28 giugno 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Giugno 28, 2021
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- Palestina: oggi sciopero generale per la morte di Nizar Banat (copertina).
- Stati Uniti: bombardamenti USA in Iraq e Siria.
- Giornalista americano, torturato in Myanmar, racconta il suo inferno.
- Hong Kong: arrestato un altro giornalista dell’ormai defunto pro-democrazia Daily Apple.
- Afghanistan: corsa alle armi per i civili, pronti a combattere contro i talebani.
- Bangladesh: almeno 7 morti nell’esplosione di un edificio a Dacca, centinaia i feriti.
- Messico: aumentano le sparizioni su “l’autostrada della morte”.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Yemen
Il presidente Abd Rabbu Mansour Hadi è volato dall’Arabia Saudita negli Stati Uniti per dei controlli medici. È stato definito un check-up di routine senza fornire ulteriore dettagli. Hadi, 76 anni, attualmente risiede nel regno da quando è stato costretto a fuggire dopo che i ribelli houthi hanno preso il controllo di gran parte del paese, compresa la capitale Sanaa. Nel 2011 il leader yemenita, che ha assunto il potere nel 2012, ha sofferto di problemi cardiaci e da allora effettua controlli periodici negli Stati Uniti.
Almeno 111 combattenti sono stati uccisi da entrambe le parti nella regione di Marib, in Yemen, negli ultimi tre giorni, secondo fonti filo-governative, fino a quando poi è scoppiata una relativa calma intorno alla città. Gli houthi hanno rinnovato la loro offensiva per impadronirsi dell’ultima roccaforte del governo nel nord dello Yemen, iniziata a febbraio quando i tentativi di mediare un “cessate il fuoco” si sono fermati. I combattimenti hanno trasformato Marib in un nuovo punto cruciale dei combattimenti in Yemen, uccidendo centinaia di persone da entrambe le parti e suscitando timori di una catastrofe umanitaria dal momento che ospita un milione di persone già sfollate a causa della guerra.
Iran
Il leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha concesso la grazia a più di 5.000 prigionieri per celebrare una festa religiosa sciita, ha riferito sabato il suo sito ufficiale. La dichiarazione non ha fornito dettagli sull’identità dei 5.156 prigionieri graziati o ridotti di pena. La clemenza è stata concessa in occasione dell’anniversario, martedì scorso, della nascita dell’Imam Reza, una delle figure più venerate dell’Islam sciita. Il suo anniversario di nascita è una delle numerose festività religiose in cui il capo supremo concede la grazia ai prigionieri ogni anno.
Un gruppo di legislatori iraniani sta lavorando a un progetto di legge che potrebbe limitare ulteriormente l’accesso a Internet, ha riferito ieri un giornale riformista. Il disegno di legge prevede “l’organizzazione dei social media” e il divieto per il software di rete privata virtuale (VPN) ampiamente utilizzato dagli iraniani per aggirare le restrizioni e i blocchi di Internet imposti a diversi siti di social media, secondo Etemad. Negli ultimi giorni gli utenti di Internet in Iran hanno espresso preoccupazione per il progetto di legge, proposto da alcuni legislatori conservatori che detengono la maggioranza in parlamento dal 2020. Il testo prevede anche pene detentive da 91 giorni a 6 mesi per chiunque sia ritenuto colpevole di aver violato i termini del disegno di legge una volta diventato legge, secondo Etemad. I recidivi potrebbero anche essere multati, ricevere fino a 30 frustate ed essere «privati dei loro diritti civili», ha affermato il quotidiano.
Siria e Iraq
L’esercito americano ieri sera ha colpito diverse strutture di due milizie sostenute dall’Iran in Iraq e Siria sotto la direzione del presidente Joe Biden: lo ha rivelato il Pentagono. John Kirby, il segretario stampa del Pentagono, ha annunciato l’attacco in una dichiarazione che descrive come «attacchi aerei difensivi di precisione» contro le strutture gestite da Kata’ib Hezbollah e Kata’ib Sayyid al-Shuhada, che hanno preso di mira il personale e le strutture statunitensi in Iraq con veicoli aerei senza equipaggio. Due strutture operative e di deposito di armi in Siria e una in Iraq sono state colpite, ha detto. «Almeno cinque miliziani iracheni sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti» sul lato siriano della frontiera, ha detto l’Osservatorio siriano.
Israele e Palestina
Oggi sciopero generale in Palestina in protesta per l’uccisione di Nizar Banat, 43 anni, attivista apertamente critico
del governo palestinese, e contro le violenze della polizia e dell’intelligence dell’Autorità Palestinese contro i manifestanti. Dal giorno della notizia della morte dell’attivista avvenuta giovedì notte, la gente protesta chiedendo le dimissioni del presidente Mahmoud Abbas e accusa l’AP dell’omicidio. Domenica, un membro del partito Popolare di sinistra ha detto che il ministro del Lavoro palestinese si dimetterà. «Il partito ha deciso di ritirarsi dal governo guidato da al-Fatah a causa della mancanza di rispetto delle leggi e delle libertà politiche», ha affermato Issam Abu Bakr, membro del comitato centrale.
Durante le manifestazioni, agenti di sicurezza dell’Autorità palestinese hanno colpito in faccia la giornalista di
Middle East Eye Shatha Hammad con una bomboletta di gas mentre disperdevano violentemente le proteste a Ramallah, sabato. È stata ricoverata.
Israele consentirà l’ingresso di carburante dal Qatar alla Striscia di Gaza a partire da oggi, ma entrambe le parti, Israele e Hamas, hanno negato di aver raggiunto un’intesa più ampia. La decisione è stata presa «dopo aver valutato la situazione della sicurezza» e con «l’approvazione della leadership politica», secondo quanto riferito dal Coordinatore delle attività di governo nei Territori, domenica. Il carburante, che passerà attraverso il valico di frontiera di Kerem Shalom, è destinato a una centrale elettrica nell’enclave.
Mali
Sei persone sono state uccise, e tredici sono rimaste ferite a seguito di un attacco nella parte centrale del Mali. Secondo l’emittente RFI, l’incidente è avvenuto domenica nei pressi della cittadina di Douentza quando un gruppo di uomini armati ha attaccato un mezzo di trasporto pubblico. Cinque dei feriti sono in gravi condizioni.
Italia
Ieri è arrivato il segretario di Stato americano Blinken per una visita di tre giorni e una fitta agenda di appuntamenti. Ieri ha trascorso la giornata con il ministro degli Esteri Di Maio, poi in serata ha incontrato l’omologo israeliano Lapid nel tentativo di ravvivare un defunto negoziato di pace e di rafforzare la tregua a Gaza, mentre l’israeliano ha manifestato la forte opposizione israeliana all’accordo sul nucleare con gli iraniani. Oggi vedrà il Papa, il presidente Mattarella e parteciperà, alla Fiera di Roma − con 80 tra ministri, funzionari Nato (tra cui il segretario generale Stoltenberg), il rappresentante europeo Borrel e vari osservatori africani − a un vertice, il primo in quattro anni sulla lotta all’Isis. Domani invece a Matera sarà presente al G20 dove si parlerà di molte cose, tra cui persone, sviluppo, prosperità.
Francia
Il secondo turno delle elezioni regionali ha colpito sia La Repubblica in Marcia del presidente Macron che il partito di estrema destra di Marine Le Pen, con quest’ultimo che non è riuscito a vincere nemmeno in una delle tredici regioni del paese. Questo avviene prima del confronto delle elezioni presidenziali del prossimo anno tra Macron e Le Pen e, secondo The New York Times, queste elezioni dovevano essere un momento clou dell’ascesa al potere.
Polonia
La Polonia ha convocato l’incaricata di Israele a Varsavia dopo che lo Stato ebraico ha definito “immorale” la legge polacca che potrebbe bloccare le richieste di restituzione di beni confiscati a ebrei polacchi nella Seconda Guerra Mondiale. Il viceministro degli Esteri Pawel Jablonski ha affermato che Varsavia vorrebbe chiarire i termini della legge approvata giovedì. «Crediamo che sfortunatamente alcuni politici israeliani stanno sfruttando la legge per scopi di politica interna». In contemporanea Tel Aviv ha convocato l’ambasciatore polacco al ministero degli Esteri. Secondo Israele è ancora possibile bloccare l’iter legislativo e tornare al dialogo interrottosi nel 2019.
Afghanistan
Mentre gli scontri tra talebani ed esercito continuano a intensificarsi, centinaia di civili stanno impugnando le armi contro i talebani a sostegno delle forze governative nelle provincie di Herat, Patkia, Ghor e Konduz. Secondo Tolo News, le persone che hanno imbracciato le armi hanno dichiarato che non permetteranno che i loro villaggi cadano nelle mani dei talebani, che danneggerebbero le infrastrutture del paese. Centinaia di persone si sono armate finora anche nelle province di Takhar, Balkh, Badghis, Baghlan, Nangarhar e Laghman.
Canada
Altre due chiese sono state incendiate ieri nei territori indigeni del Canada occidentale, portando a quattro il numero totale dopo la scoperta di un migliaio di tombe anonime vicino a ex scuole per nativi gestite dalla Chiesa cattolica nella Columbia Britannica. All’alba di ieri la chiesa di Sant’Anna e quella di Chopaka sono state date alle fiamme a meno di un’ora l’una dall’altra, ha riferito la polizia federale.
Stati Uniti
Recuperati altri quattro corpi dal palazzo crollato a Miami, salgono così a nove le vittime del disastro. Difficili i soccorsi alla ricerca di sopravvissuti a causa delle condizioni meteo, con un caldo torrido e un incendio che si è sviluppato. Più di centocinquanta persone risultano scomparse.
Messico
Ben cinquanta persone risultano scomparse dopo aver intrapreso quest’anno un viaggio di tre ore in auto tra il centro industriale messicano di Monterrey e la città di confine di Nuevo Laredo su un tratto di strada molto trafficato, ribattezzato dai media locali come “l’autostrada della morte”. I parenti raccontano che sono semplicemente scomparsi. Le sparizioni e l’uccisione della scorsa settimana di quindici passanti, apparentemente innocenti, a Reynosa suggeriscono che il Messico stia tornando ai giorni bui della guerra alla droga del 2006-2012, quando gli uomini armati del cartello spesso prendevano di mira casualmente la gente comune. «Non è più tra i cartelli; stanno attaccando la gente», ha detto l’attivista Angelica Orozco.
Si ritiene che almeno una mezza dozzina di coloro che sono scomparsi sull’autostrada siano cittadini o residenti statunitensi, anche se l’ambasciata degli Stati Uniti non ha potuto confermare il loro status. Uno, José de Jesús Gómez, di Irving in Texas, sarebbe scomparso in autostrada il 3 giugno. Sabato l’ufficio dell’FBI di San Antonio, in Texas, ha emesso un bollettino alla ricerca di informazioni sulla scomparsa di una donna di Laredo, in Texas, Gladys Perez Sánchez, del figlio di 16 anni e della figlia di 9, visti l’ultima volta in autostrada il 13 giugno. Avevano visitato i parenti a Sabinas Hidalgo, una città sull’autostrada, e stavano tornando in Texas quando sono scomparsi. Si ritiene che la maggior parte delle vittime sia scomparsa avvicinandosi o lasciando la città di Nuevo Laredo, dominata dal cartello, al di là del confine con Laredo, in Texas. Circa una mezza dozzina di uomini sono riapparsi vivi, malmenati, e hanno solo detto che uomini armati li hanno costretti a fermarsi sull’autostrada e hanno preso i loro veicoli.
Colombia
Il ministro della Difesa colombiano Diego Molano ha annunciato che il governo è disposto a pagare fino a tre milioni di pesos (circa 667.000 euro) a chiunque dia informazioni atte a catturare i responsabili dell’attacco di sabato all’elicottero blindato del presidente della Repubblica, Iván Duque, che stava per atterrare all’aeroporto di Cúcuta nel nord del paese. Lo riferisce Blu Radio di Bogotà. L’elicottero è stato colpito sei volte. Non ci sono state vittime, a bordo c’erano anche il ministro della Difesa e degli Interni, e il governatore del dipartimento del Norte de Santander.
Bangladesh
Decine di migliaia di lavoratori migranti hanno lasciato la capitale del Bangladesh, Dacca, per tornare nei loro villaggi alla vigilia dell’entrata in vigore di un confinamento estremamente severo decretato a causa di un allarmante aumento dei contagi da coronavirus. Da lunedì i residenti del paese dovranno rimanere rigorosamente confinati nelle loro abitazioni, e solo i servizi di emergenza e le aziende che lavorano per l’esportazione potranno continuare le loro attività. La maggior parte delle attività economiche, compresi i mercati, il commercio, i trasporti e gli uffici, dovranno chiudere. Le misure, imposte dopo che giovedì sono stati registrati più di 6.000 nuovi casi e venerdì 108 decessi, hanno scatenato un esodo di massa di lavoratori che, non potendo rimanere in città, saranno privati del loro sostentamento.
Almeno sette persone sono morte e centinaia risultano ferite in seguito a un’esplosione che ha causato il crollo di un edificio nel quartiere di Mogbazar, a Dacca. L’esplosione è avvenuta ieri, forse per una fuga di gas. Oltre ai residenti dell’edificio, almeno 400, sono stati coinvolti anche passanti e passeggeri di due autobus.
The massive explosion in Dhaka's Moghbazar in the picture#Bangladesh #Moghbazar #Dhaka pic.twitter.com/WytSneEeIl
— Mosrur Zunaid (@MosrurZunaid) June 27, 2021
Myanmar
La giunta militare al potere costringe con la tortura i prigionieri politici a rivelare i luoghi in cui si nascondono i leader dell’opposizione: lo ha reso noto, nel corso di un’intervista a Cnn, un giornalista americano, Nathan Maung, che è stato rilasciato di recente da un carcere di Yangon. Maung, 44 anni, ha trascorso oltre tre mesi in cella prima di essere estradato negli Stati Uniti lo scorso 15 giugno. Durante la sua prigionia, il giornalista ha rivelato di essere stato per due settimane in un centro per le interrogazioni gestito dai militari nel carcere principale della città. Quel periodo è stato un “inferno”, ha raccontato, aggiungendo che era pronto anche a morire perché convinto che i soldati lo avrebbero ucciso. Maung è una delle oltre 6.200 persone arrestate dal primo febbraio scorso, quando i militari guidati dal generale Min Aung Hlaing hanno rovesciato il governo della leader Aung San Suu Kyi.
Hong Kong
Un editorialista dell’ormai defunto quotidiano pro-democrazia di Hong Kong Apple Daily è stato arrestato all’aeroporto, ieri sera, mentre tentava di lasciare la città. Il quotidiano locale South China Morning Post e il giornale online Citizen News hanno citato fonti non identificate secondo cui lo scrittore editoriale Fung Wai-kong è stato arrestato con l’accusa di collusione straniera per mettere in pericolo la sicurezza nazionale. Si pensa che Fung fosse in partenza per la Gran Bretagna quando è stato arrestato, secondo i media locali. La polizia ha detto di aver arrestato un uomo di 57 anni all’aeroporto domenica sera in base alla legge sulla sicurezza nazionale, ma non lo ha identificato.
È il secondo editorialista di Apple Daily a essere arrestato e la settima persona a essere arrestata al giornale in due settimane. Finora i sette arrestati sono giornalisti o dirigenti di Apple Daily, mentre le autorità di Hong Kong reprimono il dissenso nella città semi-autonoma arrestando la maggior parte delle figure di spicco pro-democrazia della città.
Samoa
La Corte Suprema di Samoa ha stabilito che il giuramento del partito Fast in Parlamento lo scorso 24 maggio è illegale. Ma ha anche stabilito che il Parlamento deve riunirsi entro sette giorni, dando a Fast la possibilità di dichiarare il governo e prestare giuramento. Attualmente Fast ha 26 seggi, mentre il governo ad interim HRPP ne ha 24. Tuttavia a causa dell’impasse politico e costituzionale dalle elezioni generali di aprile, il Parlamento non si è ancora riunito.
La Corte oggi ha anche avvertito che ogni tentativo di ostacolare la convocazione del Parlamento sarà considerato oltraggio alla Corte e al Parlamento, e costringerebbe successivamente la Corte a convalidare il principio di necessità invocato «affinché gli affari della nazione possano procedere».
Australia
Due uomini nudi che prendevano il sole in Australia si sono persi nella boscaglia del New South Wales dopo essere stati spaventati da un cervo, e hanno dovuto essere salvati dalla polizia. Quando alla fine sono stati trovati nel Royal National Park di Otford, sulla costa meridionale, uno dei due ancora completamente nudo, la coppia è stata multata di 1.000 dollari australiani ciascuno per aver infranto le restrizioni sul coronavirus. Il capo della polizia del NSW Mick Fuller ha descritto l’episodio come “incredibile” e gli uomini come “idioti”.
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