28 aprile 2023 – Notiziario Mondo

Scritto da in data Aprile 28, 2023

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  • Armenia: gli Stati Uniti avvertono, il Paese importa chip per la Russia, al fine di aggirare le sanzioni
  • Etiopia: continuano in Tanzania i colloqui tra il governo etiope e l’Esercito di Liberazione Oromo (OLA)
  • Germania: L’ONG “Pro Asyl” denuncia le differenze di trattamento e parla di “rifugiati di prima e seconda classe”
  • Iran: la Marina sequestra una nave straniera che si è scontrata con una nave iraniana nel Golfo Persico

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Ambra Visentin

Armenia

L’Armenia ha aumentato esponenzialmente le importazioni di chip semiconduttori e altri componenti elettronici dall’Europa e dall’America. Si stima che quasi tutte le spedizioni vengano inviate in Russia per essere utilizzate nei missili e nelle altre armi impiegate nella guerra in Ucraina.

Le informazioni pubblicate per la prima volta dal New York Times hanno rivelato uno straordinario aumento delle importazioni armene di componenti elettronici, tra cui otto categorie particolarmente sensibili di chip semiconduttori. Un documento visionato dal giornale sembra provenire dal Bureau of Industry and Security degli Stati Uniti. Il documento afferma che tra il 2021 e il 2022 le importazioni armene di chip e microprocessori dagli Stati Uniti sono aumentate del 515%, mentre quelle dall’UE del 212%. L’ufficio ha stimato che quasi tutte le importazioni, il 97%, sono state riesportate in Russia.

Il ministro armeno dell’Economia Vahan Kerobyan ha dichiarato che poiché l’Armenia si trova nella stessa zona doganale ed economica della Russia, c’è libera circolazione delle merci tra i due Paesi. “Per dissipare le preoccupazioni, stiamo parlando con i nostri partner americani ed europei, spiegando quali sono le basi del commercio di vari prodotti”, ha aggiunto.

Il governo si sarebbe ad ogni modo adoperato per evitare sanzioni secondarie contro le aziende coinvolte. Il ministro ha ricordato gli obblighi dell’Armenia in quanto membro dell’EAEU, l’Unione Economica Eurasiatica guidata dalla Russia.

Tanzania

Nell’isola semi-autonoma di Zanzibar, in Tanzania, sono iniziati i colloqui di pace tra il governo federale etiope e i ribelli dell’Esercito di Liberazione Oromo (OLA).

I colloqui, iniziati il 24 aprile 2023 con la mediazione di Kenya e Norvegia, giungono in un momento critico per l’Etiopia, che negli ultimi anni ha registrato un aumento delle tensioni etniche e della violenza. Le discussioni sono state accolte in modo generalmente positivo e molti hanno espresso la speranza che possano porre fine al prolungato periodo di conflitto e instabilità in Etiopia.

Molti analisti, tra cui Abbas Mwalimu, docente presso il Tanzania Center for Foreign Relations, stanno monitorando attentamente la situazione. Secondo l’analista un vero successo potrà essere ottenuto se le due parti decideranno di rivedere la Costituzione e di modificarla per unificare l’Etiopia. L’attuale Costituzione, che consente alle regioni di avere una propria governance, alimenta il desiderio di separatismo della popolazione.

Per Ibrahim Rahbi, analista regionale, la mossa del governo etiope di integrare i combattenti regionali nell’esercito nazionale ha creato molte tensioni, dal momento che ciascuna delle 11 regioni del Paese ha i propri rappresentanti, comprese le forze armate. Ha aggiunto che il governo dovrà trovare un modo per lavorare insieme, rimuovendo le armi da tutte le regioni in una sola volta.

Alla richiesta di un commento, Charles Hillary, portavoce del governo di Zanzibar, ha dichiarato che i colloqui di pace tra il governo etiope e l’OLA sono condotti a porte chiuse e che non si hanno informazioni sugli incontri in corso. Ha inoltre chiarito che Zanzibar sta solo fornendo una sede per i colloqui e non fa parte dei negoziati.

Gli sforzi del governo etiope per negoziare la pace con l’Esercito di Liberazione Oromo hanno ricevuto reazioni contrastanti. Mentre alcuni applaudono i colloqui come un passo avanti verso la risoluzione del conflitto, altri, come l’American-Ethiopian Public Affairs Committee (AEPAC), hanno chiesto che l’OLA garantisca la cessazione delle violenze prima che possano avere luogo negoziati significativi.

Germania

Le organizzazioni dei rifugiati criticano il governo tedesco per non aver attivato lo stesso status, garantito ai profughi ucraini, per i rifugiati provenienti da altri Paesi.

Germany – AMNESTY Deutschland – Pro Asyl  Ⓒ Christian Jungeblodt

Dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina, l’UE ha attivato per la prima volta la Direttiva sulla protezione temporanea (DPT), una legge di 20 anni fa pensata per aiutare i rifugiati. La misura ha permesso agli ucraini di muoversi liberamente all’interno dell’UE, dando loro il diritto immediato di vivere e lavorare all’interno del blocco e offrendo loro l’accesso a prestazioni sociali come l’alloggio e l’assistenza medica. Inoltre, è stato concesso loro lo status di residenza temporanea senza dover passare attraverso complesse procedure di asilo.

Pur accogliendo con favore la procedura semplificata per gli ucraini, l’ONG tedesca “Pro Asyl” mette ora in guardia dal rischio di avere “rifugiati di prima e seconda classe”: persone provenienti da Paesi terzi che non hanno le stesse possibilità, anche se stanno fuggendo dalla guerra in patria. Tareq Alaows, portavoce di Pro Asyl per le politiche sui rifugiati, ha lamentato che “questo non è stato ancora reso possibile per tutti gli altri gruppi – né per le persone provenienti dall’Afghanistan, né per la Siria”. Dopo l’arrivo in Germania, i rifugiati e i richiedenti asilo provenienti da altri Paesi terzi vengono attualmente trasferiti in “centri di accoglienza”, spesso fuori dalle grandi città, con pochi contatti con il resto della società e senza la possibilità di scegliere in quale regione finire. La maggior parte dei profughi sono assegnati alle strutture di prima accoglienza e, avendo pochi contatti con i madrelingua, non sarebbero in grado di acquisire competenze linguistiche con la stessa rapidità con cui lo fanno attualmente gli ucraini. Inoltre, finché le persone vivono in questi centri di prima accoglienza, non possono lavorare per i primi nove mesi dopo il loro arrivo.

Interpellato sulla discrepanza, il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali tedesco (BMAS) ha dichiarato che la situazione degli ucraini non è paragonabile a quella di altri rifugiati o migranti.

Iran

La Marina iraniana ha sequestrato una nave straniera nel Golfo Persico a seguito di una collisione. Secondo il comunicato, le forze navali iraniane hanno sequestrato la nave dopo aver ricevuto segnalazioni di una collisione con una nave iraniana nel Golfo. In seguito alla collisione, due membri dell’equipaggio della nave iraniana risultano dispersi e diversi altri hanno riportato ferite mentre la nave cercava di lasciare la zona. La Marina iraniana ha aggiunto che la nave era obbligata ad assistere l’imbarcazione e le persone ferite a bordo in base al diritto internazionale. Le forze navali iraniane hanno poi rintracciato e sequestrato la nave, battente bandiera delle Isole Marshall.

Gli Stati Uniti affermano che il nome della nave è Advantage Sweet e che stava transitando in acque internazionali nel Golfo di Oman. Gli Stati Uniti hanno inoltre esortato l’Iran al rilascio immediato.

Stati Uniti

Washington ha imposto sanzioni al servizio di sicurezza nazionale russo FSB e all’unità di intelligence del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) dell’Iran, accusandoli di essere responsabili o complici dell’ingiusta detenzione di americani all’estero.

Alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno dichiarato che la mossa mira a dimostrare che ci saranno conseguenze per coloro che cercano di usare i cittadini statunitensi per fare leva politica o per ottenere concessioni da Washington.

Una diplomazia a compartimenti stagni ha portato a due scambi di prigionieri lo scorso anno. In uno di questi, Washington ha ottenuto il rilascio della stella della pallacanestro statunitense Brittney Griner, detenuta in Russia per accuse di droga, commutando la pena del trafficante d’armi russo Viktor Bout.

La situazione degli americani detenuti da governi stranieri è salita alla ribalta con il caso di Griner. Sebbene il governo statunitense non fornisca cifre, secondo la James Foley Foundation, che prende il nome da un giornalista americano rapito e ucciso in Siria, ci sono più di 60 detenuti di questo tipo. Molti di loro sono detenuti in Iran.

Regno Unito

I macchinisti britannici sono pronti a indire nuovi scioperi a maggio e giugno dopo aver rifiutato una “offerta salariale risibile” che potrebbe compromettere la finale della FA Cup e l’Eurovision Song Contest.

I lavoratori di 16 compagnie ferroviarie organizzeranno tre giorni di sciopero il 12-13 maggio e il 3 giugno, dopo che il sindacato Associated Society of Locomotive Engineers and Firemen (ASLEF) ha respinto l’offerta di aumento salariale del 4% del Rail Delivery Group (RDG).

“La proposta – di appena il 4% – non era chiaramente destinata ad essere accettata, dato che l’inflazione è ancora al di sopra del 10% e i nostri membri non ricevono aumenti da quattro anni”, ha dichiarato giovedì Mick Whelan, segretario generale dell’ASLEF, in un comunicato.

Ha osservato che l’RDG ha respinto le proposte del sindacato per modernizzare le ferrovie britanniche e aiutarle a funzionare in modo più efficiente, per i passeggeri e per le imprese, nel 21° secolo.

Nel frattempo, il RDG ha dichiarato che la nuova decisione di sciopero dell’ASLEF è una “notizia deludente”, sottolineando che gli scioperi “che prendono di mira in modo insensato” sia la finale di Eurovision che la finale di FA Cup sono “deludenti” per tutti coloro che hanno in programma di parteciparvi.

L’Eurovision Song Contest si terrà a Liverpool il 9, 11 e 13 maggio (rispettivamente prima semifinale, seconda semifinale e gran finale), mentre la finale di FA Cup tra Manchester City e Manchester United si svolgerà allo stadio di Wembley il 3 giugno.

Spagna

Il caldo fuori stagione ha visto le temperature di aprile sfiorare i 40°C in alcune zone della Spagna. L’anno scorso è stato il più caldo in Spagna dal 1961 e l’aria calda proveniente dal Nord Africa sta facendo pregustare agli spagnoli un’altra estate torrida con diversi mesi di anticipo. Il servizio meteorologico nazionale spagnolo ha dichiarato che le temperature “raggiungeranno valori tipici dell’estate” in gran parte del Paese, con una massima di 38 gradi Celsius (100 gradi Fahrenheit) per la valle meridionale del Guadalquivir. Alle tre del pomeriggio, a Cordoba, c’erano 38,7 gradi. A Siviglia, 37,8.

Mentre la popolazione soffre il caldo in un Paese che sta vivendo una grave siccità, i media spagnoli hanno riferito che il Ministero della Salute prenderà in considerazione l’implementazione di un piano di prevenzione del caldo con due settimane di anticipo per aiutare le regioni a reagire agli effetti del caldo fuori stagione.

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