9 agosto 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Agosto 9, 2021
Ascolta il podcast
- Le Nazioni Unite condannano i matrimoni precoci in Zimbabwe dopo che una quattordicenne muore durante il parto.
- Afghanistan: cinque capoluoghi caduti nella mani dei talebani, gli Usa mandano i B52.
- Egitto: Zaki, da un anno e mezzo in carcere in condizioni disumane.
- Alcuni comuni israeliani vietano illegalmente agli arabi israeliani di andare in spiaggia, citando regole sul Covid.
- Argentina in piazza in cerca di lavoro e cibo.
Ascolta il podcast notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Arabia Saudita
Un tribunale saudita domenica ha emesso varie condanne contro 69 detenuti palestinesi e giordani, con alcune pene detentive fino a 22 anni, per presunto sostegno al movimento palestinese di Hamas. Dal febbraio 2019, decine di palestinesi sono stati arrestati e sottoposti a processo davanti a un tribunale antiterrorismo, tra cui uomini d’affari, accademici e studenti. Fonti nella Striscia di Gaza assediata hanno precedentemente dichiarato a Middle East Eye che ritenevano che la repressione fosse collegata ai nuovi legami tra Israele e Riyadh.
Una fonte ufficiale di Hamas ha detto a MEE lo scorso anno che la maggior parte dei detenuti erano membri di Hamas che risiedevano nel Paese del Golfo da decenni, accusando l’Arabia Saudita di “prendere di mira chiunque fosse legato alla resistenza” contro l’occupazione israeliana.
Le sentenze non sono ancora state rese pubbliche. I detenuti possono presentare ricorso contro le sentenze dopo 40 giorni, secondo la sorella del detenuto giordano Tarek Abbas. Tra i vari detenuti, il tribunale saudita ha condannato il rappresentante di Hamas in Arabia Saudita, Mohammed al-Khoudary, a 15 anni di carcere, mentre suo figlio, Hani, è stato condannato a tre anni, secondo l’ agenzia Anadolu. L’agenzia di stampa turca ha citato Abd al-Majid, fratello di Khoudary, dicendo che la sentenza contro di lui include “clemenza per metà del termine (sette anni e mezzo)”. L’82enne Khoudary è un leader veterano di Hamas che è stato responsabile della gestione delle relazioni con l’Arabia Saudita per due decenni.
Israele e Palestina
Alcuni comuni israeliani hanno bloccato illegalmente l’accesso agli arabi israeliani alle spiagge di tre città in misure denunciate da un gruppo locale per i diritti come “iniziative di apartheid”. Il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele ( Adalah ) ha dichiarato domenica che le autorità municipali di Netanya, Akka e Hadera hanno imposto nuove restrizioni ai non residenti con il pretesto delle misure di sicurezza contro il Covid-19. Il gruppo per i diritti ha inviato una lettera al procuratore generale di Israele sostenendo che le misure sono illegali. Il consiglio comunale di Akka (Acri) ha deciso il 4 agosto di costruire una recinzione intorno alla spiaggia di Argaman e di consentire l’accesso solo a coloro che forniscono la prova della vaccinazione. Adalah ha affermato che la decisione è contraria alle normative Covid-19 del governo, che non limitano la circolazione negli spazi pubblici e aperti.
Bianco Resort, uno dei luoghi turistici balneari più lussuosi della Striscia di Gaza, è stato attaccato giovedì scorso con un ordigno esplosivo. L’attacco è avvenuto dopo che il resort è stato accusato da estremisti musulmani di tenere un concerto misto, ragazzi e ragazze. Nessuno è rimasto ferito, ma il muro che circonda il resort è stato danneggiato.
Palestinian Association of Restaurants, Hotels and Tourism Services condemns as immoral the targeting of Bianco Resort in the Gaza Strip with an explosive device. The resort was accused of holding a mixed party for men and women. pic.twitter.com/lDoMcJdewW
— Khaled Abu Toameh (@KhaledAbuToameh) August 8, 2021
Fonti palestinesi hanno accusato militanti appartenenti a gruppi salafiti-jihadisti di essere dietro l’attacco. I membri di gruppi ispirati dallo Stato Islamico (ISIS) nella Striscia di Gaza hanno accusato il resort di tenere un concerto di musica per uomini e donne sulla spiaggia di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Alcuni membri dei gruppi hanno affermato di aver avvertito il proprietario di non organizzare l’evento, ma ha ignorato l’avvertimento.
I militanti salafiti-jihadisti si sono regolarmente scontrati con i membri di Hamas nella Striscia di Gaza negli ultimi dieci anni. Hamas ha anche arrestato o ucciso alcuni membri dei gruppi.
Le forze israeliane hanno sparato e ucciso un uomo palestinese disarmato, e ne hanno feriti molti altri nel villaggio di Beita, nel nord della Cisgiordania, a sud di Nablus, durante una manifestazione contro il continuo esproprio della terra palestinese.
Il ministero della Salute palestinese ha annunciato che i soldati hanno sparato a Emad Ali Dwaikat, 37 anni, padre di cinque figli, il più piccolo di soli due mesi, con un proiettile vivo nel petto. L’uomo gravemente ferito è stato portato d’urgenza all’ospedale Rafidia di Nablus, dove è stato dichiarato morto dal personale medico. L’esercito ha anche preso di mira un fotoreporter che copriva la manifestazione, sparandogli al ginocchio con un proiettile d’acciaio rivestito di gomma, è stato curato dai medici sul posto. Fonti hanno confermato che almeno 20 manifestanti sono stati feriti con proiettili di acciaio rivestiti di gomma, due sono stati colpiti da bombole di gas lacrimogeno, cinque hanno subito una caduta mentre erano inseguiti dai soldati e 31 persone hanno subito gli effetti dell’inalazione di gas lacrimogeni.
Egitto
Patrick Zaki è in carcere da un anno e mezzo. Lo studente egiziano dell’università Alma Mater di Bologna dorme per terra, in un’affollata cella del famigerato carcere di Tora alla periferia del Cairo. Alla vigilia della ricorrenza Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, aveva ricordato che “Patrick Zaki sta arrivando al diciottesimo mese di detenzione illegale, arbitraria, senza processo e senza possibilità di difendersi” e che la mobilitazione in suo favore continua. E nelle ultime ore gli attivisti che si battono per lui hanno sottolineato che “tra un inverno freddo e un’estate molto calda, Patrick soffre nella sua cella con risorse quasi inesistenti e condizioni di detenzione disumane”.
Il trentenne studente egiziano venne arrestato in circostanze controverse il 7 febbraio dell’anno scorso e, secondo Amnesty, rischia fino a 25 anni di carcere. La custodia cautelare in Egitto può durare due anni, ma se durante le indagini subentrano nuovi capi d’accusa può essere prolungata ulteriormente, come ha dimostrato lo sciopero della fame iniziato di recente dalla figlia di un predicatore islamico in carcere senza processo da quattro anni.
Zimbabwe
Le Nazioni Unite hanno condannato la pratica dei matrimoni precoci in Zimbabwe in seguito alla morte di una ragazza di 14 anni dopo che aveva partorito in un santuario della chiesa, un incidente che ha suscitato indignazione tra i cittadini e gli attivisti per i diritti umani.
Il caso ha portato alla ribalta la pratica dei matrimoni precoci all’interno delle chiese apostoliche dello Zimbabwe, che consentono anche la poligamia.
Il governo ha tradizionalmente chiuso un occhio sulla pratica del matrimonio precoce. Lo Zimbabwe ha due serie di leggi sul matrimonio, il Marriage Act e il Customary Marriages Act. Nessuna legge prevede un’età minima per il consenso al matrimonio, mentre la legge consuetudinaria consente la poligamia.
Un nuovo disegno di legge sui matrimoni che è all’esame del parlamento cerca di sincronizzare le leggi, vietare il matrimonio di chiunque abbia meno di 18 anni e perseguire chiunque sia coinvolto nel matrimonio di un minore.
L’ONU in Zimbabwe ha dichiarato in una nota che “prende atto con profonda preoccupazione e condanna fermamente” le circostanze che hanno portato alla morte di Memory Machaya, la ragazza di 14 anni delle zone rurali di Marange, nell’est del Paese.
“Purtroppo, continuano a emergere rapporti inquietanti sulla violazione sessuale delle ragazze minorenni, compresi i matrimoni precoci forzati e in effetti questo è un altro caso triste”, ha affermato l’ONU nella sua dichiarazione, datata 7 agosto.
È probabile che una ragazza su tre nello Zimbabwe si sposi prima di compiere 18 anni, ha affermato l’ONU, il cui ufficio in Zimbabwe raggruppa tutte le 25 agenzie delle Nazioni Unite che operano nel paese.
La polizia e la commissione statale per il genere hanno dichiarato che stavano indagando sulle circostanze che hanno portato alla morte e alla sepoltura della ragazza. I media locali hanno riferito che la ragazza è morta il mese scorso, ma il caso è venuto alla luce solo la scorsa settimana dopo che i parenti arrabbiati, a cui era stato impedito dalla sicurezza della chiesa di partecipare alla sua sepoltura, hanno raccontato la loro storia alla stampa.
La Reuters non ha potuto raggiungere la chiesa di Johanne Marange per un commento. Le chiese apostoliche, che evitano gli ospedali, attirano milioni di seguaci con le loro promesse di guarire le malattie e liberare le persone dalla povertà. Gli abitanti dello Zimbabwe si sono rivolti ai social media per esprimere la loro indignazione.
“Quello che vedete oggi, cioè una giovane ragazza costretta a sposarsi, rimanere incinta e morire, non è un’aberrazione! Fa parte dello stesso continuum. Le persone di sesso femminile non sono viste come completamente umane, con diritti individuali, scelta, diritti per controllare i nostri stessi corpi”, ha scritto su Twitter Everjoice Win, femminista e attivista per i diritti umani.
Afghanistan
Secondo alcuni giornali come The Times e Spectre, gli Stati Uniti hanno inviato in Afghanistan alcuni bombardieri B-52 e AC-130H per fermare l’avanzata dei talebani. bombardieri, che vanno ad affiancare i droni Reaper già in azione, sarebbero partiti da una base aerea in Qatar e verrebbero impiegati per colpire obiettivi nelle zone di Kandahar, Herat e Lashkar Gah.
È bastato un weekend davvero brutto perché i talebani finissero per impadronirsi di Sheberghan , Sar-e Pul, Taloqan, e persino la città strategicamente importante di Kunduz, tutti capoluoghi del nord. Nel frattempo, i combattimenti talebani a Helmand nel sud si sono riversati nella vicina Nimruz e hanno catturato la capitale Zaranj. Perdere tutte queste città, tra cui Kunduz e la già caduta Lashkar Gah, è bel problema, e con i talebani che spingono su posti come Herat, si potrebbe perdere di più. Le forze afgane sono sbilanciate e i talebani stanno mostrando una fiducia sorprendente.
Non è chiaro come il governo afghano possa anche solo provare a contrastare tutte queste nuove perdite, mentre sembra concentrarsi su una nuova spinta propagandistica , concentrandosi sulla vendere l’idea che perdere cinque capitali in due giorni non sia un grosso problema. Gli Stati Uniti stanno dando un maggiore supporto aereo al governo, ma finora si sono concentrato su Helmand, distruggendo una scuola e una clinica e uccideno almeno 20 civili tra cui donne e bambini . Questo, inutile dirlo, non è un contrattacco molto produttivo.
Intanto un portavoce dell’ufficio politico dei talebani che si trova a Doha, ha dichiarato domenica a Al-Jazeera TV che non esiste un accordo su un cessate il fuoco con il governo afghano e ha messo in guardia contro ulteriori interventi statunitensi in Afghanistan
Pakistan
Almeno due poliziotti sono rimasti uccisi e altre 18 persone, 12 agenti e 6 civili, sono state ferite in una potente esplosione avvenuta domenica sera a Quetta, capitale della provincia sud-occidentale del Belucistan. Obiettivo dell’esplosione, avvenuta nei pressi del Serena Hotel, era un furgone della polizia, ha dichiarato Liaqat Shahwani, portavoce del governo del Belucistan. “C’erano 15 poliziotti nel furgone al momento dell’attacco” e, secondo Shahwani, gli esplosivi sono stati collocati all’interno di una motocicletta parcheggiata Le forze dell’ordine hanno avviato un’operazione di ricerca dei responsabili nella zona. Finora nessun gruppo ha rivendicato l’attentato.
Stati Uniti
Si è dimessa anche Melissa DeRosa l’amica fidata, stratega e più stretta consigliera del governatore di New York Andrew Cuomo. La donna, secondo il rapporto della procuratrice generale Letitia James che accusa Cuomo di molestie sessuali, avrebbe guidato gli sforzi del governatore per cercare di coprire i fatti e per vendicarsi di una delle accusatrici.
Cuba
Amnesty International (Ai) ha nuovamente chiesto alle autorità di Cuba di poter visitare le persone arrestate a seguito delle proteste antigovernative scoppiate nell’isola l’11 luglio scorso. In particolare la direttrice per le Americhe dell’organizzazione umanitaria, Erika Guevara-Rosas ha sostenuto via Twitter che “per anni noi di @amnesty abbiamo sollecitato la possibilità di entrare a Cuba, senza risultato”. Inoltre Amnesty ha anche chiesto “informazioni sul numero delle persone che, ad oggi, sono state rilasciate, e quante restano invece in custodia dello Stato e sotto inchiesta”.
Venezuela
Un cittadino italiano di 80 anni, Vincenzo Termini, che viveva nello Stato di Monagas, è stato attaccato e violentemente percosso lo scorso 4 agosto mentre rientrava a casa, ed ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva di un ospedale in condizioni che, ufficiosamente, sono definite “gravi”.
Il console onorario italiano per gli Stati di Monagas e Delta Amacuro, Giovanni Fiorello, ha diffuso un comunicato in cui chiede “alle forze dell’ordine della regione di accelerare le indagini sull’aggressione commessa ai danni dell’uomo d’affari italiano”, che è il proprietario dell’Ospedale metropolitano di Maturín. Il Venezuela, secondo la ong Osservatorio venezuelano sulla violenza, è uno dei Paesi più violenti della regione. Lo scorso anno sono stati registrati 11.891 omicidi, il che significa una percentuale del 45,6 per 100.000 abitanti.
Argentina
Decine di migliaia di argentini hanno protestato in tutto il paese per la povertà e la disoccupazione mentre una crisi economica aggravata dalla pandemia di coronavirus continua a colpire duramente i residenti. Le organizzazioni che lavorano con i disoccupati e i gruppi di sinistra hanno guidato una protesta nella capitale, Buenos Aires, iniziata in una chiesa dove migliaia di pellegrini viaggiano ogni anno per pregare nel santuario di San Cayetano, patrono del lavoro, la cui festa è sabato. Si è conclusa in Plaza de Mayo, un’enorme piazza di fronte alla sede del governo dove di solito si svolgono le proteste. La pandemia ha peggiorato una situazione economica già difficile nella nazione sudamericana, dove il 42 percento dei 19 milioni di persone del paese vive al di sotto della soglia di povertà e la disoccupazione si attesta al 10,2 percento.
Thailandia
Una turista svizzera è stata trovata morta a Phuket, in Thailandia, e un uomo del posto è stato accusato di omicidio e rapina. Il corpo di Nicole Sauvain-Weisskopf, 57 anni, è stato trovato giovedì, coperto da un lenzuolo, vicino a una cascata. Tortip Theerawut, 27 anni, è stato arrestato, ha detto il vice portavoce della polizia nazionale Kissana Phathanacharoen. “La causa della morte deve ancora essere confermata poiché il rapporto dell’autopsia deve ancora essere diffuso dalle autorità”, ha detto Kissana durante una conferenza stampa.
La turista svizzera era giunta a Phuket usufruendo del cosiddetto sistema ‘sandbox’ offerto dal governo thailandese a partire dal primo luglio per favorire gli arrivi e la ripresa dell’economia, che si poggia in gran parte sul settore turistico, in crisi dopo una anno e mezzo di pandemia. In base al programma, i turisti stranieri vaccinati o con tampone negativo possono entrare in Thailandia senza sottoporsi a quarantena, ma sono obbligati a soggiornare a Phuket, Samui o Krabi, prima di raggiungere altre località del Paese. Sono più di 16.000 i turisti arrivati a Phuket dal primo luglio.
Myanmar
Manifestanti sono scesi in piazza domenica nelle città di tutto il Myanmar per protestare contro la giunta militare e per celebrare il 33° anniversario di una rivolta contro il governo militare che venne repressa con la violenza.
La gente è scesa in strada nelle principali città di Yangon, Mandalay, Sagaing e altre, secondo quanto riportato da notizie locali. L’esercito ha dovuto fronteggiare l’opposizione popolare in corso da quando ha lanciato un colpo di stato all’inizio di febbraio che ha estromesso il governo eletto e la leader civile Aung San Suu Kyi.
I manifestanti hanno ricordato le migliaia di persone, molte delle quali erano studenti, che si sono sollevate contro il governo militare nel 1988. Quella rivolta venne schiacciata in una sanguinosa repressione.
Giappone
Oggi Nagasaki ha segnato il 76° anniversario del bombardamento nucleare statunitense della città giapponese con il suo sindaco che ha esortato il Giappone, gli Stati Uniti e la Russia a fare di più per eliminare le armi nucleari. Nel suo discorso al Parco della pace di Nagasaki, il sindaco Tomihisa Taue ha esortato il governo giapponese a prendere l’iniziativa nella creazione di una zona denuclearizzata nel nord-est asiatico piuttosto che rimanere sotto l’ombrello nucleare degli Stati Uniti, un riferimento alla promessa degli Stati Uniti di usare le proprie armi nucleari per difendere gli alleati senza di loro.
Maltempo
Grecia: Situazione drammatica sull’isola greca di Evia, dove il villaggio di Ellinika (nord dell’isola) è attualmente circondato dalle fiamme, mentre vigili del fuoco e residenti – quelli che non hanno accolto l’invito a abbandonare le proprie case – stanno cercando di salvare il salvabile. Lo riferisce il sito in.gr, che spiega come abitanti e turisti si sono radunati sulla spiaggia di Agios Nikolaos, aspettando di essere trasferiti via mare in un luogo sicuro.
Sudan: Migliaia di case sono state danneggiate in Sudan da piogge torrenziali che hanno causato forti inondazioni, con molte strade della capitale Khartum sommerse dall’acqua, secondo quanto testimoniato da corrispondenti dell’Afp.
Ad Atbara, città del nord-est – riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Suna – alcune case sono crollate a causa delle forti piogge.
Corea del Nord: Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato all’esercito di intervenire per prestare aiuto nelle aree recentemente colpite da forti piogge e inondazioni che, secondo quanto riportato dai media statali, hanno danneggiato oltre mille case, costringendo circa cinquemila persone alla fuga. Lo riporta l’agenzia di Stato Kcna citata dalla Bbc. La Corea del Nord è allo stremo dopo che i danni del maltempo si sono sommati ad una crisi alimentare che peggiora di giorno in giorno.
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