28 settembre 2019 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Settembre 28, 2019
Haiti nel caos. Nigeria: “abusati e disumanizzati”, salvati dalla polizia 300 ragazzini incatenati in un edificio (in copertina). Arabia Saudita: da oggi apre al turismo internazionale. Afghanistan al voto tra paura di attentati e brogli. Indonesia: fuga da Papua per le violenze a sfondo razzista. Il Giappone ritiene la Cina una minaccia maggiore della Corea del Nord.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Stati Uniti
Joe Wilson, il diplomatico americano che diceva che non c’erano armi di distruzioni di massa in Iraq, è morto all’età di 69 anni. La moglie di allora, Valerie Plame venne esposta perché agente della Cia in un apparente atto di ritorsione dopo aver subito l’ira dell’amministrazione Bush minata da Wilson che sosteneva che non ci fosse il motivo per il quale è stata scatenata la guerra in Iraq. Wilson è morto a Santa Fe, per insufficienza organica ha detto l’ex moglie. Nel 2009 uscì un film su di lui e lei: Fair Game, caccia alla spia con Sean Penn.
Nigeria
Decine di ragazzini trovati incatenati, sono più di 300 i ragazzi e bambini, alcuni di cinque anni, trovati in catene, coperti da cicatrici per le botte e salvati durante un raid in un edificio che avrebbe dovuto essere una scuola islamica nel nord della Nigeria. La maggior parte giovanissimi, ha visto un giornalista delle Reuters, nella cittadina di Kaduma dove alcuni erano trattenuti con catene alle caviglie o ammanettati. Uno dei bambini accompagnato dalla polizia camminava a fatica. Alcuni erano arrivati dai paesi vicini come Burkina Faso, Mali, Ghana, altri erano stati lasciati dai familiari credendo che fosse una scuola o un centro di riabilitazione. “Questo posto è tutto tranne una scuola, ha detto il commissario Ali Janga, questi bambini sono stati usate e disumanizzati”. Sette dei presunti insegnanti sono stati arrestati.
Yemen
L’Arabia Saudita ha accettato un limitato cessate al fuoco, riservato ad alcune zone tra cui la capitale Sanaa dopo che i ribelli Houthi hanno chiesto una tregua una settimana fa. L’annuncio è una sorpresa, i sauditi non avevano dato indicazioni che stavano considerando la proposta, e hanno trascorso buona parte della settimana a lanciare bombardamenti. Gli Houthi hanno diffuso una dichiarazione dove confermano di aver fermato tutti gli attacchi droni e missilistici contro la coalizione saudita come parte dell’accordo. I rispettivi annunci hanno fatto scendere il prezzo del petrolio sui mercati chiudendo la settimana in ribasso.
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