9 novembre 2022 – Notiziario

Scritto da in data Novembre 9, 2022

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  • Iran: due giornaliste accusate di propaganda contro lo Stato, e intanto sono più di trecento le persone uccise durante le proteste.
  • Egitto: stringe il tempo per l’attivista Abd el-Fattah.
  • Zelensky ha aperto al dialogo con Putin, ma solo con richieste massimaliste.
  • L’Afghanistan tra i paesi con più sfollati.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli e con in collegamento Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.

Iran

Un’altra atleta iraniana ha sfidato il regime e ha partecipato a una gara di pattinaggio in Turchia senza hijab, il copricapo imposto alle donne iraniane, in solidarietà a Mahsa Amini. Niloufar Mardani, membro della squadra nazionale di pattinaggio di velocità femminile, indossava abiti neri con la scritta “Iran” sulla maglietta al momento di ricevere il premio, senza coprirsi il capo con il velo così come un mese fa fece a Seoul Elnaz Rekabi, l’atleta che aveva gareggiato senza velo ai campionati di arrampicata. Il ministero dello Sport ha deplorato il gesto, affermando che «l’abbigliamento non era stato approvato dal ministero».

Più di mille incriminazioni relative alle recenti “rivolte” sono state emesse nella provincia di Teheran, come riferito martedì scorso dal portavoce della magistratura, Masoud Setayeshi. I tribunali iraniani tratteranno con fermezza chiunque causi interruzioni o commetta crimini durante l’ondata di proteste antigovernative in corso, ha aggiunto la magistratura.
Una delle maggiori sfide per i leader religiosi iraniani dalla rivoluzione islamica del 1979, le manifestazioni che durano da sette settimane stanno continuando nonostante una repressione mortale e severi avvertimenti da parte delle forze di sicurezza. L’agenzia di stampa attivista HRANA ha affermato che trecentodiciotto manifestanti sono stati uccisi nei disordini, inclusi quarantanove minori. Anche trentotto membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi, si legge.

L’Iran ha accusato due giornaliste di propaganda contro lo Stato, ha affermato martedì scorso la stessa magistratura, mentre preme con un giro di vite sulle proteste scatenatesi in seguito alla morte in custodia di Mahsa Amini. Lo stato clericale è rimasto scosso dal movimento di protesta scoppiato il 16 settembre  dopo che Amini, 22 anni, è morta durante la sua detenzione con l’accusa di aver infranto le rigide regole iraniane sull’uso dell’hijab per le donne. Niloufar Hamedi ed Elaheh Mohammadi, che hanno già trascorso più di un mese in detenzione, «sono state incarcerate per propaganda contro il sistema e cospirazione contro la sicurezza nazionale», ha riferito il portavoce della magistratura, Massoud Setayeshi, in un briefing settimanale a Teheran.

Hamedi, 30 anni, giornalista del quotidiano riformista Shargh, è stata arrestata il 20 settembre, dopo aver visitato l’ospedale dove Amini ha trascorso tre giorni in coma prima di morire. Mohammadi, 35 anni, giornalista del quotidiano Ham Mihan, è stata arrestata il 29 settembre dopo essersi recata a Saqez, città natale di Amini nella provincia del Kurdistan, per seguire il suo funerale. Il quotidiano riformista Sazandegi ha riferito alla fine del mese scorso che più di 20 giornalisti sono rimasti in custodia per aver riferito della morte di Amini o dei successivi disordini. Ha aggiunto che molti altri sono stati convocati dalle autorità.

I figli dei comandanti di alto rango del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC), morti durante la guerra tra Iran e Iraq (1980-88), hanno annunciato il proprio sostegno alla rivolta antigovernativa e hanno espresso indignazione per la propaganda del governo in nome dei loro padri. I familiari dei generali uccisi dell’IRGC hanno preso le distanze dall’establishment, esortando il governo a fermare la brutale repressione delle manifestazioni.

Afghanistan

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha affermato che oltre il 70% dei rifugiati e degli sfollati nel mondo proviene dai paesi più vulnerabili al clima, tra cui l’Afghanistan, la Repubblica Democratica del Congo, la Siria e lo Yemen. Grandi ha affermato che questi paesi «hanno un interesse enorme nelle discussioni sulla crisi climatica, ma troppo spesso sono esclusi”». «“L’Afghanistan non è all’ordine del giorno della COP27, e non c’è nessun rappresentante ufficiale dell’Afghanistan in questa conferenza. Ho partecipato come rappresentante non ufficiale», ha detto Abdul Hadi Achakzai, un rappresentante non ufficiale dell’Afghanistan alla COP27. Alcune famiglie afghane, sfollate a causa del cambiamento climatico, hanno affermato di essere profondamente preoccupate per l’avvicinarsi dell’inverno.

Wfp: Afghanistan, una catastrofe epocale

Turchia

Continuano gli studi per determinare un luogo nella Tracia, regione turca al confine con Grecia e Bulgaria e a ovest di Istanbul, dove realizzare una centrale nucleare. L’idea di costruire una centrale nucleare in Tracia, in collaborazione con la Cina, era già stata annunciata nel 2018. Si tratta del terzo progetto di centrale nucleare per la Turchia dopo quello proposto a Sinop, sulla costa del Mar Nero, i cui lavori non sono però ancora iniziati.

Medio Oriente

Un festival musicale organizzato contemporaneamente in Siria, Israele e Palestina, paesi divisi da conflitti e tensioni decennali, va in scena grazie ai francescani della Custodia di Terra Santa a novembre in otto città di questi tre paesi: Damasco, Latakia, Aleppo, Tel Aviv, Nazareth, Haifa, Gerusalemme e Betlemme. Accanto alle tappe in Siria, Palestina e Israele, il festival si tiene in tutti i luoghi della regione dove sono presenti i francescani: Cipro, Giordania, Libano, Egitto e Isola di Rodi. Oltre ai recital per organo solo − prosegue il comunicato −, il programma prevede concerti per organo e orchestra, organo e ensemble, cori e improvvisazioni su film muto.

Israele e Palestina

Martedì le forze di israeliane hanno lanciato una campagna di incursioni e perquisizioni in Cisgiordania, arrestando un certo numero di palestinesi. Le forze israeliane hanno anche preso d’assalto la città di Nablus e fatto irruzione in diverse case. Il Club dei prigionieri palestinesi ha riferito che le forze di occupazione hanno arrestato dieci giovani che sono stati condotti dai servizi di sicurezza per essere interrogati con la presunta accusa di partecipazione ad atti di resistenza armata contro coloni ebrei e soldati israeliani. Le incursioni si sono concentrate nei governatorati di Nablus e Ramallah, dove decine di case sono state prese d’assalto e il loro contenuto perquisito. Inoltre, i residenti sono stati sottoposti a indagini sul campo dopo essere stati trattenuti per ore. Secondo un comunicato stampa rilasciato martedì scorso dalla Società dei prigionieri palestinesi (PPS), circa seimila palestinesi, tra cui settecentotrentanove minori e centoquarantuno donne, sono stati detenuti dalle forze israeliane dall’inizio del 2022.

Egitto

Le condizioni dell’attivista egiziano Alaa Abd el-Fattah, in carcere in Egitto, stanno peggiorando e sua sorella, Sanaa Seif, intervistata dall’emittente tedesca Deutsche Welle (Dw), dice che è in fin di vita e chiede sostegno alla comunità internazionale. Domenica scorsa, con l’avvio della Cop27, ha deciso di cambiare in suo parziale sciopero della fame, perdurante da sette mesi a cento calorie al giorno, a un digiuno totale. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato l’Egitto a rilasciare il prigioniero politico Alaa Abd el-Fattah, per evitare «un esito mortale». Anche le Nazioni Unite chiedono il “rilascio immediato” di Alaa Abd el-Fattah.

Intanto, alla Cop27 si è stabilito che i paesi del Sud del mondo avranno bisogno di più di duemila miliardi di dollari all’anno entro il 2030 per finanziare la propria azione per fronteggiare la crisi climatica, quasi la metà dei quali proverrà da investitori esterni: lo prevede un rapporto commissionato dalla presidenza della Cop appena pubblicato. L’8 novembre ha segnato il terzo giorno della Ventisettesima Conferenza delle Parti (Cop27) a Sharm el-Sheikh, in Egitto, e il secondo giorno di negoziati e discussioni sulla crisi climatica e sui modi per affrontarla. Si sono verificati anche diversi eventi di alto livello ed eventi collaterali, nonché sessioni di tavole rotonde. È proseguita la prima parte del segmento di alto livello, dove i capi di Stato e di Governo hanno pronunciato le proprie dichiarazioni nazionali. Dopo la giornata di ieri, i segmenti di alto livello riprenderanno solo il 15 e 16 novembre.

Kenya

Sono ormai migliaia i viaggiatori bloccati in Kenya, o impossibilitati ad arrivarci, per via dello sciopero indetto quattro giorni fa dai piloti della compagnia di bandiera Kenya Airways.

Sudan

Continuano le proteste in Sudan, dove migliaia di sudanesi hanno manifestato ieri, malgrado i gas lacrimogeni della polizia, per denunciare il colpo di Stato del generale Abdel Fattah al-Burhane che ha fatto precipitare il paese nel caos. A un anno dal golpe, nessun osservatore immagina possibile lo svolgimento di elezioni − da tenersi nell’estate del 2023 − e nessuna figura politica sembra pronta a entrare nel governo civile annunciato dal generale Burhane. Il campo pro-democrazia teme un ritorno all’ex regime di Bashir, mentre il Sudan, uno dei paesi più poveri del mondo, continua a sprofondare nella crisi. I conflitti tribali sono in aumento a causa, dicono gli esperti, del vuoto di sicurezza creato dal colpo di Stato e un terzo dei quarantacinque milioni di abitanti del Sudan soffre la fame, il 50% in più rispetto a un anno fa, secondo il Programma alimentare mondiale (Pam).

Francia

La Francia «si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere dalla nave tutti i migranti che saranno poi registrati come richiedenti asilo». Non ci sarà dunque alcuna selezione fra i passeggeri della Ocean Viking, non saranno fatti scendere i deboli e lasciati a bordo gli altri: «Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo», aggiungono le fonti francesi.

Germania

Le dichiarazioni fatte dall’ambasciatore Khalid Salman sui Mondiali di calcio in Qatar sono “orribili”. Lo ha detto la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, rispondendo a Berlino a una domanda sulle parole di Salman, che a Zdf ha qualificato l’omosessualità come «danno psicologico».

Ucraina – Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato lunedì scorso di essere aperto ai colloqui con la Russia, ma solo a condizione che non siano l’inizio dei negoziati con Mosca. Secondo Associated Press, le condizioni di Zelensky includono il ritiro della Russia dal territorio che ha occupato, il risarcimento della Russia per i danni di guerra e il perseguimento dei presunti crimini di guerra russi. Nelle richieste di Zelensky manca la sua precedente posizione secondo cui i colloqui avrebbero potuto avvenire solo se Vladimir Putin non fosse stato più il leader della Russia. Zelensky ha già firmato un decreto che esclude i colloqui di pace con la Russia fintanto che Putin è presidente, e i media affermavano che gli Stati Uniti stessero incoraggiando privatamente l’Ucraina ad abbandonare questa posizione per scopi di pubbliche relazioni. Fonti hanno detto a Politico, martedì scorso, che Zelensky ha cambiato posizione dopo essere stato sollecitato dagli Stati Uniti per diversi giorni. Lo sforzo include colloqui di persona tra Zelensky e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, che si sono svolti a Kiev la scorsa settimana. Un alto funzionario dell’amministrazione Biden ha detto a Politico che, anche se stanno spingendo Zelensky ad abbandonare la sua posizione, in realtà non vogliono colloqui di pace tra Russia e Ucraina. «Ciò non significa che debbano andare al tavolo delle trattative in questo momento. Non pensiamo nemmeno che questo sia il momento giusto in base a ciò che sta facendo la Russia», ha detto il funzionario. Gli Stati Uniti sono preoccupati per il fatto che l’Ucraina abbia una posizione ferma contro i negoziati, mentre i funzionari russi, incluso Putin, continuano a dire di essere aperti ai colloqui. Gli Stati Uniti si aspettano che la guerra duri anni e stanno istituendo un comando per supervisionare l’armamento dell’Ucraina, con sede in Germania, che dovrebbe essere operativo all’inizio del 2023.

Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato, ieri, che gli Stati Uniti e la Russia hanno concordato di tenere i colloqui sul nuovo trattato START sul controllo degli armamenti nucleari, per la prima volta dall’invasione russa dell’Ucraina dello scorso 24 febbraio. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, ha affermato che una riunione della commissione consultiva bilaterale (BCC) − organismo di attuazione istituito dal New START − dovrebbe tenersi nel “prossimo futuro”. I colloqui si concentreranno probabilmente sulla ripresa delle ispezioni nell’ambito del Nuovo START, sospese da marzo 2020 a causa della pandemia di Covid-19. L’ultima volta che la BCC ha tenuto una riunione è stato più di un anno fa, nell’ottobre 2021.

Stati Uniti

Gli americani hanno votato per le elezioni di Midterm, con cui ogni quattro anni si rinnova l’intera Camera dei Rappresentanti (quattrocentotrentacinque deputati) e un terzo del Senato (trentacinque senatori su cento). Oltre quarantuno milioni di americani hanno già usato il voto anticipato per corrispondenza, un record assoluto. Il voto determinerà se i repubblicani otterranno il controllo del Congresso, il che darebbe loro il potere di bloccare gran parte dell’agenda del presidente Joe Biden per i prossimi due anni. Motivati ​​dalle preoccupazioni per l’inflazione elevata e la criminalità, gli elettori sono pronti a inaugurare un’era di governo diviso a Washington, nonostante gli avvertimenti dei Democratici sull’erosione dei diritti all’aborto e sull’indebolimento delle norme democratiche. Trentacinque seggi al Senato e tutti i quattrocentotrentacinque seggi della Camera dei Rappresentanti sono al ballottaggio. I repubblicani appaiono ampiamente favoriti per ottenere i cinque seggi di cui hanno bisogno per controllare la Camera, mentre il Senato − attualmente diviso a metà con i Democratici che detengono il voto decisivo − potrebbe ridursi a un quartetto di gare a sorteggio in Pennsylvania, Nevada, Georgia e Arizona. Biden ha avvertito che una vittoria repubblicana potrebbe indebolire la democrazia. Ma molti elettori hanno affermato di essere motivati ​​dalla frustrazione per l’inflazione, che con l’8,2% è al tasso più alto degli ultimi quarant’anni. Tra le curiosità c’è Maxwell Frost, venticinquenne afrocubano ed ex autista di Uber, diventato il primo membro del Congresso della “Generazione Z”. Le votazioni si sono chiuse ieri sera, e funzionari hanno affermato che i risultati potrebbero arrivare più tardi del solito, in particolare negli stati oscillanti con risultati in bilico.

Brasile

A nove giorni dalla sconfitta elettorale del presidente brasiliano uscente Jair Bolsonaro (Pl, destra), i figli Edoardo e Flavio, entramb parlamentari e di origine italiana, si sono rivolti all’ambasciata italiana a Brasilia per poter avanzare nell’iter per ottenere la cittadinanza italiana.

Nepal

Sei persone sono rimaste uccise e altre cinque ferite in un terremoto di magnitudo 5.9 che ha scosso ieri il Nepal occidentale, avvertito anche nella capitale indiana di New Delhi. Il sisma ha avuto ipocentro a 15 km di profondità ed epicentro vicino Dipayal, 340 km a ovest della capitale nepalese di Kathmandu.

Australia

Alcuni hacker hanno iniziato a divulgare cartelle cliniche sensibili rubate a un importante assicuratore sanitario australiano, che in precedenza si era rifiutato di pagare la richiesta di riscatto del gruppo. Medibank ha dichiarato oggi a investitori e clienti che un “campione” di dati di circa 9,7 milioni di clienti è stato pubblicato su un “forum del dark web”. Nomi, date di nascita, indirizzi, numeri di passaporto e informazioni su richieste mediche sono tra i dati personali sensibili pubblicati in forma anonima dalla mattina di mercoledì scorso.

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