22 dicembre 2022 – Notiziario Mondo

Scritto da in data Dicembre 22, 2022

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  • Afghanistan: pioggia di critiche per il divieto delle ragazze all’università, per i leader musulmani è anti-islamico.
  • Tigray: dopo un anno e mezzo tornano a squillare i telefoni e la gente racconta il proprio dolore.
  • Israele: Netanyahu forma il nuovo governo tutto maschile e quasi tutto ultrareligioso.
  • Myanmar: le nazioni unite chiedono il rilascio di Aung San Suu Kyi.
  • Yemen: Concesso alla Croce Rossa una rara visita a 3400 prigionieri di guerra. 

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Afghanistan

Quello che state ascoltando è un gruppo di ragazze sedute all’università, tutte vestite di nero come avevano voluto i talebani, con un insegnante che sta dicendo loro che devono tornare a casa, che quello non è più un posto per loro. Piangono, si coprono il viso con le mani. Nel silenzio di un mondo che sta a guardare. Vi riportiamo le condanne internazionali, dove naturalmente l’Italia non c’è, quell’Italia che nel silenzio viola quei vent’anni di lavoro fatto, di soldi spesi e di sangue versato dei suoi soldati. Non è solo una questione di condanna, è una questione di umanità anche di chi sta fuori dai giochi politici, perché ci sono momenti epocali dove chiunque dovrebbe essere parte del mondo che vorrebbe.

Il regime talebano in Afghanistan sta attirando sempre più critiche internazionali dopo la recente presa di posizione di non consentire alle donne di frequentare le università. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato ieri che l’ultima decisione dei talebani è stata un “grave passo indietro” e che “il mondo sta guardando”, aggiungendo: “Giudicheremo i talebani dalle loro azioni”.

La ministra degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha dichiarato che i Talebani “hanno deciso di distruggere il futuro del proprio Paese” vietando alle donne afghane di frequentare l’università e ha detto che inserirà la questione nell’agenda del G7. “Distruggendo il futuro delle ragazze e delle donne in Afghanistan, i Talebani hanno deciso di distruggere il futuro del loro stesso Paese. Metterò la questione all’ordine del giorno del G7 domani”, che sarebbe oggi, ha scritto su Twitter la ministra, il cui Paese detiene la presidenza del G7 fino alla fine dell’anno. “Il mondo ci guarda”, ha aggiunto rivolgendosi ai funzionari afghani.
I n campo anche la Turchia. Il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, ha definito “contro lo spirito dell’Islam” il divieto di frequentare l’università imposto dai talebani alle donne in Afghanistan. “Non c’è posto nella religione per questo tipo di proibizione”, ha scritto su Twitter il portavoce di Erdogan.

Gli Emirati Arabi Uniti, il Pakistan e la Muslim World League (MWL) si sono aggiunti alle proteste internazionali per la decisione del governo. Lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale degli Emirati Arabi Uniti, e il suo omologo Bilawal Bhutto Zardari, ministro degli Affari esteri del Pakistan, hanno discusso la decisione in una telefonata, secondo quanto riportato giovedì dall’agenzia di stampa statale WAM. I due diplomatici hanno sottolineato che l’Islam come religione ha dedicato un’attenzione significativa alle donne, ha concesso loro una posizione privilegiata e ne ha salvaguardato i diritti.
Hanno affermato la necessità di garantire i diritti delle donne, nonché l’importanza della piena ed equa partecipazione delle donne e delle ragazze in tutti gli aspetti della vita. Poco fa, anche il segretario generale della Lega mondiale musulmana (MWL), presidente dell’Associazione degli studiosi musulmani, Mohammad bin Abdulkarim Al-Issa, ha denunciato questa decisione, in quanto “contraddice la guida dell’Islam e il consenso degli studiosi della nazione islamica”, ha riferito oggi l’agenzia di stampa ufficiale dell’Arabia Saudita SPA.
Ha inoltre affermato che la decisione “viola i valori internazionali e umani, privando le donne e le ragazze afghane del loro legittimo diritto all’istruzione e il popolo afghano in generale delle loro competenze femminili per contribuire alla loro prosperità e sviluppo”.
La dott.ssa Al-Issa ha anche espresso, a nome del MWL e delle sue accademie, organismi e consigli globali, piena solidarietà alle donne e alle ragazze afghane e al popolo afghano nel suo insieme nell’importante questione dell’istruzione come priorità fondamentale per la legge islamica. Ha invitato il governo provvisorio afghano a ribaltare questa decisione, e quindi a prendere la strada dell’unanimità degli studiosi islamici delle loro varie sette su questa importante questione.

Mercoledì, anche il ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita ha invitato i talebani a revocare la decisione, ha riferito l’agenzia di stampa saudita (SPA) ufficiale. Il divieto dei talebani all’istruzione universitaria per le donne è in contraddizione con “la concessione alle donne afghane dei loro pieni diritti legali, primo fra tutti il ​​diritto all’istruzione, che contribuisce a sostenere la sicurezza, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità dell’Afghanistan e del suo popolo fraterno”, ha affermato il ministero.

Stephane Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite, ha anche affermato: “È un’altra mossa molto preoccupante ed è difficile immaginare come il Paese possa svilupparsi, affrontare tutte le sfide che ha, senza la partecipazione attiva delle donne e l’educazione delle donne”.

Antony Blinken, Segretario di Stato degli Stati Uniti, si è detto “profondamente sgomento” per l’annuncio, aggiungendo: “Le donne afghane meritano di meglio. L’Afghanistan merita di meglio”. “I talebani hanno appena definitivamente posticipato il loro obiettivo di essere accettati dalla comunità internazionale”.

Intanto in Afghanistan, molti studenti e professori maschi si sono uniti alle studentesse mentre protestavano fuori dai campus universitari.

Iran

Un’adolescente iraniana di nome Masooumeh è morta a Teheran dopo essere stata arrestata perché si era tolta il velo in classe in segno di protesta. Lo ha denunciato il direttore della ong, con sede a New York, Center for Human Rights in Iran. La 14enne è stata identificata tramite l’esame delle registrazioni di telecamere di sorveglianza a scuola. Dopo essere stata messa in custodia, la ragazza è stata trasferita in ospedale dove sono state rilevate gravi lacerazioni vaginali e lì è morta.

  • Il leader supremo iraniano Ali Khamenei sembra dirigere personalmente l’approccio del regime alle proteste nel Sistan e nella provincia del Baluchistan.
  • L’Iran potrebbe dover affrontare una crescente carenza di gas nei prossimi mesi invernali.
  • Almeno cinque proteste si sono tenute ieri in tre città di due province.
  • Alcuni coordinatori e organizzazioni della protesta hanno annunciato l’intenzione di pubblicare regolarmente bollettini stampati.
  • Il ministero dell’Interno potrebbe rimescolare i governatori provinciali per migliorare la sicurezza interna.

Yemen

La Croce Rossa ha dichiarato di aver condotto rare visite a migliaia di prigionieri su entrambi i fronti della guerra civile yemenita che dura da otto anni, un passo che potrebbe aprire la strada a uno scambio di detenuti tra i rivali. Fabrizio Carboni, direttore del Comitato internazionale della Croce Rossa per il Medio Oriente, ha dichiarato all’Associated Press che i membri dell’organizzazione hanno visto più di 3.400 persone in una visita di 10 giorni a una struttura in Arabia Saudita a dicembre e un viaggio separato nella capitale dello Yemen, Sanaa, a ottobre. Carboni ha detto che ai membri dell’organizzazione è stato consentito l’accesso ad alcuni dei “luoghi più segreti e sensibili”, e saranno in grado di informare i cari di molti detenuti della loro ubicazione.

Il conflitto dello Yemen è iniziato nel 2014 dopo che i ribelli Houthi sono scesi dalle montagne e hanno preso il controllo della capitale, Sanaa, e di gran parte del nord del paese, costringendo il governo dello Yemen all’esilio. La coalizione guidata dai sauditi è poi entrata in guerra nel marzo 2015, sostenuta dagli Stati Uniti e dagli Emirati Arabi Uniti. Da allora il conflitto è diventato una delle peggiori crisi umanitarie del mondo, uccidendo più di 150.000 persone, secondo l’Armed Conflict Location and Event Data Project. Nessuna delle due parti ha diffuso il numero di prigionieri legati al conflitto che detiene, ma si stima che decine di migliaia siano stati trattenuti nel corso della guerra, molti in condizioni difficili.

Siria

Il presidente siriano Bashar al Assad ha emesso un decreto presidenziale che prevede un’amnistia parziale per i detenuti riconosciuti colpevoli di una serie di crimini previsti dal codice penale e commessi prima del 21 dicembre 2022. Tra i crimini amnistiati c’è quello di diserzione in un paese travolto da più di 11 anni di conflitto armato e il cui esercito è stato dilaniato da diserzioni e scissioni interne, sin dall’inizio delle violenze nel 2011. .
Alla luce della gravosa crisi economica senza precedenti in tutta la Siria, la maggior parte dei giovani – abili alla leva obbligatoria e che dura più di 18 mesi – da anni tenta di lasciare illegalmente il paese. In Siria Il numero di disertori è dunque altissimo.
Secondo il decreto presidenziale odierno, i disertori che sono ancora in patria hanno da oggi tre mesi di tempo per presentarsi ai centri di arruolamento perché decada il crimine di diserzione. Per quelli fuggiti all’estero il periodo di tempo per consegnarsi alle autorità senza essere arrestati è di quattro mesi. Finora, secondo i dati delle organizzazioni umanitarie siriane e internazionali, gli oltre 130mila prigionieri politici siriani ancora dietro le sbarre non hanno beneficiato di queste amnistie parziali, che hanno consentito, in tutto, la liberazione di circa 7mila detenuti in quasi 12 anni.

Israele e Palestina

Benjamin Netanyahu ha informato il presidente israeliano Isaac Herzog di aver formato un governo, ha detto mercoledì il suo partito Likud. Il nuovo governo israeliano dovrebbe essere quello più di destra della storia israeliana. E’ tutto al maschile, e quasi tutto ultraortodosso eccetto per Netanyahu stesso. I membri del gabinetto di Netanyahu includono Itamar Ben-Gvir, che sarà nominato ministro della sicurezza e sarà responsabile delle forze di polizia nazionali; Bezalel Smotrich, un leader dei coloni della Cisgiordania che servirà come ministro delle finanze; e Avi Maoz, il capo di una piccola fazione anti-LGBT che controllerà parti del sistema educativo israeliano.

Medici palestinesi hanno detto che un ragazzo di 23 anni è stato ucciso e altri cinque feriti dal fuoco israeliano, mentre le truppe dell’IDF si sono scontrate con uomini armati nel nord della Cisgiordania all’inizio di oggi. Ahmed Daraghmeh è stato ferito a morte quando i palestinesi armati hanno scambiato il fuoco con le truppe israeliane che sono entrate nella città di Nablus per scortare i fedeli ebrei in un sito noto come la biblica tomba di Giuseppe nella città palestinese. Daraghmeh era della vicina città di Tubas ed era un giocatore di calcio della squadra locale della città. Non è chiaro se stesse prendendo parte agli scontri. Non ci sono stati commenti immediati da parte delle forze di difesa israeliane. Gli israeliani ortodossi visitano la tomba di Giuseppe su base mensile, se non più frequentemente, ei pellegrinaggi quasi sempre scatenano violenti scontri con i palestinesi locali quando l’IDF entra in anticipo a Nablus per mettere in sicurezza l’area per l’arrivo dei pellegrini intransigenti.

Etiopia

Per un anno e mezzo, si legge sull’ AP, le telefonate a persone che cercavano di sopravvivere a una delle peggiori guerre del mondo non sono andate a buon fine. Ora, mentre le linee telefoniche iniziano a essere ripristinate in alcune parti della regione del Tigray in Etiopia dopo un fragile accordo di pace , alcuni tigrini si sentono sollevati, mentre altri sono a pezzi.

“Ho temuto di ricevere telefonate”, ha detto un tigrino che vive in Norvegia, che come altri ha parlato con l’Associated Press in condizione di anonimato per paura di rappresaglie contro i suoi parenti. “Vuoi parlare con la tua famiglia, ma non sai che tipo di storie ascolterai, neanche chi è ancora vivo.”

Si stima che il conflitto tra le forze etiopi e alleate contro la parte del Tigray abbia ucciso centinaia di migliaia di persone dalla fine del 2020, secondo le Nazioni Unite e gli Stati Uniti, citando ricerche accademiche. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha affermato che sono morte più persone in questo conflitto che in quello ucraino.

Solo ora molti tigrini stanno iniziando a conoscere il destino dei propri cari mentre le linee telefoniche vengono ricollegate in alcune aree che sono tornate sotto il controllo del governo federale etiope.

Il 10 dicembre, Tigrayan in Norvegia ha parlato con suo padre e i suoi fratelli nella città centrale di Adwa per la prima volta dal giugno 2021. “Non sapevo se fossero ancora vivi, quindi è stato uno shock sentire le loro voci”, ha detto. “Non sapevo da dove cominciare. Ho dovuto riagganciare e richiamarli più tardi perché ero sopraffatto”. Eppure la chiamata ha portato anche notizie dolorose: la sua famiglia gli ha detto che sette vicini nel loro villaggio natale a 30 chilometri (18 miglia) a sud di Adwa erano stati uccisi dopo che le forze etiopi e alleate della vicina Eritrea avevano preso il controllo dell’area in ottobre, pochi giorni prima che il accordo di pace è stato firmato. Negli ultimi giorni i social media sono stati inondati da post di tigrini che affermano di aver appreso della morte di persone care. Il più importante è stato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Sono stato informato che mio zio è stato assassinato dall’esercito eritreo”, ha detto ai giornalisti la scorsa settimana. “Ho parlato con mia madre, ed era davvero devastata perché era il più giovane della loro famiglia e aveva quasi la mia stessa età, un giovane zio”. Il blackout delle comunicazioni è “l’arresto ininterrotto più lungo del mondo”, secondo il gruppo per i diritti di Internet Access Now. Il governo etiope, che ha vietato ai giornalisti di recarsi nel Tigray, afferma che la chiusura è necessaria per motivi di sicurezza.

Esperti di diritti umani hanno affermato che il blackout ha contribuito ad alimentare abusi da parte delle truppe fiduciose che i loro crimini non raggiungeranno il mondo esterno. Tutte le parti sono state accusate di atrocità, in particolare le forze dell’Eritrea, che hanno condotto una campagna di uccisioni, stupri di gruppo e fame forzata e rimangono in alcune parti del Tigray.

Qatargate

Eva Kaili “si fidava” del compagno Francesco Giorgi e “lui l’ha tradita”. Lo ha detto l’avvocato della stessa Kaili, Mihalis Dimitrakopoulos, al termine di un colloquio di oltre quattro ore con l’ex vicepresidente del Parlamento europeo svoltosi nel carcere di Haren.

Francia

Sciopero ferroviario nel giorno di natale, per il governo francese è da irresponsabili. I funzionari riconoscono la legittimità del diritto di sciopero e delle richieste dei lavoratori, ma criticano la tempistica. Un treno su tre sarà fuori servizio, hanno dichiarato martedì i rappresentanti della SNCF in una conferenza stampa. Circa 200.000 persone vedranno i loro treni cancellati.

Regno Unito

Migliaia di addetti alle ambulanze in Inghilterra e Galles hanno scioperato ieri per la sempre più ampia vertenza salariale nel Regno Unito e si sono riscontrati gravi disagi per i cittadini che necessitano di un intervento medico d’emergenza.

Russia

La Russia continuerà a migliorare la preparazione al combattimento delle forze nucleari: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Consiglio di Difesa indicando gli obiettivi militari del 2023, aggiungendo che Mosca dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat. La dichiarazione giunge a poche ore dal previsto annuncio del presidente americano Joe Biden sul via libera di Washington all’invio dei missili Patriot a Kiev.

Stati Uniti

Standing ovation e applausi hanno accolto Volodymyr Zelensky al Congresso americano. “Sfidando ogni probabilità – ha sottolineato il presidente ucraino – l’Ucraina non è caduta. L’Ucraina è viva e combatte”. “La tirannia russa ha perso il controllo su di noi – ha continuato – la battaglia continua e dobbiamo sconfiggere il Cremlino sul campo di battaglia”. Dal canto suo il presidente Biden ha detto: “Non sarete mai da soli”, ha assicurato il presidente americano. “La lotta dell’Ucraina fa parte di qualcosa di più grande. Gli americani si oppongono ai bulli e lottano per la liberta’”, ha sottolineato Biden. “Non ho mai visto la Nato e l’Ue più unite di così”.
“L’Ucraina ha infranto le aspettative della Russia in ogni modo possibile. Gli Stati Uniti vi sosterranno per il tutto tempo necessario”, ha aggiunto il presidente americano. “I sistemi Patriot saranno un asset critico per l’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione della Russia” ha detto Biden annunciando il nuovo pacchetto di armi da 1,85 miliardi di dollari.

  • Mercoledì il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha tenuto uno storico discorso al Congresso.
  • Una visita natalizia proprio come Churchill che si rivolse al Congresso il 26 dicembre 1941.
  • Zelenskyy ha fatto molteplici paragoni con la seconda guerra mondiale e la storia americana durante il discorso.
  • Indossava anche una felpa verde decorata con lo stemma dell’Ucraina, un tridente d’oro.

Donald Trump ha pagato 1,1 milioni di dollari in tasse federali sul reddito nei primi tre anni delle sua presidenza, ma ha pagato zero dollari nel 2020.  Lo riporta il New York Times citando i dati diffusi dalla commissione della Camera che ha autorizzato la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi del tycoon che, nel 2020, ha denunciato una perdita di 4,8 milioni di dollari e non ha pagato tasse sul reddito.

Bahamas

I funzionari delle Bahamas stanno consegnando il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried alle autorità statunitensi mercoledì sera, ha annunciato l’Ufficio del Procuratore Generale e il Ministero degli Affari Legali delle Bahamas. Bankman-Fried sta affrontando una serie di accuse, tra cui violazioni del finanziamento della campagna, frode telematica e riciclaggio di denaro in seguito al crollo di alto profilo del mercato delle criptovalute FTX. La Royal Bahamas Police Force ha arrestato Bankman-Fried il 12 dicembre dopo che gli Stati Uniti avevano notificato alle autorità locali le accuse mosse contro di lui.

Colombia

Un serbatoio di stoccaggio di carburante per auto e aereo si è incendiato ed è esploso la notte scorsa nella città di Barranquilla (Colombia settentrionale) causando un grave allarme ambientale e la morte di uno dei vigili del fuoco accorsi sul posto.

Argentina

Haydée Gastelú Garcia Buela, storica Madre di Plaza de Mayo, fra le prime a sfidare la dittatura argentina alla ricerca del figlio scomparso, è morta ieri a Buenos Aires all’età di 94 anni. Via Twitter, il Segretariato per i Diritti umani del governo si è rammaricato profondamente per il decesso di una delle 14 Madri che diedero vita al movimento il 30 aprile 1977 sulla storica piazza della capitale argentina.
In un successivo tweet il Segretariato ha sottolineato che la Madre è stata “esempio di resistenza, memoria e lotta incessante per i diritti umani”. E che “dopo 25 anni di ricerche Haydeé è riuscita a trovare il corpo di suo figlio Horacio, assassinato nel massacro di Fatima” I responsabili di questo – si ricorda infine – sono stati perseguiti e incarcerati”.

Brasile

 Il maltempo continua a mietere vittime in Brasile: piogge torrenziali sono cadute stamani sullo Stato sudorientale di Minas Gerais, dove il bilancio dei morti è salito a otto, mentre altre 26 persone sono decedute nei temporali che da un mese hanno colpito diverse regioni del Paese

Decine di voli sono stati sospesi anche ieri, in Brasile, nel terzo giorno di sciopero parziale degli operatori aerei, che hanno minacciato di prorogare lo stato di agitazione fino a Natale. I maggiori disagi si sono avuti ieri mattina all’aeroporto domestico Santos Dumont di Rio de Janeiro, dove nessun aereo è decollato sia per lo sciopero, sia per le forti piogge.

Malesia

I gruppi di attivisti stimano che tra le 16 e le 20 persone siano morte di fame o di sete su una barca che trasportava l’etnia Rohingya e si è arenata al largo della costa indiana. La barca, che trasporta almeno 100 persone e si trova attualmente in acque malesi, è rimasta in mare per due settimane. Non è chiaro se la barca sia andata alla deriva o sia stata rimorchiata nelle acque malesi, o se l’India abbia tentato di fornire aiuti. Ogni anno molti Rohingya rischiano la vita imbarcandosi su navi traballanti per raggiungere la Malesia. La marina dello Sri Lanka ha salvato più di 100 Rohingya su un’altra barca durante il fine settimana. Nel 2018, più di 730.000 musulmani Rohingya sono fuggiti nel vicino Bangladesh a seguito di una repressione militare in Myanmar che secondo i testimoni includeva uccisioni di massa e stupri. Gruppi per i diritti e media hanno documentato l’uccisione di civili e l’incendio di villaggi.

Myanmar

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto alla giunta birmana di rilasciare Aung San Suu Kyi ieri, quando ha adottato la sua prima risoluzione in assoluto sulla situazione nel paese del sud-est asiatico. Il Consiglio di 15 membri è stato diviso per decenni sul Myanmar e in precedenza è stato in grado di concordare solo dichiarazioni formali sul Paese, che è sotto il governo militare dal febbraio 2021. Ma la risoluzione, proposta dalla Gran Bretagna, è stata approvata con 12 voti a favore e nessuno contrario, poiché Cina e Russia si sono astenute dall’esercitare i loro veti.

Vietnam

L’Institute of Sino-Nom Studies di Hanoi afferma di aver perso 25 libri scritti nella tradizionale scrittura Nom vietnamita, uno dei quali è “rilevante per il territorio sovrano del Vietnam”, secondo il vice capo del dipartimento di letteratura, Nguyen Xuan Dien.

Pubblicando sulla sua pagina Facebook martedì, un giorno dopo la riunione annuale dell’istituto, Dien ha affermato che i libri erano “estremamente importanti per la cultura nazionale”. L’istituto ha dichiarato mercoledì che i libri erano tra i 35.000 volumi che aveva catalogato e conservato su richiesta dell’Accademia delle scienze sociali del Vietnam. Quando ha ispezionato l’inventario nell’aprile 2020, per la prima volta in oltre 10 anni, ha scoperto che mancavano 29 libri. Quattro dei libri sono stati successivamente trovati sugli scaffali sbagliati.

Tra i libri ancora dispersi ce ne sono quattro scritti dallo scienziato Le Quy Don e due libri che registrano la precisa geografia, confini e confini relativi al territorio sovrano del Vietnam, secondo Dien. Quei due volumi potrebbero aiutare a convalidare le rivendicazioni territoriali del Vietnam nel Mar Cinese Meridionale. Il Paese ha rivendicazioni nell’arcipelago delle Spratly – rivendicato anche da Cina, Filippine e Taiwan – e nell’arcipelago delle Paracel, dove la Cina rivendica tutte le isole e ha costruito una base militare per sorvegliare la regione.

Indonesia

Il presidente dell’Indonesia Joko “Jokowi” Widodo ha annunciato ieri che il Paese vieterà le esportazioni di bauxite a partire da giugno 2023, sottolineando la determinazione del suo governo a sviluppare un’industria nazionale di raffinazione e lavorazione dei minerali. Come con un precedente divieto sulle esportazioni di minerale di nichel non lavorato, il divieto sul minerale di bauxite lavato ha lo scopo di costringere le società straniere a investire in impianti di lavorazione della bauxite in Indonesia, per aumentare quanto il paese guadagna dalle sue risorse naturali. Jokowi ha riconosciuto che a breve termine il divieto probabilmente ridurrà le spedizioni di bauxite agli acquirenti esteri prima che i benefici della politica inizino a farsi sentire. Secondo un ariticolo di El Tempo , l’Indonesia potrebbe perdere tra $ 500 e $ 600 milioni all’anno per i primi anni.

Australia

La polizia federale australiana (AFP) ha dichiarato oggi di aver preso in custodia il capo di un cartello globale del traffico di droga, soprannominato “El Chapo dell’Asia”, dopo che è stato estradato dai Paesi Bassi.

L’AFP ha affermato che l’arresto è il culmine di un’indagine di lunga data su un’organizzazione del crimine organizzato nota come “Sam Gor”, o “The Company”, che afferma di aver trafficato metanfetamine per milioni di dollari in Australia. AFP non ha identificato la persona arrestata per nome e in genere non rivela i nomi delle persone arrestate prima del processo.

Una persona che ha familiarità con il caso ha detto che l’uomo arrestato è il cittadino canadese Tse Chi Lop, uno dei più importanti signori della droga del mondo. Rischia la pena massima dell’ergastolo.

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