26 marzo 2020 – Notiziario

Scritto da in data Marzo 26, 2020

  • Afghanistan: attentato al tempio sikh.
  • Francia si ritira dall’Iraq.
  • L’Egitto fumiga le piramidi (in copertina).
  • Giordania, Oman, Marocco e Yemen sospendono la produzione di giornali citando timori di Covid 19.
  • Turchia: la procura chiede 18 ergastoli e due condanne a morte per l’omicidio del giornalista Khashoggi.
  • Nuova Zelanda: si dichiara colpevole l’attentatore delle moschee di Christchurch.
  • Coronavirus: Russia, misure non convenzionali. La polizia indiana usa la forza con chi viola il lockdown. Abu Dhabi, vietato arrestare fino al 24 maggio. Siria: nuovi casi, coprifuoco di 12 ore. Brasile: Bolsonaro definisce il lockdown un crimine.  Per la prima volta nella storia di Israele, chiuse le sinagoghe.

Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, oggi a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Turchia

La procura generale di Istanbul ha chiesto la condanna all’ergastolo aggravato, per 18 sauditi accusati di essere implicati nell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto nel consolato saudita il 2 ottobre 2018. Per altre due persone, accusate di aver ordinato il delitto è stata chiesta la pena di morte.

Iran

La moglie e i figli di Robert Levinson, un agente dell’FBI in pensione, scomparso nel 2007 in Iran, hanno annunciato “con il cuore a pezzi”, che funzionari americani li hanno informati che il loro caro è morto in custodia iraniana. Levinson era in una missione per la Cia quando è scomparso a Kish Island, ed è stato l’ostaggio tenuto più a lungo nella storia degli Stati Uniti

Iraq

Il gennaio scorso il parlamento iracheno ha votato per mandare via tutte le forze straniere dal paese, dopo l’assassinio da parte degli americani del generale iraniano Sulemainì e il capo delle milizie irachene. Ieri l’esercito iracheno ha dichiarato che le forze francesi all’interno della coalizione guidata dagli Stati Uniti e che combattono contro il sedicente Stato Islamico, si ritirano dall’Iraq anche perché saranno impegnate per le strade per arginare il coronavirus. Ritiro in accordo con il governo iracheno. Stessa cosa anche per le truppe della Repubblica Ceca che avevano 30 soldati sul suolo iracheno.

Le forze di sicurezza irachene stanno lottando per controllare gran parte del paese a fronte alla pandemia di coronavirus. Foto e testimonianze dei social media mostrano che i residenti di Al-Nahrawan, vicino la capitale Baghdad, che si rifiutano di consentire ai funzionari del governo di seppellire i propri cari deceduti per la malattia. A peggiorare le cose, secondo la gente del posto, è che chi protesta contro le sepolture si sta raggruppando in grandi gruppi. A partire da martedì, Baghdad ha registrato 346 casi di coronavirus e 27 morti, il numero è aumentato nettamente negli ultimi giorni. Il tasso di mortalità in tutto il paese è di circa il 13 percento, il che lo rende profondamente preoccupante per gli organismi di controllo internazionali.

Israele

Per la prima volta nella storia dello stato di Israele, alle sinagoghe è stato ordinato di chiudere le porte . Le severe norme di emergenza per frenare la diffusione del virus includono sinagoghe e tutti gli altri spazi di preghiera pubblici. La decisione è stata presa ieri nelle prime ore del mattino dopo una riunione del gabinetto in una videoconferenza durata 6 ore. Le sinagoghe sono chiuse da ieri alle 17.
Fino ad ora, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu aveva evitato un completo blocco a livello nazionale, ma con il numero di nuovi casi COVID-19 che continuavano ad aumentare, nuove direttive ridurranno ulteriormente i movimenti, le operazioni commerciali e i trasporti. Il gabinetto ha deciso di interrompere completamente il trasporto pubblico. I taxi saranno autorizzati a guidare un cliente alla volta. Il principale punto di disaccordo all’interno del gabinetto riguardava l’intenzione di Netanyahu di ordinare la chiusura delle sinagoghe, con piccole preghiere consentite all’esterno degli edifici, in spazi aperti, con non più di 10 partecipanti che devono stare a due metri di distanza. Il Ministero della Salute ha identificato le  sinagoghe e le yeshiva (le scuole religiose) come punti caldi del coronavirus. Oltre il 30% delle persone si sono infettate in spazi pubblici .
Le autorità sanitarie hanno indicato che le preghiere di massa e le letture della Megillah durante le vacanze Purim del 10 e 11 marzo responsabili dell’attuale picco. Gli spazi piccoli e affollati di molte sinagoghe e abitudini come il bacio dei rotoli della Torah creano naturalmente un ambiente contagioso. Tuttavia, fino ad ora Netanyahu aveva resistito alla chiusura delle sinagoghe, poiché rappresentavano la continuazione della vita ebraica attiva nella storia ebraica. Anche durante le guerre e i bombardamenti, le sinagoghe non erano mai state chiuse.

Intanto il portavoce del parlamento israeliano, piuttosto che convocare il voto per eleggere un suo sostituto come ha chiesto la Corte Suprema, ha deciso di dimettersi.

Giordania, Oman, Marocco e Yemen niente giornali

A partire dal 17 marzo 2020, le autorità di Giordania, Oman, Marocco e Yemen hanno emesso decreti che sospendono la stampa e la distribuzione di giornali in risposta alla pandemia. Le sospensioni riguardano sia i media indipendenti sia quelli di Stato e sono state imposte per limitare la diffusione del virus durante la stampa, la consegna e la distribuzione. Il 17 marzo, il Consiglio dei ministri giordano, un organo che comprende il primo ministro e altri ministri del governo, ha sospeso per due settimane la pubblicazione di tutti i giornali nel paese per limitare la diffusione del virus, secondo una dichiarazione ufficiale del ministro delle comunicazioni Amjad Adaileh. In una dichiarazione del 22 marzo, il Ministero della Cultura, della Gioventù e dello Sport marocchino, che sovrintende alla stampa del paese, ha ordinato a tutti i giornali di stampa di sospendere la loro pubblicazione e distribuzione fino a nuovo avviso e ha incoraggiato i punti di stampa a utilizzare metodi alternativi per consegnare le notizie . Sempre il 22 marzo, il Supreme Committee for Dealing with COVID-19 in Oman, un ente governativo istituito per combattere la diffusione del virus nel sultanato, ha ordinato a tutti i giornali, le riviste e altre pubblicazioni di interrompere la stampa e la circolazione, secondo il Times of Oman , che ha pubblicato l’ordine del comitato. L’ordine proibiva anche la vendita e la diffusione di giornali, riviste e pubblicazioni importate nel paese. Il 23 marzo, il ministro delle comunicazioni yemenita Muammar Al-Aryani ha emesso un decreto che proibiva la pubblicazione e la diffusione di giornali stampati nel paese dal 25 marzo al 12 aprile per limitare la diffusione del virus COVID-19, secondo il decreto ufficiale pubblicato in locale giornale Al-Jand Post .

Egitto

Le piramidi di Giza sono state disinfettate. Un gruppo di sei persone equipaggiate con maschere, tute di protezione dai materiali pericolosi e attrezzature per la pulizia industriale, ha sterilizzato i dintorni delle piramidi di Khufu, Khafre e Micerino. “Approfittiamo di questa sospensione per preparare la zona archeologica in termini di manutenzione e restauro, in modo che quando il turismo si riprenderà, l’area delle piramidi sia nel suo massimo splendore per accogliere i suoi visitatori”, ha detto il direttore generale dell’Altopiano di Giza Ashraf Mohi.

Europa, Stati Uniti e Netflix

Netflix ha riscontrato problemi tecnici diffusi mercoledì, ha dichiarato il sito web DownDetector. Ha aggiunto che gli utenti hanno iniziato a lamentarsi dei problemi di accesso a Netflix dopo le 12:30.

Secondo la mappa sul sito Web, i reclami sono stati registrati principalmente negli Stati Uniti, nel nord-est, nella California meridionale, nel Pacifico nord-occidentale e in Texas. Quasi il 41% dei problemi ha riferito di “nessuna connessione” al servizio. Gli utenti sono passati ai social media per dire che stavano vedendo messaggi di errore quando hanno tentato di accedere a Netflix”. Esponenziale l’uso di Netflix e di altri servizi video, da quando tutti sono costretti a stare a casa.

Afghanistan

Sono almeno 25 i morti nell’attentato contro un tempio sikh a Kabul rivendicato poi dall’Isis. Tutti e quattro gli attentatori sono stati uccisi dopo che hanno attaccato alle 7.45 del mattino il luogo di culto sikh, dopo quasi sei ore di combattimenti nella zona di Shor Bazar. All’interno c’erano 150 fedeli. I sikh sono spesso oggetto di attacchi da parte dei radicali islamici.

Sul fronte politico funzionari afgani e talebani si sono nuovamente incontrati in videoconferenza e hanno programmato un incontro faccia a faccia nei prossimi giorni per discutere della liberazione dei prigionieri che sta bloccando i colloqui intra-afgani. Secondo l’accordo di pace tra Stati Uniti e Talebani, il governo afgano avrebbe rilasciato 5.000 prigionieri, ma gli Stati Uniti non si erano concordati con gli afgani, quindi nessun prigioniero è stato ancora rilasciato. I talebani hanno espresso la fiducia che i prigionieri saranno stati rilasciati entro la fine del mese e, secondo quanto riferito, funzionari afgani hanno pianificato il rilascio di 100 prigionieri talebani per motivi umanitari.

Nuova Zelanda

L’attentatore australiano di estrema destra che ha ucciso 51 persone nel massacro di Christchurch l’anno scorso si è dichiarato colpevole delle accuse. Il 29 enne uccise fedeli musulmani all’interno di due moschee. Non ci si aspettava l’ammissione di colpa, in precedenza aveva negato le 51 accuse di omicidio, le 40 di tentato omicidio, una per atti terroristici. Ora non dovrà essere più processato e il giudice Cameron Mander ha detto che sarà condannato in una data ancora da stabilire di sicuro non prima che si torni alla normalità, oggi è il primo giorno di blocco da covid19 e durerà per altre 4 settimane. Il giudice vuole che le vittime e le famiglia possano partecipare ed essere presenti in tribunale.

Coronavirus e Mondo

20 mila morti del mondo, la maggior parte in Europa. Le Nazioni Unite cercano di creare un fondo di 2 miliardi di dollari per sostenere i paesi più poveri e vulnerabili, sarebbe poco saggio lasciarli al loro destino, serve  un piano globale perché “umanità è minacciata”

Stati Uniti: 68mila casi, oltre 1000 morti

Brasile: il presidente di destra Bolsonaro ha definito “criminali”, i sindaci e i governatori del paese che hanno deciso di chiudere le attività per rallentare il virus, “Altri virus hanno ucciso molti più di questo e non c’era tutto questo trambusto”, ha detto Bolsonaro ai giornalisti fuori dalla sua residenza ufficiale. “Ciò che alcuni sindaci e governatori stanno facendo è un crimine. Stanno distruggendo il Brasile. “Se non torniamo al lavoro, il Brasile potrebbe discostarsi dalla normalità democratica”, ha aggiunto, citando esempi recenti di disordini sociali in America Latina.

Abu Dhabi: il principe ereditario, lo sceicco Mohamed Bin Zayad al Nahyan e vice comandante supremo delle forze armate degli Emirati, ha sospeso le procedure di esecuzione degli ordini di arresto e della reclusione di persone, tranne per casi particolari. Un tentativo di impedire anche che la gente lasci il paese. Nessuno dovrà essere arrestato fino al 24 maggio.

Iran: 2000 morti, 27 mila casi. Ordinato di stare tutti a casa, finora era solo una raccomandazione

Iraq: i casi salgono a 346, il governo ha dichiarato che chi viola il coprifuoco sarà arrestato. Il timore è che il sistema sanitario iracheno non sia in grado di far fronte all’epidemia dopo anni di guerra, sanzioni e corruzione. Il coprifuoco durerà una settimana in tutto il paese.

Turchia: Il presidente Erdogan ha detto che le autorità sanitarie stanno monitorando 53 mila persone nelle loro case sospettate di aver contratto il virus.

Siria: salgono a 5 i casi registrati, sono tutti in quarantena nel centro di Al Dweir. Damasco ha introdotto il coprifuoco dalle 18 alle sei in tutto il paese, tranne la provincia di Idlib occupata dai ribelli e la Siria orientale controllata dai curdi.

Libano: Gli Hezbollah, partito e militanza, stanno mobilitando 25 mila persone, tra cui medici infermieri e ospedali per combattere il virus. “È una vera guerra che dobbiamo affrontare con la mentalità di un guerriero”, ha detto Sayyed Hashem Safieddine, capo del consiglio esecutivo del gruppo sciita. “Il nostro ruolo è quello di integrare l’apparato governativo e di non rimanere al suo posto”, ha detto, presentando il piano di Hezbollah sulla sua TV al-Manar. Finora il Libano ha registrato 333 casi di coronavirus. Sei persone sono morte per malattie respiratorie. Il governo, formato con il sostegno di Hezbollah e dei suoi alleati, ha dichiarato un’emergenza medica.

Palestina: il premier Shtayyeh ha chiesto a migliaia di lavoratori palestinesi impiegati in Israele di tornare il prima possibile in Cisgiordania. Il primo ministro ha fatto notare che il COVID-19, si sta diffondendo rapidamente in Israele e che le restrizioni ad ampio raggio che prevedono di introdurre nelle prossime ore avrebbero comunque impedito loro di continuare a lavorare nei cantieri. Shtayyeh ha aggiunto che gli operai saranno tenuti a rispettare una quarantena di 14 giorni nelle loro case al loro ritorno. Intanto in Palestina registrato il primo decesso, una donna di 60 anni, confermati 64 casi.

Sudan: Le autorità hanno ordinato il rilascio di migliaia di prigionieri per impedire che il nuovo coronavirus si diffonda nelle carceri del paese. “Il primo gruppo di prigionieri di (in totale) 4.217 sono stati rilasciati dalla prigione di al-Hoda nella città di Omdurman”, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale SUNA, città gemella della capitale Khartum. Non ha specificato quanti prigionieri sono stati rilasciati o la natura dei loro crimini. Il Sudan, che finora ha registrato un decesso su tre casi confermati di COVID-19, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha quasi completamente chiuso i suoi confini. Martedì, le autorità hanno imposto un coprifuoco notturno indefinito dalle 20:00 alle 6:00 ora locale. Hanno anche annunciato la sospensione di tutti i servizi di autobus interstatali a partire da giovedì. Il Sudan ha anche chiuso le scuole e le università in tutto il paese.

Spagna: Carmen Calvo, vice premier ricoverata per problemi respiratori è positiva al virus. I contagi salgono a 41.900 i morti 2937

Germania: varato piamo da 1.100 miliardi

Russia: Il presidente Putin vara la oligarch tax, 15 per cento sul denaro inviato all’estero e 13 per cento sui surplus finanziari. Il presidente ha proposto ieri diverse misure sociali d’emergenza non convenzionali per sostenere le famiglie e le imprese nel contesto dell’epidemia, come una vacanza di una settimana per i lavoratori e appunto tasse più alte sui dividendi. Durante un discorso televisivo alla nazione, Putin ha cercato di rassicurare i cittadini e i mercati russi sul fatto che il governo userà tutta la sua forza disponibile per evitare il collasso economico. La Russia ha riportato 658 casi di coronavirus, con la giornata di ieri che ha visto il suo più netto aumento in nuovi casi, anche se ancora nessuno sarebbe morto. Eppure l’economia è stata colpita dalla prolungata incertezza sul coronavirus e dal crollo dei prezzi del petrolio, che ha visto il rublo scendere ai minimi di quattro anni.

Dopo che la NATO ha ridimensionato  i giochi di guerra in Europa a causa del coronavirus, la Russia ha annunciato che stanno annullando i loro al confine con la NATO. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la mossa è di natura preventiva. I funzionari hanno  detto di voler prevenire il rischio di diffondere il virus e che annullare l’esercizio è anche un atto di  buona volontà nei confronti della NATO.

India: Polizia violenta con chi trasgredisce il blocco, poliziotti armati di manganelli, bastoni, picchiano chi infrange le regole. Martedì il primo ministro indiano Narendra Modi ha annunciato un blocco nazionale di 21 giorni per arginare la diffusione del virus potenzialmente mortale – e ha dichiarato che a nessuno sarà permesso di lasciare le proprie case. “Per salvare l’India, per salvare ogni suo cittadino, tu, la tua famiglia … ogni strada, ogni quartiere è messo sotto chiave”, ha detto Modi in un discorso televisivo a 1,3 miliardi di persone nella nazione. Dopo che il blocco è entrato in vigore, sui i notiziari e sui social sono finite le immagini dei trasgressori che venivano colpiti con manganelli nelle strade dello stato meridionale del Kerala.

Cina: Wuhan, dall’8 aprile riprenderanno i voli commerciali, ancora stop a quelli internazionali e quelli per Pechino

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