3 settembre 2020 – Notiziario

Scritto da in data Settembre 3, 2020

  • Attivista egiziano muore in carcere per “deliberata negligenza medica” (in copertina).
  • Visita a sorpresa di Macron in Iraq.
  • Navalny avvelenato con l’agente nervino del gruppo Novichock, ma abbiamo Julia Kalashnyk in collegamento.
  • La Corte Penale Internazionale condanna le sanzioni americane contro i suoi funzionari.
  • Venezuela: Maduro invita ONU e UE a osservare le elezioni.
  • Il premier pakistano ordina il rilascio delle detenute malate e dai 55 anni in su.
  • Stati Uniti: nuove restrizioni per i diplomatici cinesi.
  • Guardia costiera giapponese cerca una nave scomparsa con a bordo 44 membri dell’equipaggio e 6.000 capi di bestiame.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Ascolta il podcast

Iraq

Visita a sorpresa del presidente Macron, dopo aver lasciato il Libano, in Iraq. La prima visita di un leader internazionale dall’insediamento, nel maggio scorso, del premier Kadhimi. Macron vorrebbe lanciare un’iniziativa con le Nazioni Unite per sostenere il processo di sovranità nazionale dell’Iraq, teatro di forti tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran.

Turchia

Secondo le autorità turche, l’Emiro dell’Isis, Mahmut Ozden, il cui annuncio dell’arresto è stato dato due giorni fa, stava pianificando un attentato contro la ora moschea di Santa Sofia a Istanbul, nata come basilica cristiana. Il ministro degli Interni non ha specificato lo scopo dell’eventuale attacco.

Siria

L’esercito israeliano ha lanciato una serie di missili su obiettivi vicini alla città siriana di Homs nella tarda notte di mercoledì, secondo i media statali siriani. L’agenzia di stampa ufficiale SANA ha affermato che jet dell’IDF hanno sparato sulla base aerea militare siriana T-4, la più grande del paese, da posizioni vicino al confine siriano-iracheno a est. “Le nostre difese aeree hanno risposto e intercettato la maggior parte dei razzi”, afferma il rapporto, aggiungendo che non ci sono state vittime. Le forze di difesa israeliane non hanno commentato gli attacchi riportati, in conformità con la propria politica. Gli attacchi segnalati arrivano due giorni dopo che Israele ha lanciato missili contro obiettivi nel sud della Siria, uccidendo almeno tre persone. Israele ha lanciato centinaia di attacchi in Siria dall’inizio della guerra civile nel 2011. Ha preso di mira truppe governative, forze iraniane alleate e combattenti del gruppo sciita libanese Hezbollah.

Israele e Palestina

Anche se in gran parte già lo faceva, Israele ora tratterrà i corpi di tutti i palestinesi uccisi, accusati di aver organizzato attacchi contro israeliani, non solo quelli che si dice siano membri di Hamas, a seguito di una decisione del gabinetto di sicurezza presa ieri. Israele è stato a lungo criticato dai difensori dei diritti umani per la sua politica di trattenere i corpi dei palestinesi uccisi dalle sue forze militari durante presunti attacchi ai suoi cittadini. Il ministro della Difesa Benny Gantz ha chiesto che la politica, che secondo Israele è un deterrente, sia estesa a tutti i palestinesi, indipendentemente dalla loro affiliazione politica o dal fatto che il presunto attacco abbia causato vittime israeliane. L’organizzazione per i diritti legali Adalah ha condannato la decisione. “La decisione del gabinetto di sicurezza israeliano di trattenere i corpi dei palestinesi è estremamente problematica ed è guidata chiaramente da motivazioni di vendetta”, si legge nella dichiarazione. Israele trattiene i resti di centinaia di palestinesi risalenti al 1967, tenuti negli obitori o altrimenti sepolti in tombe trasandate in quello che è noto come il cimitero dei numeri. Lo fa in violazione del diritto internazionale, dato che la Convenzione di Ginevra afferma che le parti di un conflitto armato devono seppellire i morti l’una dell’altra in modo onorevole. Israele afferma di mantenere i corpi da utilizzare come leva nei negoziati con i palestinesi, sebbene alcuni vengano restituiti alle loro famiglie a seguito di azioni legali.

Egitto

L’attivista egiziano Ahmed Abdrabbu è morto ieri nella famigerata prigione egiziana di Tora, detta anche Scorpione, a seguito di “deliberata negligenza medica”, ha detto un gruppo per i diritti umani. Ahmed Mefreh, direttore del Comitato per la giustizia (CFJ) con sede a Ginevra, ha detto a Middle East Eye che Abdrabbu soffriva di una serie di malattie croniche, inclusa l’insufficienza renale acuta, che si era sviluppata per le condizioni antigeniche della prigione. “Per quasi due anni, è stato tenuto in isolamento, in condizioni estremamente crudeli, compresa la negazione delle cure mediche da parte dei funzionari della prigione”. La prigione di Tora è stata più volte denunciata da gruppi per i diritti umani e definita “degradante” da Human Rights Watch. Secondo la famiglia di Abdrabbu, l’editore è stato arrestato il 23 dicembre 2018 all’aeroporto internazionale de Il Cairo e successivamente accusato di “appartenenza a un’organizzazione terroristica” e di lavorare per “minare la costituzione”, accuse comunemente usate dalle autorità egiziane contro gli oppositori del governo del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Sua moglie, che all’epoca era con lui, è stata rilasciata nel giugno 2019 e attualmente sta scontando la libertà condizionale, ha scritto su Twitter sua figlia Nusaiba. Sono circa 1.000 i prigionieri morti per negligenza da quanto il presidente al-Sisi ha preso il potere nel 2013. Sono sessantamila i prigionieri politici. Nel suo rapporto semestrale, il CFJ ha documentato la morte di 51 prigionieri a seguito della negazione delle cure mediche nelle strutture di detenzione durante la prima metà del 2020, comprese 17 persone morte per coronavirus. Tra coloro la cui morte è stata attribuita a negligenza medica negli ultimi anni, ci sono l’ex  presidente Mohamed Morsi, il prigioniero egiziano-americano Mustafa Kassem, il regista Shadi Habash e l’ex parlamentare dei Fratelli musulmani, Essam el-Erian.

Mali

L’ex presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita, sta ricevendo cure in una clinica medica privata nella capitale Bamako. I media dicono che Keita è stato ricoverato nella clinica Pasteur martedì, 10 giorni dopo essere stato arrestato e poi rilasciato, durante un colpo di Stato militare, da membri del Comitato nazionale per la salvezza del popolo, che ora sono al potere. Le condizioni dell’ex leader di 75 anni e la natura della sua malattia non sono state rese pubbliche.

Etiopia

Gli Stati Uniti hanno sospeso ieri una parte dei loro aiuti finanziari all’Etiopia, citando la mancanza di progressi nei colloqui con il Sudan e l’Egitto sulla nuova enorme diga sul fiume Nilo. Washington è sempre più preoccupata per la disputa sulla decisione dell’Etiopia di continuare a riempire il bacino idrico dietro la diga idroelettrica alta 145 metri (475 piedi), che secondo i due paesi a valle minaccia le loro forniture d’acqua, ha detto il Dipartimento di Stato.

Grecia

Primo caso di coronavirus nel più grande campo di migranti a Moria, sull’Isola di Lesbo, ha annunciato la Grecia. Ci sopravvivono quasi tredicimila richiedenti asilo, nonostante il posto abbia una capacità di 2.800 persone. Il positivo è un somalo di 40 anni, da poco arrivato da Atene.

Olanda

La Corte Penale Internazionale (CPI) ha emanato sanzioni “senza precedenti” imposte dagli Stati Uniti contro il procuratore Fatou Bensouda e a uno dei suoi massimi collaboratori, in rappresaglia per un’indagine su presunti crimini di guerra in Afghanistan. Il tribunale de L’Aia ha affermato che le sanzioni annunciate dal Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, contro Bensouda e un altro alto funzionario, Phakiso Mochochoko, capo della giurisdizione del tribunale, sono “gravi attacchi” contro lo stato di diritto. Pompeo ha annunciato le sanzioni mercoledì, dicendo che “la Corte Penale Internazionale continua a prendere di mira gli americani”. La CPI ha affermato in una dichiarazione che le nuove misure “sono un altro tentativo di interferire con l’indipendenza giudiziaria della Corte e col suo lavoro cruciale per affrontare gravi crimini che preoccupano la comunità internazionale”. Le sanzioni includono il congelamento dei beni detenuti negli Stati Uniti o soggetti alla legge statunitense.

Bulgaria: decine di feriti in scontri tra manifestanti e polizia, quando il parlamento si è riunito per discutere un progetto per una nuova Costituzione volta a reprimere settimane di manifestazioni antigovernative.

Germania

La Nato ha condannato l’avvelenamento del dissidente russo oppositore di Putin. La cancelliera Merkel ha detto che il mondo aspetta risposte da Mosca, mentre l’ospedale Charitè, a Berlino, non esclude che Navalny non subisca danni nel lungo periodo. Aleksey Navalny è in coma dal 20 agosto, trasportato poi in Germania. Ieri il governo tedesco ha annunciato che l’oppositore russo è stato avvelenato con l’agente nervino del gruppo Novichok: a confermarlo sono i test tossicologici eseguiti nel laboratorio delle forze armate tedesche. È un agente nervino che abbiamo già visto: è dello stesso gruppo utilizzato contro un’ex spia russa, Skripal, avvelenato in Inghilterra nel 2018 insieme alla figlia Julia. Il governo tedesco ha definito l’accaduto “scioccante”, e ha invitato il governo russo a rilasciare una dichiarazione sull’incidente al più presto. Il Cremlino per il momento ha sottolineato che prima che Navalny fosse trasportato in Germania, nel suo corpo non erano state rilevate sostanze tossiche, riporta l’agenzia russa TASS. Il segretario di Putin, Dmitry Peskov, ha detto ai giornalisti che per il momento Berlino non ha risposto alle richieste ufficiali sulla questione, inviate precedentemente.

Bielorussia

Il portavoce del servizio europeo per l’azione esterna dell’Unione Europea, ha ricordato che è in corso la procedura legale per le sanzioni da applicare a esponenti politici della Bielorussia e ha ribadito la necessità di porre fine alla repressione e agli arresti, di rilasciare i prigionieri e di impegnarsi nel dialogo con la società affinché le aspirazioni e le attese del popolo siano rispettate.

Afghanistan

Kabul rilascia gli ultimi 200 prigionieri talebani, tutti di alto profilo, mentre i negoziatori del governo e i talebani si preparano a volare a Doha per cominciare i colloqui intrafgani.

Pakistan

Il primo ministro pakistano, Imran Khan, ha ordinato alle autorità di rilasciare dal carcere tutte le detenute che soffrono di malattie fisiche o mentali o che hanno dai 55 anni in su. Khan mercoledì ha anche annunciato il rilascio di tutti i detenuti minorenni. Lo sviluppo arriva mesi dopo che un tribunale pakistano ne ha ordinato il rilascio. In Pakistan sono incarcerate circa 1.200 donne e ragazze sotto processo o condannate per un crimine. Khan, in una serie di tweet, ha anche ordinato un rapporto sulle donne straniere nelle carceri pakistane, comprese quelle nel braccio della morte, in vista del rilascio per motivi umanitari.

Stati Uniti

La famiglia ha diffuso ora le immagini scioccanti di un afro americano, Daniel Prude, morto dopo una settimana in ospedale. 30 anni con disturbi mentali, a fine marzo correva per strada nudo nella periferia di NY, è morto asfissiato dopo che agenti lo hanno fermato, ammanettato e incappucciato mentre gli premevano il viso sull’asfalto per due minuti. Troverete il video sul nostro sito alla pagina del notiziario.

Venezuela

Il governo del presidente Nicolas Maduro ha dichiarato ieri di aver invitato i leader delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea a inviare osservatori per monitorare le elezioni parlamentari di dicembre. Il ministro degli Esteri, Jorge Arreaza, ha dichiarato su Twitter che una lettera è stata inviata al capo delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e al diplomatico europeo Josep Borrell, delineando “le ampie garanzie elettorali concordate per le prossime elezioni parlamentari” e invitandoli a inviare osservatori. Decisione presa il giorno dopo che Maduro ha graziato più di 100 legislatori e collaboratori del leader dell’opposizione Juan Guaidò “nell’interesse di promuovere la riconciliazione nazionale” prima delle urne. Guaidò ha liquidato la mossa come uno stratagemma per cercare di legittimare le prossime elezioni, che la principale opposizione, ha detto, boicotterà. Il mese scorso, Borrell aveva chiesto il rinvio delle elezioni affermando che “non esistevano le condizioni per un processo elettorale trasparente, inclusivo, libero ed equo”. Né c’erano sufficienti garanzie “perché l’Unione Europea potesse dispiegare una missione di osservazione elettorale”. Tuttavia, martedì Borrell ha indicato che il rilascio dei prigionieri “è una buona notizia e una condizione sine qua non per continuare a progredire nell’organizzazione di elezioni libere, inclusive e trasparenti”. Anche il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha accolto con favore la decisione del rilascio.

Venezuela: Maduro grazia 110 oppositori politici

Brasile: il presidente Bolsonaro ha annunciato che subirà un intervento chirurgico alla vescica, per un calcolo.

Cambogia

È morto due giorni fa in ospedale, all’età di 77 anni, l’ex capo degli interrogatori e torturatore del regime genocida dei Khmer Rossi. Kaing Guek Eav, noto come Duch, era il direttore della famigerata prigione di Tuol Sleng, condannato poi per crimini contro l’umanità da un tribunale per crimini di guerra dell’ONU per il suo ruolo nei “campi della morte” del regime.

Thailandia

Il re della Thailandia, Vajiralongkorn, ha reintegrato la 35enne Sineenat Wongvajirapakdi nel suo ruolo di consorte reale, titolo che la donna aveva ottenuto nel luglio dell’anno scorso, ma che pochi mesi dopo, a ottobre, aveva perso perché accusata di “ambire a quello Regina”, scrive la BBC citando la Gazzetta Reale thailandese. La donna, un’ex infermiera dell’Esercito poi divenuta Maggiore generale delle guardie reali, era la prima donna a ricevere questa onorificenza da quasi un secolo, solo pochi mesi dopo che il re aveva sposato la sua quarta moglie, la regina Suthida.

Taiwan

L’Isola ha deciso di ridisegnare i passaporti dando più risalto al nome di Taiwan, per evitare confusione con la Cina. Dovrebbe entrare in vigore l’anno prossimo: verrà tolta anche la scritta in inglese di Repubblica cinese mentre resterà quella in caratteri cinesi, ma più grande sarà Taiwan. Secondo il ministro degli Esteri, serve a evitare che i cittadini di Taiwan siano scambiati per quelli della Cina continentale.

Cina

Tempi duri per i diplomatici cinesi negli Stati Uniti, che devono affrontare nuovi limiti ai viaggi e agli incontri negli Stati Uniti, ha affermato il Segretario di Stato, Michael Pompeo, mentre l’amministrazione Trump si muove per vendicare le restrizioni del Partito Comunista sui diplomatici americani e imporre costi per ciò che definisce un trattamento ingiusto. Secondo le nuove regole, gli alti diplomatici cinesi devono ottenere l’approvazione per visitare i campus universitari o incontrare i funzionari locali, ha detto il Dipartimento di Stato in una dichiarazione mercoledì. Inoltre, qualsiasi evento culturale ospitato dalla Cina al di fuori dei posti consolari richiederà l’approvazione se il pubblico è più di 50 persone. E il Dipartimento di Stato richiederà che gli account diplomatici sui social media siano identificati come controllati dal governo. È solo l’ultima di una serie di azioni aggressive – dalle sanzioni economiche e limiti commerciali alla condanna diplomatica – che l’amministrazione Trump ha imposto con la motivazione di respingere l’aggressione cinese e ripristinare l’equilibrio nelle relazioni tra le due maggiori economie del mondo. Pompeo sostiene che la Cina sta conducendo una campagna di spionaggio su vasta scala e furto di proprietà intellettuale negli Stati Uniti

Giappone

La guardia costiera giapponese ha salvato in mare una persona proveniente da una nave da carico che trasportava quasi 6.000 capi di bestiame e dozzine di membri dell’equipaggio, che si temeva si capovolgesse nel Mar Cinese Orientale mentre il tifone Maysak sferzava la regione. La Gulf Livestock 1 ha inviato una richiesta di soccorso dall’ovest dell’isola di Amami Oshima, nel sud-ovest del Giappone. I forti venti e le piogge del tifone Maysak hanno ostacolato i soccorsi, mentre la tempesta muoveva per raggiungere la penisola coreana. E proprio mentre si cercava la nave, una persona è stata salvata. Il filippino dell’equipaggio ha raccontato che il motore è andato in avaria prima di essere colpito da un’onda gigantesca che ha capovolto l’imbarcazione. Il Gulf Livestock 1 era partito da Napier, in Nuova Zelanda, il 14 agosto con 5.867 capi di bestiame e 43 membri dell’equipaggio a bordo, diretta al porto di Jingtang a Tangshan, in Cina. Il viaggio sarebbe dovuto durare circa 17 giorni, ha detto alla Reuters il ministero degli Esteri neozelandese.

Leggi/Ascolta anche:

Beirut: Le voci della piazza 

Isis Tomorrow

Venezuela: Maduro grazia decine di oppositori 

Proteste in Bielorussia: l’asse Lukashenko – Putin

Si scava tra le macerie di Beirut forse un sopravvissuto

Iran: condannato a morte campione di wrestling

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta recandosi sul posto, potete darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]