Al bagno con le nano membrane

Scritto da in data Novembre 28, 2018

 

Niente energia, niente acqua, niente tubature? Non c’è problema, da un’università inglese arriva l’idea per una toilette che potrà migliorare la vita e la salute anche nelle zone più povere del mondo. Un’idea sostenuta dalla Fondazione Gates.

Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musiche di Water Sguazzin.

La Gates Foundation, la fondazione di Bill Gates e di sua moglie Melinda, lo scorso 6 novembre a Pechino (Cina), ha annunciato l’impegno per la commercializzazione di un’invenzione che promette di essere rivoluzionaria: un water.

L’idea può fare sorridere, ma in realtà è un impegno molto serio perché pensato per quei paesi nel mondo in cui la densità di popolazione e la mancanza di sistemi fognari e infrastrutture idriche sono un mix micidiale per la salute, soprattutto dei più piccoli.

L’invenzione sostenuta dai coniugi Gates è stata sviluppata in risposta alla sfida lanciata dalla loro fondazione e intitolata “Reinvent the toilet challenge”. Si tratta di uno speciale servizio igienico che non necessita di acqua né di essere collegato a una rete fognaria. Simile alle toilette che si trovano, per esempio, nei cantieri, ma in versione domestica e più sofisticata, è in grado di essere installato in qualsiasi abitazione, è a basso costo e funge contemporaneamente da servizio igienico e impianto di trattamento rifiuti.

Il water chimico e portatile non è certo una novità, ma questo particolare modello a minimo impatto ambientale è stato progettato e ideato dalla Cranfield Univeristy nel Regno Unito.

Si chiama “Nano membrane toilet” e il suo funzionamento è semplice. Il trattamento prende il via una volta azionato il dispositivo di chiusura del coperchio del water. Le parti solide si depositano per sedimentazione sul fondo e da qui vengono trasportate in un meccanismo che le asciuga e trasforma in granuli utilizzati come combustibile nel piccolo gassificatore interno al water stesso, il quale, bruciandole, produce l’energia necessaria per fare funzionare il sistema, mentre la cenere rimanente da questo processo di combustione è raccolta in un apposito scompartimento per essere poi essere utilizzata come fertilizzante.

Le parti liquide, invece, rimaste nella zona alta del serbatoio, vengono convogliate in un meccanismo formato da quattro nano membrane, che costituiscono il cuore del sistema. Il passaggio tra le speciali membrane permette infatti al liquido di depurarsi e filtrarsi. Gli agenti patogeni vengono separati dall’acqua e questa, condensandosi, si raccoglie in una tanica posta nella parte anteriore del water e può essere utilizzata, per esempio, per innaffiare le piante.

L’unica vera manutenzione che la toilette richiede riguarda proprio i filtri che, ogni tre mesi circa, devono essere cambiati. Il set di filtri usati, inoltre, viene rigenerato.

Insomma un water in perfetta ottica di circolarità e che quindi permette di trasformare chimicamente i rifiuti umani in acqua e fertilizzanti che possono poi essere utilizzati nei campi o negli orti. Un’idea interessante e un modo efficace per migliorare la vita e la salute di migliaia di persone. La prossima fase del progetto riguarderà la produzione della toilette a nano membrane e i relativi test che saranno effettuati entro la fine di maggio 2019. Intanto il team di ricercatori della Cranfield University che ha progettato la “Nano membrane toilet” ha vinto due premi all’IWA (International Water Association) Project Innovation Awards 2018 a Tokyo.

I progetti finalizzati alla realizzazione di servizi igienici sicuri anche nelle aree più povere delle città sono un impegno serio al quale prendono parte anche istituzioni in tutto il mondo, come la World Bank, l’Asian Development Bank (ADB) e l’African Development Bank che hanno annunciato il proprio impegno a finanziare con due miliardi e mezzo di dollari l’attuazione di progetti simili e quello soluzione della Cranfield University, finanziata dalla Gates Foundation con più di ottocentomila dollari, potrebbe essere una di queste soluzioni.

Vi è un ultimo interessante particolare riguardo al water a nano membrane, l’energia prodotta dalla combustione dei residui all’interno della toilette, oltre che per azionare il sistema e il processo delle membrane, se prodotta in eccesso, può essere utilizzata per ricaricare i telefoni cellulari o altri piccoli dispositivi… del resto, cos’altro si usa per passare il tempo in certi frangenti?!

 

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Opinioni dei Lettori
  1. Radio Bullets   On   Dicembre 8, 2018 at 12:48 pm

    Buongiorno Elena, sono Barbara Schiavulli, adesso chiedo subito a Raffaella se riesce a rispondere alla tua domanda

I commenti sono chiusi.


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