Chi più spende meno spende

A cura di Giulia Rodano

In questa nuova puntata parliamo dell’RT, la sigla al tempo stesso nota e magica che indica l’andamento della pandemia Covid-19. In questi difficili mesi abbiamo dovuto convivere con questo valore che ha condizionato le nostre vite, ci ha messo in ansia, ha occupato i nostri cuori e le nostre menti.

Di recente il parametro RT  indica che la pandemia ora sta rallentando meno velocemente. La curva è stabilizzata, non scende con la necessaria rapidità. Secondo le autorità preposte, si rischia di perdere il controllo della pandemia e di saturare i servizi sanitari. Eppure, con l’esperienza di quasi un anno,  dovrebbero esserci più posti letto, più terapie intensive, maggiore esperienza nelle cure a casa e in ospedale.

Anche prima della pandemia, ogni anno tra gennaio e febbraio, i pronto soccorso degli ospedali andavano in crisi per i troppi accessi di malati e per la mancanza di posti letto. E ogni anno si apriva una discussione sulla mancanza di posti letto, sulla debolezza della sanità territoriale.

È evidente che un sistema ospedaliero che già va in crisi a fronte di una normale epidemia di influenza, non può che rischiare un pericolosissimo sovraffollamento a causa di una pandemia come quella del Covid-19. Una eventualità che dobbiamo assolutamente scongiurare.

Dopo anni di tagli e un anno di pandemia, non abbiamo neppure iniziato a trasformare il nostro sistema sanitario, a cambiare le leggi che ne limitano lo sviluppo, eliminare i vincoli che ci impediscono di finanziarlo adeguatamente, modificare le regole scritte, le scelte politiche e le abitudini gestionali che fanno preferire la gestione privata a quella pubblica, o le politiche che considerano i servizi sanitari un costo da contenere e ridurre.

In copertina: foto copy right Alexandra Koch/pixabay