25 marzo 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Marzo 25, 2021
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- Il quartetto del Medio Oriente si riunisce per discutere di Israele e Palestina.
- Secondo la commissione etiope per i diritti umani, le truppe eritree hanno ucciso più di 100 civili nel Tigray a fine novembre.
- Kenya: ultimatum all’Onu per la chiusura di due campi profughi.
- Myanmar: liberati centinaia di manifestanti detenuti.
- Stati Uniti: luce verde al Pentagono per trattenere minori migranti in due basi militari e la Virginia abolisce la pena di morte.
- Il Canale di Suez al terzo giorno di corsa contro il tempo per liberare la nave bloccata.
- La snowborder olimpica francese Julie Pomagalsky muore travolta da una valanga.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Israele e Palestina
Il quartetto di mediatori in Medio Oriente − Stati Uniti, Russia, Unione Europea e Nazioni Unite − ha discusso su come rilanciare “negoziati significativi” tra Israele e Palestina con l’obiettivo di una soluzione per due stati. In una dichiarazione successiva al loro incontro, il quartetto ha affermato che sia israeliani che i palestinesi devono «astenersi da azioni unilaterali che rendano più difficile raggiungere una soluzione per due stati».
I palestinesi vogliono uno stato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza con Gerusalemme Est come capitale, che rappresenta tutto il territorio conquistato da Israele nel 1967. Con una proposta di pace fallita dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Washington riconosceva come parte di Israele gli insediamenti ebraici nei territori occupati. La nuova amministrazione del presidente Joe Biden ha affermato di sostenere una soluzione a due stati tra Israele e Palestina e ribalterà diverse decisioni prese da Trump. Ha detto che continuerà a sollecitare altri paesi a normalizzare i legami con Israele ma, ha sottolineato, non a discapito della pace israelo-palestinese.
In quello che è ampiamente considerato uno dei pochi successi di politica estera di Trump, Washington si è assicurata alla fine dell’anno scorso accordi da parte di quattro stati arabi − Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Sudan e Marocco − per iniziare a normalizzare le relazioni con Israele.
Canale di Suez
La missione di sbloccare il Canale di Suez dopo che una grande nave portacontainer si è incastrata tra le due sponde martedì, si legge su The Guardian, è entrata nel suo terzo giorno, mentre aumenta la pressione sulle autorità per sbloccare di nuovo una delle principali arterie commerciali del mondo. Gli sforzi per liberare l’Ever Given, che batte bandiera panamense e pesa 220.000 tonnellate con 400 metri di lunghezza, sono ripresi oggi dopo una breve sospensione notturna, ha detto il fornitore di servizi di canale Leth Agencies, tra i timori che l’operazione potrebbe richiedere settimane se la nave dovesse essere scaricata. Nel frattempo almeno 150 navi cariche di petrolio, parti di automobili e beni di consumo si sono accodate su entrambe le sponde del canale commerciale Asia-Europa, attraverso il quale sono passate circa 50 navi al giorno nel 2019, quasi un terzo del traffico mondiale di navi portacontainer. Gli esperti del settore hanno avvertito che è probabile una marea di richieste di risarcimento assicurative che coprono le enormi quantità di merci bloccate. L’Autorità del Canale di Suez (SCA) ha affermato che la nave ha perso la capacità di governo in mezzo a venti forti e tempeste di sabbia. Da allora le draghe hanno ripulito la sabbia e il fango intorno alla nave, mentre i rimorchiatori e gli argani dell’Ever Given provano a spostare la nave
Libia
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, «è profondamente preoccupato per le notizie di una persistente presenza di elementi stranieri a Sirte e nella Libia centrale», e ha chiesto nuovamente il ritiro di mercenari e truppe straniere dal paese. In un rapporto presentato al Consiglio di Sicurezza e citato durante una riunione virtuale, si è rilevata una lieve riduzione del numero di mercenari, ma «non è stata segnalata alcuna riduzione delle forze straniere o delle loro attività nella Libia centrale».
L’Onu ha stimato che a dicembre fossero circa 20.000 i mercenari e i soldati stranieri attivi nel paese. «Il loro ritiro servirà molto per ricostruire l’unità e la sovranità della Libia e sanare le profonde ferite causate da molti anni di conflitti interni e interferenze straniere», ha aggiunto l’inviato Onu nel paese, Jan Kubis. Guterres ha anche ribadito l’invito a tutti gli attori nazionali, regionali e internazionali a rispettare le disposizioni dell’accordo di “cessate il fuoco”, al fine di assicurarne la piena attuazione. Includendo il pieno e incondizionato rispetto dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi.
Un importante comandante libico, ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra, è stato assassinato mercoledì. Mahmoud al-Werfalli, un alto dirigente del sedicente Esercito Nazionale Libico (LNA) di Khalifa Haftar, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco fuori da un ospedale di Bengasi, riferisce il Libya Observer. Werfalli era stato incriminato due volte dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per la sospetta uccisione di oltre 40 prigionieri, incluso un incidente del 2018 dove delle fotografie sembrano ritrarlo mentre spara a 10 prigionieri bendati. È stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti nel 2019 per «grave abuso dei diritti umani».
Etiopia
La Commissione etiope per i diritti umani afferma che i soldati eritrei hanno ucciso più di 100 civili in un massacro a novembre nel Tigray dilaniato dalla guerra, che potrebbe equivalere a crimini contro l’umanità. I risultati diffusi mercoledì dalla Commissione etiope per i diritti umani, affiliata al governo ma indipendente, confermano le indagini separate di Amnesty International e Human Rights Watch sugli stessi omicidi nella storica città di Axum.
«Le informazioni raccolte durante questa indagine preliminare confermano che durante due giorni, 28 e 29 novembre, sono state commesse gravi violazioni dei diritti umani, e che ad Axum oltre cento residenti… sono stati uccisi dai soldati eritrei», ha detto la commissione. «Poiché queste gravi violazioni dei diritti umani possono equivalere a crimini contro l’umanità o crimini di guerra, si sottolinea la necessità di un’indagine completa sulla situazione generale dei diritti umani nella regione del Tigray». L’ultimo rapporto arriva dopo che il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha ammesso per la prima volta che le truppe eritree avevano attraversato il confine con il Tigray, e ha suggerito che potrebbero essere state coinvolte in abusi contro i civili.
Kenya
Il Kenya mercoledì ha ordinato la chiusura di due vasti campi che ospitano centinaia di migliaia di rifugiati dalla vicina Somalia, e ha concesso all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) due settimane per presentare un piano in tal senso: lo ha dichiarato il ministero degli Interni. I campi profughi di Dadaab e Kakuma nel nord del Kenya ospitano insieme più di 410.000 persone, una piccola parte delle quali proviene dal Sud Sudan. Le autorità di Nairobi hanno annunciato per la prima volta la loro intenzione di chiudere il campo di Dadaab, che è più vicino al confine con la Somalia rispetto a Kakuma, nel 2016 citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. L’UNHCR ha esortato il Kenya a garantire che coloro che necessitano di protezione continuino a ottenerla.
Coronavirus
Cuba punta a vaccinare tutta L’Avana entro maggio. La Cina produce più di cinque milioni di dosi al giorno. India: positivo al Covid Aamir Khan, star di Bollywood. Francia, ricoverata la ministra della Cultura Bachelot. Svezia riapre le frontiere con Danimarca e Norvegia. La Colombia impone il coprifuoco nelle principali città.
Francia
La due volte snowboarder olimpica francese Julie Pomagalski è morta a causa di una valanga mentre faceva snowboard nelle Alpi svizzere. Aveva 40 anni. La federazione francese di sci ha confermato mercoledì che Pomagalski era morta per una valanga il giorno prima insieme a Bruno Cutelli, guida e soccorritore alpino. Un totale di 86 persone sono morte a causa di valanghe in Europa durante la stagione 2020-2021, secondo i dati dei servizi europei di allarme valanghe.
Toutes les pensées de l'équipe de France Olympique et du CNOSF vont à la famille de Julie Pomagalski, à ses proches, à @FedFranceSki. La disparition tragique de Julie, championne du monde de snowboard et Olympienne, laisse l'équipe de France OLY en deuil de l'une des siennes. pic.twitter.com/BtXqH398io
— France Olympique (@FranceOlympique) March 23, 2021
Russia
«Chiediamo l’immediato rilascio di Navalny e degli altri attivisti arrestati». Così il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg alla conferenza stampa al termine della seconda giornata della ministeriale esteri a Bruxelles, precisando che Mosca «ha aumentato il suo modello di comportamento repressivo al suo interno e aggressivo all’estero».
La camera bassa del parlamento, la Duma, ha approvato in terza lettura un disegno di legge che permette a Vladimir Putin di candidarsi nuovamente alla presidenza. Secondo una delle disposizioni emendate della costituzione russa, i limiti del mandato presidenziale si applicano al capo di stato in carica senza considerare i suoi precedenti mandati. Questo rende Vladimir Putin eleggibile per altri due mandati presidenziali, ha spiegato l’agenzia Tass.
Bielorussia
Mercoledì il principale organo per i diritti umani delle Nazioni Unite ha sostenuto la creazione di una squadra di investigatori per esaminare le accuse di diffuse violazioni dei diritti umani durante le repressioni governative sulle proteste post-elettorali in Bielorussia. La responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, è stata incaricata di condurre l’indagine che mira ad assicurare alla giustizia i presunti responsabili. Il consiglio per i diritti ha autorizzato un budget di $ 2,5 milioni (€ 2,1 milioni) e l’assunzione di 20 esperti e personale per svolgere le indagini.
Afghanistan
Per essere sostenibile il processo di pace avviato in Afghanistan deve essere più inclusivo possibile. Qualsiasi accordo deve tenere conto delle opinioni e delle preoccupazioni di tutti gli afghani. Dunque, c’è bisogno che «le donne afghane siano presenti nella stanza e al tavolo dei negoziati dove si decide il futuro del paese». L’esortazione arriva dalla Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite per l’Afghanistan, Deborah Lyons, che ha parlato nel corso di una riunione al Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Mercoledì pomeriggio i talebani hanno fatto esplodere un’auto «piena di esplosivo» su un ponte nel distretto di Arghandab, nella provincia meridionale di Kandahar, danneggiando parti del ponte stesso: lo ha riferito la polizia di Kandahar, aggiungendo che nessuno è rimasto ferito.
Stati Uniti
La Virginia ha abolito la pena di morte diventando il primo Stato del sud a farlo. Il governatore Ralph Northam ha firmato il provvedimento che la abolisce nel penitenziario di Greensville, dove si trova la “camera della morte”.
Votando per lo più secondo le linee di partito, il Senato degli Stati Uniti mercoledì ha confermato l’ex segretario alla sanità della Pennsylvania Rachel Levine, assistente segretaria alla salute della nazione. È la prima funzionaria federale apertamente transgender a ottenere la conferma del Senato. Il voto finale è stato di 52-48. I senatori repubblicani Lisa Murkowski dell’Alaska e Susan Collins del Maine si sono uniti ai democratici nel sostenere Levine.
Il Pentagono ha approvato la richiesta di ospitare migranti minorenni detenuti al confine in due basi militari in Texas, mentre l’amministrazione Biden si affretta ad affrontare un drammatico picco di immigrazione di minori non accompagnati. Il portavoce della difesa John Kirby ha annunciato la decisione in una dichiarazione mercoledì sera, osservando che i militari avrebbero esaudito una richiesta del Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) di «ospitare temporaneamente» i giovani migranti presso le installazioni militari. Una delle strutture destinate a trattenere i migranti è un “dormitorio libero” presso la base aerea di Lackland all’interno della Joint Base San Antonio, ha detto Kirby, mentre l’altra si trova su una “area di terra” a Fort Bliss, entrambe in Texas.
Haiti
Mercoledì il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, spesso diviso, ha lanciato un appello unificato al presidente haitiano Jovenel Moïse affinché affronti i crescenti problemi istituzionali e di sicurezza del paese, mentre avanzano i preparativi per garantire che quest’anno si svolgano elezioni legislative e presidenziali libere, eque e credibili. Tutti i 15 membri del Consiglio di sicurezza hanno approvato l’invito all’azione durante una breve udienza virtuale, firmando la prima dichiarazione del presidente del gruppo ad Haiti dal 2017, segno delle crescenti preoccupazioni del gruppo per il paese dopo aver terminato il suo quindicesimo anno in missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. L’insolita dichiarazione arriva mentre Haiti è alle prese con una grave crisi politica, di sicurezza e umanitaria, con Moïse che deve affrontare le richieste di dimettersi, migliaia di persone che sono scese in piazza nelle recenti proteste e potenti bande armate che seminano il caos sugli haitiani che ora hanno paura persino di mandare i figli a scuola. Gli osservatori affermano che la dichiarazione delle Nazioni Unite mostra come gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Biden, stiano diventando sempre più critici nei confronti di Moïse.
India
Quattro religiose cattoliche, due suore e due novizie, sono state fatte scendere da un treno che viaggiava in Uttar Pradesh, e aggredite violentemente da alcuni giovani membri dell’organizzazione Akhil Bharatiya Vidyarthi Parishad che le accusavano di condurre una campagna di evangelizzazione durante il viaggio.
L’incidente, accaduto venerdì scorso, è stato reso noto ai media ieri e sta creando un’ondata di indignazione nel paese.
Myanmar
Mercoledì sono state rilasciate centinaia di persone, imprigionate in Myanmar per aver preso parte a manifestazioni dopo il colpo di Stato del primo febbraio scorso. Secondo AP, testimoni fuori dal carcere di Insein a Yangon hanno visto per lo più giovani, che sembravano felici, a bordo degli autobus che uscivano dalla prigione. La TV statale ha detto che un totale di 628 detenuti sono stati liberati. Thein Zaw, un giornalista di AP arrestato il mese scorso mentre copriva una protesta, è stato rilasciato. Il cambio di tattica sembra una risposta alla crescente pressione sulle forze di sicurezza. A New York il portavoce delle Nazioni Unite ha preso atto dei rapporti sui rilasci e ha affermato che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e l’inviato speciale delle Nazioni Unite per il Myanmar Christine Schraner Burgener «continueranno a mobilitare l’azione internazionale per il ripristino della democrazia e dei diritti umani in Myanmar».
Corea del Nord
Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha detto giovedì che la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici nel Mar del Giappone, segnando così il secondo test missilistico di Pyongyang durante la presidenza di Biden. La Corea del Sud ha affermato che i missili sono stati lanciati dal Nord, ma non ha specificato quale tipo di missili siano stati utilizzati. Martedì la Casa Bianca aveva detto che la Corea del Nord aveva lanciato missili a corto raggio durante il fine settimana, e funzionari statunitensi avevano minimizzato il test del fine settimana poiché i missili utilizzati non sono soggetti alle sanzioni statunitensi. Se le affermazioni di Suga fossero vere − che la Corea del Nord ha lanciato missili balistici − significherebbe che l’ultimo test ha utilizzato missili che invece sono nel mirino delle sanzioni delle Nazioni Unite. I media statunitensi descrivono il test di giovedì come una «provocazione importante», ma è anche probabile che sia una reazione alla ripresa delle esercitazioni militari da parte di Stati Uniti e Corea del Sud e ai recenti commenti minacciosi dei funzionari statunitensi.
Cina
Pechino ha accusato l’Unione europea di “ipocrisia” in seguito alle reciproche convocazioni dei rispettivi ambasciatori, in un crescente contenzioso sul trattamento degli uiguri e delle altre minoranze musulmane dello Xinjiang. «L’Ue si permette solo di diffamare e attaccare gli altri e persino di imporre in modo arbitrario sanzioni basate su false informazioni e bugie, ma non consente ai cinesi di rispondere o reagire», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying. «Questo di per sé è un doppio standard, una manifestazione di bullismo e ipocrisia», ma “«a parte cinese non ha paura dei guai e non sarà ricattata».
Indondazioni
Australia: circa 20.000 persone sono rimaste bloccate ieri a causa delle gravi inondazioni nell’Australia orientale, con livelli d’acqua ancora alti nonostante abbia smesso di piovere. Almeno 45 persone in Colombia sono morte a causa di inondazioni causate da piogge eccessive, ha detto mercoledì l’ente nazionale per le catastrofi. L’Unità nazionale per la gestione del rischio di catastrofi (UNGRD) ha riferito che in molte parti del paese si sono verificate inondazioni e smottamenti dall’inizio della stagione delle piogge. Altre 23 persone sono rimaste ferite e 3 sono scomparse. Fino a 3.451 famiglie sono state colpite dalle inondazioni mentre 36.000 persone sono state evacuate.
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