21 ottobre 2021 – Notiziario

Scritto da in data Ottobre 21, 2021

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  • I talebani a colloquio in Russia annunciano di star lavorando a un governo inclusivo.
  • Spagna: approvata estradizione verso gli Stati Uniti di un ex capo dei servizi segreti venezuelani.
  • Belgio: Navalny vincintore del premio Sacharov.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Afghanistan

«I talebani stanno lavorando per formare un governo inclusivo in Afghanistan e i cambiamenti nella sua composizione potrebbero avvenire nel prossimo futuro».
Lo ha detto Amir Khan Muttaki, ministro degli Esteri del governo provvisorio del paese. «Le riforme sono in pieno svolgimento, ci saranno cambiamenti nel governo», ha detto Muttaki in conferenza stampa dopo la riunione a Mosca. La possibilità di un riconoscimento internazionale del movimento talebano è stata sollevata durante i colloqui di Mosca. Lo ha dichiarato Zamir Kabulov, l’inviato presidenziale russo per l’Afghanistan e direttore del secondo dipartimento asiatico del ministero degli Esteri. Ma accadrà quando i talebani cominceranno a essere all’altezza della maggior parte delle aspettative della comunità internazionale in materia di diritti umani e di inclusività», ha aggiunto Kabulov, citato da Interfax. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov ha anche affermato che la Russia si dice “soddisfatta” del livello di interazione con il nuovo governo dell’Afghanistan ma ha anche messo in guardia Kabul a non usare il paese come “base d’appoggio” per azioni contro i paesi vicini, visto che − ha aggiunto − «i gruppi terroristici dello Stato Islamico e al-Qaida cercano di approfittare dell’instabilità del paese». La Russia si rammarica, inoltre, dell’assenza degli Stati Uniti dal terzo round delle consultazioni di Mosca sull’Afghanistan, che ha preso il via al President Hotel della capitale russa. I colloqui coinvolgono i rappresentanti di dieci paesi della regione, così come una delegazione di alto livello del movimento talebano (fuorilegge in Russia).

Più di 250 combattenti affiliati a Daesh sono stati arrestati nell’ultimo mese, hanno detto i funzionari talebani, aggiungendo che molti di loro sono prigionieri fuggiti dalle carceri di tutto il paese. Daesh si è assunto la responsabilità dei due recenti attacchi mortali, uno nella provincia settentrionale di Kunduz e l’altro nella provincia meridionale di Kandahar. In questi attentati decine di persone sono state ferite e uccise.

Siria

È salito a diciannove il bilancio dei morti dell’attacco terroristico avvenuto ieri mattina a Damasco contro un autobus dell’esercito siriano: lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale SANA. Il numero dei feriti rimane invariato a tre. Secondo l’agenzia l’attentato è stato realizzato con due ordigni esplosivi e una fonte militare citata da SANA ha riferito che una delle bombe si trovava sul bus ed è esplosa mentre il mezzo passava vicino al ponte Hafez al-Assad, nel cuore della capitale. L’attacco non è stato ancora rivendicato.

Rwanda

I procuratori della pubblica accusa hanno presentato ricorso contro la sentenza a 25 anni di carcere per terrorismo, da loro giudicata “troppo lieve” rispetto all’ergastolo chiesto nella requisitoria, che è stata inflitta all’eroe che durante il genocidio del 1994, pur essendo di etnia hutu, salvò oltre un migliaio di tutsi dal massacro, dando loro rifugio nell’albergo di cui era direttore: un episodio che ispirò il film hollywoodiano “Hotel Rwanda”.
Paul Rusesabagina, che oggi ha 67 anni, strenuo oppositore del presidente ruandese in carica, Paul Kagame, insieme ad altri 20 imputati è stato condannato lo scorso 20 settembre in un processo che diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno giudicato una farsa politicamente motivata. Rusesabagina è accusato di aver organizzato e diretto un gruppo terroristico, il Fronte per la liberazione nazionale (Fln), e additato come responsabile di una serie di attentati con vittime compiuti fra il 2018 e il 2019 in Ruanda

Belgio

«Il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è il vincitore del Premio Sacharov 2021 per la libertà di pensiero del Parlamento europeo». Lo ha annunciato su Twitter il gruppo del Ppe. «Putin, libera Navalny − sottolinea il Ppe −. L’Europa chiede la sua libertà e quella di tutti gli altri prigionieri politici». L’annuncio ufficiale a breve alla Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo.

Stati Uniti

Dopo essere stato bandito da Facebook e Twitter, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump lancerà la sua app di social media “TRUTH Social” che, ha affermato, «resisterà alle aziende Big Tech» come Twitter e Facebook che lo hanno escluso. “TRUTH Social” sarà creato attraverso una nuova società formata dalla fusione del Trump Media and Technology Group e una società di acquisizione speciale (SPAC), secondo un comunicato stampa distribuito da entrambe le organizzazioni. Il social network, il cui lancio in versione beta è previsto per il mese prossimo mentre il lancio completo nel primo trimestre del 2022, è la prima di tre fasi nei piani dell’azienda, seguita da un servizio di video on demand in abbonamento chiamato TMTG+ che includerà intrattenimento, notizie e podcast, secondo il comunicato stampa.

Spagna

Un tribunale spagnolo ha ordinato ieri l’estradizione di una spia venezuelana negli Stati Uniti, dove è ricercata con l’accusa di traffico di droga e appartenenza a un’organizzazione terroristica. Il Maggiore Generale in pensione Hugo Carvajal, che per oltre un decennio ha consigliato il defunto leader venezuelano Hugo Chávez prima di rompere con il suo successore, resiste all’estradizione da quando è stato arrestato in Spagna nell’aprile 2019. Carvajal aveva evitato l’estradizione negli Stati Uniti quando è stato arrestato ad Aruba nel 2014, con la stessa accusa di New York su cui hanno agito le autorità spagnole. È tornato in Venezuela dopo essere sfuggito alla cattura delle autorità ed è stato ricevuto come un eroe. Ma alla fine ha rotto con il presidente venezuelano Nicolás Maduro, dando il suo sostegno all’opposizione. Ha poi lasciato il Venezuela per sempre. I pubblici ministeri di New York affermano che Carvajal ha usato il suo alto ufficio per coordinare il contrabbando di circa 5.600 chilogrammi di cocaina dal Venezuela al Messico nel 2006.
Carvajal avrebbe anche fornito armi ai guerriglieri armati delle FARC in Colombia, secondo il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, e ha contribuito a finanziare le attività del gruppo facilitando le spedizioni di grandi quantità di cocaina diretta negli Stati Uniti attraverso il Venezuela. Il tribunale nazionale spagnolo ha affermato che la polizia e i servizi penitenziari spagnoli saranno responsabili del suo trasferimento negli Stati Uniti. Nessuna data è stata data. La scorsa settimana il tribunale nazionale ha ordinato l’estradizione dell’ex infermiera di Chávez, accusata a Miami di riciclaggio di denaro.

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