23 Novembre 2019 – Notiziario Orientale

Scritto da in data Novembre 23, 2019

I titoli di oggi 23 novembre: Cina, spia defeziona in Australia e svela tutte le operazioni del Partito Comunista all’estero. Hong Kong, domani le elezioni locali distrettuali. Corea del Sud accetta di sospendere l’uscita dal trattato Gsomia.
Questo e altro nel Notiziario Orientale di Radio Bullets.
Foto: Wang Liqiang. Illustrazione: Mark Stehle, Ritratto: Steven Siewert


CINA

Il partito comunista cinese trema al suo interno. Una spia di Pechino ha deciso di defezionare in Australia e ha svelato alla ASIO, l’intelligence australiana, tutti i segreti del Partito Comunista Cinese sulle sue operazioni di spionaggio in Taiwan, Hong Kong e Australia per erodere la democrazia e influenzare il sistema politico ed elettorale. Si tratta di Wang “William” Liqiang ed è il primo agente cinese ad aver mai fatto saltare la sua copertura. Ha rivelato le identità degli alti funzionari dell’intelligence militare cinese ad Hong Kong, oltre a fornire dettagli su come finanziano e conducono operazioni di interferenza politica all’estero. La sua testimonianza mostra come le spie della Cina si stanno infiltrando nel movimento democratico di Hong Kong ma anche come manipolano le elezioni di Taiwan e operano impunemente in Australia. (fonte: The Age)

HONG KONG

Hong Kong si avvia a sostenere la prova delle elezioni locali distrettuali domani, ampiamente viste come un referendum di sostegno o rifiuto delle proteste pro-democrazia che da quasi 6 mesi stanno scuotendo la città con un’impennata delle violenze nelle ultime settimane. Sono le uniche a suffragio universale tenute nell’ex colonia britannica: per la prima volta, tutti i 452 seggi che fanno capo ai 18 consigli distrettuali saranno rinnovati, mentre tra i dati più rilevanti c’è l’iscrizione nelle liste elettorali di 4,13 milioni di elettori, in aumento del 32% sul voto del 2015. Ma la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe aprire nuovi scenari sui rapporti tra Cina e Stati Uniti:  venerdì è stato vago sul fatto che avrebbe firmato o posto il veto alla bozza di legge per appoggiare i manifestanti a Hong Kong con la legge Hong Kong Democracy Act. Il tycoon preferisce concentrare le attenzioni sull’accordo della guerra commerciale, senza così infastidire Pechino. Tuttavia, in una delle sue più eclatanti dichiarazioni , Trump ha detto un’intervista a Fox News Channel che “Se non fosse stato per me Hong Kong sarebbe stata cancellata in 14 minuti”. (fonti: Bloomberg, SCMP, Reuters)

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