“A Rafah e in tutta Gaza è catastrofe”
Scritto da Radio Bullets in data Maggio 8, 2024
“Si sta concretizzando un’operazione di terra a Rafah, che non potrà che causare ulteriori, inaccettabili e devastanti conseguenze umanitarie”. A dirlo è l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell.
“Sono urgenti un cessate il fuoco immediato” nella striscia di Gaza “e la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi” israeliani ancora in mano ad Hamas, scrive Borrell sul suo account X.
A ground operation in Rafah is materialising, which can only cause further unacceptable devastating humanitarian consequences.
Immediate ceasefire & unconditional liberation of all hostages are urgent. While famine is unfolding in Gaza, Israel must ensure humanitarian access.
3/4— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) May 7, 2024
“Con la carestia che si sta diffondendo” nell’enclave palestinese “Israele deve garantire l’accesso umanitario”, conclude il vicepresidente della Commissione europea.
“Situazione catastrofica”
Ecco la testimonianza di Flavia Pugliese, direttrice regionale di WeWorld in Medio Oriente.
Ascolta il podcast
“La situazione oggi a Gaza è catastrofica, se partiamo semplicemente dall’aggiornamento delle vittime ad oggi parliamo di circa 35 mila vittime palestinesi, è un numero che si aggira intorno a 75mila feriti.
Oltre ovviamente agli effetti del conflitto che dura ormai da sette mesi, le ragioni della situazione vanno ricercate nelle restrizioni israeliane imposte sui movimenti di beni e di persone dentro e fuori da Gaza”.
“Stiamo operando in un contesto dove le distribuzioni non avvengono in modo ordinato. Dove i camion delle organizzazioni – compresa la nostra – scaricano i pacchi e gli scatoloni contenenti gli aiuti in condizioni inaccettabili, sotto file di gente affamata che si ammassa una sopra l’altra per poter riuscire a ricevere una qualsiasi forma di aiuto”.
Le condizioni in cui i nostri operatori umanitari, quelli di WeWorld e di tutte le altre organizzazioni impegnate dal 7 ottobre e anche da prima della guerra nella striscia di Gaza, operano sono inaccettabili. I civili e gli operatori umanitari, compresi coloro che si trovano all’interno delle zone sicure e di evacuazione che sono chiaramente contrassegnate, vengono sistematicamente e deliberatamente presi di mira. E ricordiamo che questo costituisce una violazione del diritto internazionale”.
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