Extinction Rebellion
Scritto da Valentina Barile in data Ottobre 16, 2020
Crisi globale. Aria, acqua, terra − i tre elementi che garantiscono la vita − cominciano a funzionare in maniera diversa. Le stagioni, il clima. Le foreste, gli oceani. Un virus che contagia il Pianeta. Valentina Barile su Radio Bullets con Fiorella Carollo – orientalista, antropologa, curatrice del blog Donna Reporter – per parlare di Extinction Rebellion e la rivoluzione ambientale (Multimage). Un movimento, un libro.
(Foto in copertina: Maria Giulia Trombini©)
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Chi paga?
Debitori e creditori climatici. Due parole del lessico specialistico economico accompagnate da un aggettivo di un campo semantico diverso. Due parole capaci di far rabbrividire un essere umano dotato di capacità cognitive, emotive, sociali. Nel mondo esistono esseri umani che decidono ed esseri umani che eseguono, spesso implicitamente. Sembrerà banale ricordare che esiste un mondo che respira la propria aria e la estorce a un mondo che la conserva rarefatta. Il colonialismo non è mai terminato. Gli effetti stanno diventano irreversibili.
Fiorella Carollo ai microfoni di Radio Bullets: «Si sente molto parlare di giustizia climatica perché si è venuta a creare questa situazione per cui i Paesi del Nord industrializzato, ricco, che producono inquinamento, sono quelli che meno pagano le conseguenze di questo fatto, e invece a pagarle sono i Paesi del mondo più povero, quelli che hanno meno risorse per potersi difendere. Ecco allora che abbiamo le isole della Micronesia che scompaiono a causa dell’innalzamento delle acque, abbiamo nel Bangladesh, nel delta del Gange e del Bramaputra, che le inondazioni sono talmente aumentate da inghiottire interi villaggi e modificare la morfologia del territorio. Abbiamo i ghiacciai della Bolivia, da cui dipende la popolazione per l’approvvigionamento dell’acqua da bere, che scompaiono a vista d’occhio. Abbiamo i villaggi delle coste dell’Alaska che a causa dell’innalzamento della temperatura e dello scioglimento del permafrost si ritrovano a non poter più continuare a esistere là dove sono sempre stati e devono spostarsi nell’entroterra. In Africa, i raccolti in molte regioni sono diventati erratici e questa è la causa dello spostamento delle popolazioni, delle migrazioni».
Tra quanto l’estinzione?
Il mondo cambia, ci sono umani che in ogni parte della Terra alzano la propria voce e le ragioni che muovono le coscienze. C’è una collettività, quella che non conosce confini, distanze, quella che si sente cittadina dell’Equatore, dell’Artico, della Terra del Fuoco. Dell’India, del continente africano, dell’Europa. I cittadini del mondo vogliono curare la Terra.
Fiorella Carollo: «Io che credo che Greta e poi Fridays For Future, Extinction Rebellion, Sunrise Movement degli Stati Uniti porteranno a un cambiamento sistemico, esattamente come è successo nel ’68 quando i movimenti studenteschi, i movimenti delle donne, delle minoranze sono riusciti a innescare un cambiamento sociale e culturale. I movimenti ambientalisti, questi tre che ho nominato prima, sono sorti in modo autonomo alla fine del 2018. E poi nel 2019 sono riusciti a coinvolgere, a creare una sinergia veramente incredibile che si è fatta sentire in tutto il mondo. Il movimento di Extinction Rebellion è sorto in Inghilterra e nell’arco di un anno è riuscito a coinvolgere tanti altri movimenti in Europa e nel mondo. I politici non possono non seguire le pressioni della società civile, ed è questo che sta accadendo. La società civile si sta mobilitando sempre più per l’ambiente».
… è possibile abbattere i muri del potere?
I movimenti ambientalisti nel mondo dimostrano che la speranza nella resistenza esiste. La storia ci ha raccontato quanto è efficace la voce delle donne e degli uomini. Il mondo cambia. È sempre cambiato. Il mondo si evolve. La verità non è nell’estinzione della specie. Non può essere così. Fiorella Carollo conclude ai microfoni di Radio Bullets: «Extinction Rebellion ha saputo andare al cuore della questione perché dice al governo e alla politica: ‹Se voi non siete in grado di affrontare l’economia malsana, quella che inquina e produce morte, lasciatelo fare a noi, società civile, attraverso le assemblee cittadine. Lo faremo noi, saremo noi che vi indicheremo la strada per poter affrontare questo problema›. È esattamente quello che è successo in Olanda. A dicembre, quando la Corte Suprema ha dato ragione all’associazione ambientalista Urgenda e ha costretto il governo ad adottare delle misure per ridurre le emissioni entro il dicembre 2020. A quel punto, i politici sono stati costretti a rivolgersi alla società civile, che è quella che da anni opera sul territorio ed è quella che conosce i problemi e sa come agire».
I consigli letterari della settimana
Questa settimana sul canale di Radio Bullets abbiamo Savino Ciciolla della Feltrinelli Point Altamura Via Vittorio Veneto, 69, 70022 Altamura (BA)
– Il mondo in fiamme, Naomi Klein (Feltrinelli)
– La nostra casa è in fiamme, Greta Thunberg (Mondadori)
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