22 settembre 2025 – sciopero per Gaza
Scritto da Barbara Schiavulli in data Settembre 22, 2025
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- Oggi sciopero per Gaza: anche Radio Bullets aderisce, scegliendo di dare solo le notizie relative alla guerra in Palestina
- Regno Unito, Australia e Canada riconoscono lo Stato palestinese
- Gaza, 400 operatori sanitari ebrei di Stati Uniti, Regno Unito e Israele chiedono di porre fine al genocidio a Gaza
- Regno Unito, il Primo ministro scozzese John Swinney chiede al governo britannico di imporre ulteriori sanzioni a Israele
Il notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Sciopero nazionale
Oggi l’Italia scende in piazza per Gaza, la Palestina e la Global Sumud Flotilla dove sono a bordo. Radio Bullets aderisce dandovi solo le notizie su Gaza. Sono ormai ormai tre giorni che navighiamo verso la Striscia, stiamo puntando verso la Grecia e ci mancano circa 800 miglia per raggiungere la costa palestinese. La barca familia ieri sera, ci ha avvertito che c’era un drone alert.

Sciopero 22 settembre 2025 per Gaza, la Palestina e la Global Sumud Flotilla. Anche Radio Bullets aderisce
Regno Unito, Australia e Canada hanno riconosciuto lo Stato palestinese come parte di quello che hanno definito “uno sforzo internazionale per la soluzione a due Stati”, sottolineando che Hamas non potrà avere alcun ruolo nel futuro Stato.
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha salutato la decisione come un “passo storico e coraggioso”.
La ministra degli Esteri dell’Autorità Palestinese Varsen Aghabekian Shahin ha aggiunto che il riconoscimento “non è simbolico.
È un passo pratico, tangibile, irreversibile, che i Paesi devono compiere se vogliono davvero preservare la soluzione dei due Stati”.
Netanyahu ha affermato che risponderà “all’ultimo tentativo di imporre uno Stato del terrore nel cuore della nostra terra” dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti la prossima settimana. Ha accusato i leader di Regno Unito, Canada e Australia di “dare un’enorme ricompensa al terrorismo” e ha aggiunto: “Non accadrà. Nessuno Stato palestinese sorgerà a ovest del Giordano.”
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich (estrema destra) ha dichiarato che “l’unica risposta a questo passo anti-israeliano è la sovranità” sulla Cisgiordania “e la rimozione definitiva dell’idea folle di uno Stato palestinese dall’agenda”.
Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha detto che presenterà una proposta nel prossimo Consiglio dei ministri per “l’immediata applicazione della sovranità israeliana” sulla Cisgiordania.
Il ministero degli Esteri israeliano ha affermato che “questa dichiarazione non promuove la pace, ma al contrario destabilizza ulteriormente la regione e mina le possibilità di una soluzione pacifica in futuro”.
Yair Golan, leader del partito di sinistra Democratici, ha scritto su X che il “riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese è un grave fallimento diplomatico di Netanyahu” e “una mossa distruttiva per la sicurezza di Israele”, chiedendo “una forte iniziativa diplomatica che ponga fine alla guerra, liberi gli ostaggi e garantisca sicurezza per generazioni”.
Ha aggiunto che uno Stato palestinese smilitarizzato potrebbe far parte di un più ampio accordo regionale guidato da Israele per proteggere i suoi interessi di sicurezza.
Gaza
Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che 71 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano nelle ultime 24 ore, tra cui cinque mentre attendevano gli aiuti.
Secondo i dati, quattro persone sono morte per fame o malnutrizione domenica, e il totale dei morti dall’inizio della guerra è di 65.283.
Oltre 400 operatori sanitari ebrei di Stati Uniti, Regno Unito e Israele hanno firmato una lettera aperta per “porre fine al genocidio a Gaza”, chiedendo alle istituzioni mediche di contribuire alla ricostruzione della Striscia.
“Come professionisti della salute siamo vincolati da principi etici che trascendono politica e confini”, hanno scritto, aggiungendo: “Troppi dei nostri colleghi e istituzioni non hanno ancora preso posizione… Tacere significa essere complici.”
Regno Unito
Il Primo ministro scozzese John Swinney ha chiesto al governo britannico di imporre ulteriori sanzioni a Israele, tra cui il ritiro dall’Accordo di partenariato commerciale Regno Unito–Israele, la sospensione di ogni cooperazione militare mentre la guerra a Gaza continua, la garanzia che la Revisione strategica della difesa non supporti Israele e la fine di tutte le esportazioni di armi a Israele.
E da parte nostra dalla barca morgana per oggi è tutto, mi scuso per l’audio ma siamo in mezzo al mare, a voi lasciamo le città, le strade, le le piazze. Fate sentire la vostra voce perché chi ha il potere ha bisogno di sapere che l’umanità esiste ancora.
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