30 ottobre 2019 – notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Ottobre 30, 2019
- Camerun, decine di morti dopo le forti piogge. Guinea Bissau, la Cedeao contro il presidente Mario Vaz
- Rep. Centrafricana, Faustin Touadéra conferma i colloqui per una base militare russa nel Paese
- Germania, processo Cum-ex, ieri per la prima volta in aula il testimone chiave
- Austria, le Poste condannate per aver violato la protezione dati dei clienti
- Belgio, il Jury dell’etica pubblicitaria dichiara ammissibili i ricorsi contro la pubblicità di Bicky Burger
- Gran Bretagna, elezioni, il Labour si affida al rapper (foto).
Questo e molto altro nel web notiziario di radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.
Germania
Al tribunale distrettuale di Bonn ieri è stato ascoltato il testimone più importante del cosiddetto processo Cum-Ex, la truffa fiscale che coinvolge diverse banche tedesche e che è stata rivelata al pubblico lo scorso anno grazie a una inchiesta giornalistica. Benjamin Frey (anche se questo non è il suo vero nome) ha raccontato nel dettaglio quanto aveva già dichiarato nella lunga deposizione – mille pagine – resa al procuratore nel 2016, mettendo in evidenza un sistema di frode di cui tutti gli attori erano consapevoli. “Volevamo solo massimizzare i profitti, non c’era niente di più importante”, ha detto l’uomo, spiegando come funzionasse il meccanismo e il cinismo con cui venivano affrontate le conseguenze delle perdite inflitte al sistema fiscale tedesco. In una riunione, racconta Frey, un dirigente ha così risposto a una obiezione: “Se hai un problema con meno asili nido in costruzione a causa del nostro lavoro, ecco la porta”. Si calcola che il sistema Cum-ex, basato sul rimborso delle imposte sui dividendi, sia costato allo stato tedesco oltre 30 miliardi di euro.
Madagascar
Gli abitanti di Ambohitrimanjaka continueranno ad opporsi alla costruzione di Tana Masoandro, la città del sole, voluta dal Presidente della Repubblica Andry Rajoelina e presente già nelle sue promesse elettorali. Contro il progetto da settimane è scattata la protesta delle popolazioni locali, che perderebbero i loro terreni agricoli, coltivati a riso, a causa dell’espropriazione dei terreni. Lunedì il ministro dei lavori pubblici ha confermato che quella in questione è l’area scelta e che non ce ne sono altre possibili. Gli abitanti rispondono che continueranno la loro protesta, scendendo in piazza ogni sabato.
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