Eticamente intelligenti
Scritto da Raffaella Quadri in data Aprile 28, 2021
Dai trasporti alla comunicazione, dalla salute agli smartphone. Gran parte della nostra vita di tutti i giorni è ormai occupata da sistemi informatici, molti dei quali sono costituiti da intelligenza artificiale (AI). La tecnologia c’è ma a mancare, spesso, sono le regole.
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Con intelligenza artificiale (AI) si intendono tutti i sistemi hardware e software in grado di replicare alcune delle capacità che caratterizzano – o dovrebbero caratterizzare – noi umani. Per esempio ragionare, apprendere, interagire con l’ambiente circostante, con altre persone o sistemi, adattarsi alle diverse situazioni e agire di conseguenza. Il tutto in piena autonomia.
Sistemi sofisticati, dunque, che potrebbero però mettere a rischio la sicurezza nostra e dei nostri dati, e persino la nostra incolumità fisica.
Proprio nel notiziario del 19 aprile 2021, per esempio, la nostra Barbara Schiavulli ha riportato la notizia di un incidente avvenuto in Texas che ha coinvolto un veicolo Tesla a guida autonoma.
Un passo importante nella regolamentazione dell’utilizzo e della diffusione di sistemi dotati di AI è stato compiuto di recente dall’UE.
L’Europa rivede il piano coordinato sull’intelligenza artificiale, per condividere rischi e opportunità.
Intelligenza artificiale: regolamento UE
Sì allo sviluppo dell’intelligenza artificiale ma con regole certe e condivise. L’Europa getta le basi per salvaguardare il funzionamento dei settori connessi alla AI e i miglioramenti tecnologici che ne conseguono. Ma tutelando sempre la sicurezza di imprese e persone, e i loro diritti fondamentali. La Commissione europea il 21 aprile 2021 ha avanzato, quindi, una proposta di regolamento per definire standard e regole per lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni di AI che tutelino sicurezza e diritti dei cittadini dell’UE. È la prima volta in cui si cerca di fornire un quadro giuridico sull’argomento. L’intento è di aprire la strada a un approccio etico alla tecnologia e di aiutare l’Europa a diventare polo di sviluppo di una AI che sia sicura e affidabile per gli utenti.
AI: l’Unione (europea) fa la forza
L’intelligenza artificiale sta attirando ingenti investimenti. Per sfruttare al meglio le potenzialità tecnologiche del settore e le opportunità – anche economiche – sul mercato globale, l’Europa deve procedere unita.
L’intento è di ordine economico – mantenere la competitività su scala globale – senza dimenticare, però, che la AI deve avere sempre al centro la persona e, per questo, deve essere:
- sostenibile
- sicura
- inclusiva
- affidabile
Già nel 2018 la Commissione Europea e gli Stati membri avevano firmato un piano coordinato sulla AI che ora è stato rivisto.
Il nuovo piano 2021 prevede, tra i vari provvedimenti, di potenziare gli investimenti in questo campo.
Saranno messe a disposizione, dunque, ingenti somme:
- 1 miliardo di euro/anno con i programmi “Digital Europe” e “Horizon Europe”
- 20 miliardi di euro/anno dal settore privato e dagli stati membri
- 134 miliardi di euro dal fondo “Recovery and Resilience Facility” (RRF)
Il fondo “Recovery and Resilience Facility” (RRF) è lo strumento adottato per fornire sostegno finanziario agli stati membri per riforme e investimenti finalizzati a fronteggiare la crisi generata dalla pandemia da Covid-19.
Tecnologia a quattro livelli di rischio
La proposta della Commissione Europea riguarda regole generali che siano complementari alle norme vigenti, nazionali e comunitarie, comprendo solo i casi da queste non previsti e colmando, quindi, i vuoti normativi degli stati membri.
In particolare il quadro giuridico per la AI prevede quattro diversi livelli di rischio:
- inaccettabile
- elevato
- limitato
- minimo
Sarà creato anche un Consiglio Europeo per l’intelligenza artificiale – European Artificial Intelligence Board – che si occuperà dell’attuazione delle nuove norme e dello sviluppo di standard con i nuovi criteri. Mentre dovranno essere le autorità nazionali a occuparsi della vigilanza e del rispetto delle nuove norme.
Al nuovo piano sulla AI si aggiunge, poi, anche il nuovo Regolamento macchine, che comprende sia i macchinari professioni sia quelli di consumo. Il nuovo regolamento si occuperà dei rischi per la sicurezza di chi utilizzerà queste tecnologie e incentiverà, ancora una volta, lo sviluppo di macchinari innovativi e sicuri.
Il percorso verso una tecnologia più consapevole ed etica, quindi, è stato tracciato e in futuro potremo avvicinarci alla AI con un po’ più di fiducia e tranquillità.
Musica: “Inno alla gioia” – Ludwig Van Beethoven
Foto di copertina: Gerd Altmann da Pixabay
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