Diario di viaggio – Le terre mutate Polverina – Ussita
Scritto da Alice Corte in data Giugno 21, 2020
Arrivo a Fiastra
La terza è una tappa meravigliosa che entra davvero nel cuore dei Sibillini. Da Polverina, salutato il gestore, ci siamo avviati verso Fiastra, antico castello sull’omonimo lago. Ho percorso la nuova traccia del cammino. Tra sentieri, asfalto, grugniti che mi mettevano inquietudine e l’arrivo a Fiastra dove riconosciamo il rifugio in cui avevamo dormito due anni fa, sulla stessa salitaccia di ieri. E da Fiastra la salita ci abbandona solo dopo un paio di chilometri ripidi, ma che permettono uno sguardo sul lago.
Il Grande Anello
Si percorre qui una tappa del Grande Anello dei Sibillini, un percorso stupendo, un po’ complicato dal dopo terremoto. La sterrata viene percorsa anche in bici e il panorama è mozzafiato, fino a quando sbuca, maestoso, il monte Bove che mi aveva fatta innamorare, già due anni fa.
Dopo prati insidiosi, che mi han fatto evitare una serpe (vipera?) e un ragno gigante (probabilmente innocuo, ma spiacevole sul polpaccio), pascoli e il bosco fino a Ussita, centro quasi completamente distrutto dal terremoto, che rivive nelle attività, dopo un secondo stop da coronavirus.
E qui mangio dei ravioli meravigliosi, mentre in cucina una donna e una ragazza stendono la pasta all’uovo. Sembra di passeggiare in una poesia, ma la stanchezza prende il sopravvento e rinuncio alla tenda nel campeggio libero e vado in un B’n’b che sa di nuovo e di voglia di rinascita.
Diario di viaggio – Le terre mutate Sotto gli scarponi, la faglia
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