27 ottobre 2022 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Ottobre 27, 2022
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- Iran: a 40 giorni dalla morte di Mahsa Amini, proteste in 33 città.
- Papua Nuova Guinea: massacro sull’Isola dell’Amore, 22 morti.
- I calciatori australiani denunciano il record di violazioni dei diritti umani in Qatar alla vigilia dei Mondiali.
- Sudan: nessuno è intervenuto per una donna condannata alla lapidazione.
- Errore giudiziario, si conclude bruscamente un processo di alto profilo per stupro in Australia.
- Arabia Saudita: editore egiziano arrestato alla Fiera del Libro.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.
Iran
Una parte enorme dei resti dell’edificio commerciale chiamato Metropol, ad Abadan, nella provincia sud-occidentale del Khuzestan, in Iran, già crollato a fine maggio, è venuta giù oggi, causando la morte di una donna. Nel bilancio del primo crollo, avvenuto a fine maggio, le vittime furono quarantatré, mentre altre trentasette rimasero ferite.
«In questi giorni i miei eroi sono persone che pagano un caro prezzo per avere una vita normale. Avere una vita sicura, normale e libera è un diritto di tutti gli esseri umani». Lo ha scritto su Instagram la scalatrice iraniana Elnaz Rekabi, finita agli arresti domiciliari una volta rientrata a Teheran, la scorsa settimana, dopo avere gareggiato senza velo ai Campionati Asiatici in Corea del Sud. Accanto al messaggio, Rekabi ha pubblicato una fotografia di Mahsa Amini, la ventiduenne morta il 16 settembre a Teheran dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto.
Intanto oggi, al quarantesimo giorno tradizionalmente celebrato come la fine del lutto per la morte di Mahsa Amini, ci sono state manifestazioni in trentatré città iraniane di ventitré province. Diecimila persone a Saqez, la città curda di Amini, dove la gente voleva raggiungere il cimitero. Nella capitale Teheran, ma anche a Karaj, Kermanshah, Sanandaj, Ahvaz, Mashhad e Isfahan ci sono state proteste di vario tipo per ricordare la ragazza, morta il 16 settembre dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto. Le forze dell’ordine hanno usato gas lacrimogeno e, come ormai consuetudine, sparato. A Shiraz, dove anche si è protestato, un uomo armato è entrato in una moschea uccidendo almeno quindici persone, attacco rivendicato dall’Isis. Che però lascia dubbiosi molti analisti. Funzionari iraniani hanno affermato di aver arrestato un uomo armato che ha compiuto l’attacco al santuario di Shah Cheragh, e i media statali hanno accusato i “terroristi takfiri”, un’etichetta che Teheran usa per i militanti musulmani sunniti intransigenti, come lo Stato Islamico.
stunning video coming out of iran
in mahsa amini’s hometown of saqez, thousands ignore govt road closures to walk to her gravesite
40 days after her death in the custody of iran’s morality policepic.twitter.com/u6EvbGQtjw— ian bremmer (@ianbremmer) October 26, 2022
Afghanistan
L’ispettore generale speciale per la ricostruzione dell’Afghanistan, in un recente rapporto, ha espresso preoccupazione per la chiusura delle scuole per le ragazze al di sopra del sesto anno in Afghanistan. «Attivisti afghani e rappresentanti del settore dell’istruzione ci hanno detto che le linee guida restrittive e variegate dei talebani verso l’istruzione delle ragazze, incluso il divieto alle ragazze di frequentare la scuola dopo la prima media, hanno avuto un effetto negativo e hanno portato a una riduzione generale della frequenza scolastica», ha affermato SIGAR. Nel frattempo, la direttrice associata della divisione per i diritti delle donne di Human Rights Watch ha affermato che l’Afghanistan è l’unico paese al mondo in cui le ragazze sono private del diritto di andare a scuola. «I talebani violano il diritto delle donne e delle ragazze in Afghanistan e oggi sono quattrocento giorni da quando i talebani hanno vietato l’istruzione secondaria per le ragazze: non c’è un altro paese al mondo che neghi sistematicamente alle ragazze l’istruzione basata sul genere e neghi alle donne il diritto al lavoro», ha detto Heather Barr.
Yemen
La crisi alimentare dello Yemen ha raggiunto il culmine negli ultimi quattro anni e, sebbene l’insicurezza alimentare derivi dall’aggressione guidata dai sauditi e dal blocco del paese, l’aumento dei prezzi delle materie prime e del carburante, nonché la scarsità di aiuti esteri, non fanno che aumentare la crisi. Secondo le Nazioni Unite, il numero di persone bisognose di assistenza umanitaria dovrebbe salire a 23,4 milioni entro la fine dell’anno, mentre il numero di persone che soffrono di grave insicurezza alimentare dovrebbe salire a diciannove milioni. Secondo Al-Araby, anche le autorità yemenite sostenute dalla coalizione a guida saudita sono allarmate dalla situazione – soprattutto dopo la guerra in Ucraina – e si sono riunite per un incontro a inizio ottobre per discutere di soluzioni immediate.
La fonte ha anche rivelato che le autorità hanno richiesto al meccanismo Food Shock Window del Fondo Monetario Internazionale (FMI) di accedere ai fondi di emergenza per combattere la crisi alimentare. Secondo un comunicato stampa del FMI, «la finestra per fornire ulteriore accesso ai finanziamenti di emergenza sarà disponibile per un anno a favore dei paesi che devono affrontare urgenti esigenze di bilancio dei pagamenti legate alla crisi alimentare globale». L’ONU ha anche rivelato che il consumo di cibo in Yemen ha registrato i suoi livelli peggiori nel 2022, con il 58% delle famiglie che vive all’interno del territorio del governo sostenuto dai sauditi, e il 51% delle persone che vivono nel territorio controllato dagli houthi che non sono in grado di ottenere abbastanza per soddisfare il proprio fabbisogno alimentare minimo.
Arabia Saudita
Le autorità saudite hanno arrestato un editore egiziano che stava partecipando alla Fiera Internazionale del Libro di Riyadh, all’inizio di questo mese, e la sua attuale ubicazione rimane sconosciuta alla famiglia e agli amici. L’8 ottobre, ultimo giorno della Fiera del Libro di Riyadh, Ahmed Diouf è stato arrestato dai servizi di sicurezza sauditi mentre partecipava alla manifestazione come co-fondatore e rappresentante di Kotopia, una casa editrice indipendente. Ibrahim Ahmed Essa, il direttore di Kotopia, ha sollevato la questione del suo arresto e scomparsa in un post su Facebook il 23 ottobre, dicendo che tutti hanno evitato di condividerlo per paura di ripercussioni contro Diouf in una prigione saudita. L’Egitto ha confermato l’arresto, dicendo però di non essere a conoscenza delle accuse contro Diouf. La Fiera Internazionale del Libro di Riyadh è un evento annuale, che quest’anno si tiene dal 29 settembre all’8 ottobre. La casa editrice Kotopia, in cui Diouf ha agito come direttore delle fiere internazionali del libro, ha partecipato come parte del padiglione egiziano. Questa era la terza visita di Diouf in Arabia Saudita, la sua presenza era apolitica, come pure quella della casa editrice Kotopia, che non pubblica libri politici o religiosi contemporanei ma narrativa, thriller e storici. La famiglia e gli amici di Diouf hanno lanciato un hashtag online “Where is Diouf” chiedendo la divulgazione del luogo dove si trovi.
Qatar
La nazionale di calcio australiana si è espressa contro il record del Qatar, paese ospitante la Coppa del Mondo, in materia di diritti umani e relazioni omosessuali in un video pubblicato giovedì, aggiungendosi alle critiche nei confronti del paese nelle settimane precedenti il torneo. Il Qatar, primo paese del Medio Oriente a ospitare la Coppa del Mondo, è stato sottoposto a forti pressioni internazionali per il trattamento riservato ai lavoratori stranieri e per le leggi sociali restrittive. Il video, con diversi giocatori che consegnano un messaggio riga per riga, ha citato il danno agli oltre 1,6 milioni di lavoratori migranti del Qatar e lo stato delle relazioni omosessuali, che sono illegali nello stato conservatore del Golfo.
«Abbiamo appreso che la decisione di ospitare la Coppa del Mondo in Qatar ha provocato la sofferenza e il danno di innumerevoli nostri colleghi», ha detto il centrocampista Jackson Irvine. «Come calciatori sosteniamo pienamente i diritti delle persone LGBTI+, ma in Qatar le persone non sono libere di amare la persona che scelgono», ha detto il collega centrocampista Denis Genreau.
Dubai
La polizia di Dubai ha sequestrato 436 kg di droghe illegali nascoste in un carico di fagioli appartenenti a una rete internazionale di narcotraffico. Il Dipartimento generale dell’antidroga della polizia di Dubai ha ricevuto una soffiata su una banda di narcotrafficanti che tentava di contrabbandare droga in 280 sacchi da imballaggio (5,6 tonnellate), riempiti con una miscela di fave naturali e di plastica, ripieni di narcotici.
Israele e Palestina
Ieri le forze israeliane si sono ritirate dalle città di Nablus e Jenin, in Cisgiordania, dopo aver arrestato altri sei palestinesi, incluso il fratello di un combattente ucciso. Martedì, l’esercito israeliano ha ucciso sei palestinesi e ferito dozzine di persone durante i raid che hanno avuto luogo in Cisgiordania. Le incursioni sono continuate mercoledì con la detenzione di tre presunti membri della “Fossa dei leoni”, un gruppo militante, incluso il fratello di un combattente palestinese ucciso. Mohammed Al-Nabulsi è stato prelevato dalla sua stessa casa dalle truppe israeliane a Nablus, insieme ad altri due presunti membri del gruppo armato. Suo fratello, Ibrahim Al-Nabulsi, soprannominato “Il leone di Nablus”, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze israeliane ad agosto, e da allora è diventato un eroe tra i giovani palestinesi.
Sudan
In un editoriale Megha Mohan, giornalista di genere e identità, ha detto che gli forzi per impedire che una giovane donna sudanese venga lapidata, dopo essere stata condannata per adulterio, sono ostacolati dall’assenza di ministri del governo nel paese. Il Sudan è gestito da una giunta militare arrivata dopo il colpo di Stato di un anno fa. Gli attivisti affermano che la ventenne non ha avuto un processo equo e dovrebbe essere liberata. Un funzionario del governo ha detto: «Non abbiamo un ministro che possa intervenire per chiederne il rilascio». La giovane, che si è separata dal marito nel 2020 ed è andata a vivere con la propria famiglia, è stata accusata di adulterio dal marito un anno dopo. È stata dichiarata colpevole nel giugno 2022 da un tribunale della città di Kosti, nello stato sudanese del Nilo Bianco. Il suo ricorso contro la condanna è stato ora accolto e si attende il giudizio del tribunale. Sulaima Ishaq, che dirige l’unità Violenza contro le donne presso il ministero dello Sviluppo sociale, ha dichiarato a BBC di aver detto ai funzionari della capitale, Khartoum, che il processo era stato fatto male. I gruppi per i diritti umani affermano che la donna, di cui BBC non fa il nome su richiesta della famiglia, non ha avuto accesso a un avvocato mentre era in custodia, e non era a conoscenza delle accuse contro di lei. «Abbiamo motivo di credere che sia stata illegalmente costretta a firmare una confessione dalla polizia», afferma Mossaad Mohamed Ali, direttore esecutivo dell’African Center for Justice and Peace Studies (ACJPS).
Serbia
Il parlamento serbo ha votato in serata la fiducia al nuovo governo guidato da Ana Brnabic, premier uscente che è stata reincaricata dal presidente Aleksandar Vucic lo scorso agosto. Dei duecentoventicinque deputati presenti in aula (sul totale di duecentocinquanta), i voti a favore sono stati centocinquantasette, i contrari sessantotto senza alcuna astensione.
Regno Unito
L’attesa finanziaria d’autunno, con i dati sulle coperture fiscali e sulle previsioni aggiornate relative all’economia britannica, sarà illustrata in Parlamento il 17 novembre, e non più il 31 ottobre, per dar tempo a Rishi Sunak − subentrato a Liz Truss − di fare le valutazioni programmatiche necessarie.
Norvegia
I servizi segreti norvegesi hanno annunciato di aver arrestato una spia russa che si fingeva uno scienziato brasiliano, l’ultimo di una serie di arresti di cittadini russi presumibilmente collegati al programma di intelligence estero del paese.
Ucraina – Russia
Undici civili sono morti e altri quattordici sono rimasti feriti in Ucraina, nelle ultime ventiquattro ore, a causa degli attacchi russi: lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell’Ufficio del Presidente.
Un funzionario militare ucraino ha rivelato che il paese potrebbe chiamare tutti i cittadini maschi sotto i sessant’anni per aiutare a combattere la crescente aggressione della Russia. Parlando al notiziario ucraino TSN , il capo del Centro di reclutamento e supporto sociale di Kiev, il colonnello Yuri Maksimov, ha affermato che il piano fa parte degli sforzi di mobilitazione di Kiev in risposta al reclutamento, da parte di Mosca, di un massimo di trecentomila coscritti in più per l’invasione.
Bolivia
Il governo boliviano ha dichiarato che sospenderà temporaneamente le esportazioni di prodotti alimentari, tra cui soia e carne bovina, nel pieno delle proteste nella regione agricola chiave di Santa Cruz. La decisione mira a salvaguardare la sicurezza alimentare in Bolivia, ha affermato il ministro dello Sviluppo produttivo e dell’Economia plurale, Nestor Huanca, aggiungendo che la sospensione delle esportazioni includerà semi di soia, farina di semi di soia, zucchero, olio e carne bovina. Il presidente di sinistra, Luis Arce, ha dovuto affrontare proteste in tutto il paese. Ieri, il suo governo avrebbe raggiunto un accordo con le cooperative di estrazione dell’oro per fermare le proteste nella capitale amministrativa La Paz.
Brasile
La polizia dello stato del Paraná, nel sud del Brasile, ha condotto una serie di perquisizioni e un sequestro a Curitiba, nell’ambito di un’inchiesta su un giro di certificati falsi per ottenere la cittadinanza italiana, per un volume di affari tra i cinquemila ed i cinquantamila reais, ovvero tra i mille e i diecimila euro. Nell’operazione sono stati rinvenuti almeno quattrocento certificati con la firma contraffatta di un traduttore giurato di Curitiba. A denunciare le irregolarità sono stati probabilmente i concessionari del registro di stato civile brasiliano. Spesso i richiedenti, invece di passare per la via consolare, inoltrano la domanda di cittadinanza direttamente ai comuni in Italia, sfuggendo così a controlli più accurati.
Corea del Sud
Il gigante sudcoreano dell’elettronica, Samsung, ha nominato l’erede condannato e capo de facto, Lee Jae-yong, come presidente esecutivo. La decisione simbolica significa che il più grande produttore mondiale di smartphone sarà ora ufficialmente gestito dalla terza generazione della sua famiglia fondatrice. Lee, condannato per corruzione e appropriazione indebita nel 2017, ha ottenuto una grazia presidenziale speciale ad agosto. È stato incarcerato due volte per aver corrotto un ex presidente.
Cina
La città cinese di Wuhan, capoluogo della provincia dell’Hubei dove a fine 2019 si registrarono i primi casi di Covid-19, ha bloccato uno dei suoi distretti centrali dopo che sono stati segnalate diciotto infezioni, in linea con la politica draconiana della “tolleranza zero” supportata dal presidente Xi Jinping. A circa novecentomila residenti del distretto di Hanyang è stato detto di rimanere nelle proprie case a partire da ieri, con un blocco previsto fino a domenica: tutte le attività non essenziali sono state chiuse, eccezion fatta per supermercati e farmacie.
Australia
Un caso di stupro di alto profilo, che ha acceso le proteste a livello nazionale in tutta l’Australia, si è concluso bruscamente oggi con la constatazione di un errore giudiziario, ultima svolta in una saga giudiziaria che ha coinvolto alcuni dei politici più importanti del paese. Brittany Higgins, 27 anni, aveva affermato che l’ex membro dello staff conservatore, Bruce Lehrmann, 27 anni, l’aveva violentata su un divano all’interno dell’ufficio parlamentare di un ministro del governo, dopo una notte a base di alcool nel marzo 2019. Lehrmann ha negato le accuse e si è dichiarato non colpevole dell’accusa di rapporti sessuali senza consenso. La giuria, composta da otto donne e quattro uomini, stava deliberando da cinque giorni, quando il giudice capo, Lucy McCallum, li ha licenziati e ha dichiarato un errore giudiziario per motivi tecnici. McCallum ha detto che gli sceriffi del tribunale hanno trovato materiale proibito − vale a dire, un documento accademico sulle aggressioni sessuali − all’interno della cartella dei documenti di un membro della giuria.
Papua Nuova Guinea
Ventidue persone sono state uccise sull’isola di Kiriwina, nella provincia di Milne Bay, in Papua Nuova Guinea, in quello che è considerato il peggiore scontro tribale mai registrato sull’isola. Al momento si conoscono pochi dettagli sul massacro. Secondo un giornalista del posto, le persone vivono nella paura dopo l’inaspettato scoppio di violenze. Molti sono rimasti feriti. Il giornalista senior di Papa New Guinea Post-Courier, Gorethy Kenneth, ha affermato che i membri della comunità sono spaventati e si nascondono nelle loro case per paura di ulteriori ritorsioni. Un contingente di dieci poliziotti del quartier generale nazionale della Papua Nuova Guinea è arrivato sull’isola di Kiriwina. Kiriwina è la più grande delle isole Trobriand, conosciute come le “isole dell’amore”. La popolazione indigena, chiamata trobriander, ha una cultura sessuale positiva in cui i rapporti sessuali sono considerati una dimensione importante delle relazioni sociali, soprattutto per i giovani. Il sesso è incoraggiato in età molto giovane rispetto agli standard occidentali. I villaggi hanno una capanna speciale chiamata bukumatula destinata agli adolescenti e ai loro amanti. I trobriander sono anche noti per risolvere le controversie sui giochi di cricket. Secondo WorldAtlas, tutto questo iniziò sotto il dominio coloniale australiano, quando la guerra intertribale fu proibita, e rimase anche dopo che gli isolani indigeni ottennero l’indipendenza, nel 1975.
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