30 luglio 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Luglio 30, 2020
- Libano: mezzo milione di minori a rischio fame.
- Legge antisocial approvata in Turchia.
- I coloni israeliani aumentano gli attacchi contro i palestinesi, incendiata una moschea.
- Picchiati da estremisti di destra i manifestanti israeliani anti Netanyahu.
- Sanzioni Usa contro il figlio diciottenne del presidente siriano.
- Arrestati in Bielorussia decine di mercenari russi.
- Argentina in lutto per la morte di una delle fondatrici delle Madri di Plaza del Mayo.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Foto di copertina: Baraa Shkeir/Save the Children Lebanon
Iran
La Guardia rivoluzionaria iraniana ha dichiarato di aver lanciato con successo un missile balistico sotterraneo, durante esercitazioni, questa settimana. Il missile si trovava in un silos sotterraneo e le Guardie affermano che questo è il primo lancio del genere mai avvenuto in tutto il mondo.
Iraq
L’autoproclamato Stato islamico (ISIS) ha rivendicato l’uccisione di un alto comandante dell’esercito iracheno nella provincia di Anbar, a ovest di Baghdad, in un “agguato” avvenuto martedì scorso. In una dichiarazione pubblicata sul canale Telegram dell’ISIS, il gruppo estremista ha affermato che i suoi militanti “hanno ucciso il Generale di brigata Ahmed al-Lami, comandante della 7° Divisione della 29° brigata dell’esercito iracheno, in un’imboscata ad Anbar”. L’imboscata ha avuto luogo al checkpoint di Shahid Mohammed al-Karwi nella città di Hit, 180 km a nord-ovest di Baghdad.
Turchia
Il parlamento turco ha approvato una controversa legge che consentirà al governo un maggiore controllo sui social media. Giganti come Facebook, Twitter e Youtube d’ora in avanti dovranno avere un referente locale che vigilerà sui contenuti e ne deciderà l’eventuale rimozione, in base alle norme vigenti in Turchia. La legge è stata proposta dal partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, AKP, e dal suo alleato, il nazionalista MHP, che hanno la maggioranza. Tra l’altro, prevede che i server che contengono dati di utenti turchi siano conservati in Turchia. I gruppi per i diritti umani temono che il provvedimento dia un ulteriore colpo alla libertà di espressione, con migliaia di persone già sotto accusa per aver insultato il presidente Erdogan sui social media. Temono inoltre che un maggiore controllo di Ankara sui grandi network, come Facebook e Twitter, possa impedire l’accesso a un’informazione indipendente o critica in un Paese in cui i principali media sono nelle mani dello Stato o di imprenditori vicini al governo. Per Human Rights Watch la nuova legge è l’espressione di “un nuovo Medio Evo della censura online”.
Siria
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro il figlio diciottenne del presidente siriano Bashar al-Assad. Hafez al-Assad – che ha preso il nome dal nonno, che ha governato la Siria con un pugno di ferro per tre decenni – non sarà autorizzato a viaggiare o avere beni negli Stati Uniti, ha detto il Dipartimento di Stato. Gli Stati Uniti hanno già imposto sanzioni a Bashar al-Assad e sua moglie Asma. I funzionari americani ritengono che le sanzioni contro il loro unico figlio adulto dovrebbero impedire ad Hafez di diventare un canale finanziario per la sua famiglia.
Giordania
La polizia giordana in tenuta antisommossa si è scontrata con insegnanti che protestavano nella capitale Amman, mercoledì, con diversi manifestanti picchiati con bastoni e arrestati. Centinaia di manifestanti diretti verso l’ufficio del primo ministro sono stati accolti da centinaia di poliziotti che hanno respinto la folla che cantava “pacifici, pacifici” e chiedeva le dimissioni del primo ministro. La polizia armata di mazze ha picchiato alcuni manifestanti, molti dei quali sono caduti a terra dopo lo scontro. Dozzine sono stati arrestati, secondo un giornalista video della Associated Press sulla scena. Anche il giornalista Omar Akour è stato picchiato alla testa, nonostante avesse detto alla polizia di essere un giornalista. Akour caduto a terra, è stato preso a calci, la polizia gli ha rotto il cellulare e distrutto tutto il girato fatto durante gli scontri.
I manifestanti si sono opposti all’arresto di 13 appartenenti al loro sindacato, dopo che il procuratore generale aveva sospeso i membri del consiglio dell’associazione degli insegnanti giordani e richiesto la sua chiusura, accusandoli di crimini e corruzione. Il governo doveva aumentare quest’anno del 50% gli stipendi degli insegnanti, dopo uno sciopero di massa avvenuto nel settembre scorso. Ma a causa del coronavirus ha detto di non poter rispettare l’accordo.
Libano
Circa mezzo milione di bambini libanesi, siriani, palestinesi e di altre nazionalità, rischiano la fame nell’area di Beirut a causa della perdurante crisi economica, la peggiore in Libano degli ultimi 30 anni. Lo ha denunciato Save The Children, aggiungendo che 910.000 persone che vivono a Beirut e dintorni non sono più in grado di soddisfare le esigenze primarie. Metà di queste sono minori, che rischiano di morire di fame.
Israele e Libano
Secondo l’intelligence israeliana, gli Hezbollah potrebbero compiere un attacco nel giro di due giorni. i24 News di Israele riferisce che “fonti di sicurezza israeliane stimano che Hezbollah lancerà un nuovo attacco contro lo stato ebraico, probabilmente entro le prossime 48 ore”. “La valutazione riguarda se il gruppo terroristico risponderà all’uccisione del suo agente Ali Kamel Mohsen a Damasco la scorsa settimana”. The Jerusalem Post riferisce che “a seguito di una valutazione militare, sono stati dispiegati nel Nord sistemi avanzati di armi, potenti sistemi di raccolta di informazioni e unità specializzate”, citando l’Unità portavoce dell’IDF.
Israele e Palestina
È finito in manette, racconta il quotidiano Haaretz, un israeliano che ha minacciato il premier Netanyahu. Catturato vicino al suo ufficio, aveva una pistola di plastica e due coltelli.
Manifestanti antigovernativi, che protestavano contro Netanyahu martedì sera, sono stati attaccati da sospetti aggressori di estrema destra a Tel Aviv vicino alla casa del ministro della pubblica sicurezza, Amir Ohana, in quella che hanno definito un’aggressione di un gruppo organizzato. La polizia non ha risposto alle loro richieste d’aiuto. In un video si vedono gli aggressori colpire i manifestanti con bottiglie di vetro, mazze, sedie. Dieci persone sono state ricoverate in ospedale, due hanno ferite alla schiena. La polizia ha detto poi di aver arrestato quattro persone coinvolte in atti di violenza.
La violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi è aumentata nelle ultime settimane. Due giorni fa, 60 capi di bestiame sono morti e molti altri stanno male vicino alla città di al-Auja, vicino a Gerico in Cisgiordania, riferisce l’agenzia di stampa palestinese WAFA. Il contadino Ahmad al-Zawahra ha raccontanto che i coloni hanno sparso del veleno sui pascoli dove mangiano i suoi animali. Questo accade pochi giorni prima che i musulmani di tutto il mondo celebrino Eid al-Adha, durante il quale il bestiame viene macellato e donato ai bisognosi.
نفوق أكثر من 60 رأسا من الماشية بمواد سامة رشها مستوطنون في منطقة #الأغوار pic.twitter.com/BMOIPTh4j1
— وكالة شهاب (@ShehabAgency) July 28, 2020
Al-Auja, nella valle del Giordano, fa parte del territorio che Israele intende annettersi.
I coloni hanno anche incendiato parte di una moschea nella città di al-Bireh, adiacente a Ramallah, sede dell’Autorità Palestinese. Il bagno della moschea è stato bruciato e le pareti sono state vandalizzate con graffiti ebraici. I palestinesi si sono subito lanciati a spegnere le fiamme prima che si diffondessero a tutto l’edificio. Tra gli slogan anti-palestinesi, la scritta: “La terra di Israele per il popolo ebraico”.
قال شهود عيان، لوكالة الأناضول، إن مجموعة من المستوطنين أضرموا النار في مرافق مسجد "البر" بمدينة البيرة وسط الضفة الغربية المحتلة
وأشار الشهود أن النار آتت على مرافق بالمسجد بما فيها المتوضأhttps://t.co/rOH07kGpl8 pic.twitter.com/g4zZZ1VVy6— ANADOLU AGENCY (AR) (@aa_arabic) July 27, 2020
Il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem ha registrato 30 episodi di violenza fisica, atti vandalici e molestie da parte dei coloni a giugno, 16 a maggio e 29 ad aprile. Ciò rappresenta un forte aumento da gennaio. “I militari permettono che si verifichino questi atti, e in alcuni casi i soldati forniscono sostegno ai coloni e si uniscono persino all’attacco”, secondo B’Tselem.
Egitto
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi ha approvato emendamenti legali che impediscono agli ufficiali dell’esercito in pensione di concorrere alle elezioni senza il permesso dell’esercito. I critici di Sisi, un ex capo dell’esercito che è stato rieletto per un secondo mandato nel 2018, affermano che gli emendamenti, approvati dal parlamento questo mese, mirano a frenare qualsiasi opposizione da importanti ex militari dell’esercito. Il governo lo nega.
Zimbabwe
Sette bambini sono morti nell’ospedale di Harare perché non c’era abbastanza personale medico per occuparsi delle partorienti. Lo riferisce la BBC, spiegando che lunedì sono stati eseguiti otto tagli cesarei e sette dei neonati non ce l’hanno fatta. Da settimane gli infermieri dello Zimbabwe sono in sciopero a livello nazionale a causa della mancanza di dispositivi di protezione individuale (DPI) per il Coronavirus ed il settore sanitario è stato colpito da uno scandalo sugli acquisti per fronteggiare il Covid-19. Si sostiene che siano stati aggiudicati contratti multimilionari per acquistare forniture a prezzi gonfiati e che il ministro della sanità sia stato licenziato per le accuse.
Abusi migranti
Migliaia di rifugiati e migranti nell’Africa orientale e occidentale, stanno morendo mentre altri affrontano abusi strazianti nei loro tentativi di raggiungere la costa mediterranea del continente in cerca di una vita migliore, secondo quanto riferito da un rapporto congiunto ONU / Consiglio dei Rifugiati danese. Testimonianze pubblicate dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’UNHCR, con il Mixed Migration Center (MMC) della RDC, rivelano omicidi casuali, torture, lavori forzati e percosse.
“For too long, the harrowing abuses experienced by refugees and migrants along these overland routes have remained largely invisible.”
~ @FilippoGrandi on latest report of the harrowing journey to Africa's Mediterranean coast https://t.co/vAKlbxKBAH pic.twitter.com/RzrMdu3ji3
— UNHCR, the UN Refugee Agency (@Refugees) July 29, 2020
Altre persone che hanno intrapreso il viaggio hanno dichiarato di essere state bruciate con olio bollente e plastica fusa, mentre altre hanno dovuto affrontare l’elettrocuzione e sono state legate in posizioni di stress.
Germania
Il segretario alla Difesa americano, Mark Esper, ha detto che il presidente Trump ha approvato un piano per ritirare dalla Germania circa 12.000 truppe statunitensi, una mossa che Trump direttamente collega al fatto secondo cui la Germania non “paga di più” per i propri militari.
Gli Stati Uniti hanno chiesto per anni alla Germania di spendere il 2% del proprio PIL per la presenza dei militari. Trump ha erroneamente affermato che la Germania deve miliardi agli Stati Uniti, e ha ripetutamente minacciato di ridurre le truppe in Germania, qualcosa con cui i tedeschi sono decisamente a proprio agio.
Delle truppe, 6.400 soldati torneranno negli Stati Uniti, mentre altri 5.400 verranno dispiegati altrove in Europa. Non è chiaro dove, ma in precedenza la Polonia è già stata sfruttata per ricevere circa 2.000 militari.
Bielorussia
La Bielorussia ha arrestato decine di mercenari russi, dopo aver ricevuto informazioni secondo cui oltre 200 combattenti erano entrati nel paese per destabilizzarlo prima delle elezioni presidenziali, scrivono i media statali bielorussi. L’agenzia di stampa Belta, controllata dallo stato, ha dichiarato mercoledì che i mercenari lavorano per Wagner, il più noto appaltatore militare privato della Russia. La Belta dice che le forze speciali bielorusse hanno arrestato 32 mercenari russi nell’area di Minsk e un’altra persona nel sud del paese. “Gli ospiti hanno attirato l’attenzione su di sé perché non si sono comportati come i turisti russi e indossavano abiti in stile militare”, riferisce la Belta. Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, è in procinto di essere rieletto il 9 agosto e affronta la sua più grande sfida circondato dalla rabbia della gente per la gestione della pandemia Covid-19, l’economia e le violazioni dei diritti umani. Molte manifestazioni sono state represse con la forza nelle scorse settimane. Il mese scorso, Lukashenko ha accusato le forze russe e polacche di aver tentato di screditarlo. La Russia ha negato le accuse. Lukashenko, 65 anni, ha anche accusato i manifestanti dell’opposizione di complottare per rovesciarlo.
Pakistan
Un uomo, accusato di blasfemia per aver affermato di essere un profeta, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in un’aula di tribunale nella città pakistana nordoccidentale di Peshawar. Tahir Ahmad Naseem è stato colpito a colpi di arma da fuoco sei volte, durante un’audizione nel suo caso presso un tribunale distrettuale mercoledì, ha detto ad Al Jazeera il funzionario di polizia Ijaz Ahmed. Naseem era in custodia della polizia dal 2018, quando era stato accusato di aver commesso blasfemia sostenendo di essere un profeta – una violazione delle rigide leggi sulla blasfemia del Pakistan che possono comportare la pena di morte per alcuni reati. Mentre nessuno è stato ancora giustiziato in base alle rigide leggi sulla blasfemia del Pakistan, omicidi extragiudiziali e violenza di massa sono diventati sempre più comuni negli ultimi anni. Dal 1990, almeno 77 persone sono state uccise in relazione all’accusa, secondo un rapporto di Al Jazeera.
Stati Uniti
Il grande assente ai funerali del deputato John Lewis, icona dei diritti civili degli afro americani morto all’età di 80 anni il 17 luglio scorso, è il presidente Trump, mentre sono presenti ad Atlanta, Obama, Bush e Clinton, nonché il candidato alle prossime elezioni Joe Biden.
Costa Rica
Il presidente della Costa Rica, Carlos Alvarado, ha promulgato una legge approvata dal Parlamento con cui si dichiara il caffé “15° simbolo patrio del Paese nello sviluppo economico, sociale e culturale”.
Salvador
Il presidente salvadoregno, Nayib Bukele, ha nominato Alejandro Zelaya nuovo ministro delle finanze, in sostituzione di Nelson Fuentes. L’ufficio di Bukele ha dato l’annuncio su Twitter senza fornire ragioni per il cambiamento. Zelaya, un contabile che era stato vice ministro delle finanze, ha prestato giuramento come sostituto di Fuentes. Fuentes ha avuto un ruolo chiave nella gestione dei 3 miliardi di dollari autorizzati dal congresso per mitigare gli effetti della pandemia di coronavirus, che ha infettato quasi 16.000 persone e causato circa 430 morti nel paese centroamericano.
Argentina
L’Argentina è in lutto per Haydee Vallino, una delle fondatrici delle nonne di Plaza de Mayo, morta a 100 anni. La Vallino fu una delle 12 donne che nel 1977 fondarono le Madri di Plaza de Mayo per cercare bambini e persone care che erano “scomparse” sotto la giunta militare che governava l’Argentina tra il 1976 e il 1983.
Sua figlia Monica Maria Lemos de Lavalle, incinta di otto mesi, e suo marito Gustavo Lavalle, furono rapiti e successivamente fatti sparire dal regime nell’agosto del 1977. Furono portati in un noto centro di tortura clandestina, Pozo de Banfield, alla periferia di Buenos Aires, dove si tenevano centinaia di detenuti e almeno quattro donne partorirono.
La nipote della signora Vallino, Maria Josè, era una di quelle nate nel seminterrato del centro di detenzione: venne presa da un funzionario di polizia che ha affermato che la bambina era sua. Anni dopo la scomparsa di sua figlia, la signora Vallino rintracciò sua nipote Maria Josè. I test del DNA dimostrarono che era la nonna biologica della bambina e una corte decretò nel 1987 che Maria Josè sarebbe stata restituita alla sua famiglia. La Vallino e le sue nipoti hanno continuato una ricerca di circa 43 anni per ottenere la verità e la giustizia per coloro i cui parenti sono scomparsi, con proteste settimanali a Plaza de Mayo.
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