i programmi sociali, ma la conoscenza”, ha osservato il presidente. Il posto di ministro della Pubblica Istruzione era rimasto vacante dal 18 giugno, quando Abraham Weintraub, un polemico funzionario, si è dimesso per un posto alla Banca Mondiale, a Washington. Il sostituto prescelto era stato stato Carlos Decotelli, che non è mai entrato in carica dopo aver rivelato una serie di irregolarità nella sua carriera accademica.

L’America Latina appartiene a (qualche) Dio | Brasile

Cina

Dopo essere stati chiusi per sei mesi, riaprono i cinema in Cina. Visto che la maggior parte del paese è classificato a basso rischio, si prevede una riapertura a livello nazionale. Molti a causa della pandemia hanno chiuso definitivamente. Quelli che riapriranno  saranno soggetti a una rigida serie di regole, tra cui il fatto che le proiezioni saranno limitate al 30% della capacità e il numero di film proiettati in un locale limitato al 50% del volume precedente. Le temperature dei clienti saranno prese all’entrata e le maschere dovranno essere indossate in ogni momento, sia dai frequentatori del cinema che dal personale. I biglietti dovranno essere acquistati online e gruppi separati di clienti dovranno sedere ad almeno un metro di distanza. In base alle restrizioni, nessun cibo o bevanda potrà essere servito nei cinema. Questo sarà un nuovo colpo, particolarmente importante, in quanto ha rappresentato a lungo una parte significativa delle entrate del settore.

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