24 ottobre 2022 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Ottobre 24, 2022
Ascolta il notiziario
- Arabia Saudita: quartieri demoliti, un milione di sfollati per far posto a stravaganti progetti.
- Arshad Sharif, giornalista pakistano ucciso in Kenya.
- Somalia, attacco contro un hotel.
- Afghanistan: il Giappone riprende attività diplomatiche con Kabul.
- Gemelle perdute? Una bambina rivede la sua immagine nella bambina di una pubblicità in Cina.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.
Arabia Saudita
Secondo i gruppi per i diritti umani, più di un milione di persone sono vittime di sfollamenti forzati e non hanno ricevuto un risarcimento adeguato, mentre vecchi quartieri vengono demoliti nella città di Jeddah, in Arabia Saudita, per far posto a hotel di lusso e luoghi di intrattenimento. Nel dicembre 2021, il Saudi Public Investment Fund, presieduto dal principe ereditario e neo nominato primo ministro Mohammed bin Salman (MbS), ha annunciato il lancio di un progetto di sviluppo chiamato “Jedda Central”, che includerebbe un museo, un teatro dell’opera, un stadio, un acquario, hotel e nuovi quartieri residenziali. Democracy for the Arab World Now (DAWN), un gruppo per i diritti umani con sede negli Stati Uniti, ha affermato che «sebbene il regime di Riyadh dovrebbe spendere più di venti miliardi di dollari per l’ambizioso piano, molto poco di tale importo è stato stanziato per compensare il milione e mezzo di persone che hanno perso o perderanno la casa e i mezzi di sussistenza», secondo PressTV. Un’inchiesta condotta da DAWN ha concluso che «gli sfollamenti forzati sauditi violano il diritto internazionale poiché le misure sono incompatibili con i principi legali riconosciuti a livello internazionale per garantire e proteggere i diritti della popolazione». France 24 ha riferito che le autorità saudite hanno effettuato demolizioni in circa sessanta diversi quartieri, per lo più situati nella parte meridionale della città. Si prevede che le demolizioni continueranno e che più quartieri saranno colpiti nei prossimi mesi.
Le rivelazioni arrivano a pochi giorni dalla rivelazione che il tribunale penale specializzato dell’Arabia Saudita ha condannato a morte tre membri della tribù Howeitat poche settimane fa, per aver resistito allo sgombero forzato e allo sfollamento dalla regione nordoccidentale di Tabuk. I tre membri della tribù, Shadli, Atallah e Ibrahim al-Howeiti sono stati arrestati nel 2020 per aver parlato contro lo sfratto della loro tribù dall’area, sgomberata dalle autorità saudite per far posto al progetto Neom. Tale progetto, annunciato nel 2017 da MbS, è una megacittà da cinquecento miliardi di dollari in costruzione nella regione di Tabuk, che prevede di fungere da «hub tecnologico e destinazione turistica».
Alcuni medici hanno consigliato al potente principe ereditario dell’Arabia Saudita di non recarsi ad Algeri per un vertice a causa di problemi alle orecchie: lo ha affermato domenica la corte reale in una dichiarazione pubblicata dai media statali. La dichiarazione è arrivata quasi ventiquattro ore dopo che la presidenza algerina ha rilasciato una propria dichiarazione in cui si affermava che Mohammed bin Salman si era scusato per non poter partecipare al vertice arabo previsto per il primo novembre perché i medici glielo avevano sconsigliato. La mancanza di dettagli in quella dichiarazione ha innescato speculazioni su quello che potrebbe avere il trentasettenne, che è il primo pretendente al trono saudita.
Iran
Sabato l’Iran ha accusato gli Stati Uniti di cercare di ottenere concessioni nei colloqui sul nucleare, volti a ripristinare l’accordo del 2015, sostenendo le proteste per la morte di Mahsa Amini. Il paese è stato scosso dalle manifestazioni scoppiate per la morte della ventiduenne Amini il 16 settembre, dopo il suo arresto per presunta violazione del severo codice di abbigliamento iraniano per le donne. La violenza di strada ha provocato decine di morti, soprattutto tra i manifestanti ma anche tra le forze di sicurezza, e centinaia di manifestanti sono stati arrestati.
Afghanistan
Il ministro degli Esteri giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha dichiarato durante una conferenza stampa a Tokyo che il suo paese ha ripreso relazioni diplomatiche limitate con l’Afghanistan, dopo una pausa di oltre un anno. Secondo Hayashi, l’ambasciata giapponese a Kabul limiterà le proprie attività. Hayashi ha osservato che altri aspetti saranno presi in considerazione prima di decidere di avviare una presenza diplomatica completa a Kabul. L’ambasciata del Giappone a Kabul è stata chiusa dopo la caduta della precedente amministrazione, e i suoi diplomatici hanno poi continuato temporaneamente le attività dal Qatar. Nel frattempo, gli esperti considerano positiva l’attività delle missioni diplomatiche estere a Kabul.
Israele e Palestina
Un gruppo per i diritti israeliani ha pubblicato un video che mostra una guardia di sicurezza israeliana e un colono ebreo che uniscono le forze durante uno scontro con gli agricoltori palestinesi nella Cisgiordania, con il colono che lancia una granata a gas dopo che la guardia, a quanto pare, gli mostra dove mirare. Il video, fornito dal gruppo per i diritti umani Yesh Din, è stato filmato durante uno scontro tra coloni ebrei mascherati e palestinesi nella Cisgiordania settentrionale, un’area che ha visto disordini negli ultimi mesi a causa delle incursioni militari israeliane e di sparatorie palestinesi.
Lesotho
Le autorità elettorali del Lesotho hanno affermato di aver assegnato in modo errato i seggi parlamentari dopo le elezioni del 7 ottobre, chiedendo alla corte suprema del paese di modificare le assegnazioni e di sospendere la prima seduta della legislatura. Il populista Revolution for Prosperity (RFP), fondato dal magnate dei diamanti Sam Matekane, ha ottenuto il maggior numero di seggi nelle votazioni di questo mese, ma non ha raggiunto la maggioranza assoluta nel parlamento di centoventi membri del regno dell’Africa meridionale.
Somalia
È salito a nove morti e quarantasette feriti il bilancio dell’attacco con un’autobomba e tre persone armate, poi uccise, estremisti di al-Shabaab, che hanno attaccato un hotel di Kismaya, nel sud della Somalia. Lo ha annunciato il ministro della Sicurezza, Yusuf Hussein Osman, precisando che tra le vittime ci sono «studenti che stavano lasciando una scuola vicina al momento dell’attacco». La città portuale è una delle ultime a essere stata colpita a seguito di una recente recrudescenza degli attacchi del gruppo di al-Shabab legato ad al-Qaida, che ha rivendicato l’attacco e che ha preso di mira principalmente la capitale Mogadiscio e la Somalia centrale.
Kenya
Il giornalista pakistano Arshad Sharif è morto in Kenya. Sua moglie, Javeria Siddique, ha twittato che la polizia ha riferito che gli hanno sparato. Mentre i dettagli devono ancora essere chiariti, la notizia della presunta uccisione di Sharif arriva mentre The Times of India riferisce di due indiani − Zulfiqar Ahmad Khan e il suo amico Mohamed Zaid Sami Kidwai − facenti parte della campagna digitale del presidente keniota William Ruto e scomparsi in Kenya a luglio, sono stati uccisi dalla sciolta direzione dell’unità investigativa criminale. Non ci sono state conferme ufficiali su nessuna di queste morti.
I lost friend, husband and my favourite journalist @arsched today, as per police he was shot in Kenya.
Respect our privacy and in the name of breaking pls don't share our family pics, personal details and his last pictures from hospital.
Remember us in ur prayers. pic.twitter.com/wP1BJxqP5e— Javeria Siddique (@javerias) October 24, 2022
A maggio, DAWN aveva riferito che a seguito di un colloquio con il collega giornalista Matiullah Jan apparso su YouTube, due denunce erano state registrate contro Sharif a Hyderabad e Karachi, in Pakistan, in base a sezioni del codice penale pakistano che lo accusavano di “mancare di rispetto” alle istituzioni statali tentando di “diffondere odio nell’esercito”. Jan è noto per le sue opinioni critiche contro l’establishment militare del Pakistan. Nel 2020 era stato rapito da Islamabad ed era stato rilasciato dopo dodici ore. Ad aprile, l’Alta Corte di Islamabad aveva ordinato all’Agenzia Federale Investigativa (FIA) del Pakistan e alla polizia di Islamabad di smettere di molestare Sharif contro l’affermazione del suo avvocato secondo cui la FIA lo aveva detenuto illegalmente. Arshad era stato un conduttore televisivo nel telegiornale del canale ARY. Sharif aveva lasciato il Pakistan per Dubai e, secondo quanto riferito, era anche stato a Londra per un po’.
Sudan
Migliaia di manifestanti si sono radunati domenica davanti al quartier generale dell’esercito nella città sudanese di Damazin, come hanno riferito testimoni oculari, per protestare contro i recenti scontri etnici nel sud del paese, nei quali sono rimaste uccise duecento persone. I manifestanti «hanno cercato di entrare nel quartier generale dell’esercito prima di dare fuoco all’edificio del governo statale», ha detto ad AFP il residente Abdel Qader Ibrahim al telefono da Damazin, la capitale dello stato del Nilo Azzurro meridionale del Sudan , che confina con l’Etiopia e il Sud Sudan.
Regno Unito
Salman Rushdie ha perso la vista in un occhio e l’uso di una mano dopo l’attacco subito due mesi fa mentre teneva un intervento nello stato di New York. «Le sue ferite sono profonde e ha perso la vista da un occhio», ha riferito Andrew Wylie. «Aveva tre ferite gravi sul collo. Una mano è immobilizzata perché i nervi sul braccio sono stati recisi. E ha circa altre quindici ferite sul petto e sul torso. È stato un attacco brutale», ha detto il suo agente, che si è rifiutato di dire se lo scrittore sia ancora in ospedale. Il settantacinquenne Rushdie, che aveva ricevuto minacce di morte dall’Iran negli anni Ottanta dopo la fatwa di Khomeini per il suo libro “Versetti satanici”, era stato aggredito mentre si trovava sul palco per tenere un discorso sulla libertà artistica alla Chautauqua Institution, lo scorso 12 agosto. L’attentatore, il ventiquattrenne Hadi Matar, si è dichiarato non colpevole e ha sostenuto di aver tentato di uccidere lo scrittore perché ha attaccato l’Islam.
L’ex cancelliere britannico Rishi Sunak sembra destinato a diventare il prossimo primo ministro, dopo che Boris Johnson si è ritirato dalla corsa, ieri, dicendo che il paese e il partito conservatore avevano bisogno di unità: lo ha riferito The Guardian. Johnson non aveva annunciato formalmente che avrebbe contestato la sostituzione di Liz Truss, la donna che gli è succeduta come prima ministra, ma aveva raccolto il sostegno di sette ministri del governo. Domenica scorsa Johnson ha incontrato Sunak e l’altro contendente, Penny Mordaunt, per convincerli a sostenerlo.
Ucraina – Russia
L’esercito russo ha distrutto, nella regione del Dnipropetrovsk, un deposito di carburante destinato alle forze armate ucraine.
Gli occupanti russi hanno interrotto le connessioni Internet e di telefonia mobile e le trasmissioni di radio e tv a Kherson «per isolare la città».
Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo francese, Sebastien Lecornu, al quale ha espresso i timori di Mosca per «possibili provocazioni militari» da parte dell’Ucraina con l’uso di una “bomba sporca”. Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia domenica hanno respinto congiuntamente le affermazioni russe e hanno messo in guardia Mosca dall’usare qualsiasi pretesto per aggravare il conflitto.
Messico
La tempesta tropicale Roslyn, che domenica si è abbattuta sul Messico nordoccidentale come uragano di categoria 3, ha ucciso almeno due persone, danneggiato case e distrutto strade, mentre si attende una sua attenuazione nelle prossime ore.
Corea del Nord e del Sud
Colpi di avvertimento sono stati sparati dalla Corea del Sud verso una nave della Corea del Nord dopo una presunta incursione oltre il confine marittimo. La nave commerciale nordcoreana, ha scritto Yonhap, è penetrata attraverso il confine marittimo conteso, conosciuto come “Northern Limit Line”, vicino all’isola di Baengnyeong, ma si è ritirata verso nord dopo che la Marina del sud ha sparato colpi di avvertimento.
Cina
Il presidente Xi Jinping ha ottenuto un inedito e storico terzo mandato consecutivo alla segreteria generale del Partito comunista cinese (Pcc). Il nuovo Politburo, eletto dal XX Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese è tutto maschile: per la prima volta in venticinque anni, non ci sono “compagne” a farne parte. L’organismo, che è uno dei vertici del Pcc, aveva in quello precedente la vicepremier Sun Chunlan, ritiratasi ora per limiti d’età, inviata negli ultimi anni a gestire sul campo le crisi legate alla pandemia del Covid-19.
Tutti i venticinque membri del Politburo, inoltre, sono di etnia han, maggioritaria nel paese, sfiorando il 90% in base all’ultimo censimento del 2020.
Sarebbe troppo facile guardare una modella e sognare di essere lei. Ma una bambina di sette anni, nella Cina orientale, ha trovato la propria sosia su un manifesto pubblicitario. Mentre faceva shopping con sua madre, la ragazza della provincia di Jiangsu si è imbattuta in un annuncio pubblicitario che presentava una somiglianza straordinaria con lei. «Mamma, io e questa bambina ci somigliamo!», ha raccontato sua madre durante un intervista a Star Video. La reazione della bambina ha deliziato milioni di cinesi online, mentre alcuni erano dubbiosi, dicendo che la foto era in realtà lei stessa. L’esperienza inaspettata è iniziata durante un viaggio per fare spese nel fine settimana. Domenica scorsa, la madre ha deciso di portare la figlia in un centro commerciale locale. La storia è diventata virale dopo la sua pubblicazione.
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