6 giugno 2023 – Notiziario in genere
Scritto da Angela Gennaro in data Giugno 6, 2023
Australia, scagionata dopo 20 anni la mamma condannata per la morte dei 4 figli. Florida, uccisa dalla vicina di casa. Nel frattempo migliaia di persone celebrano il primo fine settimana del Pride Month nei parchi Disney. Delhi chiede a Berlino il rimpatrio di una bimba di 2 anni tolta ai genitori.
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Australia
20 anni dopo, una donna è stata scagionata in Australia. Era accusata di aver ucciso i suoi quattro figli e figlie. È la storia di Kathleen Folbigg, soprannominata fino a questo momento “la peggior serial killer donna australiana”. 20 anni di ingiusta detenzione, perché ora la scienza dice che aveva ragione lei, a professarsi innocente per tutto questo tempo: quei bambini non li ha uccisi. La storia ha inizio appunto esattamente 20 anni fa, nel 2003, quando Kathleen è stata condannata a 40 anni di carcere, poi ridotti a 25: l’accusa appunto era quella di aver tolto la vita a Sarah, Laura, Patrick e Caleb, i figli e le figlie che avevano tra le nove settimane e diciannove mesi. Solide prove forensi non ce n’erano, ma la giuria ha deciso che la donna aveva soffocato i bambini, morti improvvisamente tra il 1989 e il 1999.
Oggi ci sono nuovi rilievi scientifici che ribaltano completamente il quadro. Un team di immunologi ha infatti scoperto che le due figlie della donna condividevano una mutazione genetica – chiamata CalmM2 G114R – che può causare la morte cardiaca improvvisa, ricostruisce l’ANSA. Anche gli altri due figli maschi, possedevano una mutazione genetica, di diverso tipo e legata all’epilessia. La professoressa Carola Vinuesa, a capo del gruppo di ricerca dell’Australian National University, spiega, come ricostruisce la BBC, che una sequenza genetica insolita poteva risultare immediatamente evidente nel Dna della signora Folbigg prima ancora che i campioni dei bambini e delle bambine venissero testati. Si tratta comunque di casi di estrema rarità: 134 in tutto il mondo, secondo Vinuesa.
Due anni fa, nel 2021, era già emerso il sospetto che le cause della morte dei bambini e delle bambine potevano essere di origine naturale: una decina di scienziati australiani e stranieri avevano anche lanciato una petizione chiedendo di scarcerare la madre. Nel 2022 l’inchiesta è stata effettivamente riaperta, e di questi giorni è la revisione della sentenza. La donna è stata quindi graziata per “ragionevole dubbio” sulle condanne, dice il procuratore generale del Nuovo Galles del Sud Michael Daley, e quindi liberata dalla prigione di Grafton, nel New South Wales, dove stava scontando gli ultimi anni. La grazia ricevuta non annulla la sentenza di condanna, che dovrebbe essere ribaltata in un ulteriore processo. Se così fosse, Kathleen Folbigg potrebbe potenzialmente citare in giudizio il governo, chiedendo milioni di dollari di risarcimento. “Ho bisogno di un bicchiere d’acqua, non so nient’altro”, ha detto lei intervistata in esclusiva dalla testata australiana 9news.
Stati Uniti
Florida
Ancora una madre di 4 figli. La storia viene dalla Florida: una donna è stata uccisa a colpi di arma da fuoco a seguito di una faida di lunga data con una vicina che si era lamentata dei bambini della vittima che giocavano fuori. Lo riporta la Cnn. Venerdì sera una chiamata per violazione di domicilio nella contea di Marion, in Florida. La vittima è stata identificata dalle autorità come Ajike “AJ” Owens. Aveva 35 anni. La vicina avrebbe prima lanciato un paio di pattini, colpendo i bambini, ha detto lo sceriffo. Un testimone ha detto alla polizia che c’era stata una disputa sul tablet elettronico di un bambino prima di quel lancio. Uno dei bambini ha riferito alla madre l’accaduto con la vicina. La donna si è recata nella casa accanto “per affrontare la signora”, ha detto lo sceriffo. Poi lo sparo, attraverso la porta. Owens è stata successivamente dichiarata morta in un ospedale, hanno detto le autorità. La donna che ha sparato a Owens ha collaborato con le forze dell’ordine, ha aggiunto lo sceriffo, e non è stato effettuato alcun arresto. L’avvocato per i diritti civili Ben Crump, uno degli avvocati che rappresentano la famiglia, l’ha identificata come una donna bianca di 58 anni.
In una conferenza stampa tenuta dagli avvocati della famiglia Owens, la madre della vittima ha detto che la vicina che ha sparato a sua figlia aveva apostrofato la famiglia, compresi i bambini, con insulti razzisti. “Mia figlia, la madre dei miei nipoti, è stata colpita e uccisa con suo figlio di 9 anni in piedi accanto a lei. Non aveva armi, non rappresentava una minaccia imminente per nessuno”, ha detto Dias. “Quello che chiedo è giustizia. Giustizia per mia figlia”. L’avvocato, Crump, ha affermato che il fatto che non ci sia stato un arresto è “spaventoso”. “È stupido quando cercano di giustificare questa ingiustificabile uccisione di questa madre uccisa davanti ai suoi figli”, ha detto Crump. “È straziante a tutti i livelli.”
Gay Days
Restiamo ancora in Florida, dove migliaia di persone hanno celebrato il primo fine settimana del Pride Month nei parchi Disney. Nonostante le restrizioni imposte dal governatore Ron DeSantis migliaia di attivisti e visitatori si sono presentati alle porte del ‘Magic Kingdom’ di Topolino sfidando le leggi per festeggiare ‘Gay Days’, iniziativa che Disney ospita da anni. L’evento cade mentre lo scontro fra Disney e DeSantis prosegue senza sosta e inizia a costare al candidato alla Casa Bianca. La comunità d’affari americana infatti finora ha accolto freddamente la sua candidatura, preoccupata proprio dallo scontro con Topolino.
India
Nei giorni scorsi l’India ha chiesto alla Germania di rimpatriare una bambina indiana di 2 anni che ha trascorso 20 mesi nel sistema di assistenza sociale tedesco. Ariha Shah è stata portata via ai suoi genitori due anni fa all’età di sette mesi dopo aver subito un infortunio e successivamente è stata affidata a genitori adottivi, scrive la DW. La battaglia per la custodia di Shah è diventata una questione diplomatica tra New Delhi e Berlino ed è stata sollevata durante una visita in India a dicembre dalla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. Il portavoce del ministero degli Esteri indiano Arindam Bagchi è stato citato dall’Hindustan Times per aver affermato che l’ambasciata indiana a Berlino ha “sostenuto con insistenza il ritorno di Ariha Shah in India”.
“Vorremmo ribadire che Ariha Shah è una cittadina indiana e la sua nazionalità e il suo background socio-culturale sono i fattori determinanti più importanti di dove deve essere fornito il suo affidamento. Esortiamo le autorità tedesche a fare tutto il necessario per inviare Ariha in India al più presto: è anche un suo diritto inalienabile come cittadina indiana”, ha aggiunto Bagchi. Bagchi ha affermato che i migliori interessi di Shah “possono essere pienamente realizzati solo nel suo paese d’origine, dove i suoi diritti socio-culturali possono essere salvaguardati”. Ha aggiunto che New Delhi ha ripetutamente chiesto alle autorità tedesche di garantire che “il legame di Ariha con il suo background culturale, religioso e linguistico non sia compromesso”.
Bagchi ha espresso lo sgomento dell’India per il fatto che Shah sia stata spostata nel sistema di assistenza sociale tedesco, aggiungendo che New Delhi ritiene che il cambiamento “non sia nell’interesse della bambina e potrebbe avere conseguenze di vasta portata per il suo sviluppo emotivo e mentale”. I media indiani hanno riferito venerdì che 59 legislatori indiani di 19 partiti politici hanno inviato una lettera all’ambasciatore tedesco Philipp Ackerman per esprimere la loro preoccupazione per la battaglia per la custodia di Shah. “In qualità di componenti del Parlamento, abbiamo una responsabilità speciale per il benessere dei nostri cittadini. È con questa comprensione che ci rivolgiamo a voi come rappresentanti del vostro paese in India per trasmettere alle autorità in Germania la nostra profonda preoccupazione. Vi chiediamo anche di fare ciò che è necessario per aiutare a riportare Ariha a casa”, hanno scritto i politici nella loro lettera.
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