28 ottobre 2021 – Notiziario

Scritto da in data Ottobre 28, 2021

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  • Afghanistan: per i cinesi, i talebani sono desiderosi di parlare con il mondo.
  • Stati Uniti: emesso il primo passaporto per il “terzo” genere.
  • Merkel con il re di Giordania: «La sicurezza israeliana passa attraverso lo Stato di Palestina».
  • La presidente di Taiwan conferma che ci sono truppe americane sull’isola.
  • La Tunisia chiude un canale tv e una radio critiche sul presidente.
  • Arabia Saudita: rilasciato dopo 9 anni Ali al-Nimr, che era un adolescente quando è stato arrestato.
  • AP: l’esercito del Myanmar usa la tortura sistematica in tutto il paese.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Afghanistan

I talebani sono desiderosi di dialogare con il resto del mondo e la comunità internazionale dovrebbe aiutare l’Afghanistan nel suo sviluppo, ha affermato mercoledì il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. In un discorso tenuto tramite collegamento video a una conferenza in Iran, Wang ha affermato che Pechino è pronta a ospitare ulteriori colloqui tra l’Afghanistan e i suoi vicini sul futuro del paese. «I talebani sono ansiosi di dialogare con il mondo… La Cina ospiterà il terzo incontro dei vicini dell’Afghanistan al momento opportuno», ha detto Wang nei commenti trasmessi in diretta dalla TV di stato iraniana.
All’incontro dell’Afghanistan e dei paesi limitrofi hanno partecipato di persona i ministri degli esteri di Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, mentre Cina e Russia hanno partecipato in collegamento video. I colloqui hanno fatto seguito a una conferenza simile che ha coinvolto i paesi vicini dell’Afghanistan, ospitata dal Pakistan a settembre, e mirano a stabilire una pace duratura nel paese.

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha chiesto la formazione di un governo inclusivo in Afghanistan, affermando che il percorso per risolvere l’attuale crisi nel paese dipende da uno Stato unificato e dal sostegno dei paesi vicini. Teheran ha ospitato mercoledì un incontro ad alto livello dei paesi vicini per discutere della situazione in Afghanistan. Il presidente del paese, Ebrahim Raisi, avrebbe dovuto aprire l’incontro, ma lo ha fatto invece il ministro degli Esteri iraniano che ha sottolineato come i paesi vicini dell’Afghanistan dovrebbero garantire la sicurezza degli afghani e delle frontiere.

Più di 30 casi di violenza contro i giornalisti sono stati registrati da quando l’Emirato Islamico è salito al potere: lo ha detto mercoledì l’Afghanistan National Journalists Union. Parlando in una conferenza stampa a Kabul, il capo del sindacato Masroor Lufti ha affermato che il 90% delle violenze è stato commesso da forze legate all’Emirato Islamico. Il resto dei casi sono opera di individui non identificati. «L’Unione nazionale dei giornalisti afghani ha condotto una valutazione generale sullo status dei giornalisti in tutto il paese e mostra che si sono verificati oltre 30 casi di violenza contro di essi», ha aggiunto. «Quasi il 90% di questi casi riguarda i talebani». I giornalisti hanno espresso la loro più profonda preoccupazione per la situazione dei media in Afghanistan e hanno invitato i funzionari dell’Emirato Islamico a trovare un modo affinché i giornalisti affrontino le questioni della sicurezza e abbiano accesso alle informazioni. «Uno dei problemi principali che abbiamo è che non abbiamo un accesso adeguato alle informazioni. Quando andiamo a coprire un evento di cronaca, affrontiamo dei problemi», ha detto Mohammad Sahibzada. «Il mio desiderio è che se noi (donne) siamo in grado di lavorare, perché alle donne non è permesso lavorare nei media governativi? Dovrebbero essere autorizzate», ha detto Farahnaz, una giornalista.  Il portavoce del ministero dell’Interno, Sayed Khosti, ha affermato che sono in corso sforzi per garantire la sicurezza dei giornalisti. «L’Emirato Islamico in alcuni casi ha arrestato i colpevoli», ha detto. «Coloro che hanno umiliato i giornalisti sono stati avvisati». Il sindacato ha affermato in precedenza che, sulla base dei risultati, oltre il 70% delle organizzazioni dei media nel paese ha interrotto le proprie attività dopo il crollo dell’ex governo, a causa delle restrizioni all’accesso alle informazioni e per le sfide economiche.

Arabia Saudita

L’Arabia Saudita ha rilasciato dal carcere Ali al-Nimr, un manifestante il cui arresto all’età di 17 anni e la condanna a morte avevano suscitato scalpore a livello internazionale. Lo zio di Nimr, Jaafar al-Nimr, ha pubblicato una foto di suo nipote su Twitter poco dopo aver lasciato la prigione. Nimr è stato arrestato nel febbraio 2012 durante le proteste antigovernative ispirate alla Primavera araba. Membro della minoranza musulmana sciita del regno, a lungo perseguitata, l’allora diciassettenne è nipote dell’influente religioso Nimr al-Nimr, giustiziato nel 2016 scatenando una grande mobilitazione internazionale con l’ambasciata saudita in Iran data alle fiamme. Le autorità saudite emisero una condanna a morte contro il giovane Ali al-Nimr nel 2014 per accuse che includevano il possesso di un’arma da fuoco e rapina a mano armata, accuse contestate dalle organizzazioni per i diritti umani. Da allora il regno ha eseguito centinaia di esecuzioni, con 184 uccisi solo nel 2019 e decine eseguite nel 2021 finora. Nell’aprile 2019 sei giovani, condannati a morte per crimini commessi da bambini, risultano tra quelli uccisi in un’esecuzione di massa di 37 persone.

Iran

La data precisa dovrebbe essere resa nota solo la prossima settimana, ma l’Iran ha annunciato che tornerà al tavolo delle trattative sul nucleare a Vienna dopo uno stallo durato dal giugno scorso, quando alla presidenza iraniana è stato eletto il falco Ebrahim Raisi.

Turchia

La Turchia si aspetta un finanziamento di oltre 3 miliardi di dollari dal Green Climate Fund per portare avanti iniziative che affrontino il cambiamento climatico. Ankara ha recentemente ratificato l’accordo sul clima di Parigi diventando uno degli ultimi paesi al mondo a farlo. Per molto tempo la Turchia ha negoziato tentando di essere classificata dal Green Climate Fund come un paese in via di sviluppo, e non come uno Stato sviluppato, in modo tale da poter accedere a un maggiore aiuto finanziario per progetti riguardanti il cambiamento climatico.

Tunisia

Il regolatore dei media tunisino ha dichiarato mercoledì di aver chiuso una stazione televisiva − Nessma TV − di proprietà del leader del partito Cuore di Nabil Karoui, e una stazione radio religiosa − Quran Kareem − affermando che entrambe operavano senza licenza. Le stazioni sono state critiche nei confronti del presidente Kais Saied, che ha preso il potere esecutivo a luglio. Haica, il regolatore, all’inizio di questo mese aveva chiuso anche Zaytouna, anch’esso privo di licenza e critico nei confronti di Saied. La stazione televisiva Nessma e la stazione radio religiosa Quran Kareem operavano già da anni senza licenza.

Sudan

Le forze di sicurezza sudanesi hanno effettuato una retata di arresti di attivisti e manifestanti nel tentativo di porre fine all’opposizione al colpo di Stato del generale Abdel Fattah al-Burhane. Ieri sera alcuni soldati hanno affrontato i manifestanti, determinati a mantenere le barricate e lo sciopero generale.

Germania

«Crediamo che la sicurezza di Israele possa essere garantita al meglio se anche i palestinesi avessero uno Stato in cui poter vivere»: lo ha detto la cancelliera uscente Angela Merkel in un ultimo incontro ufficiale con il re Abdullah II di Giordania, a Berlino. Merkel ha anche ringraziato il re di Giordania per l’impegno nella soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese e per aver portato avanti la soluzione dei due Stati. Re Abdullah a sua volta ha definito Merkel una «voce della ragione e un esempio illuminante di dignità umana», riconoscendole inoltre lo sforzo per rendere il mondo un posto più pacifico.

Regno Unito

Un altro agente di Scotland Yard, Adam Zaman, è stato arrestato dai suoi colleghi con l’accusa di violenza sessuale. Il poliziotto, in quel momento fuori servizio, è accusato di aver aggredito una donna sabato sera nel centro di Londra. Il suo arresto è scattato il giorno dopo, ma solo ieri è stato reso noto dopo la convalida del provvedimento di custodia cautelare da parte di un giudice della Westminster Magistrates Court. Non si tratta certo del primo caso per la Metropolitan Police o per i dipartimenti di polizia britannica in genere, i cui uomini sono stati coinvolti negli ultimi anni in decine e decine di vicende sospette del genere, oltre a essere stati chiamati in causa per insabbiamenti, ritardi investigativi nelle indagini su questo tipo di reati e per episodi di molestia o di prevaricazione di colleghe donne, anche all’interno dei ranghi.

Processo d’appello al via, dinanzi all’Alta Corte di Londra, sul ricorso presentato dalle autorità di Washington contro la decisione di primo grado con cui la giustizia britannica ha negato nel gennaio scorso l’estradizione del cofondatore australiano di WikiLeaks Julian Assange verso gli Usa. In agenda sono previste due udienze, tra ieri e oggi, mentre per il verdetto finale ci potrebbero volere diverse settimane, se non mesi: tutto in un termine massimo indicato dai media entro Natale o ai primi di gennaio.

Polonia

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato la Polonia a pagare alla Commissione Europea una penalità giornaliera da un milione di euro per non aver sospeso l’applicazione delle disposizioni nazionali relative in particolare alle competenze della camera disciplinare della Corte Suprema. Lo ha reso noto la stessa Corte. Il rispetto delle misure provvisorie ordinate il 14 luglio 2021 dalla Corte UE, si legge in una nota, è necessario al fine di evitare un pregiudizio grave e irreparabile all’ordine giuridico dell’Unione Europea nonché ai valori sui quali l’Unione è fondata, in particolare quello dello Stato di diritto.

Stati Uniti

I costumi della seguitissima serie di Netflix “Squid Game” saranno probabilmente tra i più popolari per la festa di Halloween, ma non nelle scuole elementari del distretto di Fayetteville-Manlius, nello stato di New York. Tre presidi hanno infatti inviato una email ai genitori degli alunni, dicendo che gli abiti rossi e le maschere nere sono vietati a causa del “messaggio violento” della serie sudcoreana. “Squid Game” (letteralmente “il gioco del calamaro”) narra la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un mortale gioco di sopravvivenza per vincere il montepremi di 45,6 miliardi di won, pari a circa 33 milioni di euro.

Gli Stati Uniti hanno emesso il primo passaporto con la “X” per indicare il “terzo genere”, un passo storico per le persone che non si riconoscono nella categoria binaria maschio o femmina. L’opzione sarà disponibile normalmente dall’inizio del 2022, sia sui passaporti che sui certificati di nascita degli americani all’estero. «Voglio ribadire, in occasione dell’emissione di questo passaporto, l’impegno del dipartimento di stato a promuovere la libertà, la dignità e l’eguaglianza di tutte le persone, comprese quelle della comunità Lgbtqi», ha detto il portavoce Ned Price.

Ecuador

Mercoledì il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso ha chiesto il dialogo dopo una seconda giornata di manifestazioni di gruppi indigeni e della società civile contro l’aumento del prezzo della benzina, e ha affermato che il suo governo manterrà le forze di sicurezza sulle autostrade per mantenere l’ordine. Migliaia di manifestanti hanno marciato martedì per respingere l’aumento del prezzo della benzina extra da parte di Lasso − una benzina più economica che è il carburante più utilizzato in Ecuador − a $ 2,55 al gallone (il diesel a $ 1,90 al gallone). Lasso, un ex banchiere conservatore che si è insediato a maggio, è stato messo sotto pressione da sindacati e altre organizzazioni per congelare gli aumenti incrementali dei prezzi della benzina iniziati dal suo predecessore lo scorso anno.

India

L’India mercoledì ha respinto le richieste di annunciare un obiettivo netto di emissioni di carbonio zero affermando che è più importante per il mondo tracciare un percorso per ridurre tali emissioni e scongiurare un pericoloso aumento delle temperature globali. L’India, il terzo produttore mondiale di gas serra dopo Cina e Stati Uniti, è sotto pressione perché annunci i piani per far arrivare il paese a “emissioni zero” entro la metà del secolo, o giù di lì, durante la conferenza sul clima della prossima settimana in Scozia. Ma il segretario all’ambiente RP Gupta ha dichiarato ai giornalisti che l’annuncio dello zero netto non è la soluzione alla crisi climatica.

Thailandia

La residente di un condominio di un grattacielo in Thailandia ha tagliato la corda di sostegno per due imbianchini, apparentemente arrabbiata che non le fosse stato detto che avrebbero lavorato, e li ha lasciati appesi sopra il 26° piano fino a quando una coppia non li ha salvati: lo ha riferito la polizia mercoledì. La donna è accusata di tentato omicidio e distruzione di proprietà. Lo ha detto ad Associated Press il colonnello Pongjak Preechakarunpong, capo della stazione di polizia di Pak Kret a nord della capitale thailandese. Pongjak non ha rivelato cosa abbia spinto la sospettata a tagliare la corda, ma i media thailandesi hanno riferito che fosse apparentemente frustrata alla vista dei lavoratori fuori dalla sua stanza e che non aveva visto l’annuncio del condominio che avrebbero lavorato il 12 ottobre. Un video clip sui social media mostra due pittori che chiedono ai residenti del 26° piano di aprire la finestra e farli entrare. Uno dei pittori, un cittadino del Myanmar di nome Song, ha detto ai media thailandesi che lui e i suoi due amici erano scesi al 32° piano per riparare una crepa nell’edificio. Quando è arrivato al 30° piano, ha sentito che la corda era più pesante e quando ha guardato in basso, ha visto qualcuno al 21° piano aprire una finestra e tagliare la sua corda. Ha provato a chiedere aiuto ad altre unità, ma non c’era nessuno. Il terzo collega ha continuato a sostenerli dall’ultimo piano, ha detto Praphaiwan Setsing, il residente che li ha salvati.

Myanmar

L’esercito del Myanmar ha una lunga storia di tortura, in particolare prima che il paese iniziasse la transizione verso la democrazia nel 2010. Mentre la tortura negli ultimi anni è stata più spesso registrata nelle regioni etniche, il suo uso è ora tornato in tutto il paese, secondo l’indagine di AP. La stragrande maggioranza delle tecniche di tortura descritte dai prigionieri sono simili a quelle del passato, inclusa la privazione del sonno, del cibo e dell’acqua; scosse elettriche; la costrizione a saltellare come rane e percosse implacabili con bastoni di bambù pieni di cemento, manganelli, pugni e scarpe dei prigionieri. Ma questa volta, secondo l’Associazione di assistenza ai prigionieri politici che monitora le morti e gli arresti,  le torture eseguite all’interno dei centri di interrogatorio e delle carceri sono le peggiori di sempre in termini di entità e gravità. Da febbraio, afferma il gruppo, le forze di sicurezza hanno ucciso 1.218 persone, tra cui almeno 131 detenuti torturati a morte.

Taiwan

In un’intervista con la CNN andata in onda mercoledì, la presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha confermato gli articoli secondo cui le truppe statunitensi sono a Taiwan per addestrare i militari dell’isola. È la prima volta, da quando Washington ha interrotto le relazioni diplomatiche con Taipei nel 1979, che un leader taiwanese abbia riconosciuto la presenza di truppe statunitensi sull’isola. All’inizio di questo mese The Wall Street Journal ha riferito che un’unità per le operazioni speciali statunitensi e un contingente di marines operano a Taiwan per addestrare l’esercito di Taipei da almeno un anno. Tsai non ha voluto dire quante truppe statunitensi sono state schierate a Taiwan, ma ha detto che «non sono così tante come si pensava». Gli Stati Uniti dispiegano truppe a Taiwan da decenni a scopo di addestramento, ma la presenza non ufficiale è raramente riconosciuta. L’intervista di Tsai è arrivata dopo che il presidente Biden ha affermato che gli Stati Uniti hanno un “impegno” a difendere Taiwan in caso di invasione cinese. La Casa Bianca ha minimizzato il commento e ha affermato che non ha segnalato un cambiamento alla politica statunitense di “ambiguità strategica”, il che significa che gli Stati Uniti possono o meno intervenire per difendere Taiwan. Tsai ha detto di avere “fede” che gli Stati Uniti entrerebbero in guerra con la Cina se questa cercasse di prendere Taiwan con la forza. I media statunitensi hanno pubblicizzato l’idea di un’invasione cinese di Taiwan su voli militari cinesi in un’area che Taiwan rivendica come zona di identificazione della difesa aerea (ADIZ). Una ADIZ è un’area in cui un paese desidera che gli aerei stranieri si identifichino per motivi di sicurezza. Ma il concetto non è coperto da alcun trattato internazionale e Taiwan rivendica un vasto ADIZ che si sovrappone persino alla Cina continentale. Gli aerei da guerra cinesi di solito entrano nell’angolo sud-ovest dell’ADIZ di Taiwan, che non è neanche lontanamente vicino all’isola. Nonostante i fatti, alcuni media occidentali hanno falsamente dipinto questi voli come violazioni dello spazio aereo di Taiwan. Altri punti sono intenzionalmente vaghi circa i loro rapporti sui voli ADIZ. Per esempio, il segmento della CNN che ha trasmesso l’intervista a Tsai ha affermato che gli aerei da guerra cinesi hanno volato “vicino a Taiwan”.

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