24 marzo 2022 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Marzo 24, 2022
Ascolta il notiziario
- Ucraina: uccisa un’altra giornalista. Zelensky invita il mondo a scendere in piazza contro la Russia ad un mese dall’invasione.
- Haiti: HRW, denuncia la politica pericolosa dei rimpatri
- Afghanistan: la famiglia del fotografo ucciso Danish Siddiqi porta i leader talebani alla CPI.
- Yemen: ucciso il giornalista indipendente Fawaz al Wafi.
- Uganda: mandato di arresto per uno scrittore critico fuggito in Germania
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli
Ucraina Russia
Una giornalista russa è morta dopo essere stata colpita dai bombardamenti russi a Kiev mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Lo scrive il Guardian, precisando che la reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, Oksana Baulina, era in Ucraina come corrispondente, dove aveva inviato servizi da Leopoli e Kiev. Con lei è morto un altro civile, mentre alte due persone che la accompagnavano sono rimaste ferite. Almeno altri cinque giornalisti sono morti da quando le forze russe hanno invaso l’Ucraina il mese scorso. Baulina aveva precedentemente lavorato per la Fondazione anticorruzione del critico del Cremlino Alexei Navalny, ha detto The Insider.
Il presidente Zelensky ha esortato i cittadini di tutto il mondo a protestare contro la Russia ad un mese dall’invasione. Il presidente chiede un’azione globale, mentre l’intelligence internazionale afferma che i russi sono fuori da Kyiv.
Una ginnasta ucraina di 11 anni, Kateryna Dyachenko, è rimasta uccisa nel crollo della sua abitazione, che era stata colpita da un raid russo a Mariupol. Sono 100 mila le persone intrappolate nella città. Decisi 9 corridoi umanitari ma non da Mariupol. Lo afferma la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk.
Bombardato nella notte un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili.
A Lugansk cessate il fuoco per evacuare i civili-
Nel giro di un paio di giorni arriveranno in Ucraina le prime consegne di armi approvate nell’ambito del pacchetto da 800 milioni di dollari a cui gli Stati Uniti hanno dato il via libera. Non è chiaro di quali armi si tratti, ma secondo alcune fonti dell’amministrazione citate dai media Usa la priorità è data alle armi da difesa già usate dagli ucraini.
Il ministero degli Esteri russo ha consegnato all’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca un elenco di diplomatici americani che sono stati dichiarati persone non gradite e saranno espulsi.
Ci sono stati due scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev. Ne ha dato notizia il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riferisce la Tass.
La NATO ha stimato ieri che da 7.000 a 15.000 soldati russi sono stati uccisi in quattro settimane di guerra in Ucraina, dove la feroce resistenza dei difensori del paese ha negato a Mosca la vittoria lampo che cercava. A titolo di confronto, la Russia ha perso circa 15.000 soldati in 10 anni in Afghanistan.
La Russia blocca Google news.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha bocciato come da attese la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina. Il testo, che chiedeva l’accesso umanitario per la consegna degli aiuti e la protezione dei civili, ma ovviamente non menzionava il ruolo di Mosca nella crisi, ha ottenuto due voti a favore (Russia e Cina) e 13 astensioni. Senza l’imposizione di un veto, per passare le risoluzioni del Consiglio devono ottenere almeno nove voti a favore.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parteciperà a tre vertici nelle prossime ore, incontrando i leader dei paesi della NATO, del G7 e dell’Unione Europea. Biden è a Bruxelles per discussioni con gli alleati sul prossimo passo nella risposta al presidente russo Vladimir Putin e alla sua invasione dell’Ucraina. Il primo incontro è con i leader della NATO, dove è previsto un impegno per aumentare gli schieramenti militari sul fianco orientale dell’Europa. Ci sono già circa 40.000 soldati sparsi dal Baltico al Mar Nero e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che i leader discuteranno del dispiegamento di quattro nuove unità di combattimento in Bulgaria, Romania, Ungheria e Slovacchia. L’alleanza militare di 30 nazioni accetterà anche di inviare agli ucraini attrezzature che potrebbero aiutarli a difendersi dagli attacchi biologici, chimici e nucleari russi. L’incontro dei leader del G7 e il successivo vertice con l’Unione Europea a 27 nazioni si concentreranno probabilmente su ulteriori sanzioni contro la Russia. È probabile che anche i paesi europei discuteranno dei modi per ridurre la dipendenza dal gas russo.
Afghanistan
La famiglia del fotoreporter indiano vincitore del Premio Pulitzer Danish Siddiqui, ucciso l’anno scorso in Afghanistan, ha presentato una denuncia formale alla Corte penale internazionale (CPI) per indagare sulla sua uccisione e processare la leadership talebana per “crimini di guerra”. Il giornalista 38enne della Reuters è stato ucciso durante un’imboscata del gruppo lo scorso luglio mentre era embedded alle forze di sicurezza afghane, in una battaglia per il controllo dello Spin Boldak vicino al confine con il Pakistan. La famiglia di Siddiqui ha presentato un caso alla CPI contro sei leader talebani. Sostengono che i talebani abbiano preso in custodia Siddiqui, lo abbiano torturato e ucciso prima di mutilare il suo corpo. Il professor Akhtar Siddiqui, padre di Danish Siddiqui, ha dichiarato: “Anche se nostro figlio non tornerà, la nostra petizione allevierà il dolore nella speranza che un giorno sarà fatta giustizia”.
Yemen
Un fotoreporter è stato ucciso ieri da uomini armati nella provincia sud-occidentale di Taiz, nello Yemen, ha detto alla Xinhua un agente di polizia. “Fawaz Al-Wafi, un fotoreporter indipendente, è stato accoltellato a morte da ignoti nella turbolenta provincia di Taiz”, ha detto l’ufficiale di polizia locale in condizione di anonimato. Ha spiegato che “il corpo di Al-Wafi è stato trovato all’interno della sua stessa auto nell’area di Wadi Al-Qadi, ed è stato pugnalato più volte”. Non si conosce il movente e nessuno ha rivendicato l’omicidio. Diversi giornalisti e fotografi sono stati assassinati negli ultimi anni in varie aree del paese arabo devastato dalla guerra.
Iraq
La capa della Missione di assistenza delle Nazioni Unite per l’Iraq ha messo in guardia della scarsità d’acqua nel paese, in una dichiarazione pubblicata su Twitter. Jeanine Hennis-Plasschaert ha sottolineato i pericoli della scarsità d’acqua nel Paese come un “moltiplicatore di rischio”, affermando di aver assistito “alle numerose sfide che l’Iraq sta affrontando… in prima persona”. “Le precipitazioni più basse, la carenza d’acqua, la salinizzazione del suolo e dell’acqua, la gestione inefficace delle risorse e la crescita della popolazione hanno dato il loro tributo [in Iraq]”, ha affermato la funzionaria delle Nazioni Unite. L’annuncio è stato fatto in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua 2022, che aveva a tema le acque sotterranee, una risorsa che “deve essere protetta e preservata” secondo Hennis-Plasschaert.
Israele
L’ex premier israeliano Benyamin Netanyahu è arrivato in Tribunale a Gerusalemme per la ripresa del processo che lo vede accusato di corruzione, frode e abuso di potere. Ieri è stata la volta di un testimone chiave dell’accusa: l’ex direttore del ministero delle comunicazioni, Shlomo Filber. L’inchiesta in discussione è il cosiddetto ‘Caso 4000’ quello in cui Netanyahu è accusato di aver favorito Shaul Elovich, mogul della compagnia di comunicazioni Bezeq, in cambio di una copertura giornalistica a lui favorevole da parte del sito di informazioni Walla, di proprietà all’epoca della stessa Bezeq. Netanyahu non compariva in aula dallo scorso novembre.
Egitto
E’ stata anticipata di un giorno, al 5 aprile, la prossima udienza del processo in corso a Mansura contro Patrick Zaki. L’attivista per i diritti umani e civili è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l’8 dicembre, arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma senza la possibilità di tornare in Italia.
Burkina Faso
Sono 24 i soldati uccisi in Burkina Faso, 13 dei quali in una sospetta imboscata jihadista e gli altri 11 dopo l’esplosione di una bomba su strada: lo ha affermato l’esercito. I militari hanno perso la vita domenica rispettivamente nel sesto e settimo attacco di questo tipo nell’arco di due settimane.
Uganda
Un tribunale ugandese ha emesso mercoledì un mandato d’arresto per un autore pluripremiato che è fuggito in Germania il mese scorso per curarsi le ferite che gli sono state inflitte durante le torture da parte del personale di sicurezza, ha detto il suo avvocato. Kakwenza Rukirabashaija è stato arrestato alla fine di dicembre e trattenuto per quasi un mese prima di essere accusato di reati di comunicazione relativi a tweet che criticavano il presidente Yoweri Museveni e suo figlio. Lo scrittore ha mostrato i segni sul suo corpo e ha detto all’emittente locale NTV di essere stato preso a pugni allo stomaco, preso a calci, colpito con il calcio delle pistole e fatto ballare all’infinito, e che i suoi aguzzini usavano le pinze per strappare pezzi di carne da parti del suo corpo. La polizia ha affermato di non poter commentare le accuse di tortura poiché facevano parte del caso giudiziario di Rukirabashaija. Il 9 febbraio ha annunciato di essere fuggito dal paese, arrivando infine in Germania. Rukirabashaija è un autore satirico diventato famoso con il suo romanzo “Greedy Barbarian”, che critica la corruzione e l’oppressione politica in un paese immaginario. In Uganda il libro è stato ampiamente interpretato come uno schiaffo al governo Museveni. L’anno scorso ha vinto il PEN Pinter Prize per gli scrittori internazionali coraggiosi. È il secondo critico di Museveni a fuggire dall’Uganda quest’anno dopo che Stella Nyanzi, docente universitaria e autrice anche lei, ha annunciato a gennaio di essere fuggita in Germania.
Grecia
Altri due corpi sono stati recuperati stamane su un traghetto italiano che ha preso fuoco il 18 febbraio scorso al largo dell’isola greca di Corfù, portando il bilancio delle vittime a 11. Ha detto la guardia costiera greca. Nove cadaveri erano stati precedentemente trovati nelle stive dell’Euroferry Olympia, mentre due persone risultano ancora disperse, ha detto un funzionario dell’ufficio stampa della guardia costiera. Il rogo, scoppiato all’alba del 18 febbraio sulla nave con quasi 300 persone a bordo, è stato spento solo una settimana dopo. L’incendio è divampato due ore dopo che il traghetto aveva lasciato il porto greco di Igoumenitsa diretto a Brindisi. Ignote ancora le cause del rogo.
Regno Unito
Almeno 80 persone sono state soccorse per problemi respiratori dopo la fuga di gas, alimentata da una reazione chimica legata al cloro presumibilmente accidentale, verificatasi ieri nella struttura che ospita le piscine del London Aquatic Centre di Londra, nell’area del parco olimpico intitolato alla regina Elisabetta (London’s Queen Elizabeth Olympic Park). Non risultano pazienti in condizioni critiche e l’allarme appare rientrato. Stando ai primi rilievi dei vigili del fuoco, si è trattato di una reazione che potrebbe essere stata causata dal malfunzionamento di un impianto. Scotland Yard ha comunque avviato un’indagine
Stati Uniti
Madeleine Albright, la prima donna segretario di stato americana che ha contribuito a forgiare la politica americana dopo la Guerra fredda, è morta all’età di 84 anni. Per lei L’essenza della diplomazia è la comunicazione. E come donna da primaoi, ha incontrato gli ostacoli fin troppo tipici di un campo dominato dagli uomini, subendo l’attenzione spesso sul suo abbigliamento e sul suo aspetto. Albright ha accettato la sfida e l’ha ribaltata, usando sottilmente la sua scelta di gioielli per rafforzare ciò che voleva dire. Ha guidato la diplomazia americana negli anni ’90, con le guerre nell’ex Jugoslavia e le sanzioni contro l’Iraq di Saddam Hussein tra gli eventi che hanno dominato il suo mandato (in seguito scusandosi per aver rimarcato “il prezzo vale” per giustificare costo delle sanzioni).
Haiti
Human Rights Watch ha pubblicato oggi un rapporto in cui chiede agli Stati Uniti e ad altri paesi di smettere di deportare gli haitiani in patria, definendolo “irragionevole” e avvertendo che stanno mettendo in pericolo la vita delle persone. Più di 25.700 persone sono state deportate ad Haiti da gennaio 2021 a febbraio 2022, di cui solo il 79% espulse dagli Stati Uniti, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
“Gli haitiani e i loro figli, molti dei quali nati all’estero, stanno tornando in un paese nel caos”, ha affermato César Muñoz, ricercatore senior per le Americhe presso Human Rights Watch, un’organizzazione con sede a New York. Il tumulto di Haiti è peggiorato in modo significativo nell’ultimo anno con l’aumento dell’inflazione, dei rapimenti e della violenza mentre il paese cerca di riprendersi dall’assassinio del presidente Jovenel Moïse il 7 luglio e da un terremoto di magnitudo 7,2 che ha colpito a metà agosto, uccidendo più di 2.200 persone e distruggendo o danneggiando decine di migliaia di case. I posti di lavoro sono diventati ancora più scarsi in un paese di oltre 11 milioni di persone in cui il 60% della popolazione guadagna meno di 2 dollari al giorno. Inoltre, le bande sono diventate più potenti in mezzo alla continua instabilità politica, con rapimenti segnalati in aumento del 180% e omicidi del 17% nell’ultimo anno, secondo un rapporto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Si stima che circa 19.000 persone abbiano perso la casa a causa della violenza delle bande e molte vivano ancora in rifugi temporanei in condizioni estremamente antigieniche. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha recentemente riferito che circa 4,5 milioni di persone in tutta Haiti necessitano di assistenza urgente a causa della grave mancanza di cibo.
Colombia
Gustavo Petro, candidato della sinistra per le elezioni presidenziali previste in Colombia il 29 maggio, ha svelato oggi che nella corsa alla massima carica dello Stato sarà accompagnato come vice da Francia Márquez, una attivista sociale afro-discendente che nelle primarie del 13 marzo ha raccolto, sorprendendo tutti, oltre 785.000 voti.
India
Srinagar, la capitale del Kashmir indiano inaugura il Tulip Garden, più grande giardino di tulipani di tutta l’Asia, considerato il terzo più ricco di fiori al mondo, dopo i due più estesi in Olanda. Da pochi giorni, con la fine delle restrizioni per la pandemia, il governo dello stato ha reso accessibile ai turisti la visita alla distesa multicolorata di oltre un milione e mezzo di fiori, di 68 diverse varietà.
Cina
Oggi l’area di ricerca è stata ampliata per la seconda scatola nera di un aereo passeggeri della Eastern China che si è schiantato nel sud della Cina con 132 persone a bordo all’inizio di questa settimana, ha affermato l’emittente statale CCTV. La pioggia intermittente ha impedito la ricerca per il secondo giorno consecutivo. Una delle scatole nere, che si ritiene essere il registratore vocale della cabina di pilotaggio, è stata trovata mercoledì. Il suo involucro esterno era danneggiato ma il cilindro arancione era relativamente intatto, hanno detto gli investigatori. Il Boeing 737-800 stava navigando a 29.000 piedi (8.800 metri) quando lunedì si è improvvisamente tuffato in una remota area montuosa, provocando un incendio nella foresta circostante. Non sono stati trovati sopravvissuti.
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