28 marzo 2020 – Notiziario Orientale

Scritto da in data Marzo 28, 2020

  • Cina, stop all’ingresso agli stranieri per frenare la diffusione del coronavirus, ma aumentano i sospetti sul reale numero dei morti (in foto)
  • Cina, episodi di intolleranza verso i cittadini dello Hubei
  • Taiwan, la Taipei Act firmata da Trump fa incrinare i rapporti con Pechino
  • India, manovra da 23 miliardi di dollari per l’emergenza coronavirus

Questo e altro nel Notiziario Orientale a cura di Serena Console

Cina

In Cina sono 54 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, tutti provenienti dall’estero. Lo ha comunicato la Commissione nazionale per la salute, aggiungendo che altri 383 pazienti sono guariti. Tre i morti, tutti nella provincia di Hubei dove però nessun nuovo caso è stato registrato nelle ultime 24 ore. Le autorità cinesi chiedono alla popolazione di non abbassare l’allerta. Ieri è stata revocata la decisione di aprire i primi 600 cinema e teatro tra 7.000 strutture in tutto il paese. (The Guardian)

Da domani sarà più difficile volare dalla Cina. La  Civil Aviation Administration of China ha annunciato che dal 29 marzo le compagnie aeree cinesi saranno autorizzate a mantenere per ogni paese una sola rotta settimanale verso un’unica città. Ma il provvedimento più duro arriva per gli stranieri. Secondo quanto deciso giovedì dal ministero degli Esteri cinese, dalla mezzanotte di oggi 28 marzo, gli stranieri in possesso di visto valido o di permesso di residenza si vedranno temporaneamente precluso l’ingresso in Cina. Ci sono tuttavia delle eccezioni e riguarda  l’ingresso di persone con visti diplomatici. La scelta di queste misure si riconosce nella volontà del governo di Pechino di frenare il numero dei casi di coronavirus importati dall’estero (Ministry of Foreign Affairs of the People’s Republic of China)

 

Ieri sono scoppiati violenti scontri su un ponte tra la provincia cinese dell’Hubei e quella confinante del Jiangxi: diversi video sono stati postati sui social media dove si vedono auto della polizia ribaltate e agenti in tenuta antisommossa impegnati a fronteggiare una folla inferocita. In un altro video circolato sui social si vede Ma Yangzhou, segretario del comitato del Partito nella contea di Huangmei, nell’Hubei, che esorta le persone a disperdersi e a tornare a casa. 

Aumentano i dubbi sui reali numeri dei morti per coronavirus in Cina. Ad alimentare il sospetto è l’autorevole rivista cinese Caixin. Le autorità dello Hubei, all’inizio di questa settimana, hanno permesso alle famiglie di ritirare le ceneri dei loro parenti, ma nella giornata di ieri, Caixin ha pubblicato le immagini delle lunghe code e delle urne cinerarie fuori dalle agenzie. Sia mercoledì che giovedì i camion avrebbero spedito circa 2.500 urne, mentre altre 3.500 sono visibili accatastate all’interno, sebbene non è chiaro quante fossero piene. Secondo le autorità locali, in tutto, solo 2.535 persone sono morte per il virus. (Bloomberg)

 

Taiwan

Gli Stati Uniti continuano ad alimentare gli scontri diplomatici con la Cina e, ancora una volta, riguarda Taiwan. Ieri il presidente americano Donald Trump ha approvato una nuova legge bipartisan che rafforza l’impegno americano in difesa di Taiwan, l’isola che Pechino considera una provincia ribelle da riconquistare. Si chiama TAIPEI ACT e impone al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti di riferire al Congresso le misure adottate per rafforzare le relazioni diplomatiche di Taiwan; inoltre, richiede agli Stati Uniti di allentare i rapporti diplomatici con le nazioni che minano la sicurezza o la prosperità di Taiwan.  Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha affermato che la legge americana contravviene al diritto internazionale e viene considerata come un’interferenza negli affari interni della Cina (Reuters)

Giappone

Il ministero della sanità giapponese ha annunciato che ci sono stati 112 nuovi casi di coronovirus e 3 decessi venerdì. Finora i contagiati in Giappone sono circa 1.500 e i morti 49. Per questo il governatore di Tokyo Yuriko Koike ha invitato i cittadini della capitale e delle regioni circostanti di evitare di uscire se non per motivi essenziali e urgenti fino al 12 aprile. Maggiore attenzione è richiesta per questo fine settimana, in seguito all’ondata di contagi da coronavirus, tanto che il questa settimana il primo ministro Shinzo Abe ha definito la situazione sanitaria “una crisi nazionale”.

India

L’India si trova ad affrontare il quarto giorno del blocco nazionale di 21 giorni decretato dal primo ministro Narendra Modi nel tentativo di rallentare la diffusione del coronavirus.  Il governo di New Delhi ha introdotto un pacchetto finanziario di 23 miliardi di dollari per combattere la pandemia. Lo stimolo annunciato dal ministro delle finanze Nirmala Sitharaman serve a coprire le spese per alcuni settori in difficoltà, per garantire che i servizi essenziali rimangano operativi e per assicurare un bonus per i lavoratori migranti. (Quartz)

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