Afghanistan: I talebani contro le cravatte

Scritto da in data Agosto 10, 2023

“Le cravatte che normalmente indossano gli uomini sopra ad un camicia, rappresentano la croce cristiana”, ha detto qualche giorno fa un alto funzionario talebano afghano, aggiungendo che dovrebbero essere cancellate dall’abbigliamento afghano, se non da qualsiasi tipo di abbigliamento musulmano.

“A volte, quando vado negli ospedali e in altre aree, un ingegnere o un dottore musulmano afghano usa la cravatta”, ha detto Mohammad Hashim Shaheed Wror, capo della direzione contro il vizio e per la virtù, un dipartimento che cerca di guidare le persone verso le corrette linee islamiche, lo ha raccontato durante un discorso trasmesso da Tolo TV, aggiungendo che il simbolismo della cravatta “è evidente nell’Islam”.

Nel controverso ministero del Vizio e della Virtù

“È ordinato nella Sharia che la si debba distruggere ed eliminarla”, ha aggiunto. Le autorità talebane non hanno imposto alcuna regola sull’abbigliamento agli uomini da quando sono subentrate nell’agosto 2021, anche se hanno più volte manifestato la loro preferenza verso l’abito tradizionale afghano, la barba, il turbante o il tipico cappellino khandahari. Mentre per le donne non si sono risparmiati annunciando veri a propri bandi e decreti: dovrebbero coprirsi integralmente quando sono in pubblico, non indossare profumi o make up, sono preferibili i colori scuri e modesti. Uno dei loro ultimi editti è stato quello di chiudere i saloni di bellezza, unico luogo rimasto di incontro delle donne oltre gli ospedali di maternità.

I funzionari talebani afgani si vestono quasi tutti allo stesso modo: shalwar kameez, panciotto e turbante. I vestiti casual occidentali sono diventati meno comuni dopo la presa del potere da parte dei talebani, ma alcuni professionisti – così come i giornalisti sui canali televisivi – indossano ancora giacca e cravatta. I giovani se indossano i jeans per strada vengono sistematicamente fermati e insultati.

Credits: Barbara Schiavulli/Afghanistan

Anche le precedenti amministrazioni afgane hanno cercato di imporre norme sull’abbigliamento alla popolazione, o almeno ai funzionari. Durante la decennale occupazione sovietica iniziata nel 1979, ai lavoratori del governo al contrario, fu scoraggiato dall’indossare abiti tradizionali e gli fu detto di indossare abiti all’occidentale.

L’ex presidente Ashraf Ghani – che è fuggito dal paese quando i talebani hanno preso il potere nel 2021 – aveva preferito abiti occidentali all’estero e abiti tradizionali in patria. Durante la loro insurrezione ventennale i combattenti talebani indossavano salwar kameez, ma da quando hanno preso il potere hanno introdotto moderne uniformi militari per le forze armate in particolare quelle abbandonate dalle forze afghane e dagli americani che li hanno lasciati non senza riserve.

In realtà la storia dell’origine della cravatta è avvolta nel mistero, circondata da varie teorie. Tuttavia, una delle storie più popolari riguarda il legame con mercenari croati del XVII secolo.
Si racconta che i mercenari croati che servivano nell’esercito francese durante la guerra dei Trent’anni (1618-1648) indossavano delle fasce di stoffa intorno al collo come parte del loro abbigliamento. Queste fasce svolgevano una funzione pratica, mantenendo chiusi i colletti delle loro camicie e offrendo un certo livello di protezione nel combattimento. L’aspetto distintivo di queste fasce attirò l’attenzione dei francesi, che iniziarono a adottare questo stile di indumento come un elemento di moda. Il termine “cravatta” sembra derivare dalla parola “Croate”, in riferimento a questi mercenari. Col tempo, la cravatta divenne sempre più raffinata e vari disegni e stili vennero sviluppati, trasformandola da un semplice elemento di abbigliamento in un accessorio di moda essenziale.

Foto di copertina: Foto di Markus Spiske su Unsplash

 

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