Ad(algo)ritmo di carica: stereotipi e discriminazioni nell’informatica
Scritto da Le Funambole in data Giugno 2, 2021
A cura di Loretta Bondì.
Quest’oggi parleremo di un argomento forse esoterico, per molti, ma cruciale, ovvero come gli algoritmi, che influenzano scelte nostre e altrui, riflettano stereotipi di genere. Lo facciamo con Flavia Barca, consulente dell’Ufficio Studi Rai e di altre organizzazioni pubbliche e private, esperta di economia dei media e della cultura.
Gli algoritmi troneggiano nelle nostre esistenze non solo online, ma anche in maniera pervasiva in altre nostre interazioni e preferenze. Questi strumenti sono alla base di ciò che Shoshana Zuboff, docente di psicologia sociale all’Università di Harvard ha definito «il capitalismo della sorveglianza». Le sue parole fanno tremare i polsi, Zuboff ci dice, infatti che: «L’esperienza umana è ormai materia prima gratuita che viene trasformata in dati comportamentali… e poi venduta come “prodotti di previsione” in un nuovo mercato, quello dei “mercati comportamentali a termine…” dove operano imprese desiderose solo di conoscere il nostro comportamento futuro». Il capitalismo della sorveglianza si nutre, dunque, dello sfruttamento non solo del lavoro umano, ma della complessiva esperienza umana.
Oltre a essere sinistramente strumentale, questa raccolta e uso dei dati non è neutrale, ma incarna e propaga stereotipi, inclusi quelli che riguardano le donne e altri di diversa (o multipla) natura discriminatoria. Barca inizia con una definizione e prosegue con esempi che illustrano la relazione tra algoritmi e stereotipi di genere, ma anche tra quelli che veicolano, per esempio, discriminazioni razziali. Discutiamo se stereotipi e discriminazioni sono semplicemente “raccolti” dagli algoritmi o sono da questi amplificati e rafforzati.
Barca riflette sullo stato della ricerca in materia e sul divario negli studi tra USA ed Europa. Concludiamo esplorando in che modo si possa affrontare il problema delle nuove diseguaglianze riprodotte nella trasformazione digitale.
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