9 giugno 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Giugno 9, 2021
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- Canada: strage islamofoba, distrutta una famiglia.
- Uganda: il presidente nomina 82 ministri, donne in posti chiave.
- Burkina Faso: vietate le moto nella regione colpita dagli attacchi jihadisti
- India: tempesta di fulmini, 27 morti.
- Prigione a vita per il “macellaio” della Bosnia che perde la sua battaglia legale.
- Afghanistan: uccisi in un agguato 10 sminatori di una ong e l’Italia ammaina la bandiera.
- Bombardamenti israeliani sulla Siria. Marchio di abbigliamento cinese si scusa per aver usato una tragedia per pubblicizzare biancheria per bambini.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Diversi siti di grandi media internazionali, tra i quali Bbc e Cnn, e Le Monde sono rimasti inaccessibili ieri per un po’ di tempo. Anche il sito ufficiale del governo britannico registra problemi. Secondo le prime indicazione potrebbe trattarsi di un crash tecnico del provider Fastly, e non necessariamente un attacco hacker, ad aver provocato il blocco. Lo riporta la Bbc, sottolineando come Fastly sorregga moltissimi website.
Iraq
Le autorità irachene hanno rilasciato Qasem Muslih, il leader di una milizia della potente coalizione paramilitare del Fronte di Mobilitazione Popolare (PMF) sostenuto dall’Iran, che era stato arrestato meno di due settimane fa in relazione all’uccisione dell’attivista democratico Ihab al-Wazni. Al-Wazni è stato colpito da arma da fuoco fuori dalla sua casa nella città santa sciita di Karbala, a sud di Baghdad, il 9 maggio. Muslih è stato anche accusato di coinvolgimento nell’uccisione di Fahim al-Taie, un attivista ucciso nel dicembre 2019.
Dall’ottobre 2019, l’Iraq ha visto un’ondata di proteste contro la povertà e la corruzione del governo, che inizialmente sono state accolte con forza brutale da polizia e militari. Le milizie irachene filo-iraniane, che operano con compiti ufficiali, sono state coinvolte nella repressione delle proteste e sono sospettate di essere dietro a una serie di omicidi di attivisti pro-democrazia. Muslih è stato il primo alto funzionario delle PMF a essere arrestato in relazione all’assassinio di un attivista.
Libano
Lunghe code di autovetture si sono registrate agli ingressi sud di Beirut e a Tripoli, nel nord del Libano, dove da settimane scarseggia il carburante nelle principali stazioni di rifornimento del paese, travolto da quasi due anni dalla peggiore crisi economica degli ultimi 30 anni. Intanto, nella serata di ieri, diverse strade e arterie del paese sono state bloccate a Beirut e in altre città del Libano da dimostranti che protestavano contro le difficili condizioni di vita in un contesto in cui scarseggiano l’elettricità, il combustibile per far funzionare i generatori elettrici, i medicinali, e in cui la lira locale ha perso in un anno e mezzo il 90% del suo valore.
Siria
La Siria ha segnalato nuovi attacchi aerei israeliani. L’agenzia di stampa ufficiale SANA ha affermato che la difesa aerea siriana ha risposto ai missili del «nemico israeliano». Gli attacchi hanno preso di mira località non specificate nella Siria centrale e meridionale e provenivano dalla direzione del Libano. Secondo SANA, i missili sarebbero stati lanciati alle 23:36. Hanno provocato «danni materiali» e alcuni sono stati abbattuti dalla difesa aerea. SANA ha pubblicato diversi video dell’incidente. Il governo siriano accusa regolarmente Israele di effettuare attacchi aerei nel suo territorio, anche se Israele raramente lo conferma. I sospetti missili israeliani prendono di mira obiettivi militari e alleati siriani, compresi quelli delle forze iraniane.
Israele e Palestina
La Knesset voterà il nuovo governo israeliano, guidato da Naftali Bennett e Yair Lapid, domenica 13 giugno. Lo ha stabilito il presidente dell’assise Yariv Levin. Nella stessa seduta − secondo i media − si voterà anche il sostituto di Levin.
Secondo i militari israeliani il palazzo dei media che è stato bombardato e raso al suolo a Gaza, ospitava militanti di Hamas e una rampa di lancio di razzi che volavano verso Israele. Ma Associated Press, che era uno dei media che aveva l’ufficio all’interno dell’edificio, ha riferito che non è stata presentata alcuna prova. AP ha rilasciato una dichiarazione ieri, dopo che Gilad Erdan, l’inviato israeliano negli Stati Uniti e alle Nazioni Unite, ha visitato la sede di New York dell’agenzia di stampa e ha pubblicato foto su Twitter con il presidente della società Gary Pruitt. Erdan ha affermato che l’incontro aveva lo scopo di «spiegare ai massimi dirigenti che l’edificio che ospita la loro sede a Gaza è stato utilizzato dai terroristi di Hamas che cercano di bloccare l’Iron Dome», il sistema di difesa missilistico israeliano. Ma Lauren Easton, portavoce di AP, ha affermato che il governo israeliano non ha fornito prove a sostegno dell’affermazione. «Le autorità israeliane sostengono che l’edificio che ospitava il nostro ufficio è stato distrutto a causa della presenza di Hamas, che rappresentava una minaccia urgente. Non abbiamo ancora ricevuto prove a sostegno di queste affermazioni», ha detto Eaton a Middle East Eye in una e-mail. «AP continua a chiedere il rilascio completo di qualsiasi prova in possesso degli israeliani in modo che i fatti siano pubblici».
Martedì il governo uscente di Israele ha approvato una controversa marcia di nazionalisti ebrei di estrema destra attraverso Gerusalemme Est prevista la prossima settimana, secondo una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. «La marcia si terrà martedì 15 giugno», afferma il comunicato, aggiungendo che il governo ha approvato la decisione e che l’evento si terrà in un formato «da concordare tra polizia e organizzatori». Gli organizzatori il giorno prima avevano annullato la marcia, originariamente prevista per giovedì, a causa dell’opposizione della polizia israeliana al percorso. Hamas aveva avvertito che avrebbe potuto scatenare nuove violenze.
Etiopia
Diverse aree della regione settentrionale dell’Etiopia, il Tigray, sono «sull’orlo della carestia», ha affermato oggi via Twitter il segretario generale dell’Onu, António Guterres, aggiungendo che la situazione «continuerà a peggiorare a meno che i finanziamenti non aumentino e l’accesso umanitario alla regione non migliori». «Le azioni che intraprendiamo ora possono significare la differenza tra la vita e la morte per molte persone», ha concluso. La scorsa settimana l’Onu ha avvertito del rischio che in Etiopia si ripeta la devastante carestia del 1984. La guerra nel Tigray è scoppiata lo scorso 4 novembre, quando il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, ha sferrato un’offensiva militare per controllare l’ex partito di governo della regione, il Fonte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf), dopo aver accusato le sue forze di aver attaccato le basi militari federali.
Uganda
Martedì scorso, il presidente ugandese Yoweri Museveni ha pubblicato un elenco a lungo atteso di nuovi ministri di gabinetto e ministri di stato. Museveni ha sorpreso gli ugandesi nominando donne nei principali posti chiave, di vicepresidente e primo ministro. La lista è arrivata dopo che il paese è rimasto più di tre settimane senza un governo quando Museveni ha sciolto quello in vigore il giorno del suo giuramento, il 12 maggio 2021. Il presidente ha nominato un ex ufficiale militare, la maggiore in pensione Jessica Alupo, nuovo vicepresidente e l’ex ministra della Sanità Robinah Nabanja come primo ministro. L’elenco comprende 32 ministri di gabinetto e 50 ministri di stato. Sua moglie, Janet Museveni, è stata nominata ministra dell’Istruzione. Il 76enne Museveni è stato rieletto presidente dell’Uganda nelle elezioni del 14 gennaio 2021.
Burkina Faso
Il Burkina Faso ha vietato l’uso delle moto in una regione settentrionale colpita dai jihadisti, dove 160 persone sono state uccise durante un raid nel fine settimana, ha detto lunedì il governatore locale. Sospetti jihadisti in motocicletta hanno compiuto il massacro nel villaggio di Solhan, l’attacco più mortale nel paese dell’Africa occidentale da quando un’insurrezione islamista si è diffusa dal vicino Mali nel 2015. La provincia di Yagha, che comprende Solhan, e diverse altre comunità in tre province limitrofe sono coperte dall’ordinanza, salvo autorizzazioni eccezionali. In queste zone è già in vigore il coprifuoco notturno. Gli aggressori hanno ucciso civili, tra cui 20 bambini, in un attacco nella notte di venerdì che si è concentrato su una miniera d’oro vicino al villaggio, hanno detto i servizi di sicurezza. Il governatore ha anche ordinato di chiudere tutti i siti minerari e di interrompere immediatamente tutte le attività legate all’oro nelle province di Oudalan e Yagha. Il Burkina Faso, che condivide confini porosi con Niger e Mali, è colpito da sei anni da attacchi jihadisti, che sono cresciuti in frequenza e intensità.
Sudan del Sud
Le Nazioni Unite hanno condannato l’omicidio di due operatori umanitari in Sud Sudan e hanno invitato le autorità a consegnare alla giustizia i loro assassini, dopo una serie di attacchi simili. Le vittime hanno subito un’imboscata lunedì sera mentre il loro convoglio tornava dalla consegna di aiuti alimentari in un villaggio a circa 64 km (40 miglia) da Rumbek, nello stato dei laghi soggetto a conflitti. Lavoravano per l’associazione italiana Medici con l’Africa Cuamm.
Regno Unito
Si è dichiarato colpevole, oggi, in un’udienza preliminare dinanzi alla corte londinese di Old Bailey, il poliziotto Wayne Couzens, ex agente di Scotland Yard addetto al servizio di vigilanza di ambasciate e palazzi del potere a Londra, accusato di aver rapito, violentato e ucciso a marzo la 33enne Sarah Everard. Couzens, che aveva già confessato agli investigatori al momento dell’arresto, ha ammesso di aver catturato la donna mentre rincasava alle 9 di sera a inizio marzo in un quartiere residenziale della capitale britannica, di aver poi abusato di lei fino a causarne la morte e di averne infine abbandonato il cadavere in un terreno isolato del Kent. Il caso Everard, preceduto e seguito da altri femminicidi analoghi nel Regno, ha suscitato orrore e proteste, sfociate in particolare in tensioni con la stessa polizia a margine di una manifestazione-veglia animata da alcune centinaia di donne a Londra (in sfida alle restrizioni Covid) per invocare il diritto alla libertà di muoversi e ad avere strade più sicure.
Irlanda
Sarà Paul Givan, 39 anni, il prossimo primo ministro del governo locale dell’Irlanda del Nord, dalla settimana prossima, in rappresentanza degli unionisti protestanti del Dup. La designazione è stata formalizzata dal leader dello stesso Dup, Edwin Poots, eletto nei mesi scorsi al posto della ex numero uno del partito, e first minister uscente, Arlene Foster sullo sfondo di una rivolta interna all’insegna del ringiovanimento, ma anche di una piattaforma politica spostata ancor più a destra e su posizioni ancor più tradizionaliste.
Olanda
Il Tribunale de L’Aja ha confermato in appello la condanna all’ergastolo per Ratko Mladic, il boia di Srebrenica. La sentenza è definitiva, senza ulteriori possibilità di ricorsi. Respingendo il ricorso della difesa, i giudici de L’Aja hanno confermato le accuse di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità a carico dell’ex capo militare dei serbi di Bosnia, ribadendo il carcere a vita per l’ex generale. Mladic (78 anni), presente in aula, è stato riconosciuto responsabile in particolare per il genocidio di Srebrenica, dove nel luglio 1995 furono massacrati 8.000 bosniaci musulmani, e per il lungo assedio di Sarajevo durante il conflitto armato in Bosnia del 1992-1995.
Russia: almeno tre persone sono state uccise e altre otto ferite in un incendio sviluppatosi in un ospedale nella Ryazanskaya Oblast, in Russia, ieri
Afghanistan
L’Italia ammaina la bandiera in Afghanistan. A Herat è arrivato ieri il ministro della Difesa Lorenzo Guerini per il saluto finale ai militari e la cerimonia dell’ammaina-bandiera alla base di Camp Arena, che sarà consegnata alle forze di sicurezza locali. Le operazioni di rimpatrio di uomini, circa 700, e mezzi, avviate a maggio, si concluderanno a breve, in sintonia con l’accelerazione impressa dagli Usa che intendono lasciare il paese entro metà luglio, in anticipo sulla data simbolica dell’11 settembre annunciata dal presidente Joe Biden. «Non vogliamo che l’Afghanistan torni a essere un luogo sicuro per i terroristi. Vogliamo continuare a rafforzare questo paese dando anche continuità all’addestramento delle forze di sicurezza afghane per non disperdere i risultati ottenuti in questi 20 anni», ha spiegato Guerini. «Non abbandoniamo il personale civile afghano che ha collaborato con il nostro contingente a Herat e le loro famiglie: 270 sono già stati identificati e su altri 400 si stanno svolgendo accertamenti. Verranno trasferiti in Italia a partire da metà giugno», ha spiegato il ministro della Difesa parlando della sorte dei collaboratori afghani che rischiano ritorsioni da parte dei talebani una volta che il contingente Nato avrà lasciato l’Afghanistan. Intanto gli americani hanno confermato che il 50% del ritiro è stato completato.
Almeno 10 membri di HALO Trust, un’organizzazione non governativa britannico-statunitense specializzata nello sminamento e nella rimozione di ordigni inesplosi, sono stati uccisi da uomini mascherati nella provincia di Baghlan. Funzionari afghani hanno accusato i talebani dell’attacco.
Canada
Le vittime − due genitori, due figli e una nonna − stavano facendo una passeggiata serale, quando un camion le ha investite a un incrocio a London, Ontario. L’unico sopravvissuto è un bambino di 9 anni, ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Un ventenne di London è stato arrestato come sospettato dell’attentato. Il premier Trudeau lo ha definito un crimine d’odio contro i musulmani. «Questo è stato un attacco terroristico, motivato dall’odio, nel cuore di una delle nostre comunità», ha detto il primo ministro Justin Trudeau al Parlamento. «Se qualcuno pensa che razzismo e odio non esistano in questo paese, voglio dire questo: come spieghiamo tanta violenza su un bambino in ospedale? Come possiamo guardare le famiglie negli occhi e dire “l’islamofobia non è reale”?». Le vittime sono Salman Afzal, 46 anni; sua moglie Madiha, 44 anni; la figlia Yumna, 15 anni; la nonna di 74 anni, il cui nome non è stato diffuso. Gli amici hanno detto che la famiglia è immigrata in Canada 14 anni fa. Il sospettato, 20 anni, Nathaniel Veltman, è stato arrestato nel parcheggio di un vicino centro commerciale. Dovrà affrontare quattro capi di imputazione per omicidio di primo grado. La polizia ha detto che Veltman non conosceva le vittime. Il detective Paul Waight ha affermato che non è chiaro se appartenga a uno specifico gruppo di odio, ma ha aggiunto che la polizia locale sta lavorando con le autorità federali per indagare su potenziali accuse di terrorismo. Ha aggiunto che l’attacco era pianificato. Un amico del ragazzo lo ha definito un cristiano molto devoto che aveva studiato a casa.
Stati Uniti
Stati Uniti e Unione Europea si impegneranno a mettere fine alle loro battaglie commerciali e a eliminare i dazi sull’acciaio e l’alluminio entro la fine dell’anno: lo riporta l’agenzia Bloomberg citando una bozza del documento conclusivo dell’atteso vertice Ue-Usa in programma a Bruxelles il 15 giugno.
Il presidente Biden estende le sanzioni contro la Bielorussia di un altro anno.
Molti tra gli americani più ricchi hanno pagato zero tasse sul reddito per alcuni anni, secondo un rapporto investigativo pubblicato martedì e che arriva mentre Washington sta valutando nuove proposte per affrontare l’elusione fiscale da parte degli individui e delle società più ricche. Il rapporto bomba, dell’organizzazione no profit giornalistica con sede a New York “ProPublica”, ha mostrato che il presidente di Amazon Jeff Bezos non ha pagato alcuna imposta sul reddito nel 2007 e nel 2011, mentre il capo di Tesla Elon Musk ha evitato tutti i pagamenti nel 2018. Alcuni degli americani più ricchi «pagano poco l’imposta sul reddito rispetto alla loro enorme ricchezza, a volte persino nulla», ha affermato ProPublica, che non ha rivelato come abbia ottenuto i dati fiscali riservati.
Nicaragua
Le autorità nicaraguensi hanno arrestato un terzo potenziale candidato presidenziale, nel mezzo di un’intensa repressione da parte del presidente Daniel Ortega in vista delle elezioni di quest’anno. Felix Maradiaga, 44 anni, è stato trattenuto martedì dopo essere apparso al ministero pubblico dove i pubblici ministeri stavano indagando su di lui per presunti atti contro la sovranità, terrorismo e sostegno a sanzioni internazionali contro il governo. Maradiaga è il leader della Blue and White Alliance, gruppo sorto dopo le diffuse proteste contro il governo di Ortega nel 2018. Ha testimoniato sulla repressione del governo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite quello stesso anno.
La scorsa settimana, sono stati arrestati altri due politici dell’opposizione che intendevano candidarsi contro Ortega. Cristiana Chamorro è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio di denaro, mentre Arturo Cruz è stato trattenuto in custodia cautelare in modo che i pubblici ministeri possano indagare sulle accuse di «provocazione… e cospirazione per commettere danni all’integrità nazionale».
Perù
Il candidato presidenziale di sinistra Pedro Castillo ha affermato che il suo partito ha vinto le elezioni di domenica. Ha chiesto ai sostenitori di «non cadere nella provocazione» e ha affermato che il settore delle imprese sta mostrando sostegno al partito.
India
Almeno 18 operai hanno perso la vita in un incendio, divampato all’interno di un insediamento chimico a Pune, nello stato del Maharashtra. I vigili del fuoco hanno dovuto abbattere un muro per trarre in salvo una quarantina di altre persone rimaste imprigionate in uno degli edifici. La fabbrica appartiene alla SV Aqua Technologies, che realizza prodotti a base di biossido di cloro, utilizzato soprattutto nel trattamento delle acque. Il premier Narendra Modi ha annunciato un risarcimento di 200.000 rupie, 2.500 euro, per le famiglie delle vittime e circa 700 euro per i feriti. Il governo del Maharashtra ha aggiunto altri 6.800 euro per ogni vittima.
Una tempesta di fulmini ha ucciso 27 persone che lavoravano nei campi nello stato indiano del Bengala Occidentale e ferito 8 passeggeri di un volo che, partito da Mumbai, si è trovato al centro di una grave turbolenza, poco prima dell’atterraggio a Calcutta. Lo ha riferito Javed Ahmed Khan, responsabile della gestione delle emergenze e dei disastri naturali del West Bengala. Le tempeste di fulmini sono frequenti nell’area sud orientale dell’India nella stagione dei monsoni, da giugno a settembre, ma sono diffuse comunque in tutto il paese. Secondo i più recenti dati disponibili del National Crime Record Bureau, nel 2019 sono stati quasi 3.000 gli indiani morti fulminati.
Cina
Un produttore cinese di abbigliamento per bambini specializzato in biancheria intima ad asciugatura rapida si è
scusato per aver utilizzato le immagini del disastro di ultramaratona che ha ucciso 21 persone per promuovere i suoi prodotti.
Hinos, un marchio emergente con sede a Shanghai, ha utilizzato l’immagine di un gruppo di corridori dell’ultramaratona del Gansu che si stringevano insieme per combattere il freddo durante la tragedia.
L’immagine era accompagnata da diverse righe di testo che mettevano in guardia contro i pericoli della perdita di calore in un apparente tentativo di vendere i suoi vestiti che eliminano l’umidità.
«Mantenersi asciutti è di fondamentale importanza», si legge una riga in grassetto giallo sopra l’immagine straziante. La pubblicità, che è stata esposta in una filiale Hinos a Pechino, ha suscitato scalpore durante il fine settimana dopo essere stata condivisa su Weibo e successivamente confermata dal marchio. Lunedì, la società si è scusata e ha ammesso che la pubblicità era inappropriata. «Abbiamo rimosso immediatamente la pubblicità e ci scusiamo per l’angoscia che ha causato», ha scritto la società in una dichiarazione su Weibo, promettendo di imporre standard di revisione dei contenuti più severi in futuro.
La tragedia del Gansu è stata devastante: 21 persone sono state uccise vicino alla città di Baiyin, nel nord-ovest della Cina, il 22 maggio, quando il tempo si è rapidamente deteriorato lungo una corsa su pista di 100 km.
Australia
Centinaia di persone sono state arrestate in diverse parti del mondo in una massiccia operazione contro la criminalità organizzata, grazie all’infiltrazione della polizia in un’app utilizzata per scambiare messaggi in codice tra criminali. Lo ha reso noto la polizia federale australiana. L’operazione è stata eseguita in diversi paesi di Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ed è riuscita a decodificare in tempo reale, e per tre anni, migliaia di comunicazioni crittografate all’interno di reti criminali di ogni tipo. La polizia neozelandese dal canto suo ha descritto l’operazione come «la più sofisticata al mondo contro la criminalità organizzata che sia stata condotta fino a oggi dalla polizia». Questa massiccia intercettazione di messaggi è stata resa possibile da un’applicazione chiamata “ANoM”, che i criminali di tutto il mondo usavano per comunicare in modo criptato, ma che in realtà era controllata dall’Fbi. Questi messaggi riguardavano in particolare progetti di assassinio e traffico di droga e armi, ha affermato la polizia australiana che ha arrestato 224 persone.
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