Coronavirus, Krugman: “Attenti a far ripartire l’economia prima del tempo”
Scritto da Radio Bullets in data Aprile 5, 2020
Lotta al coronavirus e lotta alla pandemia: il distanziamento sociale, unico e solo modo fino ad ora con cui evitare contagi e morti, passa anche dallo stop alle attività produttive. Un’economia “sospesa”, che per molti – istituzioni, analisti e industriali, naturalmente – dovrebbe essere riattivata il prima possibile. È così? No, tutt’altro. Parola dell’economista americano Paul Krugman. “Attenti a riaprire prima del tempo le attività economiche: non solo potrebbe provocare più morti ma anche un crollo dell’economia peggiore del previsto”, dice il premio Nobel per l’Economia in un’intervista.
L’avvertimento è rivolto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ma vale per tutte le istituzioni impegnate nel mondo a prendere delle scelte in questa lotta al virus. “Neglio tenere le imprese chiuse più a lungo piuttosto che riaprirle prematuramente”, dice Krugman.
"If it's a question of saving millions of lives… who cares about GDP"
I spoke with Nobel Prize winning economist @paulkrugman for @BBCWorld about the #coronavirus and those who claim lockdowns are not worth the cost. #CoronavirusPandemic #CoronavirusUSA pic.twitter.com/tCnQJroqB0
— Lucy Hockings (@LucyHockingsBBC) April 3, 2020
L’economista porta un esempio di peso: quello della pandemia influenzale di un secolo, la Spagnola, scoppiata nel 1918. “Le città che fecero più distanziamento sociale e lo lasciarono in vigore non solo ebbero meno morti ma fecero meglio dal punto di vista della ripresa economica”, dice Krugman. “Tutto in questo momento dice che non è l’ora di preoccuparsi del Pil e dei dollari”, aggiunge. “Quello che serve ora è dare soccorso alle aree più colpite e aiutare la gente che non ha più un reddito, e lo dobbiamo fare finché è necessario”.
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