22 luglio 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Luglio 22, 2020
- Iraq: rapita curatrice d’arte tedesca, il premier iracheno in Iran (in copertina).
- Stati Uniti: manifestazione a San Quintino contro i morti da coronavirus in carcere, in collegamento Cristiano Valli.
- Israele e Palestina: i malati di cancro a Gaza, intrappolati dal coronavirus e dalla politica.
- Pakistan: rilasciato noto giornalista scomparso per 12 ore.
- Myanmar: Aung San Suu Kyi si candida alle elezioni di novembre.
- Sudan: l’ex dittatore Bashir a processo per il colpo di stato che lo portò al potere nel 1989.
- Gli Stati Uniti offrono 5 milioni di dollari per l’arresto del capo della Corte Suprema del Venezuela.
- Nuova Zelanda: licenziato ministro dell’Immigrazione per rapporto inappropriato con una subordinata del suo staff.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Iraq
Hella Mewis, una cooperante tedesca, che da anni viveva a Baghdad e lavorava per il collettivo Bait Tarkib che promuove l’arte tra i giovani artisti locali, è stata rapita nella frequentata Abu Nuwas Street, vicino al collettivo artistico, ieri verso le 8 del mattino. Secondo l’AFP, la Mewis era in bicicletta quando due macchine, una delle quali un pick-up spesso usato dalle forze di sicurezza, l’hanno presa.
Il premier iracheno Mustafa al-Kadhimi si è recato ieri in Iran per la prima tappa di un tour estero che lo porterà anche negli Stati Uniti, per incontri con i vertici delle due grandi potenze nemiche tra loro, ma che di fatto hanno sostenuto la sua nomina. Al centro dei colloqui a Teheran ci saranno la cooperazione bilaterale e le principali questioni regionali, tra cui la lotta al terrorismo.
Verranno discusse le strategie per aumentare fino a 20 miliardi di dollari l’interscambio tra i Paesi. In agenda anche un confronto sulla piena riapertura delle dogane alla frontiera dopo il picco dell’emergenza Covid-19.
il Primo Ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi ha cercato di assicurare gli iraniani che l’Iraq non avrebbe permesso che il suo suolo venisse usato per lanciare aggressioni contro di loro, facendo chiaramente riferimento agli Stati Uniti.
Turchia
Censurata la realizzazione di una serie di Netflix nella quale uno dei personaggi è omosessuale. La denuncia arriva dalla sceneggiatrice Ece Yorenc della serie If only, le cui riprese avrebbero dovuto iniziare in questi giorni. Con ogni probabilità verrà sostituito il personaggio gay con uno etero.
Israele e Palestina
In risposta ai piani israeliani di annettere parti della Cisgiordania, l’Autorità Palestinese ha cessato ogni coordinamento con Israele. Di conseguenza, uscire da Gaza è quasi impossibile, anche per i malati gravi. Una giovane madre che vive nella Striscia di Gaza, è disperata per gli eventi degli ultimi tre mesi: Walla Al Zureidi, 31 anni e un il cancro al seno. Ha bisogno di cure non disponibili nel territorio chiuso.
“Non sappiamo se riceverò un trattamento. Senza di esso, c’è il rischio che muoia”, ha detto al telefono da Gaza alla testata Deutsche Welt. Dopo aver subito una mastectomia, le era stato fissato un appuntamento per la radioterapia a giugno in un ospedale di Gerusalemme est. Ma le restrizioni di viaggio introdotte per contenere la pandemia di coronavirus e la decisione dell’Autorità Palestinese (PA) di maggio di sospendere il coordinamento civile e di sicurezza con Israele – una protesta contro i piani di Israele di annettere parti della Cisgiordania – la inchiodano a Gaza. Negli ultimi 13 anni, Israele ha strettamente controllato il movimento di persone e merci attraverso i suoi punti di attraversamento con la Striscia di Gaza governata da Hamas. Ottenere un permesso israeliano per uscire da Gaza è un processo burocratico difficile. Israele consente solo alle persone di determinate categorie – casi medici gravi, commercianti, studenti e altri casi umanitari – di presentare una domanda.
A Hebron è stato demolito dai soldati israeliani un centro coronavirus per i palestinesi in costruzione su proprietà privata palestinese, ma senza i permessi israeliani. Hebron, la più grande città del territorio e centrale per l’economia dell’Autorità Palestinese (PA), è stata colpita in modo particolarmente duro. Martedì l’Autorità Palestinese ha registrato 65 morti per coronavirus nei territori palestinesi.
Etiopia
Il primo ministro dell’Etiopia ha dichiarato ieri che il suo Paese, l’Egitto e il Sudan, hanno raggiunto una “grande intesa comune che apre la strada a un accordo rivoluzionario” sul progetto della diga sul Nilo Blu, che aveva portato a forti tensioni regionali e paure di scontri militari. Egitto e Sudan vedono la diga come una grave minaccia per l’approvvigionamento idrico dei loro paesi, mentre l’Etiopia lo considera essenziale per avere energia elettrica e sviluppo. La dichiarazione dell’ufficio di Abiy Ahmed Ali è arrivata dopo che nuove immagini satellitari hanno mostrato un innalzamento del livello dell’acqua della diga del valore di 4,6 miliardi di dollari.
Sudan
L’ex presidente del Sudan Omar Hasan Ahmad al-Bashir, rovesciato l’anno scorso dai militari a causa delle proteste di massa contro il suo governo, è sotto processo nella capitale per il suo ruolo nel colpo di stato che lo ha portato al potere più di 30 anni fa. Al-Bashir, in carcere a Khartoum dopo la sua rimozione per corruzione, deve affrontare l’accusa di aver violato la costituzione, con il colpo di stato del 1989 contro il governo democraticamente eletto del primo ministro Sadiq al-Mahdi, rischia la pena di morte.
Nigeria: Uomini armati hanno ucciso 18 persone che partecipavano a un matrimonio nel nord del paese: non è chiaro chi sia dietro l’attacco, ma la zona è teatro di scontri tra i pastori musulmani Fulani e gli agricoltori cristiani.
Bulgaria
Il governo bulgaro del premier conservatore Boyko Borissov, leader del partito GERB, ha superato in parlamento una mozione di sfiducia presentata dall’opposizione socialista, che accusa l’esecutivo di fallimento nella lotta alla corruzione dilagante nel Paese.
Si tratta della quinta mozione di sfiducia contro il terzo Governo del premier Boyko Borissov, insediatosi nel maggio 2017, e la seconda per il fallimento nella lotta alla corruzione.
Ucraina
La polizia ha liberato tutte le persone tenute in ostaggio su un autobus a Lutsk e ha arrestato il sequestratore ritenuto instabile. L’uomo è stato identificato come Maksym Kryvosh, 44 anni, dalla regione russa di Orenburg. In precedenza Kryvosh aveva trascorso 10 anni in prigione per una serie di condanne, tra cui frodi e gestione illegale di armi, ha detto Gerashchenko. Si ritiene che abbia subito un trattamento psichiatrico.
Pakistan
Matiullah Jan, noto per le sue critiche contro l’esercito, visto l’ultima volta vicino a una scuola a Islamabad, era poi scomparso per riapparire 12 ore dopo. Ancora non si conoscono i dettagli del rapimento, ma ora Jan è di nuovo al sicuro a casa. I giornalisti in Pakistan sono minacciati da una varietà di attori, con gruppi di diritti che denunciano una crescente censura governativa e militare, intimidazioni e molestie nei confronti dei giornalisti avvenute negli ultimi anni. Reporter Senza Frontiere (RSF) ha classificato il Pakistan al 145° posto, su 180 paesi, nel suo World Press Freedom Index 2020. Dal 1992, almeno 61 giornalisti pakistani sono stati uccisi in relazione al loro lavoro, secondo la Committee to Protect Journalists (CPJ).
A journalist @Matiullahjan919 abducted from capital Islamabad in daylight by people in uniform he threw his mobile phone inside a school building but an armed person in uniform got back the phone and then they left this video is showing that how state is spreading lawlessness pic.twitter.com/FvA2mdGCYc
— Hamid Mir (@HamidMirPAK) July 21, 2020
Stati Uniti
Sparatoria in un’agenzia di pompe funebri a Chicago, 14 persone sarebbero rimaste ferite durante la commemorazione di una vittima di una precedente sparatoria. Secondo le prime informazioni sarebbero stati sparati 60 colpi d’arma da fuoco.
“Liberateli tutti, se non si interviene subito ogni sentenza è potenzialmente una condanna a morte”. Questo il messaggio che circa tremila manifestanti hanno portato di fronte al carcere di San Quintino in California, pochi chilometri a nord di San Francisco – ci racconta in collegamento dagli Stati Uniti, Cristiano Valli. In questo momento la struttura registra quasi duemila casi di coronavirus fra detenuti e personale, più di un terzo degli occupanti.
“Non penso che ci sia alcun modo di prevenire l’infezione in carcere – racconta Dean Master, da poco rilasciato proprio da San Quintino – non c’è modo di stare distanziati, non c’è modo di essere isolati, non si fanno test, a nessuno sembra interessare della propria salute e di quella dei detenuti. non si seguono le linee guida, non ci sono maschere”.
Il governatore della California Gavin Newsom aveva dato una parziale risposta alle richieste dei manifestanti annunciando venerdì il rilascio progressivo di ottomila prigionieri entro la fine di agosto. Il provvedimento riguarda detenuti vicini al fine pena e soggetti con condizioni di salute particolarmente a rischio. Una decisione che non è stata comunque ritenuta sufficiente dalle organizzazioni che da anni si battono per il miglioramento delle condizioni delle carceri in California.
In totale sono 70000 i casi di coronavirus registrati fra i prigionieri statunitensi, con quasi mille decessi, ma ciò che preoccupa maggiormente è che l’80% delle infezioni risalgono a meno di un mese fa.
Venezuela
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che Maikel Jose Moreno Perez “ha ricevuto personalmente denaro o tangenti immobiliari per influenzare l’esito di cause civili e penali in Venezuela” negli ultimi anni. Motivo per cui sono stati offerti 5 milioni di dollari per il suo arresto. “Moreno Perez ha ricevuto le tangenti in cambio di azioni giudiziarie” in più di 20 casi, tra i quali ordinanze ai giudici di tribunale di grado inferiore di rilascio degli accusati o archiviazione casi, ha detto Pompeo. Moreno Perez, uomo del presidente Maduro, è nella lista nera delle sanzioni del Tesoro degli Stati Uniti da maggio 2017, ed è stato aggiunto alla lista separata del Dipartimento di Stato martedì, insieme a sua moglie, per “coinvolgimento in una corruzione significativa”. Ciò significa che la coppia non può entrare negli Stati Uniti “a tempo indeterminato”.
Colombia
Sarà trasferito nei prossimi giorni il corpo di Mario Paciolla, dipendente delle Nazioni Unite, deceduto in condizioni non chiare una settimana fa. 33 anni, lavorava come osservatore ONU in una zona di reinserimento e formazione di ex guerriglieri delle FARC. Sarebbe dovuto tornare in Italia lunedì scorso.
Myanmar
La leader de facto del Myanmar, Aung San Suu Kyi, si candiderà alle elezioni generali di novembre, ha detto martedì un portavoce del suo partito della Lega nazionale per la democrazia. A Suu Kyi venne proibito di diventare presidente da una clausola della costituzione che era stata emanata sotto un precedente governo militare. Il posto di consigliere di stato era stato creato dal suo partito come soluzione alternativa, conferendole poteri esecutivi. Ricopre anche la carica di ministro degli Esteri. Suu Kyi ha portato il suo partito a una vittoria schiacciante nelle ultime elezioni generali del 2015. La vittoria ha chiuso più di cinquant’anni di governo militare ed è stato il culmine di oltre 25 anni di attivismo democratico non violento di Suu Kyi, che le è valso il Nobel per la pace. Tuttavia, il suo fallimento mentre era al potere nel porre fine agli abusi militari della minoranza musulmana rohingya nello stato occidentale di Rakhine, ha attirato la condanna di molti dei suoi ex ammiratori in tutto il mondo. Si stima che 740.000 rohingya siano fuggiti nel vicino Bangladesh e la Corte Mondiale nei Paesi Bassi ha accettato un caso di genocidio presentato contro il Myanmar.
Hong Kong
Il governo britannico ha annunciato l’imposizione di un embargo sulle forniture a Hong Kong di armi ed equipaggiamento di polizia, utilizzabili dai reparti antisommossa contro le proteste. Lo ha reso noto alla Camera dei Comuni il ministro degli Esteri, Dominic Raab, formalizzando la sospensione “immediata” dell’accordo di estradizione. Raab ha spiegato che queste misure sono una risposta “proporzionata” alla legge sulla sicurezza, che di fatto pone l’ex colonia sotto il controllo della Cina.
Nuova Zelanda
Il primo ministro neozelandese, Jacinda Ardern, ha detto oggi di aver licenziato il suo ministro dell’immigrazione per un rapporto inappropriato con una subordinata. La Ardern ha dichiarato che Iain Lees-Galloway ha avuto una relazione consensuale, per circa un anno, con una donna che aveva lavorato come membro dello staff nel suo ufficio e anche in una delle agenzie che supervisionava. La Ardern, che guida il Partito laburista liberale, ha dichiarato di non volere emettere un giudizio morale, ma che il ministro ha mostrato il fianco alle accuse di uso improprio il potere derivante dal suo ruolo. Lees-Galloway, 41 anni, ha accettato la decisione della Ardern e si è scusato. Ha detto che non cercherà la rielezione alle imminenti elezioni generali, che si terranno a settembre. “Ho agito in modo del tutto inappropriato nella mia posizione e non posso continuare come ministro”, ha dichiarato Lees-Galloway in una nota. Appena un giorno prima, il legislatore dell’opposizione Andrew Falloon si è dimesso bruscamente dopo aver presumibilmente inviato immagini sessualmente esplicite a diverse donne, tra cui una studentessa universitaria. Falloon non ha commentato le accuse, se non per scusarsi di aver fatto errori non specificati e assicurando di essere in terapia.
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