31 agosto 2022 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Agosto 31, 2022
Ascolta il notiziario
- Oggi in Afghanistan i talebani festeggiano il ritiro delle truppe americane, mentre Amnesty accusa Iran e Turchia di respingere i migranti afghani illegali.
- Arabia Saudita: condannata a quarantacinque anni per post sui social.
- Psichiatra cambogiano che aiuta i sopravvissuti al genocidio vince il Premio Nobel dell’Asia.
- Muore Gorbaciov, l’ultimo leader dell’Unione Sovietica.
- Iraq: il presidente chiede elezioni anticipate.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.
Afghanistan
L’Iran e la Turchia stanno impedendo l’ingresso dei rifugiati afghani, o li rimpatriano con la forza, costringendoli ad affrontare rischi potenzialmente letali sotto il regime dei talebani, in violazione del diritto internazionale: lo ha affermato Amnesty International in un rapporto pubblicato mercoledì. Centinaia di migliaia di persone sono fuggite dall’Afghanistan nell’agosto 2021, dopo che gli Stati Uniti hanno lasciato il paese con una caotica ritirata militare, consentendo agli islamisti talebani intransigenti di riprendere il controllo. Ma mentre molti di coloro che avevano assistito le forze statunitensi, in particolare, sono stati trasportati in aereo, la stragrande maggioranza ha dovuto fuggire via terra, soprattutto verso l’Iran e infine la Turchia. Molti sono poveri e non hanno passaporti o altri documenti di viaggio validi, il che li rende particolarmente vulnerabili alla polizia di frontiera che usa minacce o violenza per tenerli fuori o respingerli, ha affermato Amnesty. L’ONG ha citato numerosi casi di «uccisioni illegali, respingimenti mediante sparatorie e altri rimpatri illegali, detenzioni arbitrarie, torture e altri maltrattamenti di afghani per mano di funzionari, sia iraniani che turchi». In particolare, ha documentato l’uccisione di undici afghani da parte delle forze di sicurezza iraniane e di tre afghani da parte delle forze turche nell’ultimo anno. Secondo il diritto internazionale, i paesi sono obbligati a garantire il diritto di asilo e il principio di non respingimento (il rimpatrio forzato dei rifugiati in paesi in cui sarebbero vittime di persecuzioni o altre violazioni dei diritti umani).
I talebani hanno dichiarato oggi festa nazionale e hanno illuminato la capitale con luci colorate per celebrare il primo anniversario del ritiro delle truppe guidate dagli Stati Uniti dall’Afghanistan, dopo una brutale guerra durata venti anni. Non formalmente riconosciuti da nessun’altra nazione, i nuovi governanti del paese hanno reimpostato la loro versione dura della legge — che, dicono, sia derivata dall’Islam — su un paese impoverito, le cui donne sono state espulse dalla vita pubblica. Il ritiro delle truppe alla mezzanotte del 31 agosto, è iniziato lo scorso anno e ha posto fine alla guerra più lunga d’America, un’invasione militare iniziata sulla scia degli attacchi dell’11 settembre 2001 in America. Ieri sera i cieli sopra Kabul sono stati illuminati da fuochi d’artificio e sparatorie celebrative da parte di folle di combattenti talebani. Molta gente si è spaventata, non capendo cosa stesse succedendo.
345 days since the Taliban banned teenage girls from school. Afghanistan is the only country on the planet banning girls from getting an education #LetAfghanGirlsLearn
— Yalda Hakim (@BBCYaldaHakim) August 30, 2022
Arabia Saudita
Una donna saudita è stata incarcerata per quarantacinque anni per i suoi post pubblicati sui social media, ha affermato un gruppo per i diritti umani citando documenti del tribunale, segnando così il secondo caso del genere in poche in settimane. Nourah al-Qahtani ha ricevuto la pesante condanna in appello, dopo essere stata condannata con l’accusa di «aver usato Internet per strappare il tessuto sociale [del paese]» e per «violazione dell’ordine pubblico» tramite i social media, ha affermato Democracy for the Arab World Now (DAWN). È stata condannata ai sensi della legge antiterrorismo e anti-criminalità informatica del regno, ha aggiunto DAWN, ong per i diritti umani con sede a Washington e fondata dal giornalista ucciso, Khashoggi. Poche settimane fa è stata inflitta una condanna simile a una connazionale dottoranda dell’Università di Leeds, 34 anni, per aver diffuso tweet di dissidenti.
BREAKING: Saudi authorities have sentenced Nourah bint Saeed al-Qahtani to 45 yrs in prison after the Specialized Criminal Court convicted her of "using the Internet 2 tear the [country's] social fabric" & "violating the public order by using social media".https://t.co/HZeRdhofpn
— DAWN MENA (@DAWNmenaorg) August 30, 2022
Iraq
Seguaci del leader sciita iracheno Moqtada al-Sadr hanno cominciato a ritirarsi dalla Zona Verde e dai suoi dintorni, così come gli attivisti del movimento sadrista hanno iniziato a smontare le tende del sit-in eretto nelle scorse settimane di fronte al parlamento iracheno. Sale a ventisette morti e più di quattrocento feriti il bilancio degli scontri, in corso da ieri a Baghdad, tra milizie sciite rivali dentro e attorno alla Zona Verde della capitale irachena.
Sempre ieri, il presidente iracheno Barham Saleh ha incoraggiato elezioni legislative anticipate per risolvere una crisi politica che, questa settimana, è degenerata in scontri mortali, uccidendo dozzine di persone e ferendone altre centinaia. Le elezioni anticipate, a meno di un anno dalle ultime, sono state una richiesta chiave del religioso musulmano sciita Muqtada al-Sadr, i cui sostenitori hanno combattuto le forze di sicurezza dello stato nelle violenze iniziate lunedì scorso. «Tenere nuove elezioni anticipate secondo un consenso nazionale rappresenta un’uscita dalla crisi soffocante», ha detto Saleh in un discorso. «Garantisce stabilità politica e sociale e risponde alle aspirazioni del popolo iracheno». Saleh ha parlato qualche ora dopo che i sostenitori di al-Sadr si erano ritirati dalla Green Zone di Baghdad, dopo quasi ventiquattro ore di scontri che li hanno contrapposti all’esercito e alle fazioni sciite sostenute dal vicino Iran. Al-Sadr e i suoi sostenitori hanno guidato gli appelli per lo scioglimento del parlamento e le nuove elezioni legislative dopo mesi di paralisi politica. Secondo la costituzione, il parlamento può essere sciolto solo con la maggioranza assoluta dei voti alla Camera, su richiesta di un terzo dei deputati o del presidente del Consiglio con l’approvazione del presidente.
Israele e Palestina
Medici per i diritti umani Israele ha annunciato che, secondo i suoi calcoli, il numero di bambini a cui è stato negato il trattamento al di fuori di Gaza è quasi raddoppiato. Questo numero include i bambini di età inferiore a un anno. Secondo l’organizzazione, nel 2020 il 17% delle richieste dei bambini di lasciare la Striscia di Gaza allo scopo di ricevere cure mediche non disponibili nella Striscia stessa sono state ritardate o rifiutate. Nei primi sei mesi del 2021 questo tasso era quasi raddoppiato, al 32%, secondo i calcoli effettuati da PHRI. Secondo L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, più di centocinquantacinque su un totale di quattrocentottantuno palestinesi di età inferiore ai diciotto anni che cercano di attraversare il checkpoint di Erez per farsi curare nel luglio di quest’anno, sono stati rifiutati o ritardati. Tra i bambini di età compresa tra zero e tre anni, trenta bambini su centotrentasei sono stati rifiutati o ritardati nella ricerca di cure. Tali ostruzioni possono rivelarsi fatali. Tre bambini sono morti finora quest’anno, dopo che i permessi per lasciare Gaza per cure mediche sono stati negati o ritardati, ha riferito il gruppo per i diritti umani al-Mezan.
ONU: occhi aperti sul rispetto dei diritti umani in Palestina
Sudan del Sud
Più di cinquantamila combattenti, tra i quali ex ribelli delle fazioni rivali nella guerra civile del Sud Sudan, sono pronti per essere integrati nell’esercito del paese, in una cerimonia avvenuta ieri, attesa dal 2019, dopo un’intesa siglata tra le parti lo scorso aprile. L’unificazione delle forze fedeli al presidente Salva Kiir e al suo ex rivale, il vicepresidente Riek Machar, è una condizione chiave dell’accordo di pace del 2018, che ha posto fine al conflitto durato cinque anni e in cui sono morte quasi quattrocentomila persone.
Angola
L’Unione nazionale per l’indipendenza totale dell’Angola (Unita), il maggiore partito di opposizione del paese africano, ha dichiarato che farà ricorso dopo i risultati elettorali della scorsa settimana che hanno visto la vittoria del Movimento popolare di liberazione dell’Angola (Mpla), partito di governo.
Nigeria
Un edificio di tre piani, in costruzione, è crollato martedì nel nord-ovest della Nigeria, intrappolando gli abitanti di un affollato quartiere. Gli operatori di pronto intervento hanno detto ad Associated Press che almeno otto persone sono state estratte dalle macerie, e ne stavano cercando altre. L’edificio, nello stato di Kano, hub commerciale della Nigeria settentrionale, era in costruzione come centro d’affari, anche se alcune attività lavoravano già al piano terra, ha affermato Nura Abdullahi, capo dell’Agenzia nazionale per la gestione delle emergenze della Nigeria, a Kano.
Madagascar
La polizia del Madagascar ha confermato che due giorni fa suoi agenti hanno ucciso diciannove persone e ne hanno ferite altre ventuno, dopo aver aperto il fuoco contro una folla inferocita di circa cinquecento dimostranti armati che tentava di fare irruzione nella stazione di polizia di Ikongo in segno di protesta contro il rapimento di un bambino albino. In Madagascar, le persone albine rischiano di essere rapite e uccise poiché, secondo le credenze popolari, i loro organi portano fortuna e benessere.
Mediterraneo
Una barca che trasportava migranti egiziani si è capovolta al largo delle coste libiche, con almeno quattro morti e altre diciassette persone disperse e presunte morte: lo ha comunicato lunedì scorso l’agenzia libica che combatte l’immigrazione illegale, registrando quella che rappresenta l’ultima tragedia di migranti nel Mar Mediterraneo. La barca trasportava ventisette migranti ed è stata trovata durante il fine settimana al largo della città nord-orientale di Tolmeitha, a circa 110 chilometri (68 miglia) a est di Bengasi, ha affermato il Dipartimento per la lotta alla migrazione illegale.
Svizzera
I resti di un uomo tedesco, scomparso durante un’escursione nel 1990, sono stati scoperti vicino alla località montana di Zermatt, in Svizzera. La zona ospita l’imponente vetta del Cervino, nel profondo delle Alpi. Gli alpinisti hanno scoperto il corpo, insieme all’attrezzatura da escursionismo, sul ghiacciaio Stockji alla fine di luglio.
Ucraina – Russia
Le truppe ucraine hanno sfondato le difese russe in diverse aree del fronte vicino alla città di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha dichiarato Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Zelensky, secondo quanto riporta The Guardian.
Russia
Mikhail Gorbaciov, l’ultimo leader dell’Unione Sovietica, è morto a Mosca all’età di novantuno anni. Gorbaciov, che è stato al potere tra il 1985 e il 1991 e ha contribuito a far uscire le relazioni USA-URSS da un profondo congelamento, è stato l’ultimo leader sopravvissuto alla Guerra Fredda. Ha trascorso gran parte degli ultimi due decenni alla periferia della politica, chiedendo a intermittenza al Cremlino e alla Casa Bianca di ricucire i legami, mentre le tensioni salivano ai livelli della Guerra Fredda, da quando la Russia ha annesso la Crimea nel 2014 e ha lanciato l’offensiva in Ucraina all’inizio di quest’anno. Il suo rapporto con il presidente Vladimir Putin è stato a volte difficile, ma il leader russo ha comunque espresso le sue “profonde condoglianze” dopo la morte di Gorbaciov. Gorbaciov era considerato positivamente in Occidente, dove veniva affettuosamente chiamato con il soprannome di Gorby, e meglio conosciuto per aver disinnescato le tensioni nucleari tra Stati Uniti e Unione Sovietica negli anni Ottanta. Ha vinto un premio Nobel per la pace nel 1990 per aver negoziato uno storico patto sulle armi nucleari con il leader statunitense Ronald Reagan, e la sua decisione di trattenere l’esercito sovietico quando il muro di Berlino è caduto, un anno prima, è stata considerata come la chiave per preservare la pace della Guerra Fredda.
Per la terza volta in due settimane l’oppositore russo Alexei Navalny è stato messo in cella di isolamento nella colonia penale della regione di Vladimir, circa 150 chilometri a est di Mosca, dove è rinchiuso. Il regime di restrizione durerà sette giorni, secondo quanto ha fatto sapere lo stesso Navalny sui suoi canali social.
La Procura di Mosca ha chiesto una condanna a ventiquattro anni di colonia penale per Ivan Safronov, ex giornalista di Vedomosti e Kommersant, accusato di tradimento dello Stato. Safronov è in carcere dal luglio del 2020. Giornalista specializzato nelle questioni militari, ed ex consigliere del capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, Safronov è accusato di avere collaborato con strutture di intelligence ceche e tedesche.
Stati Uniti
È previsto per sabato il nuovo tentativo di lancio del razzo della Nasa verso la luna, il volo di prova senza equipaggio dell’attesissima missione Artemis rinviato l’altro ieri per motivi meteo e tecnici.
Il governatore del Mississippi, Tate Reeves, ha dichiarato l’emergenza sanitaria, dopo che una storica inondazione ha danneggiato il sistema di depurazione lasciando i centottantamila residenti della capitale Jackson senza acqua potabile. Ma la città era già senz’acqua anche per combattere eventuali incendi o semplicemente per assicurare il flusso dello sciacquone nelle toilette.
The Washington Post si avvia a chiudere il 2022 in rosso e a ridurre la forza lavoro di cento posizioni. Lo riporta The New York Times citando alcune fonti secondo le quali, dopo anni di attivo, i conti del quotidiano sono sotto pressione. L’effetto Trump è infatti svanito e i lettori si sono allontanati. I ricavi dalla pubblicità digitale sono scesi a circa settanta milioni di dollari nella prima metà dell’anno, circa il 15% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.
Malesia
L’ex primo ministro malese, Mahathir Mohamad, 97 anni, è risultato positivo al Covid-19 ed è stato ricoverato in ospedale sotto osservazione: lo ha riferito il suo ufficio in una nota, oggi. Il novantasettenne, che ha servito per più di due decenni come primo ministro, ha una storia di problemi cardiaci. Ha già avuto attacchi di cuore e interventi chirurgici di bypass.
Cambogia
Uno psichiatra cambogiano, che cura le vittime dei Khmer rossi, e un ambientalista francese, che ripulisce i fiumi indonesiani, sono tra i vincitori, oggi, del Premio Ramon Magsaysay 2022, considerato il Premio Nobel asiatico. Il premio annuale, istituito nel 1957 e intitolato a un presidente delle Filippine morto in un incidente aereo, onora coloro che hanno svolto «servizio disinteressato ai popoli dell’Asia». La fondazione che gestisce il premio ha proclamato i quattro vincitori con un annuncio online. Tra loro c’e Sotheara Chhim, 54 anni, psichiatra sopravvissuto al regime omicida e ultramaoista dei Khmer rossi che uccise quasi un quarto della popolazione cambogiana per fame, superlavoro ed esecuzioni di massa negli anni Settanta. È stato citato per aver dedicato la sua vita ad aiutare le persone che hanno sofferto sotto i Khmer rossi, concentrandosi sul trattamento del “baksbat” — “coraggio spezzato” — una sindrome registrata in Cambogia che è simile al disturbo da stress post-traumatico. L’attivista e regista ambientale francese Gary Bencheghib, 27 anni, ha ricevuto il premio per i suoi sforzi nel ripulire i corsi d’acqua inquinati dell’Indonesia. Bencheghib e suo fratello hanno costruito kayak fatti di bottiglie di plastica e bambù per raccogliere i rifiuti nel fiume Citarum, uno dei fiumi più inquinati al mondo.
La dottoressa filippina Bernadette Madrid, 64 anni, ha ricevuto il premio per la creazione di centri di protezione dell’infanzia nelle Filippine, tesi ad aiutare le vittime di abusi domestici. L’oftalmologo giapponese Tadashi Hattori, 58 anni, è stato premiato per aver fornito interventi chirurgici oculistici gratuiti in Vietnam, dove tali interventi specialistici e relative strutture sono limitate.
Taiwan
Taiwan ha sparato colpi di avvertimento contro un drone cinese che ha ronzato su un isolotto al largo, martedì, poco dopo che il presidente Tsai Ing-wen ha dichiarato di aver ordinato all’esercito taiwanese di prendere «forti contromisure» contro quelle che ha definito «provocazioni cinesi». È la prima volta che tali colpi di avvertimento sono stati sparati durante questo periodo di accresciute tensioni tra Cina e Taiwan. Pechino vede l’isola come un proprio territorio, mentre Taiwan contesta fortemente le pretese di sovranità della Cina.
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