Brasile e Argentina: il Covid-19 tra le popolazioni indigene

Scritto da in data Maggio 7, 2021

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Di Niccoló Cicchetti.
Dalle rocciose regioni della Patagonia argentina fino alla lussureggiante Amazzonia brasiliana, le popolazioni indigene sono ora minacciate da nuovi e ulteriori pericoli: dall’estrazione di petrolio alla deforestazione, dalla malnutrizione alla povertà, dalle epidemie già in corso, come la dengue e il morbillo, al Coronavirus.
È vero che la vulnerabilità naturale di queste etnie le mette più a rischio, ma è altrettanto innegabile la mancanza di protocolli sanitari e misure di emergenza. Per queste popolazioni indigene, letteralmente decimate da malattie portate dai colonizzatori, il rischio è l’estinzione.

Gli anziani se ne vanno

Eliézer Puruborá, una delle ultime persone cresciute parlando la lingua puruborá, è morto di Covid-19 in Brasile all’inizio di quest’anno. La sua morte all’età di 92 anni ha messo a repentaglio il fragile dominio che il suo popolo ha sulla lingua puruborá. Molti indigeni, soprattutto i più anziani, hanno paura di lasciare le loro comunità per farsi curare negli ospedali cittadini. Il 19 luglio Aritana, cacicco Yawalapiti, comunità della regione del Mato Grosso, ha avuto una crisi respiratoria dovuta alla Covid-19. Aveva 71 anni ed è morto il 5 agosto in un ospedale di Goiânia.
Sono gli anziani i primi a morire tra gli indigeni. Con loro svanisce una cultura, un’identità e una lingua. Quando i pochi che ancora la parlano se ne vanno, si portano via memoria e futuro di quel popolo. Oggi ci sono soltanto tre persone che parlano fluentemente la lingua Yawalapiti. «La perdita di mio zio rappresenta la perdita di quasi tutta la nostra lingua», ha raccontato la nipote di Aritana, Watatakalu Yawalapiti, alla BBC. Aritana era poliglotta. Parlava Yawalapiti, il portoghese e altre lingue indigene tradizionali. Ora il compito di Tapi, linguista e figlio di Aritana, è di  portare questo dono prezioso alle nuove generazioni. Sta registrando la lingua madre e ha un’idea precisa: scrivere un libro didattico che possa essere utilizzato nelle scuole indigene in modo che i bambini e i ragazzi possano iniziare a leggere nella lingua nativa.
La sua e tante altre storie nel nuovo episodio del podcast “L’eterna lotta per (r)esistere, nato da una idea di Patricia Fortunato, Niccoló Cicchetti, Alessandra Fiorentini e Anna Scacchioli, all’interno del laboratorio sperimentale di Linguistica e giornalismo di Angela Zurzolo, tenuto presso la SSML San Domenico di Roma.

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