Gaza, attacco convoglio MSF: “elementi indicano l’esercito israeliano come responsabile”

Scritto da in data Dicembre 2, 2023

Il 18 novembre 2023 un convoglio di evacuazione di Medici Senza Frontiere è stato attaccato a Gaza City. Due persone sono state uccise in quello che è apparso subito come un attacco deliberato contro mezzi di MSF, dice la ong, con il simbolo dell’organizzazione ben riconoscibile. Entrambe le vittime erano familiari di membri dello staff di MSF, uno di loro era anche un volontario che supportava l’azione medica all’ospedale di Al Shifa.

On 20 November, five MSF vehicles parked in front of our clinic in Gaza city were destroyed by the intervention of the Israeli forces. The clinic was also damaged as a result and part of the building was engulfed by fire for a few hours. The cars and the clinic were clearly identified with the MSF logo. This happened while 21 people, including an MSF staff and his family members, were sheltered in the clinic and more than 50 others were in the guesthouse across the street: luckily, they survived unscathed. The cars that were destroyed were the ones used in the aborted evacuation of our staff and their relatives on 18 November, resulting in the killing of two people. Some of the staff sheltering in the MSF premises that day were witnesses to the incident.

A distanza di due settimane, dopo aver raccolto le testimonianze del personale presente quel giorno nel convoglio, MSF “ritiene che tutti gli elementi indichino l’esercito israeliano come responsabile di questo attacco”. MSF ha chiesto una spiegazione formale alle autorità israeliane, oltre a un’indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità.

L’altro attacco

MSF ha raccolto anche testimonianze sulla distruzione lo scorso 20 novembre di cinque suoi veicoli e sui gravi danni causati alla sua clinica a Gaza City, tutti (mezzi e struttura) chiaramente identificati dal logo dell’organizzazione. “Questi attacchi possono essere attribuiti all’intervento di un bulldozer e di un veicolo militare pesante dell’esercito israeliano. I cinque veicoli, usati nell’evacuazione del 18 novembre, erano potenziali prove, nel caso di un’indagine indipendente sull’attacco al convoglio di MSF. Quel giorno colpi di arma da fuoco sono stati indirizzati verso strutture di MSF, dove membri dello staff e familiari si erano rifugiati, lasciando fori di proiettile nelle pareti interne”.

Il 24 novembre il personale di MSF ha anche assistito alla distruzione di un minibus, anch’esso, dice l’organizzazione, chiaramente identificato con il logo dell’organizzazione, da parte di un carro armato israeliano. Questo mezzo era stato inviato dall’équipe di MSF nel sud di Gaza, dopo la distruzione dei veicoli pochi giorni prima, per facilitare l’evacuazione dei colleghi nel nord.

MSF condanna ancora una volta e con la massima fermezza l’attacco al suo convoglio e porge nuovamente le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Il personale e i familiari che hanno vissuto questa tragedia sono rimasti intrappolati nelle strutture di MSF in mezzo a pesanti combattimenti, senza elettricità e con accesso limitato a cibo e acqua, per quasi due settimane, prima di poter essere evacuati nel sud della Striscia di Gaza il 24 novembre.

Ti potrebbe interessare anche:

E se credi in un giornalismo indipendente, serio e che racconta il mondo recandosi sul posto, puoi darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]